METTERSI IN PROPRIO ED APRIRE UNA PIZZERIA DA ASPORTO ALL'ESTERO
Foto di jamesoladujoye da Pixabay

COME METTERSI IN PROPRIO ED APRIRE UNA PIZZERIA DA ASPORTO ALL’ESTERO

Attenzione, questo articolo non è adatto a chi non ha voglia di lavorare; non è adatto ai “cocchi di mamma” che cercano posti di lavoro dove si lavora poco e si guadagna molto; negli esercizi pubblici spesso è il contrario, si lavora molto e si guadagna poco. Comunque ecco di seguito come mettersi in proprio ad aprire una pizzeria da asporto all’estero:

Come mettersi in proprio : Fase “1” riordinare il proprio modo di pensare e di agire

  1. Per fare soldi ci vuole una buona idea e il desiderio di volerla realizzare
  2. Dimentica tutte le paure che ti bloccano … non inventarne nuove
  3. Avere il coraggio di chi si vuole suicidare (ma nessuno muore)

Questo lo sanno tutti gli imprenditori di successo … i quali lo possono anche confermare.
Si tratta adesso di organizzarsi su come mettersi in proprio ed aprire una pizzeria da asporto all’estero e arrivare al tuo obbiettivo perché tu ancora non sai come si fa.
Tu sei un bravo pizzaiolo o un bravo cuoco per cui hai già la base fondamentale come requisito indispensabile.
Quello che ti manca è come iniziare avendo un minimo capitale di soli 5.000 Euro per esempio.

come METTERSI IN PROPRIO ED APRIRE UNA PIZZERIA DA ASPORTO ALL'ESTERO
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La strada più lunga inizia sempre con dei piccoli passettini per cui accontentati di iniziare in piccolo ed ampliare la tua attività in un secondo tempo con “soldi alla mano”.

1. Nessuno deve sapere quanti soldi hai a disposizione … tutti devono pensare che ne hai abbastanza dal tuo atteggiamento sicuro di te stesso … dai sempre l’impressione che tu sei il professionista che sa quello che vuole (anche se magari sei ancora giovane e ti tremano le gambe)
2. Dai molta importanza al tuo abbigliamento, vestiti correttamente perché otticamente “è l’abito che fa il monaco” … fai attenzione alla tua igiene personale, ben sbarbato e ben pettinato con un bel sorriso domenicale aspira sempre fiducia.
3. Prendi una cartina geografica della zona dove tu vorresti operare ed organizza un giro nei paesotti con un minimo di almeno cinquemila abitanti girando in lungo e in largo per vedere se ci sono pizzerie e ristoranti italiani … se non le trovi domanda alla gente del posto dove si trova una pizzerìa o un ristorante italiano nel paese.

Quando hai stabilito che nel paese non esiste la gastronomìa italiana … e che gli abitanti non sono poveri e/o vecchi contadini (questo lo puoi stabilire dalle macchine parcheggiate sulle strade verso le ore serali).

Quando hai stabilito che esistono anche piccole e forse grandi attività industriali o commerciali nel paese oppure nelle vicinanze … si Inizia con la seconda fase ……

Come mettersi in proprio : Fase “2” inizio della tua carriera da imprenditore

Forse non ci crederai … adesso sei arrivato al punto critico che decide se rimanere per sempre un “dipendente” oppure un “imprenditore”.
Sai chi è il cronico dipendente quello cioè che non sarà mai un imprenditore ?

E’ quella persona che si blocca davanti ad un muro insormontabile di problemi che immagina ancora prima di iniziare … che si crea da solo : e fa marcia indietro.

Sai chi è il vero imprenditore?

L’IMPRENDITORE è quella persona che ha davanti a se un solo obbiettivo : quello di realizzare il suo sogno “e niente altro”.
Procedendo come se ti volessi suicidare in nome di un Dio qualsiasi.

Il tuo Dio è : la “TUA PIZZERìA” o il “TUO RISTORANTE” …

Il tuo unico obbiettivo è : quello di lavorare per conto tuo ed essere libero di decidere … senza avere sopra di te qualcuno che ti dice quello che devi fare.

Chi ha già una pizzerìa o un ristorante (o una qualsiasi altra attività) ha avuto il coraggio di superare questa barriera.
Se non ci credi domanda ai titolari di qualche pizzerìa o ristorante se quello che ho scritto è vero o non è vero.
Forse … l’unica cosa che ti potranno dire è quella che : “ci vogliono tanti soldi per iniziare” … ma se lo dicono ci possono essere altre ragioni di carattere “imprenditoriale” (che potresti anche tu immaginare).

Naturalmente più soldi hai e meglio è … ma non è il denaro che ti offre la base di partenza o la sicurezza o la spinta di riuscire nel tuo intento.
Quello che conta è: “quello che tu sviluppi nella tua mente … quello che tu riesci a realizzare con il tuo spirito d’iniziativa senza avere paura di nulla e di nessuno”.

Andiamo avanti …

Quando hai stabilito che la località scelta ha i requisiti necessari per aprire il tuo localino … adesso devi stabilire dove …
Inizialmente bastano ca. 20 mq. per aprire una pizzerìa da asporto con magari qualche tavolino da bar per mangiare in piedi.

Lo puoi allestire tu stesso con pochi soldi in base ai tuoi gusti e metterci un piccolo bancone anche già usato (che magari trovi già dentro abbandonato dall’ultimo affittuario).

Iniziare in piccolo ha i suoi vantaggi : affitto basso avendo il volume di lavoro uguale a quello di una pizzerìa grande con la differenze che i clienti vengono … pagano … e se ne vanno subito, inoltre … fai anche il servizio a domicilio che è molto importante.

Trovato il locale giusto ti devi mettere in contatto con il proprietario e fare un contratto d’affitto.

ATTENZIONE … IMPORTANTE : il contratto deve essere di lunga durata cioè di lunga scadenza … possibilmente anche per 30 anni … per i seguenti motivi:

  1. Per tutto questo periodo il padrone di casa ti lascia tranquillo e non ti può tanto facilmente buttare fuori (se per es. muore oppure vuole vendere l’edificio o altro)
  2. Tu invece puoi vendere il locale in ogni momento e anche molto bene perché chi compra è tranquillo per la ancora lunga durata del contratto.

Dopo aver firmato il contratto … dopo aver versato la cauzione … vedi di concordare l’inizio del pagamento del primo mese d’affitto con almeno un mese posticipato di tolleranza perché devi ancora arredare il locale per cui in questo periodo non guadagni.

In genere ogni proprietario lo accetta.
Oltretutto devi anche aspettare l’autorizzazione cioè la concessione da parte delle autorità competenti per aprire la tua attività.

Come mettersi in proprio : Fase “3” come allestire il tuo nuovo locale con i soldi degli altri

Quando si apre una nuova attività è necessario tenere bene in considerazione che esistono aziende interessate alla fornitura di merci di diverso genere o ad altri tipi di collaborazione che portano a loro dei vantaggi operando con te.

Chi sono queste aziende interessate all’apertura di un esercizio pubblico:

  1. i fornitori di bevande (grossisti)
  2. fare pubblicità nella zona dove tu apri la tua attività
  3. noleggiatori di automatici da gioco
  4. fornitori di macchinari per la ristorazione
  5. altri fornitori diversificati

Riguardo alle bevande, i più interessati sono i fornitori di bibite analcoliche e alcoliche di bassa gradazione (come per es. birra) che possono fornire i grossisti.

Mettiti allora in contatto con alcuni di questi che operano in zona.

Fai venire il rappresentante di zona di ogni grossista e chiedi cosa possono loro offrire per fare con te un contratto di fornitura (massimo 3 anni non di più).
Quello che il grossista può offrire è un frigorifero e/o un congelatore anche usato che loro hanno già in magazzino e magari anche qualcosa per arredare il tuo locale come per esempio tavoli e sedie da bar.

Fornitura di bevande con il pagamento della prima fornitura dopo almeno un mese dall’apertura del tuo locale (che tu dopo un mese puoi ancora temporeggiare per fare meglio i tuoi conti).

Scrivi su un foglio il nome del fornitore e quello che loro offrono senza ancora fare contratti … dopo deciderai con calma chi offre di più.

Riguardo alla pubblicità ci sono due aziende che si combattono fra di loro per fare pubblicità in zona: la Coca Cola e la Pepsy Cola.

L’azienda più disponibile “nel dare” è logicamente la più debole: la Pepsy Cola.

Fai venire “a turno” i due rappresentanti di zona con la medesima richiesta : cosa loro possono offrire per essere presenti con la loro pubblicità collegata al tuo nuovo locale mettendo a disposizione:

A. insegna luminosa esterna (in base ai tuoi desideri naturalmente)
B. un frigorifero e/o un congelatore (con il loro simbolo)
C. tavoli e sedie da bar

Scrivi su un foglio il nome del fornitore e quello che loro offrono senza ancora fare contratti … dopo deciderai con calma l’offerta migliore.

I noleggiatori di automatici da gioco sono particolarmente interessati nel piazzare nel tuo locale una macchinetta mangiasoldi per cui da loro puoi avere sempre denaro immediato per fare il contratto di fornitura (ma non più di 5 anni).

In genere puoi ricevere subito un prestito in denaro di minimo 5.000 Euro che verrà scontato con gli incassi.
Il noleggiatore deve comunque provvedere ad installare un sistema elettronico per assicurare il locale contro eventuali scassinatori interessati alla cassa della macchinetta.

Scrivi su un foglio il nome di ogni noleggiatore e quello che loro offrono senza ancora fare contratti … dopo deciderai con calma chi offre di più.
Se ti servono dei macchinari puoi acquistarne nuovi dai fornitori in zona specializzati con pagamenti rateali mensili a lungo termine con un minimo di acconto del valore di ca. il 10% della somma totale (forno della pizza, impastatrice, affettatrice e altro ancora).

Dai fornitori più piccoli come per esempio quelli che forniscono alcuni alimentari e cartoni per la pizza o altro ancora non c’è molto da chiedere ma potresti concordare un pagamento posticipato di almeno un mese della prima fornitura.

Come mettersi in proprio : Ultima fase “4” la pubblicità per attirare i tuoi futuri clienti

In tutto il mondo … l’italiano è apprezzato per la sua originalità … la sua fantasìa e per il suo simpatico modo di comunicare con la gente per cui la pubblicità deve avere questi tre fattori di base:

  • originalità
  • fantasìa
  • simpatìa

Iniziando con l’insegna luminosa esterna che deve essere “molto grande e visibile” anche da molto lontano.
Tener presente che gli italiani non sono gli unici al mondo a fare la pizza.
Ci sono anche gli indiani, i pachistani e persone di altre culture (alle quali per nostra fortuna mancano questi tre fattori di base) che cercano di copiarci..

Come originalità darei un nome alla tua pizzerìa che indica subito la provenienza e l’arte italiana come per esempio:
LEONARDO DA VINCI (in grandi caratteri)  pizzeria da Carlo (in piccoli caratteri)
(si consiglia di depositare questo nome all’ufficio brevetti per evitare che qualcuno in zona ti possa copiare, inoltre, se vorrai vendere la pizzerìa chi la compra deve pagare anche il nome … ma solo per quella zona).

Come sottofondo i colori della bandiera italiana e magari sulla sinistra uno spazio a parte con lo stivale dell’Italia.
Per fare questo consiglierei di incaricare un programmatore di computer per disegnare virtualmente diversi concetti per poter scegliere il migliore.

Il progetto migliore lo potrai consegnare al rappresentante della Pepsy o della Coca Cola o forse anche al grossista se ti metti d’accordo con lui.

Per incoraggiare il rappresentante ad accettare il tuo progetto gli dici che se lo fanno così come tu vuoi gli vai incontro per il 50% per il costo (il pagamento lo puoi fare dopo chissà quando anche a rate).
Attenzione alla pubblicità di volantinaggio.

Non è consigliabile incaricare una azienda specializzata a questo tipo di pubblicità in quanto ormai sappiamo che le caselle della posta vengono così bombardate e sovracaricate di pubblicità che automaticamente vengono anche subito incestinate senza nemmeno guardarle.
Inoltre, far stampare il soliti grandi fogli con le solite immagini e il listino prezzi … è troppo normale … non è originale. Manca di fantasìa… la simpatìa… manca una frase tipica italiana che si potrebbe anche lasciare in originale come per esempio: “la pizza fatta con amore per i buongustai”. Con una bella immagine della pizza che idealizza un cuore (per esempio).

Far stampare su una carta leggermente più forte della normale in un formato che può entrare in un portafoglio : è più personale, è più pratico.
Tipo doppio biglietto da visita piegato in due che aperto offre abbastanza spazio per mettere la pubblicità e sul retro le voci delle specialità e il listino prezzi (la fattura della tipografìa si può in genere pagare anche dopo 1 o 2 mesi come d’uso in questo settore).

Per la distribuzione incaricare giovani dai 12/13 anni che si trovano in zona oppure alla vicina scuola offrendo compenso in denaro (dopo la distribuzione) e quando vogliono anche la possibilità di mangiare una pizza gratis.

Distribuire i bigliettini sul tergicristallo della macchine parcheggiate sulle strade o davanti ad un supermercato o davanti ad una azienda e magari anche sulle macchine parcheggiate davanti ad un ospedale.

Quando l’esterno della pizzeria è finito con tutta l’insegna luminosa … chiamare anche un giornalista del giornale locale per informarlo della imminente apertura della pizzeria.

In questi casi il giornale fa una pubblicità gratis pubblicando la foto a colori della pizzeria vista dall’esterno con la foto di Carlo sorridente e felice.

AUGURI … PER CHI HA IL CORAGGIO DI METTERSI IN PROPRIO.
AUGURI … PER CHI HA VERAMENTE VOGLIA DI LAVORARE.
AUGURI … PER CHI HA IL CORAGGIO DI REALIZZARE SE STESSO.

Di Eugenio Zovich
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