paolo codeluppi

YES WE CAN è un momento che ci accomuna. Tanti, forse tutti.

L’idea è nata fra amici e condividerla è l’azione successiva.
Le idee sono sempre state condivise nella storia dell’uomo.
Un tempo attraverso lettere che impiegavano mesi, attraversando oceani, per essere recapitate. Oggi con un click le spediamo in tutto il mondo. Sono cambiate le dinamiche, è cambiato l’uomo nei suoi ritmi e nel suo approcciarsi al mondo. Desidereremmo che i suoi valori, i nostri valori, rimanessero inalterati per sempre.

Yes We Can. Questa espressione è stata il motto della campagna di Obama nel 2008.

Al di là del fatto che possa o meno simpatizzare per lui mi piace la frase, una frase piena di significato, di speranza ma anche di consapevolezza e fiducia verso i valori e le proprie energie. Una frase positivista, certamente, ma non basata sull’aiuto della dea bendata. In questa frase sta tutto il desiderio di farcela soverchiando ogni pronostico che, in ultima analisi, non è che il  velato pessimismo che talvolta, o spesso, alberga in noi quando ci poniamo davanti ad una nuova sfida.
La grande sfida per noi oggi è trovare un orizzonte che contenga i colori dell’arcobaleno.

Il Sistema Stato non  è meritevole di fiducia: è in grado di offrire solamente nubi  all’orizzonte, tempeste in arrivo.

Una demagogia fastidiosa in mano alle persone sbagliate. Dal Presidente Pertini in avanti ci hanno dimostrato che l’onestà intellettuale è merce rara o addirittura sconosciuta. Le cose non funzionano più come un tempo. Ci stanno rubando la nostra ultima ricchezza: la serenità.
E dal momento che le parole dei nostri governanti non bastano per ritrovarla, lo dovremo fare da soli.
Come? Beh, avendo due orecchie ed una sola bocca mi verrebbe da dire: iniziamo ad ascoltare, a confrontarci, a interiorizzare le esperienze altrui. Costruiamo il nostro futuro con la stessa strategia con cui risolviamo un cruciverba: parola per parola, un elemento, una iniziale, una sillaba, una verifica con la parola che incrocia e piano piano il quadro si delinea.
La fretta lasciamola a chi non ha tempo.

Stefano FaustiniYES WE CAN è una rubrica che parla di noi in modo solidale.

Non sempre l’unione può fare la forza ma aiuta a farsi coraggio.

Se uno scavalca il muro lo si considera una mosca bianca, un fortunato, un superuomo. Se il muro lo scavalcano in tanti allora chi chiediamo: forse posso farcela anche io?
Noi siamo qui per farcela, tutti insieme.
Da queste righe, da quelle che verranno, dalle testimonianze che porteremo, nascerà una forza nuova che ci darà la possibilità di fare un grande passo in avanti.
Perché insieme la salita è meno erta.
Perché insieme la fatica sembra superabile.
Perché insieme ci impegniamo ogni giorno ad imparare a farcela per insegnare questo a chi verrà dopo di noi.
Perché insieme ci si impegna piacevolmente.

Paolo CodeluppiChi siamo noi?

Siamo persone esattamente come voi e per dimostrarvelo ci mettiamo la faccia.
Paolo Codeluppi, pubblicitario e giornalista
Stefano Faustini, ex nazionale di ciclismo e ora medico dentista.
Potremmo dire che la vita non ci ha regalato nulla e che ogni gradino ce lo siamo meritato. Invece vi diremo che la vita ci ha dato in dono due grandi cose: la salute (che coltiviamo giornalmente) e la caparbietà.
Il resto sono solo treni che passano.

Scriveteci, seguiteci e condividete con noi questo impegno.

paolo@yeswecan.it

stefano@yeswecan.it

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