Percezione casa Italia e Stati Uniti come è vista la casa in queste due culture

La percezione della casa in Italia e negli Stati Uniti, come è vista la casa in queste due culture?

Per una persona a cui piace l’immobiliare, è interessante informarsi non solo su come funzionano le cose in Italia, ma anche su come funziona nel resto del mondo.

Tra tutte le realtà nel mondo, oggi voglio parlarti di quella che conosco più a fondo, di cui mi occupo in modo continuativo sin dal 2011: il mercato immobiliare degli Stati Uniti.

In tutto questo tempo ho imparato moltissime cose sugli Stati Uniti, che mi hanno aiutato in generale sia a lavorare in questo paese, sia a scoprire un mondo e una cultura nuovi. Una cultura comunque per certi versi molto diversa dalla nostra e qui mi diverto a condividere queste differenze con te.

In particolare, in questo articolo, ti mostrerò come è percepita la “casa” negli USA e le differenze rispetto a come la intendiamo noi Italiani.

Esattamente come quando andiamo a comprare un televisore, mettiamo a confronto due marche diverse per capirne le differenze, allo stesso modo oggi confronteremo come è percepito il bene “casa” in Italia e in Usa: ne scopriremo le differenze, le particolarità e gli utilizzi.

Partiamo da un aspetto molto importante.

Come è vista la casa da un Italiano e da un Americano?

La casa di proprietà non è vista né percepita alla stesso modo nelle due culture.

Per un italiano la casa è il nostro bene principale, è l’obbiettivo della nostra vita, il sogno di molti.

Per la casa ci impegniamo, ci sacrifichiamo, siamo disposti a rinunciare a viaggi e vacanze.

Quando decidiamo che è ora di comprare casa, abbiamo come obbiettivo quello di acquistare la casa per la vita.

Magari poi cambiamo lavoro o cambiano le esigenze, e quindi siamo costretti a cambiarla, ma nel momento in cui iniziamo a cercare casa, pensiamo a lungo termine e abbiamo in mente il sogno della casa dove crescere i nostri figli o vivere felici con la nostra famiglia.

Per questo il periodo di ricerca è lungo, vogliamo essere sicuri che quella che magari abbiamo scelto sia davvero la casa perfetta per noi. Carichiamo sulla scelta della casa aspettative, sogni e speranze, perché ci teniamo molto.

Carichiamo la scelta della casa di molti sentimenti e per molte persone, diventa difficile cambiare casa anche se questa non rispecchia più le loro esigenze, magari perché trovano lavoro in una città a due ore di distanza o perché i figli grandi si trasferiscono e ormai quella casa è diventata troppo grande per loro.

Non cambiano perché quel luogo è comunque carico di ricordi della loro vita e della loro famiglia.

E così anche se abbiamo successo nella vita non è detto che decidiamo di cambiare casa e di trasferirci da un’altra parte, perché la decisione di cambiare casa va presa con molta cautela.

E così è facile ad esempio che gli imprenditori che hanno avuto successo nella nostra città, ancora vivano in provincia nella casa che hanno lasciato loro i genitori o che hanno acquistato e dove hanno vissuto con la loro famiglia.

Insomma, tendiamo ad affezionarci alla casa in cui viviamo, la carichiamo dei ricordi felici trascorsi tra quelle mura e quindi difficilmente decidiamo di trasferirci e cambiare abitazione.

Di conseguenza non cambiamo molte case nella nostra vita ma anzi la cambiamo solo quando siamo costretti perché cambiano le nostre esigenze.

Siamo molto radicati al nostro territorio, e questo ha ripercussioni anche quando acquistiamo il nostro bene principale: un immobile.

percezione della casa Italia e Stati Uniti come è vista la casa in queste due culture

Negli Stati Uniti questo aspetto viene vissuto in maniera completamente diversa.

L’approccio con la casa è molto diverso.

Negli Stati Uniti la casa non è vissuta come il bene principale a cui ambire e spesso nemmeno come un bene fondamentale da possedere, ma bensì un simbolo di ascesa sociale.

Il rapporto con la casa è strano rispetto alla nostra cultura e potrei definirlo, per fare un esempio che si capisca, molto simile al quello che noi abbiamo con la nostra auto.

Di solito acquistiamo la nostra auto con più leggerezza e la cambiamo più spesso di quanto cambiamo casa.

E così allo stesso modo in cui noi cambiamo auto perché magari abbiamo avuto un aumento di stipendio o il nostro progetto lavorativo inizia finalmente a dare i suoi frutti, o anche perché ci troviamo a interagire con personaggi di un certo livello per cui la nostra vecchia auto non ci sembra più adeguata; così gli americani fanno con la loro casa.

percezione della casa Italia e Stati Uniti come è vista la casa in queste due culture

La casa è come uno “Status Symbol”, un indicatore di come stanno andando le cose.

Quindi è normale che all’inizio della loro carriera lavorativa vivano in una casa piccola, magari in un quartiere da classe media, e che poi ad ogni passaggio di carriera, cambino casa, per prenderne una più grande, una che si trovi di volta in volta in un quartiere più ricco.

Mentre per noi Italiani, in questi casi è normale cambiare auto, per loro è normale cambiare casa (al contrario prima di farlo noi ci pensiamo mille volte).

Quindi dove noi Italiani cambiamo in media 2,5 case nella vita, gli Americani, per diverse esigenze (cambio lavoro, cambio città, cambio stato) di media cambiano casa 11,4 volte. In pratica cambiano casa ameno 4 volte più spesso rispetto a quelle che cambiano gli italiani in una vita.

Questo numero è confermato anche dal fatto che le transazioni immobiliari in USA sono in numero quattro volte quelle italiane.

Tutto questo ti fa capire il rapporto che un americano ha con la propria casa. E’ una questione di cultura e di abitudini differenti.

Questo naturalmente ha effetti anche sul come le case vengono costruite.

E così per un Americano avere la possibilità di personalizzare le casa non è importante perché ciò che conta è la praticità.

Quindi per loro è fondamentale trovare una casa già pronta all’uso, dove non è necessario fare lavori, ma addirittura deve essere già provvista di cucina ed elettrodomestici.

Tutto questo sarebbe impensabili in Italia. Chi acquista casa vuole personalizzarla e come minimo cambia colore alle pareti e i pavimenti. In ogni caso, quasi nessuno in Italia, sarebbe disposto a farsi andare bene una cucina scelta da altri.

Negli Stati Uniti vige la regola “standard è bello perché è pratico” e così i loro quartieri sono distese di casette una simile all’altra e i muri in cartongesso vanno alla grande perché sono veloci e pratici da fare.

Dato che un americano vive in una casa per pochi anni, non è neppure attento alla qualità delle finiture, per loro ha meno importanza acquistare materiale o mobili che resistano per molto tempo, accettano maggiormente i difetti estetici perché sono consapevoli del fatto che presto cambieranno casa o per lo meno se lo augurano.

Riguardo a questo aspetto, negli anni ho coniato una frase che sta diventando famosa e che ti aiuta a capire ancora meglio come l’Americano intende il bene “casa”.

Dire ad un americano:
“Spero che questa sia la casa della tua vita” è quasi una vera e propria offesa.

Ho coniato questa frase a seguito di un episodio che mi è accaduto nel 2011, all’inizio della mia attività immobiliare in USA. Avevo appena concluso la vendita di una casa che avevo in precedenza acquistato all’asta e ristrutturato, e al momento di salutare l’acquirente, sono scivolato con questa frase “Spero che sia la tua casa della vita”, pensando, da Italiano, di fargli un augurio.

Lui da buon americano, mi ha guardato negli occhi e mi ha risposto in modo scettico: “Perché me lo dici? Speri forse che non faccia carriera? Anche se questa è una bella casa, noi speriamo che questa sia solo di passaggio”.

percezione della casa Italia e Stati Uniti come è vista la casa in queste due culture

Questi sono aspetti importanti da conoscere e da tenere in considerazione per poter lavorare nel mercato immobiliare USA, ma sono anche elementi che ti aiutano a capire più a fondo la cultura americana, ad aprire la mente, a conoscere come funzionano le cose al di fuori dell’Italia.

Per noi che lavoriamo in questo mercato, che acquistiamo-ristrutturiamo e poi rivendiamo o affittiamo immobili in USA, entrare dentro la loro cultura, i loro usi e costumi e intercettare le differenze con la nostra cultura, è fondamentale per tarare al meglio il nostro business e scovare opportunità sempre più interessanti.

Anche per questo motivo scrivo volentieri su Mollotutto, perché in questo modo anche tu hai la possibilità di informarti, di capire la cultura americana attraverso gli occhi e i racconti di chi, lavorando in USA da diversi anni, ha avuto modo di conoscerla e sfruttarla e tutto questo ti può essere utile anche per lavorare con noi.

Quello che condivido qui, per questioni di spazio, è solo una parte di quello che abitualmente condivido sugli Stati Uniti, perciò se vuoi approfondire di più, leggi gli altri articoli che ho scritto e che scriverò qui su Mollotutto, o approfondisci anche attraverso i miei siti, di cui metto il link qui sotto. Troverai all’interno altro materiale molto interessante sull’immobiliare in USA.

Buona lettura.

Vanni Valente

Blog Ristrutturazioni USA: www.vannivalente.com

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