MATILDE LANATA VIVE FRA SPAGNA, U.S.A. E AFRICA PER CURARE GLI ANIMALI
Matilde è una giovane ragazza italiana che si è trasferita a vivere a Madrid per studiare veterinaria… Nel frattempo ha già ha partecipato a programmi di volontariato in Florida e in Sud Africa per inseguire la sua più grande passione: curare gli animali e prendersi cura delle varie specie animali. Questa la sua intervista:
Raccontaci qualcosa di te. Quanti anni hai e dove sei cresciuta in Italia?
Ho 19 anni e sono originaria di Genova, dove lo scorso anno ho conseguito la maturità classica. L’interesse per gli animali mi ha portato, già in passato, a lasciare l’Italia e le esperienze che ho fatto all’estero mi hanno convinta sempre più a non smettere di viaggiare. Adesso infatti mi sono trasferita a vivere a Madrid per studiare veterinaria.
Cosa ti ha spinto ad andare all’estero? Dove sei stata?
La prima volta che sono andata via di casa è stato due anni fa, nell’estate 2014. Ho preso parte ad un progetto di volontariato promosso dalla WEP, un’organizzazione che porta avanti varie tipologie di esperienze all’estero. Avevo scelto di prendere parte ad un viaggio solidale in Florida per lavorare con i mustang, i cavalli ammaestrati diventati selvaggi dopo essere scappati o dopo essere stati rilasciati in libertà, che si trovano soprattutto nell’America Nord Occidentale. Mi sono presa cura di questi animali in un centro di accoglienza vicino a Orlando, nel cuore del Sunshine State. Un’esperienza bellissima!
Ma non ti sei fermata… il viaggio successivo dove è stato?
L’estate scorsa ho preso parte a un altro viaggio solidale, ma in Sud Africa, a Porth Elizabeth, dove ho avuto l’occasione di entrare in contatto con gli animali, sia allo stato brado che in cattività, presenti in un centro di riabilitazione e cura. La nostra giornata partiva con le attività di volontariato già dalla mattina: controllare i recinti, dare da mangiare ai grandi felini, aggiustare le strade per le jeep. Io ho seguito il progetto di cura degli animali e mi occupavo di svariati compiti che il veterinario della riserva proponeva. Dopo pranzo, ad esempio, ci riunivamo per prendere parte ad una lezione che riguardava alcune malattie presenti in Africa. In queste situazioni la cosa incredibile è che, anche quando le giornate sono meno impegnative, sei sempre circondato da compagni provenienti da ogni parte del mondo e allora tutto diventa una scoperta.
C’è un consiglio che senti di voler dare a chi pensa di partire per un’avventura all’estero come la tua?
Di non avere timore di allontanarsi da casa. Non abbiate paura della lingua straniera, anzi cercate di parlarla il più possibile. Si impara molto di più in un contesto del genere che non in tutte le ore trascorse in classe a studiare grammatica.
Credi che queste esperienze all’estero ti siano state d’aiuto in qualche modo?
Sicuramente mi hanno confermato l’intenzione di iscrivermi a veterinaria. Uno dei momenti più belli è stato durante l’uscita nella riserva di notte, abbiamo avuto la fortuna di osservare gli animali nella quiete più totale… Sono state entrambe delle esperienze indimenticabili, soprattutto per il fantastico contesto internazionale e di scambio culturale che ci circondava.
Per chi volesse organizzare esperienze come quella di Matilde questo è il sito di riferimento: https://www.wep-italia.org/partire-per-un-viaggio-solidale
Di Massimo Dallaglio
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