ANNASTELLA, DOPO TANTA ESPERIENZA ALL’ESTERO, ORGANIZZA SOGGIORNI ALL’ESTERO PER ASPIRANTI MOLLOTUTTO
Annastella da un anno gestisce una agenzia a Cagliari che organizza soggiorni all’estero per studio e lavoro.
E’ grazie alle sue precedenti esperienze all’estero che riesce a dare i giusti consigli e a trovare le soluzioni migliori per le varie esigenze, organizzando tutto il soggiorno dall’alloggio ai corsi di lingua, allo stage e all’ esperienza “alla pari”, sia in Europa con numerose destinazioni (tra cui UK, Irlanda, Malta) che nel resto del mondo (Stati Uniti, Canada, Sud Africa e Australia).
Dal lavoro nei villaggi turistici, alle esperienze in varie aziende del settore viaggi e turismo, ci racconta la storia di come è arrivata in Sardegna e abbia deciso di iniziare questa nuova avventura nel mondo dei viaggi studio.
Ciao Annastella, raccontaci un po’ di te… come ti chiami, di dove sei e cosa facevi prima di partire per le tue esperienze all’estero?
Mi chiamo Annastella Tognon, vengo da Valdobbiadene, ridente e spumeggiante cittadina in provincia di Treviso. Subito dopo la maturità la mia idea era quella di partire per approfondire la conoscenza delle lingue e per conoscere il Mondo, per fare questo ho cercato un lavoro che mi permettesse di mettere da parte un po’ di soldi, anche se non legato ai miei studi ho lavorato per qualche anno per alcune aziende locali nel settore ottico, dopo un po’ questo tipo di soluzione ha iniziato a starmi un po’stretta e così la svolta da un annuncio su un giornale vengo in contatto con un’agenzia che si occupa di aspiranti animatori e da li la partenza.
Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?
Inizialmente la mia non è stata una vera e propria necessità ma una scelta di vita, volevo esplorare e mettermi alla prova in realtà completamente diverse dalla mia. E così ho iniziato a lavorare nei villaggi turistici prima in Italia e poi all’estero come animatrice e assistente per un noto Tour Operator Italiano, dopo diverse stagioni passate al sole e al caldo ho deciso di rientrare in Italia con un bagaglio culturale arricchito a con tanta voglia di rimettermi in gioco e cercare lavoro a casa, ma purtroppo non è stato così semplice, viste le difficoltà dopo qualche mese ho deciso di ripartire, destinazione Irlanda! Che da sempre mi affascinava per la storia, la cultura, la musica, i miti di fate e folletti e per la natura sconfinata.
Sei partita da sola o con la famiglia o con il partner?
Sono partita sola, dopo aver risposto ad un annuncio di lavoro trovato in un giornale nella sezione dedicata alle offerte di lavoro in Europa.
Ma li ho incontato il mio attuale compagno, Francesco, partito dalla Sardegna , in compagnia di alcuni amici, per imparare la lingua e fare un’esperienza lavorativa.
Perché hai scelto proprio l’Irlanda e in quale località vivevi?
Vivevo a Cork, la seconda città dell’ Irlanda, la ribelle, piccola e molto vivibile! Ho sempre avuto passione per l’Irlanda, dei paesaggi come della cultura e poi li ho imparato ad amare la gentilezza e il modo di fare degli irlandesi e… la birra!
Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?
Durante le superiori sono stata per due estati in Germania dove ho lavorato presso delle gelaterie.
Relativamente al lavoro per il Tour Operator, ho vissuto in Egitto (Mar Rosso) quasi 4 anni, girandolo da nord a sud, la maggior parte delle stagioni le ho passate a Berenice, in quei 4 anni ho fatto anche una parentesi in Grecia, a Rodi di 6 mesi.
Di cosa ti occupavi li in Irlanda?
Lavoravo presso una multinazionale americana nell’ambito del turismo, per il mercato italiano, per i primi mesi ricevevo le chiamate dei clienti e mi occupavo di vendita e promozione dei servizi, poi sono passata in amministrazione dell’ufficio viaggi, tramite selezione aperta in azienda.
Mi occupavo di gestire le prenotazioni dei viaggi dei soci, inviare i documenti, contattare le compagnie aeree risolvere le piccole e grandi incombenze legate all’organizzazione di un viaggio.
L’ambiente che mi circondava era giovane e multiculturale, mi ha permesso di imparare tante cose che mi servono tuttora nel lavoro che svolgo.
Quali differenze sostanziali hai avuto modo di riscontrare a livello lavorativo e di stile di vita rispetto all’Italia?
In Irlanda vale la meritocrazia, a tutti viene data la possibilità di emergere e di far valere le proprie capacità e conoscenze, se hai voglia di fare, spirito di adattamento e lo dimostri non esiste limite di età, provenienza o ramo sociale, una persona valida viene ripagata sia economicamente che a livello personale. E’ comunque fondamentale avere un livello di inglese buono per potersi inserire nel mercato del lavoro qualsiasi sia il settore. Gli stipendi sono più alti e la vita rispetto all’Italia non è poi molto più cara. I contratti sono molto spesso a tempo intederminato nel caso contrario si ha comunque ottime probabilità di essere assunti.
Menzionerei anche il fatto che una delle principali differenze è il modo in cui gli irlandesi affrontano la quotidianità, con semplicità e con poco frenesia, rispetto a noi italiani sempre di corsa e spesso stressati. Basti pensare all’allegria con cui affrontano il fine settimana.
Tra le difficoltà iniziali ti direi potrebbe essere l’adattamento al clima, così variabile e imprevedibile ma dopo un po’ ti abitui anche alla pioggia fine e al vento che si porta via l’ombrello e inizi a farne a meno, molto più semplice l’adattamento ad alcune prelibatezze culinarie, dalla gustosa e inimitabile baileys cheesecake al saporito stufato senza tralasciare le tante birre rosse e scure.
Cos’altro hai notato della società locale?
Nel periodo in cui mi sono trasferita, l’Irlanda era nel pieno del boom economico, di crescita e di ricchezza. Cork era in quell’anno nominata città della cultura europea e si avvertiva aria di novità e sviluppo.
Proprio in quegli anni tantissime persone hanno scelto l’Irlanda per costruirsi un futuro e cercare fortuna, molti provenienti da tutta Europa vista la richiesta di manodopera, ma anche di personale multilingua specialmente da parte delle tante multinazionali presenti sia a Cork che a Dublino. Crescevano a vista d’occhio nuove aree residenziali per far fronte alla richiesta di abitazioni, si assisteva all’apertura di negozi di prodotti tipici anche italiani, e di locali. Tutto questo ha portato sempre di più all’integrazione culturale.
La società irlandese ha ben accolto tutte queste diverse culture europee, lo dimostra il fatto che alcune comunità si sono insediate in maniera importante (ad esempio le comunità polacche o italiane).
Come è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale sostanzialmente differente da quella italiana?
Premetto che io sono una persona che si adatta bene alle situazioni e che ama immergersi nella cultura locale, tenendo presente che provenivo da altre esperienze in realtà più chiuse e tradizionali di quelle europee, non ho avuto nessuna grossa difficoltà, sicuramente mi ha aiutato molto il fatto che lavorassi in un ambiente multiculturale e giovane, che mi ha permesso di conoscere molte persone, con le quali sono ancora in contatto, provenienti da altre nazioni e nella mia stessa situazione.
Poi, iniziando a frequentare locali, palestra, corsi mi ero creata la mia vita in un paese straniero, ogni scusa era buona per andare in giro a scoprire i dintorni, meravigliosa e indimentcabile tutta la costa ovest di Cork, ma anche interi week end spesi a conoscere ed amare il Paese in cui mi ero trasferita.
Vivere in Irlanda quali aspetti è meglio che in Italia? E sotto quali aspetti è peggio?
In Irlanda ci sono al momento più possibilità per cercare lavoro, crearsi una carriera e un futuro in una nazione che ad oggi è in continua crescita. Ovvio però che la conoscenza della lingua è fondamentale se non obbligatoria, rispetto a quando vivevo io c’è molta più selezione da questo punto di vista e molta più concorrenza, è quindi avvantaggiato chi ha un livello medio alto di inglese, senza tralasciare che le aziende puntano anche a persone qualificate in specifici settori, si cerca molto per l’assistenza clienti, per la vendita e supporto tecnico.
Tra i contro il clima in alcuni periodi si puo’ assistere al passare delle 4 stagioni in un unico giorno! la pioggia quasi sempre presente, il mitico cielo d’Irlanda, malinconico e speciale allo stesso tempo, gli orari di chiusura delle attività irlandesi, negozi e uffici chiudono intorno alle 17.30/18:00, mentre pub e discoteche chiudono intorno alla mezzanotte, alle 2 durante il fine settimana ma credo che quando si riesce a integrarsi, si ha un lavoro sicuro pagato ben che ti permette di stare meglio, queste cose si possono anche sorvolare.
Perché hai deciso di portare Eazycity in Italia?
Innanzitutto mi piaceva l’idea di poter trasmettere il mio entusiasmo e le mie conoscenze ad altre persone interessate a vivere un’esperienza all’estero come l’ho vissuta io, e poterle aiutare nella costruzione del loro sogno e forse del loro futuro.
La presenza di uffici EazyCity in Irlanda e in UK e presto in USA e in altri paesi rafforza poi quel concetto di rete e di scambio culturale tra i popoli.
La prospettiva di fare anche accoglienza di giovani e studenti in Italia e in particolare in Sardegna ha reso ancora più forte la voglia di intraprendere questo nuovo viaggio, prendendo forse qualche rischio ma con il giusto entusiasmo e la certezza di avere alle spalle una solida realtà.
Sicuramente ho visto in EazyCity un’ottima opportunita’ di investimento per il futuro.
In che cosa consiste la tua attività adesso?
Mi occupo di organizzare soggiorni all’estero, che possono essere dal cercare un alloggio nella destinazione scelta, un corso di lingua, uno stage oppure un’esperienza alla pari il tutto cercando di suggerire alle persone quelle che possano essere le soluzioni migliori anche sulla base dell’effettivo livello di conoscenza delle lingue.
Scegliere di trasferirsi anche solo per un periodo relativamente breve ha bisogno comunque di ponderazione, visto il periodo di crisi che tutti stiamo vivendo è fondamentale far si che i soldi siano investiti nel miglior modo possibile.
Oltre a questo per cosa si distingue la tua attività?
Sicuramente il contatto diretto con le persone che si rivolgono a noi, perchè spesso cercano online ma non trovano soddisfazione alla ricerca e quindi hanno la possibilità di parlare a quattrocchi con chi li puo’ consigliare e suggerire e di avere delle risposte immediate..
Un altro punto di forza è proprio la presenza fisica degli uffici in Irlanda (Cork e Dublino) e di Londra, dove le persone che scelgono di fare l’esperienza in queste destinazioni possono usufruire dell’ assistenza in loco da parte del personale multilingua EazyCity, e inoltre il fatto che la “rete” di uffici si sta ulteriormente espandendo, renderà ancor più efficiente il servizio che si potrà offrire a chiunque si rivolga a noi per iniziare l’esperienza all’estero.
A che profilo di persone consiglieresti l’Irlanda come meta per espatriare?
Senza dubbio a giovani e studenti per migliorare e accrescere la lingua, tutte le principali città hanno ottime università e scuole.
Ma anche a professionisti che cercano una carriera o un’opportunità di crescita professionale.
Grazie e ricordate che quando ci si reca all’estero è sempre importante mantenere una mentalità aperta ed un atteggiamento positivo!
info e prenotazioni: cagliari@eazycity.com
sito internet: cagliari.eazycity.com
pagina facebook: www.facebook.com/eazycitycagliari
Di Massimo Dallaglio