Susanna e Pietro hanno scelto di trasferirsi in Brasile a Paracuru dove hanno aperto una società di servizi turistici

Susanna e Pietro nonostante la crisi avevano due impieghi sicuri, due contratti a tempo indeterminato, ma si sentivano frustrati dalle logiche del dover “vivere per lavorare”… non scorgendo prospettive di miglioramento in Italia hanno deciso di trasferirsi a vivere  in Brasile, la località che hanno scelto per trasferirsi si chiama Paracuru, un’allegra cittadina sulla costa, distante circa 90 km da Fortaleza.

“…Viviamo all’interno di un residence dove abitano sia persone del posto che altri italiani che hanno investito qui come noi… abbiamo aperto una società di servizi turistici, la P&S Transportes e serviços. Offriamo pacchetti vacanza ai turisti che vogliono visitare questa zona del Cearà, fornendo servizi di trasporto, soggiorno in residence, escursioni, assistenza in loco…”

Susanna e Pietro hanno scelto di trasferirsi in Brasile a ParacuruCiao Susanna e Pietro, raccontateci un po’ di voi… di dove siete e cosa facevate quando eravate in Italia?

Ciao, siamo Susanna e Pietro, 38 e 39 anni. Proveniamo da un grigio e anonimo paesotto della Brianza, a metà tra Milano e Como.
Prima di trasferirci in Brasile io (Susanna) ero un funzionario amministrativo in un ente pubblico, mentre Pietro lavorava come elettricista per un’azienda di impianti di sicurezza.
 
Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?

Quando ci siamo sposati, nel 2009, abbiamo entrambi condiviso l’esigenza di migliorare la nostra qualità di vita. Nonostante la crisi avevamo due impieghi sicuri, due contratti a tempo indeterminato, ma ci sentivamo frustrati dalle logiche del dover “vivere per lavorare”.

I nostri stipendi servivano sostanzialmente a pagare le spese e i nostri risparmi andavano via via assottigliandosi.

Nel nostro Paese non vedevamo prospettive di miglioramento, così abbiamo cominciato a selezionare alcune mete nel mondo che ci sembravano idonee a realizzare il nostro sogno di vivere, pur con un esiguo budget, secondo criteri diversi, lavorando per realizzare qualcosa di concreto, di nostro, senza essere schiacciati dalla burocrazia, dal fisco, dal consumismo. Soprattutto volevamo vivere una vita che fosse rispettosa dell’ambiente e del territorio, lontani dal traffico, dallo smog, dai ritmi sfrenati di una vita stressante.

Susanna e Pietro hanno scelto di trasferirsi in Brasile a ParacuruPerché avete scelto proprio il Brasile e in quale località vivete?

Non abbiamo pensato subito al Brasile, abbiamo fatto altri viaggi in altri Paesi prima, tra cui Australia e Sri Lanka, poi un amico brasiliano ci ha consigliato di visitare lo Stato del Cearà, nel nord est del Paese, che infatti si è rivelato il più adatto alle nostre esigenze e al nostro budget.

Quest’area del Brasile è in forte espansione economica, ma è un territorio ancora piuttosto selvaggio, con ritmi di vita tranquilli e per lo più legati ai ritmi della natura.

Inoltre c’è un clima stabile tutto l’anno, aspetto per noi importantissimo, considerato da dove veniamo!

La località che abbiamo scelto per trasferirci si chiama Paracuru, è un’allegra cittadina sulla costa, distante circa 90 km da Fortaleza.

Viviamo all’interno di un residence dove abitano sia persone del posto che altri italiani che hanno investito qui come noi.
 
Susanna e Pietro hanno scelto di trasferirsi in Brasile a ParacuruAvevate già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?

No, mai. Abbiamo viaggiato molto, ma sempre per brevi periodi. Non ci era mai capitato prima di “sentirci a casa” in un posto che non fosse l’Italia. In Brasile invece ci siamo sentiti a nostro agio fin dal primo viaggio.

In che cosa consiste la vostra attività in Brasile?

Abbiamo aperto una società di servizi turistici, la P&S Transportes e serviços. Offriamo pacchetti vacanza ai turisti che vogliono visitare questa zona del Cearà, fornendo servizi di trasporto, soggiorno in residence, escursioni, assistenza in loco, etc.

Il nostro progetto però è più ambizioso dell’organizzare una vacanza al mare: si inserisce in un contesto più ampio, volto alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio.

Pensiamo sia importante mostrare ai nostri clienti che si può vivere la vacanza in modo più naturale ed ecosostenibile, fornendo un esempio concreto di come viviamo qui.

Privilegiamo l’uso di biciclette a quello dell’auto; non utilizziamo l’aria condizionata ma sfruttiamo la ventilazione naturale delle piante e delle correnti d’aria; non abbiamo la lavatrice ma laviamo i nostri panni a mano; la televisione è presente solo nell’area comune.

Cerchiamo di ottimizzare le risorse a nostra disposizione producendo per quanto possibile i mezzi del nostro sostentamento e riciclando materiale per produrre energia e beni di consumo: abbiamo contenitori per la raccolta dell’acqua piovana; luci esterne a energia solare; un’area per la creazione del compost per le piante. Per i nostri acquisti scegliamo piccoli produttori locali selezionati, evitando la grande distribuzione. 

Boicottiamo allevamenti e colture intensive, e per quanto possibile evitiamo i prodotti confezionati. Frutta e verdura molto spesso vengono raccolti direttamente dalle nostre piante.

Susanna e Pietro hanno scelto di trasferirsi in Brasile a ParacuruQuali differenze sostanziali avete avuto modo di riscontrare a livello lavorativo rispetto all’Italia?

Non vogliamo dire che in Brasile sia tutto facile, per carità, ma qui ti lasciano lavorare! In Italia se vuoi aprire un’attività le imposizioni fiscali e burocratiche ti fanno desistere ancora prima di cominciare.

Qui le normative sono molto più snelle e l’imposizione fiscale è nettamente più bassa. Inoltre i tassi di interesse bancari sono altissimi rispetto all’Italia, ed è quindi molto più semplice far fruttare i risparmi derivanti dalla propria attività.

Cos’altro avete notato della società Brasiliana?

Molto di ciò che sapevamo del Brasile si è rivelato, vivendo qui, un luogo comune.

Per quanto riguarda la sicurezza, ad esempio, nonostante Fortaleza sia considerata una delle città più pericolose al mondo, noi non ci siamo mai sentiti in pericolo e non ci è mai capitato alcun episodio sgradevole, anzi, abbiamo sempre riscontrato grande gentilezza ed educazione da parte del popolo brasiliano, che non manca mai di dimostrarci la sua amicizia.

Qui le persone sono molto semplici, spesso ignoranti, ma la loro umanità e la loro gioia di vivere sono per noi un grande esempio da seguire. Certo, non mancano gli episodi di cronaca violenta, ma sono per lo più legati al traffico degli stupefacenti.

Susanna e Pietro hanno scelto di trasferirsi in Brasile a ParacuruCome è avvenuta la vostra integrazione in una realtà locale sostanzialmente differente da quella italiana?

Riteniamo sia importante, quando si è ospiti in un Paese straniero, porsi con umiltà e osservare il modo di vivere dei suoi abitanti per impararne usi e costumi.

Noi ci siamo adeguati volentieri allo stile di vita semplice e allegro dei nostri nuovi compaesani, e questo è sicuramente apprezzato. Ad ogni modo pensiamo che un sorriso e una parola gentile siano ovunque la chiave per instaurare rapporti amichevoli.

Vivere in Brasile, sotto quali aspetti è meglio che in Italia? E sotto quali aspetti è peggio?

Gli aspetti certamente più positivi sono i ritmi di vita tranquilli, il clima meraviglioso, il contatto con la natura e con gli animali. Innegabili sono anche i vantaggi economici: il costo della vita qui non ha paragone rispetto ai canoni europei.

Gli aspetti negativi sono le carenze igienico-sanitarie, strutturali e tecnologiche. Beni di consumo, prodotti e servizi in generale sono spesso di scarsissima qualità e la scelta è molto limitata.

Susanna e Pietro hanno scelto di trasferirsi in Brasile a ParacuruCosa consigliereste ad altri italiani che desiderassero seguire le vostre orme per trasferirsi in Brasile?

Consigliamo innanzitutto di non prendere decisioni affrettate sull’onda di un’emozione o di un impulso momentaneo, ma di informarsi attentamente sulle caratteristiche del posto in cui si intende trasferirsi, studiandone le normative, la situazione politica e valutando ogni aspetto che impatta sulla vita quotidiana.

Poi imprescindibile è un viaggio in Brasile esplorativo e di ricognizione, per verificare se effettivamente quello che si pensa corrisponde alla realtà.

Infine consigliamo di evitare un trasferimento all’estero “fai da te”, ma di appoggiarsi a professionisti competenti che siano in grado di gestire le fasi del trasferimento.

Il costo del professionista sarà ampiamente ripagato dall’evitare di incorrere in problemi burocratici successivamente.

Noi ovviamente siamo disponibili ad aiutare persone che vogliano fare la nostra stessa scelta e venire a vivere qui. Ci piacerebbe costituire, all’interno del residence dove viviamo, una piccola comunità etica, formata da persone che condividano i nostri princìpi e il nostro stile di vita e che ci possano dare una mano a realizzare il nostro sogno di una vita a impatto zero.
 
Susanna e Pietro hanno scelto di trasferirsi in Brasile a Paracuru

Che tipo di lavoro, attività o investimento pensate sia conveniente praticare per un italiano in Brasile?

In questo momento il Cearà offre moltissime opportunità per chi intende lavorare o  investire. L’edilizia è in forte espansione, così come altri settori ad essa collegati, ma mancano figure specializzate, mancano prodotti di qualità e mancano competenze.

Per chi volesse acquistare una proprietà qui inoltre i prezzi sono ancora molto contenuti, soprattutto se paragonati alla media italiana o di altre aree del Brasile, e con forte possibilità di rivalutazione nel medio termine.

Susanna e Pietro hanno scelto di trasferirsi in Brasile a ParacuruConsiderate l’Italia un ricordo, avete nostalgia, cosa vi manca quando siete via?

Dell’Italia ci mancano soprattutto gli amici e la buona cucina, ma ci torniamo abbastanza spesso da non sentirne la nostalgia. In ogni caso non torneremmo alla vita di prima per nessuna ragione al mondo. Stiamo benissimo dove siamo!

Conoscete molti italiani che vivono a Paracuru, li frequentate?

A Paracuru vivono molti italiani. Alcuni sono amici carissimi e sono la nostra famiglia qui, ma la maggior parte li conosciamo solo di vista o per sentito dire.

Consigliereste Paracuru come meta per espatriare o più per una vacanza?

Sicuramente come meta per espatriare. Non è il posto più bello del Brasile, ma offre condizioni di vita ideali a chi intende trasferirsi.

Paracuru infatti è una tranquilla e sicura cittadina di circa 30 mila abitanti, a poco più di un’ora di strada dalla città di Fortaleza e dal suo aeroporto. Paracuru offre chilometri di spiagge incontaminate, è fornita di ospedale ed è inoltre ricca di negozi, ristoranti e locali in tipico stile brasileiro. 

Email: vontadeverao@gmail.com
Sito: www.vontadedeverao.com.br
Facebook: www.facebook.com/vontadedeverao

Di Massimo Dallaglio

“yourevolution”
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