GIANNI BONINCONTRO ARTISTA A LONDRA

La passione per l’arte di Gianni, faceva fatica a “sbocciare” in Italia, così, nel 1989, si è trasferito a Londra dove oggi si occupa di arte a tempo pieno: “…dipingo, fotografo, ho fatto il musicista per più’ di 12 anni, scrivo, ho vinto diversi premi in concorsi di poesie sia in Italia che qui a Londra, ho pubblicato un romanzo, in vendita in Italia, e con un marchio da me creato @rtItaliaPromos, in collaborazione con altre associazioni tra le quali la Italia-British Association, promuovo artisti italiani a Londra…”

Gianni Bonincontro artista a LondraRaccontaci un po’ di te… come ti chiami, di dove sei e cosa facevi quando eri in Italia? 
Mi chiamo Bonincontro Gianni, sono nato a Tripoli in LIbia e arrivato in Italia a Siracusa nel 1970. In Italia ho lavorato in diversi campi dal rappresentante di libri, scarpe, pelletteria, caffe’ al pasticciere, dal pizzaiolo al manager d’albergo.

Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?
La voglia di lasciare l’Italia l’ho sempre avuta anche perche’ non l’ho mai considerata la mia patria. Oltre a questo c’era una passione per l’arte che in Italia faceva fatica a sbocciare.

Sei partito da solo o con la famiglia e/o partner?
Mi sono sposato a giugno del 87 e ad ottobre dell’89 io e mia moglie abbiamo chiuso casa e siamo partiti per Londra.
 
Perché hai scelto proprio l’Inghilterra e Londra?
Londra era il centro del mondo per me, da bambino vedevo tutti i film di James Bond per vedere le scene girate a Londra quindi era un amore esistito quasi da sempre. Tornando al discorso artistico, vedevo Londra come un grande palcoscenico dove poter rappresentare l’arte in tutte le sue forme, che e’ quello che faccio oggi.
 
Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?
A parte i miei 12 anni a Tripoli, non avevo mai vissuto all’estero per un lungo periodo.
 
Gianni Bonincontro artista a LondraIn che cosa consiste la tua attività?
Oggi sono un artista, dipingo, fotografo, ho fatto il musicista per più’ di 12 anni, scrivo, ho vinto diversi premi in concorsi di poesie sia in Italia che qui a Londra, ho pubblicato un romanzo, in vendita in Italia, e con un marchio da me creato @rtItaliaPromos, in collaborazione con altre associazioni tra le quali la Italia-British Association, promuovo artisti italiani a Londra. Prima di raggiungere tutto questo ho lavorato nella ristorazione e altro.
 
Quali differenze sostanziali hai avuto modo di riscontrare a livello lavorativo e di stile di vita rispetto all’Italia?
Le differenze tra il contesto lavorativo italiano e quello inglese sono abissali. L’italiano ti sfrutta e anche dopo 12 ore di lavoro non e’ mai contento. L’inglese ti rispetta sotto tutti gli aspetti. Per quanto riguarda lo stile di vita, adoro molto quello inglese. Loro sono molto piu’ pratici, diretti, onesti e cosa importante, non ti valutano mai per quello che sembri ma per quello che sei e che sai fare.
 
Gianni Bonincontro artista a LondraCos’altro hai notato della società londinese?
In 25 anni di vita londinese, da grande osservatore, ho potuto vedere dei grandi cambiamenti. Economicamente Londra non e’ mai stata in crisi e cosi’ anche il campo lavorativo. E’ una citta’ molto sicura, i miei figli sono nati e cresciuti qui e non hanno mai avuto nessun problema anche ritirandosi a casa a notte passata. Immigrazione ultimamente e’ diventato un problema ma solo per il fatto che molti immigrati arrivano in UK solo per vivere di benefit anche se molti, sopratutto polacchi e albanesi, sono dei gran lavoratori e si inseriscono facilmente nel contesto lavorativo di qualsiasi genere.
 
Come è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale sostanzialmente differente da quella italiana?
La bellezza di Londra e’ che non ti fa mai sentire straniero. Se rispetti le regole e la legge sei considerato al pari di un inglese.
 
Vivere in Inghilterra per quali aspetti è meglio che in Italia? E sotto quali aspetti è peggio?
Quando lasci l’Italia molti ti definiscono vigliacco, perche’ abbandoni la nave che affonda. Ma noi che abbiamo il coraggio di rifarci una vita in una terra straniera non siamo vigliacchi siamo solo persone che hanno alzato la testa piu’ degli altri e visto il futuro oltre confine cosa che in Italia non esiste. I giovani escono da scuola diplomati o laureati per essere abbandonati alla merce’ di sfruttatori e illusionisti cosa non accaduta a mia figlia per esempio che dipo due mesi laureata ha trovato subito lavoro. L’aspetto peggiore? l’inglese nasce quadrato e non muore rotondo. Noi italiani andiamo a braccetto con l’inventiva, con l’ingegno. L’inglese no, lui sa fare solo quello che gli hanno insegnato e questo a volte mi ha creato dei problemi quando ho lavorato in contesti inglesi.
 
Gianni Bonincontro artista a LondraConsideri l’Italia un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca quando sei via?
Onestamente non ho nessuna nostalgia e non mi manca niente dell’Italia. Avevo delle proprietà’ che ho venduto e investito in Francia dove passo diversi mesi all’anno
 
Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme?
Di avere spirito di adattamento, molta umiltà’, parlare l’inglese, almeno una base per capire e farsi capire e sopratutto un bel po’ di soldi per sopravvivere i primi tempi.

Gianni Bonincontro artista a LondraChe tipo di lavoro, attività o investimento pensi sia conveniente praticare per un italiano a Londra?
Purtroppo noto con grande rabbia che la maggior parte degli italiani che si vogliono confrontare con la realtà’ di una grande metropoli come Londra, arrivano qui e non sanno esprimersi in inglese. Tutto questo lascia un grande margine di vantaggio a tutti quegli altri giovani che arrivano qui dall’africa, dall’est europa o anche da altri paesi europei che parlando un inglese decente si inseriscono in contesti lavorativi anche di un certo rilievo mentre la maggior parte di tanti italiani vengono sfruttati come camerieri o lavapiatti in ristoranti italiani o pseudo italiani, costringendoli ad una vita fatta di sacrifici. Molti di questi ritornano in Italia.
 
Immagino ci siano molti italiani che vivono a Londra, li frequenti?
Londra da una decina d’anni a oggi e’ stata invasa dagli italiani di qualsiasi eta’. Per questo il consolato italiano ha dovuto aprire un ufficio apposito “PRIMO APPRODO” per tutti quegli italiani che arrivando a Londra non sanno come muoversi tra ufficio collocamento, trovare un abitazione e altro. Ho qualche amico italiano che frequento ogni tanto ma solo per avermi promesso di non parlarmi ne’ di sport e nemmeno di politica.

A che profilo di persone consiglieresti Londra  come meta per espatriare (famiglie, pensionati, investitori, etc)?
Londra la consiglio a tutti tranne ai pensionati. A loro consiglio di comprarsi una bella canna da pesca e trasferirsi alle Canarie e godersi gli ultimi 100 anni di vita tra sole, mare e tranquillità.

Email: gianniboni@msn.com

Di Barbara Mori

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