FRANCA SI E’ TRASFERITA CON LA FAMIGLIA A CURACAO NELLE ANTILLE OLANDESI

Per oltre tempo Franca e Stefano hanno scandagliato un po’ tutto il mondo in cerca di un paese che offrisse una rosa di requisiti: un governo solido, un buon sistema sanitario, un buon sistema educativo, un sistema legale funzionante, basso livello di criminalità, cultura, tradizioni, assenza di malattie endemiche pericolose, popolazione ben disposta nei confronti dello straniero, bassa presenza di italiani, possibilità di sviluppo economico, ambiente sereno per la crescita dei ragazzi, sole, mare e temperature gradevoli tutto l’anno.

Erano piuttosto disperati quando, leggendo un libro di filosofia sulla vita di Spinoza, gli è balzato all’occhio questo nome: Curaçao!

La decisone di trasferirsi a vivere a Curaçao è stata veloce e ora, tramite un sito, si occupano insieme di turismo per accogliere coloro che desiderano visitare Curaçao e le Antille Olandesi.

Franca si è trasferita con la Famiglia a Curaçao nelle Antille OlandesiCiao, raccontaci un po’ di te… come ti chiami, di dove sei e cosa facevi quando eri in Italia?

Mi chiamo Franca Leuzzi, sono nata e ho sempre vissuto a Trieste, anche se per lavoro ho girato parecchio.

Negli ultimi 14 anni mi sono occupata di pubblicità e di risorse umane nel Gruppo Assicurazioni Generali.

Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?

Quando la mattina ti alzi, accendi la televisione per ascoltare le notizie al Tg e ti viene voglia di metterti le mani nei capelli o di strangolare qualcuno beh, quello è un momento in cui si prendono decisioni importanti.

Perché hai scelto proprio le Antille Olandesi e in quale località vivi?

Per molto tempo io e il mio compagno (padre di due dei miei tre figli) abbiamo scandagliato un po’ tutto il mondo in cerca di un paese che ci potesse offrire una rosa di requisiti: un governo solido, un buon sistema sanitario, un buon sistema educativo, un sistema legale funzionante, basso livello di criminalità, cultura, tradizioni, assenza di malattie endemiche pericolose, popolazione ben disposta nei confronti dello straniero, bassa presenza di italiani, possibilità di sviluppo economico, ambiente sereno per la crescita dei ragazzi, sole, mare e temperature gradevoli tutto l’anno.

Eravamo piuttosto disperati quando, leggendo un libro di filosofia sulla vita di Spinoza, ci è balzato all’occhio questo nome: Curaçao.

Ci ha incuriositi e siamo andati a cercare tutte le informazioni possibili. Ciò che abbiamo trovato ci ha scaldato il cuore per cui ho preso la valigia e tutte le ferie che potevo e in settembre sono venuta a vedere di persona se era tutto oro quello che luccicava. Il luglio seguente ci siamo trasferiti.

Franca si è trasferita con la Famiglia a Curaçao nelle Antille OlandesiAvevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?

No, mai, né io né il mio compagno.

Sei partita da sola o con il partner o amici?

Con la mia famiglia: il mio compagno da 16 anni, Stefano, e i nostri due figli di 12 e 13 anni Caterina e Tommaso.

In che cosa consiste la vostra attività?

Quest’isola, a parte l’ambito finanziario, sta puntando molto sul mercato del turismo che è in forte sviluppo. Inserirci in questa attività ci è parsa essere la scelta più opportuna. 

Abbiamo visto che di italiani che vengono a visitare quest’isola ce ne sono veramente pochissimi e non c’è nessun operatore turistico specializzato che li aiuti a trovare la sistemazione giusta per una vacanza.

Così pensammo potesse essere una buona idea farlo noi.

Abbiamo visitato un sacco di strutture ricettive e selezionato quelle che a nostro avviso potrebbero soddisfare il turista italiano.

Il mio compagno (che è un art director) ha realizzato un sito che si chiama www.sabbiebianche.com e abbiamo cominciato a farci conoscere sui social media.

Ora abbiamo migliaia di follower e stiamo cominciando a vedere i risultati dei nostri sforzi.

Franca si è trasferita con la Famiglia a Curaçao nelle Antille OlandesiCome avete affrontato e risolto il problema del visto?

Ci siamo affidati ad una seria agenzia locale.

Avendo dei figli in età scolare non potevamo rischiare.

Lo abbiamo ricevuto in 4 mesi, come previsto, ma avevamo tutte le carte in regola.

Quali differenze sostanziali hai avuto modo di riscontrare a livello lavorativo rispetto all’Italia?

Qui il sistema applicato è quello olandese: poche regole ma rigide e le tasse sono al massimo del 27,5% per le società; si possono scaricare i costi in maniera molto semplice.

Anche con una srl è possibile gestire la contabilità e il bilancio senza l’aiuto di un commercialista.

I consulenti vengono chiamati in causa quando il giro di affari diventa importante e si vogliono avere deduzioni particolari, ma non è il nostro caso.

Franca si è trasferita con la Famiglia a Curaçao nelle Antille OlandesiCos’altro hai notato della società locale?

C’è una visione estremamente positiva del futuro e ancora il concetto che “se hai voglia di lavorare seriamente, ci riuscirai”, qualunque cosa tu sappia fare.

Negli anni hanno avuto molta immigrazione dalle isole più povere come Haiti, Santo Domingo o la Giamaica. Persone con scarsa cultura, (a differenza dei locali che hanno un tasso di scolarità alto e parlano in media 4 lingue) che hanno creato micro-sacche di delinquenza che prima non esistevano e “rubano i posti di lavoro ai locali”.

Quindi ora fanno molta fatica a concedere nuovi visti per stranieri che vengono chiamati a lavorare qui, e non fanno distinzioni.

Poi succedono cose, per noi italiani, incredibili: lo scorso mese ad esempio è diminuito il costo della benzina (ora costa 80 centesimi di euro) e la scorsa settimana quello dei trasporti pubblici visto che il prezzo del petrolio al barile è diminuito. Semplice no?

L’isola fino a qualche decina di anni fa lamentava carenza di acqua potabile (le piogge sono scarse e non vi sono fonti naturali) per cui è stato costruito quello che tuttora è il più grande desalinizzatore al mondo e ora l’acqua del rubinetto è garantita e pure buonissima da bere!

Franca si è trasferita con la Famiglia a Curaçao nelle Antille OlandesiPer il resto la vita sociale è estremamente vivace, ci sono sempre concerti e vengono organizzate innumerevoli attività ed eventi sportivi a cui la popolazione partecipa attivamente.

C’è un gran numero di giovani che vivono in città perché ci sono molte università in cui arrivano studenti dal Sud come dal Nord America e molti ragazzi olandesi che oltre a studiare vengono a fare degli stage di lavoro.

Durante il fine settimana le spiagge si popolano di famiglie intente a preparare pic nic con il barbecue ed è un classico passare la serata in spiaggia tra amici portandosi da mangiare e da bere.

Ogni sera della settimana poi ci sono happy-hour con dj-set o musica dal vivo nel vari bar sulla spiaggia o nei locali alla moda.

Le persone sono molto socievoli ed è normale fare amicizia casualmente nei negozi o al supermercato.

Come è avvenuta la vostra integrazione in una realtà locale sostanzialmente differente da quella italiana?

La gente qui è estremamente educata e gentile. Gli italiani sono vissuti come una rarità è tenuti in grande considerazione.

Tutti adorano l’Italia. Inoltre ci sono tanti olandesi e venezuelani che si sono trasferiti a vivere qui e hanno motivazioni simili alle nostre: gli olandesi alla ricerca di uno stile di vita più semplice e del clima mite, i venezuelani in fuga da un paese in crisi.

Inoltre sapevamo di doverci adattare alle differenze ma non abbiamo sofferto di nulla in particolare.

Franca si è trasferita con la Famiglia a Curaçao nelle Antille OlandesiVivere a Curacao, sotto quali aspetti è meglio che in Italia? E sotto quali aspetti è peggio?

Qui ciò che conta è la sostanza e non la forma.

Anche se negli uffici pubblici o nei negozi gli impiegati sono tutti eleganti, a nessuno importa come sei vestito o che macchina guidi.

Ci tengono all’aspetto esteriore ma non ti giudicano per quello, ed è effettivamente palpabile. La spesa correlata quindi è bassissima: in 9 mesi non abbiamo comperato nulla da vestire se non un paio di scarpe da ginnastica e di infradito per i bambini.

Altro che giacconi per l’inverno! Essendo già in un luogo di vacanza inoltre durante il weekend è facile ed economico fare delle gite nei dintorni. Le necessità si abbassano e per noi che amiamo il mare è un bengodi.

Di negativo c’è che nostra figlia adora sciare e qui è un pelino difficile…

Franca si è trasferita con la Famiglia a Curaçao nelle Antille OlandesiCosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le vostre orme a Curacao?

Innanzitutto di conoscere l’inglese, se poi sanno anche lo spagnolo, tanto meglio.

Tutti gli olandesi parlano l’inglese, tutti i curasoleni sia l’inglese che lo spagnolo mentre la lingua ufficiale è il papiamento (un misto di spagnolo, portoghese, olandese, inglese e arawak).

Di venire sull’isola almeno per un mese per capirla bene. Di avere una professione in mano per andare nelle aziende a proporsi o un piccolo capitale iniziale su cui contare per vivere almeno due anni qui senza dover necessariamente guadagnare molto. E di affidarsi ad una agenzia per le pratiche del visto.

Che tipo di lavoro, attività o investimento pensi sia conveniente praticare per un italiano a Curacao?

Sicuramente nell’ambito della ristorazione come chef o cuoco (i ristoranti italiani spuntano come funghi ma pochi sono quelli che hanno cuochi italiani), o pizzaiolo (pizze buone non ne riescono a fare!) oppure nelle costruzioni.

Mancano totalmente i bravi artigiani in campo edilizio e le finiture delle case, per altro solidissime, ne risentono.

Consideri l’Italia un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca quando sei via?

Per il momento non mi manca nulla, l’Italia la porto con me nel cuore.

Conosci molti italiani che vivono a Curacao, li frequenti?

Di residenti ce ne dovrebbero essere una ventina ma ne conosciamo tre o quattro e solo con uno ci frequentiamo.

Franca si è trasferita con la Famiglia a Curaçao nelle Antille OlandesiIn definitiva, consiglieresti Curacao come meta per espatriare o più per una vacanza?

Per una vacanza è un luogo meraviglioso e inesplorato dagli italiani che ha tantissimo in più da offrire delle altre isole caraibiche.

Per viverci la consiglierei soprattutto a coppie con figli o persone che cercano un “buen retiro”. Pur avendo una città grande che offre molti stimoli alla fine è pur sempre un’isola con tutti i suoi limiti, anche se con poche ore di aereo puoi arrivare dovunque nelle americhe.

Prevedo per il futuro un grande sviluppo turistico e nel ramo immobiliare. L’isola è ancora vuota per più della metà ed offre scenari favolosi.

Stanno già costruendo tanto ma tantissimo, assieme alle infrastrutture, ha ancora da venire. Diciamo che per imprenditori seri che vogliano investire c’è molto spazio. Ad esempio non vi sono ancora resort pronti a ricevere turisti italiani, spagnoli e francesi.

Indirizzo: Lagunisol 56, Willemstad, Curacao
Telefono: +5999 5688779  +39 348 8708311 (WhatsApp, Viber)
Web: www.sabbiebianche.com
Mail: franca@sabbiebianche.com
Skype: francaleuzzi trieste

Di Massimo Dallaglio

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