SCOPRIRE IL SUD-EST ASIATICO CON UN VIAGGIO SOLIDALE
Beatrice e Giusi sono due ragazze che hanno fatto le valigie e sono partite per un un viaggio solidale il Laos e lo Sri Lanka decise a dare una mano a chi è meno fortunato scoprendo allo stesso tempo la bellezza di un mondo lontano, nello spazio e nella cultura.
Viaggiare si è rivelata un’esperienza straordinaria, capace di cambiare la loro sensibilità nei confronti di ciò che le circonda nella quotidianità italiana.
Tante le emozioni vissute, tante le persone incontrate, tanti i luoghi visitati.
Aver poi sperimentato in prima persona la possibilità di aiutare la comunità ha trasformato il loro viaggio – anche interiore – in qualcosa di unico.
Una delle cose più belle di questo modo alternativo di viaggiare è senza dubbio il fatto di poter lavorare con gruppi di volontari provenienti da tutto il mondo.
Ci si avvicina alla cultura del posto confrontandosi con persone che hanno un background totalmente diverso dal nostro e che leggono la realtà locale da una prospettiva altra, lettura filtrata, tra l’altro, dall’uso di una lingua straniera.
Il Viaggio Solidale è un avvicinamento al volontariato, un momento di crescita e arricchimento personale.
Beatrice Siviero è partita con un programma Human e ha soggiornato per quattro settimane a Luang Prabang, una delle più suggestive città del Laos, patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 1975.
Ha passeggiato tra i numerosi templi buddisti che si alternano tra le vie ora brulicanti di gente ora deserte, ha ammirato i tramonti che tingono di arancione il grande letto del Mekong, ha respirato la potenza di quella che fu la capitale del primo grande Stato laotiano. Una forza pacata, che traspare dalle tonache arancioni dei monaci e dall’animo gentile delle persone che da secoli abitano questa terra.
“Ho insegnato inglese nella scuola di un tempio, alla libreria della città e infine in un college” ci dice Beatrice “E grazie a questa esperienza posso dire con sicurezza che nel mio futuro non potrà mai mancare il volontariato, e soprattutto mai mancherà un viaggio all’anno a Luang Prabang. In Laos sentivo nell’aria la curiosità, la voglia di imparare e di conoscere; ogni singola persona che incontravo non vedeva l’ora di apprendere anche una sola nuova parola d’inglese. Mi sento incredibilmente soddisfatta della mia esperienza”.
Vivere all’estero per un certo periodo ed essere impegnato nelle mansioni di un progetto umanitario significa mettersi in gioco e buttarsi alla scoperta di sé stessi attraverso l’altro.
Giusi Squillaci ha scelto lo Sri Lanka per farlo:
“Mi sono convinta ad andare in Sri Lanka dopo aver visto un video trasmesso da WEP sull’esperienza di una ragazza che era stata proprio lì. Nei paesi meno sviluppati si prova con mano quale sia il valore della vita, non come nel mondo occidentale; viverlo per un mese in prima persona è un’esperienza interiore irripetibile che non si può conoscere altrimenti. Non basta leggere o studiare per capire certe cose” e continua “Questa esperienza è stata senza dubbio la più formativa che abbia mai fatto. Il pensiero di partire per aiutare il prossimo è il gesto d’amore più grande che un essere umano possa fare. Pochi sanno, però, che più che aiutare gli altri sono gli altri che aiutano noi ad apprezzare la vita nella sua più genuina realtà”.
Un Viaggio Solidale non è quindi solo l’occasione di portare un aiuto concreto alle popolazioni meno fortunate, di immergersi nei complicati contesti in cui vivono migliaia di uomini e donne, di conoscere le loro storie, ma soprattutto è un’occasione irripetibile di scavare in sé stessi.
Per informazioni:
tel. 011/6501356
mail: info@wep.it