Massimo Boni nel 2007 si è trasferito a vivere a Fortaleza in Brasile

Massimo Boni, nel 2007 si è trasferito a vivere Fortaleza in Brasile, dove ha aperto una società con un socio Brasiliano, come la legge Brasiliana impone, 50 e 50…

Nel 2005 avvertivo che il mercato stava andando in una direzione che non era reale, andava tutto esageratamente bene, tutti avevano tutto quello che chiedevano e ho capito che prima o poi sarebbe finita… male. Ho viaggiato per cercare il mio “Plano-B” l’ho trovato nel Brasile e principalmente nella parte nordestina, così nel 2007 ho aperto la mia prima società di incorporazione e costruzione a Fortaleza…”

Ciao Massimo, vuoi presentarti ai lettori di MOLLOTUTTO?

Ciao a tutti mi Chiamo Massimo Boni ho 44 anni e da qualche anno vivo a Fortaleza nel nordest Brasilano, in Italia facevo il designer d’interni avevo uno show room e mi occupavo di arredamento, ho sempre amato molto la mia professione che andava dalla semplice ambientazione a  ristrutturazioni “chiavi in mano”, il tutto studiato nei minimi particolari.

Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?

Nel 2005 avvertivo che il mercato stava andando in una direzione che non era reale, andava tutto esageratamente bene, tutti avevano tutto quello che chiedevano e ho capito che prima o poi sarebbe finita… male.

Ho viaggiato per cercare il mio “Plano-B” l’ho trovato nel Brasile e principalmente nella parte nordestina, così nel 2007 ho aperto la mia prima società di incorporazione e costruzione a Fortaleza.

Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?

Non avevo mai vissuto all’estero, personalmente sono sempre stato un appassionato di viaggi fai-da-te quindi sempre abituato a confrontarmi con altre culture, questo mi ha aiutato tanto ad avere un elasticità mentale comportamentale e di adattamento, poi ho cercato di unire l’utile al dilettevole.

Perché  hai scelto proprio il Brasile e perché proprio Fortaleza e non altrove?

Il Brasile, facente parte già nel 2007 dello storico BRIC,  è un paese equilibrato in termini economici, politici e religiosi, è un paese democratico e rispetta al 100% gli investimenti stranieri.

La parte nordestina è l’area ove c’è ancora una concreta rivalutazione in diversi settori, il settore immobiliare per esempio, che è  un po’ l’ago della bilancia dell’economia, fino a qualche anno fa era molto sottovalutato e certe zone negli anni hanno preso anche più del 1000%. la Plano Brasil offre proprio questo know-how andando a cercare valide opportunità d’investimento.
 
Sei partito solo con partner?

Sono partito solo, ho cominciato facendo ricerche in internet,mi sono iscritto ad alcuni forum, ho incontrato persone sul posto, ho cercato di abbracciare al meglio una realtà nuova in maniera positiva.

Ora con l’apertura della Plano Brasil spero di condividere la mia esperienza con chi voglia fare il “grande passo”.
 
Come hai affrontato e risolto il problema del visto permanente?

Ho fatto la prima società con un socio Brasilano, come la legge Brasiliana impone, 50 e 50, sono felice perché è ancora tutt’oggi mio socio.

Oggi con la Plano Brasil abbiamo diverse persone di fiducia che collaborano con noi e che hanno la possibilità di aiutare a fare il visto permanente inserendosi nella nuova società dell’investitore come amministratori temporanei, consigliati e seguiti direttamente da noi della Plano-B.

In che cosa consiste la tua attività?

Mi occupo di sviluppo immobiliare a 360 gradi, dalle costruzioni alle lottizzazioni, residenziali – commerciali -industriali – turistiche e locali, da quelle popolari a quelle più sofisticate. Con la Plano Brasil amplifichiamo il tutto dando la possibilità a chi voglia fare esperienze nuove come investitore o imprenditore sul nuovo mercato emergente.

Oltre a questo per cosa altro si distingue la tua attività?

Con i seri professionisti incontrati lungo il percorso e l’esperienza maturata abbiamo capito che c’era una reale carenza sul mercato di strutture serie pronte ad affiancare persone o aziende che vorrebbero strutturarsi in Brasile, quindi abbiamo deciso di mettere il tutto sul mercato e chiamarlo Plano Brasil,  Plano come Piano e B come Piano B ma anche appunto B come Brasile.

La nostra attività si è estesa molto ed ha una capacità  di affiancare start up d’ imprese  internazionalizzandole o strutturando persone fisiche che vogliano affacciarsi sul nuovo reale mercato emergente nelle varie forme, o come investimento o come protagonisti delle proprie scelte, in quest’ultimo caso si stila assieme un progetto e lo si porta avanti nelle varie fasi mentre nel primo  si studiano assieme le varie possibilità d’investimento secondo quello che ci si aspetta e si fanno le varie proiezioni a breve-medio o lungo termine.

Quali differenze sostanziali riscontri a livello lavorativo rispetto all’Italia?

Il mercato Brasiliano è certamente più dinamico e risponde bene a nuove idee e alle offerte intelligenti di mercato. La dinamicità e l’interesse direi che sono due punti sostanziali e che purtroppo in Italia oggi vengono sempre meno.

Com’è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale così differente da quella italiana?

Inizialmente non è stato facile, principalmente perché venivo da una città come Milano e andavo a Fortaleza, dove si, gli abitanti sono più del doppio di Milano, ma le opportunità offerte sono meno della metà, poi vivendoci giorno dopo giorno e imparando a scoprire il nuovo “modus vivendi e pensando” dei miei nuovi connazionali  ho capito che le realtà sono tante e possono essere meravigliose sotto diversi aspetti e sfaccettature.

L’Italia oramai è per te un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca?
L’Italia resta sempre il “mio” paese e penso che le radici siano importanti per una persona, io sono andato via dall’Italia quando ho capito che sentivo nostalgia del belpaese pur vivendoci dentro; spero che presto si creino nuovi equilibri più sostenibili perché l’Italia di base ha certamente sempre un grande potenziale.

Vivere in Brasile sotto quali aspetti è meglio che in Italia ? E sotto quali aspetti è peggio?

E’ difficile rispondere perché dipende da dove vieni e dove vai, resta il fatto che il Brasile non è un paese facile rispetto all’Italia, la sicurezza e la sanità per esempio, citate appunto nella domanda, sono entrambe più deboli rispetto al nostro paese, di base c’è molta più privatizzazione in Brasile che in Italia perché i servizi statali sono pressoché assenti, ma io potrei direttamente fare il confronto con Milano e Fortaleza, che non è Italia e Brasile.

Napoli non è Milano e Fortaleza non è San Paolo. Se analizzassimo quindi avremmo un risultato differente per  ogni città  inoltre la componente più importante da tener presente è la percezione personale e quella è totalmente soggettiva.

Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme?

Io consiglio quello che ho consigliato a me stesso anni fa, cioè di vivere la vita, indipendente da dove ci s trovi, se il tuo paese comincia a starti stretto vai e fai esperienza, ho sempre pensato che la vita premi i coraggiosi.

Poi la tua essenza  resta  sempre quella, io ero imprenditore a Milano e continuo esserlo a Fortaleza, certo il tempo passa ed aiuta a maturare esperienze e  conoscenze sempre più centrate in un mercato per molti completamente nuovo.

Oggi con la Plano Brasil offriamo ottime possibilità per cominciare a partire da una posizione più concreta.

Che tipo di lavoro/attività/investimento è conveniente praticare per un italiano in Brasile?

Penso che inizialmente sia importante disquisire se uno voglia fare l’investitore o l’imprenditore, perché poi da qui parte tutto il resto. O entrare a fare parte di società di investimento per esempio nella costruzione ove il Brasile sta dando molte soddisfazioni, oppure trovare un attività dove già si conoscono le caratteristiche e tentare di portarla sul territorio.

Pensi che ci siano molti italiani che vivono a Fortaleza, com’è il rapporto con loro?

Personalmente ho sempre pensato che le persone tendenzialmente debbano confrontarsi con gli abitanti del posto dove sono ospitati, so che nella città dove vivo ce ne sono doversi di Italiani, ma non ho con grandi rapporti di collaborazione con loro.  

Consiglieresti il Brasile come meta per espatriare o più per una vacanza?

Io lo consiglio per entrambe le possibilità, chiaramente ci vogliono preparazioni e motivazioni diverse per affrontare una o l’altra possibilità, in ogni caso la Plano Brasil potrà affiancarli come consulenza in entrambi i casi.

Sito: www.p-brasil.com

Email: m.boni@p-brasil.com

Di Massimo Dallaglio

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