Emanuela Canini lavora come Migration Agent in Australia a Sydney

Emanuela Canini aveva sempre desiderato fare un’esperienza all’estero, ma per vari motivi economici e familiari non trovava il momento giusto. Fino a quando, nel 2004, dopo all’ennesimo licenziamento, decise di partire per l’Australia.

Iniziò sostenendo all’università esami per il riconoscimento della sua laurea italiana in fisoterapia, riscontrando che la procedura era stata studiata in modo da bocciare sempre il candidato…

Alla seconda bocciatura del 90% di altri fisioterapisti stranieri provenienti da tutte le parti del mondo, capì che si trattava di protezionismo senza vergogna, così iniziò ad investigare.

Le indagini produssero prove inconfutabili che la condussero verso una commissione federale parlamentare alla fine della quale le autorità dovettero accettare le ragioni di Emanuela riconoscendole il titolo dopo due anni.

Successivamente trovò uno sponsor e dopo il quarto anno di permanenza in Australia ottenne la residenza permanente.

Ora Emanuela è diventata lei stessa un agente di immigrazione: valuta le caratteristiche di coloro che vogliono trasferirsi in Australia. Si occupa delle pratiche di visto e degli appelli in Tribunale.

Emanuela Canini lavora come Migration Agent in Australia a SydneyCiao, raccontaci un po’ di te, come ti chiami… di dove sei e cosa facevi quando eri in Italia?

Sono Emanuela Canini, nata e sempre vissuta a Roma dove ho esercitato la professione di fisioterapista per 8 anni.
 
Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?

C’e’ sempre stata la voglia di fare un’esperienza all’estero che per motivi economici e familiari non ho mai potuto intraprendere, non era il momento giusto.

Il momento giusto e’ arrivato all’ennesimo licenziamento di un lavoro comunque mal pagato e insoddisfacente, come tutti gli altri avuti fino ad allora. Non avevo piu’ niente da perdere.

Inoltre la sensazione di stare a un punto morto anche se la situazione in Italia nel 2004 quando sono partita non era poi all’apparenza cosi male, ma era evidente che ristagnava gia’ ed era piena di false illusioni.
 
Emanuela Canini lavora come Migration Agent in Australia a SydneyPerché hai scelto proprio l’Australia e in quale città vivi?

Ero stata in Australia per vacanza gia’ due volte come turista.

Avevo conosciuto in Italia una squadra sportiva australiana di cui facevo l’accompagnatrice volontaria durante un torneo e mi aveva incuriosito il loro modo di fare cosi diverso dal nostro. Il loro senso delle regole.

Quando si e’ in vacanza e’ ovviamente tutto bello, ma c’erano effettivamente certe cose oggettive che mi attiravano.

Inizialmente sono andata a Perth per motivi di studi, poi mi sono a trasferita a Sydney. Perth per me era troppo noiosa.
 
Come hai affrontato e risolto la questione del visto?

Avevo contattato un agente di immigrazione che mi aveva consigliato di fare due anni di studio all’universita’, anche per farmi riconoscere la laurea.

Ma dopo il primo anno, ho capito che non ce l’avrei fatta economicamente, cosi poi ho tentato quella che pensavo fosse una scorciatoia, ossia degli esami per il riconoscimento della laurea da parte dell’autorita’ per fisioterapisti.

Purtroppo la procedura era stata studiata in modo da bocciare sempre e non ne uscivo. Alla seconda bocciatura, e con me circa il 90% degli altri fisioterapisti da tutte le parti del mondo, ho capito che era protezionismo senza vergogna e ho iniziato a investigare.

Questo mi ha portato a delle prove inconfutabili, con relativa copertura dei media e sia in Australia che in Italia e di una udienza con una commissione federale parlamentare.

Alla fine hanno dovuto accettare le mie ragioni e mi hanno riconosciuto il titolo dopo due anni.

Poi ho trovato uno sponsor, non proprio il migliore che mi potesse capitare, e al quarto anno di permanenza in Australia ho ottenuto la mia residenza finale.

L’esperienza piu’ dura della mia vita, non c’e’ stato un giorno che ho passato tranquillamente senza aver problemi di immigrazione.

La mia storia e’ ancora su internet. Nonostante l’enorme spesa e un quasi esaurimento nervoso, pero’ oggi dico che lo rifarei. Non solo per il risultato raggiunto ma perche’ non sarei mai potuta crescere cosi tanto a livello personale.
 
Emanuela Canini lavora come Migration Agent in Australia a SydneyAvevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?

Mai, ho solo viaggiato per turismo andando a trovare tutti i parenti emigrati qualche decennio fa che ho sparsi per il mondo.
 
Sei partita da sola o con il partner o amici?

Da sola.
 
In che cosa consiste la tua attività di Migration Agent in Australia?

Sono un’agente di immigrazione. Valuto le caratteristiche di coloro che, come me, vogliono mollare tutto e cambiare vita e si vogliono trasferire in Australia.

Come Migration Agent in Australia mi occupo delle pratiche di visto e degli appelli in Tribunale. Dopo qualche anno di lavoro come fisioterapista in Australia ho deciso che la mia nuova passione era l’immigrazione, volevo mettere al servizio degli altri la mia esperienza personale, cosi sono tornata all’universita’ a studiare legge di immigrazione. E ora esercito in proprio.
 
Quali differenze sostanziali hai avuto modo di riscontrare a livello lavorativo rispetto all’Italia?

Meritocrazia. Una parola che in Italia fa rima con utopia. In Australia esiste. Non credo ci sia bisogno di dire altro.
 
Emanuela Canini lavora come Migration Agent in Australia a SydneyCos’altro hai notato della società australiana?

Un’economia abbastanza stabile, meno criminalita’, una politica dove il senso della vergogna ancora esiste. Una societa’ pero’ anche con le sue contraddizioni, che celebra la multiculturalita’ ma ha un sfondo percettibile razzista, che celebra lo sport ma poi si distrugge con l’alcoolismo, con le univerista’ tra le migliori al mondo ma con pochissima cultura.

Ma soprattutto con poco senso della famiglia e con relazioni interpersonali molto superficiali.
 
Come è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale sostanzialmente differente da quella italiana?

Io ho cercato di prendere il positivo che offre l’Australia e non ho lasciato a casa il positivo che mi porto dall’Italia, che c’e’ non dimentichiamolo.

Nelle regole ci sto bene, anche se gli australiani a volte eccedono. Ho imparato a guidare piano a suon di multe, alla fine e’ questione di cambiare le proprie abitudini nel rispetto degli altri.

Emanuela Canini lavora come Migration Agent in Australia a SydneyVivere in Australia, sotto quali aspetti è meglio che in Italia? E sotto quali aspetti è peggio?

E’ meglio per lavorare, e’ peggio per socializzare.
 
Che tipo di lavoro, attività o investimento pensi sia conveniente praticare per un italiano in Australia?

Qualsiasi lavoro dove si abbia voglia di fare e costanza. Gli australiani premiano. Io consiglio a chi ha sempre sognato di mettersi in proprio di buttarsi, qui ci sono le condizioni.
 
Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme per trasferirsi in Australia?

Organizzarsi molto prima e partire con budget adeguato. Arrivare con un inglese gia’ buono se no e’ difficile trovare lavoro. Sapere quale percorso di visti e’ il migliore.
 
Consideri l’Italia un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca quando sei via?

Mi manca la mia famiglia e gli amici. Ho nostalgia dell’Italia, ma quella che c’e’ nei miei ricordi idealizzati. Quando torno vedo che non e’ cosi e mi ricordo perche’ me ne sono andata.

Ora torno in Italia da turista, e riesco ad apprezzare anche il Colosseo anche se ci sono passata davanti chissa’ quante volte ma senza degnarlo di uno sguardo, Emanuela Canini lavora come Migration Agent in Australia a Sydneytalmente inviperita dal traffico e dai miei problemi quotidiani.

E poi mi manca il cibo e l’atmosfera, i profumi dell’estate italiana e i paesaggi del Mediterraneo.
 
Conosci molti italiani che vivono a Sydney, li frequenti?

La maggior parte delle persone che frequento sono italiani, come ho detto con gli australiani e’ difficile socializzare.

Non c’e’ scambio culturale e non sai di che parlare. Poi a me non piace la birra e raramente bevo.
 
Consiglieresti l’Australia più come meta per espatriare o più per una vacanza?

Dipende cosa si vuole dalla vita. Per me viaggiare e’ tutto, e l’Australia mi da’ la possibilita’ di vivere agiatamente e quindi viaggiare spesso.

Sono piu’ di 10 anni che ci vivo ormai e non c’e’ giorno in cui non pensi che emigrare sia stata l’idea piu’ azzeccata della mia vita.

Emanuela Canini Migration Agent in Australia

Migration World
Lev. 11, York Street – Sydney NSW 2000
Ph: +61. 2. 9188 9616
Sito: www.migrationworld.com.au
Email: info@migrationworld.com.au

Di Massimo Dallaglio

“yourevolution”
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