ANDREA VIVE A BANGKOK DOVE HA APERTO “AD ASIA CONSULTING” PER ASSISTERE AZIENDE E INDIVIDUI A TRASFERIRSI IN THAILANDIA

Andrea 40 enne originario di Roma si è trasferito a vivere e lavorare in Thailandia a Bangkok dove, grazie alla sua esperienza imprenditoriale, maturata negli anni con i mercati asiatici, ha aperto AD ASIA Consulting – un’ Agenzia con sede anche a Roma con il ruolo di seguire passo per passo aziende italiane ad aprire, internazionalizzare, delocalizzare in Thailandia ma anche seguire singoli individui e famiglie nelle fasi di trasferimento in Thailandia. “…Le tasse sono il giusto, ad esempio l’ iva (Vat) e’ al 7%, le ritenute al 3% o 5%, la social security che e’ forma di previdenza sanitaria su modello americano e’ il 5% dello stipendio a carico dell’Azienda e 5% a carico del dipendente. Le tasse sugli utili del 20%… Per aprire una azienda tipo s.r.l. 15 giorni. La maggior parte del management e’ internazionale o comunque Thai con preparazione internazionale, mentre la gran parte dei Thai, ricopre mansioni meno direzionali. I cinesi e Giapponesi sono molto presenti ma direi che tutto il mondo e’ molto presente in Thailandia… La disoccupazione e’ al 1%…”

Andrea Dolcemascolo trasferirsi a vivere e investire in ThailandiaCiao Andrea, raccontaci un po’ di te… come ti chiami, di dove sei e cosa facevi quando eri in Italia?

Un Saluto a tutti gli amici di Mollo Tutto! Mi chiamo Andrea Dolcemascolo ho 40 anni e vivo a Bangkok Thailand con la mia compagna Thai. Sono originario di Roma ma ho vissuto in precedenza per 12 anni a Venezia-Mestre e studiato al Liceo Artistico di Venezia.

Ho svolto diverse attivita’ quando ero in Italia, dal dipendente benzinaio Agip A4-Marghera (VE), a gestore di una stazione di servizio ERG Petroli a Mestre, Gestore del Movida Cafe’ in Piazza Cavour a Roma per poi iniziare la lunga avventura di importatore dal 1996 con l’India da dove poi ho creato l’AD ASIA MANUFACTURERS a Roma nel 2000 che oggi esiste come parte di AD ASIA Group ma a Bangkok.

Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?

Tutto e’ nato dalle persistenti difficolta’ di realizzare un’attivita’ imprenditoriale che rendesse.

Nel 2003 ho convertivo l’attivita’ da importazioni dirette e distribuzione a produzioni conto terzi per effetto delle difficolta’ nel commercio gia’ allora evidenti.

Tutto questo e’ avvenuto con una frequenza di viaggi di 7 mesi all’anno in India ma anche China, Vietnam, Thailandia e 5 mesi in Italia ed Europa. 

Andrea Dolcemascolo trasferirsi a vivere e investire in Thailandia

Nel 2006 anche questa conversione di politica aziendale cominciava a scricchiolare per effetto degli impiegati ma anche della poca serieta’ degli imprenditori/commercianti che avvolti dai loro problemi finanziari facevano ricadere le responsabilita’ sul fornitore ossia la mia azienda, e da li e’ cominciata una frustrazione incontenibile.

Analizzati i problemi mi resi conto che dovevo delocalizzare in Asia sempre piu’ sulla cresta del mondo in termini di sviluppo, notavo ad ogni viaggio che facevo il divario tra la realta’ italiana e quella asiatica, era troppo evidente per non tentare questo  cambiamento. Iniziai ad aprire l’AD ASIA MANUFACTURERS (Thailand) Co.,Ltd nel 2007 ma dopo 4 mesi ricevetti dai miei soci in Italia una resistenza alla quale mi sono opposto.

Lasciai la societa’ Italiana ai soci di minoranza e pretesi il cambio del nome che invece mi portai a Bangkok. Loro chiusero dopo 2 anni e io cominciai a cavalcare l’ onda anche se lo start up non e’ stato indolore.
 
Andrea Dolcemascolo trasferirsi a vivere e investire in ThailandiaPerché hai scelto proprio la Thailandia e quale città vivi?

Ho scelto la Thailandia per molti motivi:

1)   Logisticamente in termini geografici e’ strategica se si considera la necessita’ di cooperare con altri paesi Asiatici.

2)   E’ un paese emergente avanzato, con servizi e sistema burocratico che funzionano.

3)   La tassazione e’ giusta se non bassa e consente agli imprenditori di crescere. La crescita e’ costante anche se ha avuto dei rallentamenti a causa di Turmoil politici, 1 Tsunami, 1 Alluvione di scala grande quanto 2 volte la regione Lazio.

4)   La gente e’ sorridente, il paese offre posti tropicali da sogno, il cibo e’ buono ma si trova di tutto e da tutto il mondo

5)   Bangkok in particolar modo e’ internazionale, le mentalita’ sono fuori dai parametri Italiani che considero chiusi.

6)   E’ un paese non violento, c’e’ ancora rispetto tra le persone anche se a volte risulta ipocrita ma almeno c’e’il quieto vivere, e poi perche’ no… ci sono belle donne il che non guasta.

7)   E’ il paese delle contraddizioni percio’ pittoresco, apprezzano le altre culture e le innovazioni che possono giovare alla Thailandia. Rispettano gli immigrati (tra cui anche noi Europei) e gli immigrati portano rispetto alla Thailandia.
 
Andrea Dolcemascolo trasferirsi a vivere e investire in ThailandiaAvevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?

Come sopraccitato dal 1996 al 2007 sono stato 7 mesi l’ anno all’estero e 5 tra Italia ed Europa. Ho lavorato 4 mesi ad Hong Kong e China, 8 anni in India 11 anni in Thailandia.

Sei partito da solo o con la partner o amici?

Solo.
 
In che cosa consiste la tua attività?

Il Gruppo e’ composto da una Holding con sede ad Hong Kong si chiama AD ASIA Group e si occupa di consulenza finanziaria finalizzata all’ investimento immobiliare e costruzione in paesi dell’ASEAN. Altre 4 societa’ in Thailandia rispettivamente AD ASIA MANUFACTURERS (Thailand) Co., Ltd – Ristrutturazioni, Interni ed arredamento; AD ASIA Construction Co., Ltd – Construzioni, Ingegneria civile ed elettromeccanica, architettura; AD ASIA Consulting Co., Ltd – Progettazione a 360, Consulenza aziendale ed imprenditoriale, Construction Management, Project Management, Immobiliare; AD ASIA Property Co., Ltd – societa’ per la gestione delle proprieta’ immobilairi del solo Gruppo AD ASIA.

A Settembre abbiamo aperto AD ASIA Consulting- Agenzia Italia con sede a Roma ed il suo ruolo e’ quello di assistere i nostri connazionali nella pre fase qualora volessero trasferirsi in Thailandia e/o fare impresa.  
A Gennaio 2015 apriremo l’Agenzia Bruxelles per la gestione dei flussi dal Belgio e Francia.
 
Andrea Dolcemascolo trasferirsi a vivere e investire in ThailandiaCome hai affrontato e risolto il problema del visto?

Inizialmente sono partito con il Visto di entrata 30 gg ed ogni volta che uscivo per visite in altri paesi dell’Asia automaticamente mi si rinnovava di altri 30 gg al rientro in Thailandia. Sono stato per un periodo con visti anche turistici ma avendo la societa’ ho subito fatto il permesso di lavoro e quindi ottenuto il visto annuale.

In partenza mi appoggiavo ad un legale Thai, adesso come AD ASIA Consulting eseguiamo le pratiche anche per gli altri purche’ finalizzati all’ apertura di attivita’ e/o qualora venissero assunti dal Gruppo.  
 
Quali differenze sostanziali hai avuto modo di riscontrare a livello lavorativo rispetto all’Italia?

Siamo su due mondi opposti! Qui si lavora contante e non c’e’ credito se non per brevi periodi a fronte di rapporti consolidati.

Andrea Dolcemascolo trasferirsi a vivere e investire in Thailandia

Ci si trova a lavorare con aziende multietniche preparate, lavorano con parametri americani ed inglesi, non si improvvisa ma si pianifica, si lavora con metodo e professionalita’. Nessuno (o tranne in rari casi) fa’ assegni scoperti, non esiste il protesto ma si va in galera se non si paga un assegno scoperto.

La legge e’ abbastanza veloce se considero quella Italiana, in 2 anni un caso e’ chiuso dopo 3 udienza, vige la Common Law Inglese quindi chi sbaglia paga. Non c’e’ uno stato di diritto quindi con la possibilita’ di vedersi capovolgere sentenze dove la parte lesa diventa imputata e viceversa.

Le tasse sono il giusto, ad esempio l’ iva (Vat) e’ al 7%, le ritenute al 3% o 5%, la social security che e’ forma di previdenza sanitaria su modello americano e’ il 5% dello stipendio a carico dell’Azienda e 5% a carico del dipendente. Le tasse sugli utili del 20%.

Per ottenere un permesso di costruzione ci vogliono dai 30 a 60 giorni. Per aprire un’azienda tipo s.r.l. 15 giorni. La maggior parte del management e’ internazionale o comunque Thai con preparazione internazionale, mentre la gran parte dei Thai, ricopre mansioni meno direzionali. I cinesi e Giapponesi sono molto presenti ma direi che tutto il mondo e’ molto presente in Thailandia.

Il senso del dovere sul lavoro e’ molto relativo, noi abbiamo altri parametri in Italia, difficile da spiegare, bisogna toccare con mano per capire.

La disoccupazione e’ al 1% per cui si e’ creato un Turnover dei dipendenti a volte estenuante per noi titolari, cambiano lavoro ogni anno se non prima, ma questo e’ sintomo di una produttivita’ elevata.  
 
Cos’altro hai notato della società thailandese?

vivere a Bangkok

Economia solida a tal punto da poter assorbire periodi difficili come crisi politiche, e cataclismi naturali.

Non c’e’ una vera crisi che si sia ripercossa sul quotidiano, quella politica c’e’ stata ed ora con i militari si sta facendo quello che per 10 anni i politici non sono stati in grado di fare.

La Thailandia e’ un paese sicuro, non violento, certo puo’ sempre capitare l’eccezione che conferma la regola, ma la criminalita’ e’ quasi inesistente.
 
Come è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale sostanzialmente differente da quella italiana?

Nessun problema con occidentali, con i Thai ci e’ voluto un po di piu’ perche’ ti valutano in base alla posizione professionale che rappresenti e quindi alla parte materiale. Per quanto la convivenza e’ del tutto normale, comunque loro restano Thai e noi Occidentali, le differenze culturali ci sono.

I Thai sono un popolo strano che si fa fatica ad “agguantare”, sono come fumo nell’aria, un muro di gomma, ma se li conosci e li sai prendere capisci che fa parte della dottrina buddista Thailandese che puo’ insegnare a noi occidentali molte cose come quella di vivere piu’ sereni e con il sorriso.  
 
Andrea Dolcemascolo trasferirsi a vivere e investire in ThailandiaVivere in Thailandia, sotto quali aspetti è meglio che in Italia? E sotto quali aspetti è peggio?

Dipende dai punti di vista, posso dire che qui si e’ liberi mentre in Italia non piu’.
Qui si produce, in Italia no.
Si parla poco e si fanno piu’ fatti.  

Qui le tasse sono basse e ci sono i servizi privatizzati che funzionano, in Italia le tasse sono alte ed i servizi non ci sono  pur essendo pubblici e quindi gia’ pagati.

E’ caldo tutto l’ anno e per chi piace il caldo, si puo’ andare in posti ultra tropicali con il minimo della spesa.

Qui mancano alcuni valori che per noi sono invece la base dell’educazione, basta pero’ circondarsi di persone che certi valori li condivide per non sentirti isolato.

In Thailandia c’e’ un’ampia scelta di tutto e si puo’ mangiare con 1 Euro come con 1,000 Euro, in Italia meno di certi standard non si puo’ piu’.
Il carburante costa la meta’, le assicurazioni Kasko ¼ delle RCA Italiane, il bollo auto idem, non c’e’ tassa sulla proprieta’, la burocrazia e’ semplice.
Diciamo che oggi come oggi il 90% di cose in Thailandia e’ positivo e solo il 10% non lo è…
In Italia il 10% positivo ed il 90% No.
  
Andrea Dolcemascolo trasferirsi a vivere e investire in ThailandiaCosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme?

Consiglierei di valutare le proprie competenze in primis, poi di appoggiarsi a qualcuno che e’ qui da anni e che possa dare consigli al fine di evitare errori che facciamo tutti quando pensiamo di fare tutto da soli. Di ascoltare le esperienze di chi ha gia’ passato il periodo di rodaggio.
 
Consideri l’Italia un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca da quando sei via?

Lo considero un ricordo, non ne ho nostalgia e non mi manca niente anche perche’ i miei genitori e mio fratello stanno cominciando a venire con regolarita’ qui in Thailandia.
 
Che tipo di lavoro, attività o investimento, secondo la tua esperienza, pensi sia conveniente praticare per un italiano in Thailandia?

Molte, va valutato il profilo della persona e come societa’ di consulenza possiamo veramente fare la differenza, instradarlo ed assisterlo fino a quando sia in grado di andare avanti da solo.
 
Conosci molti italiani che vivono li, li frequenti?

Si abbastanza ma non molti, non tutti sono sinceri, hanno quasi una vena di invidia che non mi e’ mai piaciuta.

Secondo la tua esperienza, quale località della Thailandia è più indicata oggi per trasferirsi a vivere e lavorare?

Anche qui devo dire Molte, dipende dal profilo della persona. Bangkok resta comunque la piazza che piu’ offre opportunita’ di Business.

vivere a BangkokAndrea Dolcemascolo – Managing Director

AD ASIA CONSULTING CO.LTD
B1, 25th Floor, UM TOWER, 9/252 Ramkhamhaeng rd.
Suanluang, Suanluang, Bangkok 10250 Thailand

Luca Dolcemascolo – General Manager

AD ASIA Consulting Italia di L.D.

Mobile: +39 340 8420744

Tel:+39 06 36712824

Fax: +39 06 36712400

Email: luca@adasiaconsulting.com

Sito: www.adasiaconsulting.com
 
Palazzo Valadier, Piazza del Popolo 18, 00187 – Roma – Italy

Di Massimo Dallaglio

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