Gabriele Gatto, ha scelto di trasferirsi a Rotterdam e ha un sito che spiega come trasferirsi a vivere e lavorare in Olanda
Trentunenne di Palermo, è un informatico con 11 anni di esperienza, dopo sei anni di attività individuale in Italia. Ha risentito della crisi e così ha deciso di trasferirsi a vivere e lavorare in Olanda a Rotterndam. Dopo 4 mesi di studio della lingiua inglese e numerosi colloqui, ha trovato lavoro a 5 minuti da casa.
Gabriele ha creato un sito web che spiega come trasferirsi a vivere e lavorare in Olanda, con tanto di informazioni e/o documenti neccessari
Ciao Gabriele, di dove sei e cosa facevi prima di trasferirti a vivere e lavorare in Olanda quando eri in Italia?
Vengo da Palermo e ho 31 anni, sono un informatico con 11 anni di esperienza. Nel mio lavoro ho raggiunto buon livelli con la mia ditta individuale denominata garanet.net.
Con essa ho lavorato per importanti compagnie come HP, H3G, Sony, GasNatural. Sono stato anche webmaster, videomaker/fotografo dei Litfiba, con tanto di ringraziamenti nell’album della reunion ‘Stato libero’. (ed altro)
Quando e perchè è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia e trasferirti a vivere e lavorare in Olanda?
Dopo 6 anni di attivitá individuale in Italia, la crisi ha colpito anche me. Una persona che ha sempre pagato le tasse si é ritrovata a lavorare per il 50% per lo Stato Italiano ed il resto per se stesso. Senza ricevere servizi o agevolazioni da una regione come la Sicilia che effettivamente non ha servizi.
Nonostante qui le tasse siano abbastanza salate (come in Italia), pagarle é piú ‘soddisfaciente’, io mi muovo in bici e con i mezzi pubblici che sono infallibili, la cittá é piena di parchi, di piste ciclabili, le persone sono gentili e gli uffici veloci e disponibili,un altro mondo per un palermitano…
Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima di trasferirti a vivere e lavorare in Olanda?
Non ho mai vissuto all’estero, ho avuto solo dei lavori al nord Italia in Milano, Firenze, Mantova ma per brevi periodi, ma la voglia di viaggiare mi ha permesso di conoscere altre nazioni europee ed altre mentalitá, come quella olandese.
Perché hai scelto proprio di trasferirti a vivere e lavorare in Olanda a Rotterdam?
L’idea di lasciare l’Italia era nella mia testa da un paio d’anni, un po’ per vedere se ero capace di far bene all’estero un po’ per la crisi.
Ho scelto di trasferirmi a vivere e lavorare in Olanda perché ritengo che sia un paese piú ‘aperto mentalmente’ ed i servizi funzionano bene. Qui le istituzioni si preoccupano del cittadino e non solo quando devono riscuotere le tasse.
Da Palermo ho cominciato ad inviare curriculum online in tante aziende olandesi. Ricevevo tante chiamate telefoniche per informazioni su me. Da questo ho capito che la mia esperienza era richiesta in Olanda e tra Rotterdam/Eindhoven o Amsterdam. Dopo una lunga serie di consultazioni online, ho scelto Rotterdam. E’ una cittá multietnica, grande ma non caotica quanto Amsterdam o troppo olandese come Eindhoven.
Come ti sei organizzato per trasferirti a vivere e lavorare in Olanda?
Esattamente il 15 ottobre 2012 sono partito per trasferirmi a vivere e lavorare in Olanda da solo per questa pazza avventura (era il parere dei miei cari).
Mi ritengo una persona che pianifica tutto. Ho cominciato a preparare le valige e lo scatolone da spedire con tutti i miei vestiti lenzuola; in Italia, prima di trasferirmi a vivere e lavorare in Olanda, ho venduto praticamente tutto per racimolare soldi, come imac, reflex, strumenti professionali, la mia auto.
Dopo 10 giorni in Olanda, trovai casa e da li cominciai a studiare Inglese (il mio faceva pena perché a scuola ho studiato francese), inviare curriculum e analizzare la vita quotidiana di Rotterdam.
Dopo 4 mesi di studio e di numerosi colloqui di qualsiasi genere (anche ristoranti e fabbriche), ho avuto la fortuna di trovare ‘il mio lavoro’ proprio a 3 km da casa. (5 minuti in bici attraversando la parte storica, o 15 a piedi).
In che cosa consiste la tua attività?
Adesso lavoro per un azienda importante a Rotterdam, Label A, un azienda tipica olandese. Il mio ruolo é System Administrator ma la mia esperienza mi permette di poter fare altre cose. Infatti spesso aiuto i miei colleghi in altri compiti.
In questa azienda dopo 3 mesi ho ricevuto il primo aumento e l’estensione del contratto per un altro anno. La situazione é veramente diversa da quella che avevo lasciato in Italia prima di trasferirmi a vivere e lavorare in Olanda.
Oltre a questo per cosa altro si distingue la tua attività?
Qui mi rimborsano tutto, tickets, viaggi ect. Ogni giorno ho il pranzo incluso, ci sono dei premi in denaro o sottoforma di buoni informatici per chi raggiunge gli obiettivi. Ci sono feste per i successi o giornate dedicate alla programmazione come fanno in America (dev day).
E’ un azienda giovane e dinamica, con due sedi una ad Amsterdam e l’altra appunto in Rotterdam. Con un ufficio enorme dove é possibile rilassarsi cucinando, giocando a calcio balilla o a biliardo. Il tutto correlato dalla birra che offrono ogni giorno all’ultima ora di lavoro… da non crederci!
Quali differenze sostanziali riscontri a livello lavorativo in Olanda rispetto all’Italia?
A parte le agevolazioni verso il lavoratore, ci sono tante differenze specialmente a livello lavorativo.
Io son cresciuto con l’idea di dover far il piú possibile nel breve tempo ‘impossibile’, in Italia facevo 1000 mansioni per portare avanti la baracca, qui invece 1 persona ha 1 compito e stop.
Qui sto imparando tante cose nuove e applicando/spiegando la mia esperienza. Finalmente intravedo possibilitá di crescita professionale, di sicuro è culturale.
Com’è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale così differente da quella italiana?
Per adesso la mia grande difficoltá é la lingua. Molto difficile per me parlare l’olandese (conosco Italiano, Siciliano, Francese, Inglese ed un po’ di Spagnolo).
Con corsi privati pian piano comincio a capire leggendo o ascoltando i colleghi (che parlano esclusivamente in olandese), la tv o la radio. Integrarsi non é mai facile, ma se hai voglia di conoscere, il tutto si semplifica…
L’Italia oramai è per te un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca?
Qui ho tutto ma non ho nulla. Non nascondo la mancanza dei miei cari, della mia terra, del cibo, del sole, del mare. Dopo un po’ penso che nella mia cittá ci son stato per 30 anni. Posso sempre ritornarci per vacanze o per vedere i miei cari, specialmente adesso dove la situazione é peggiorata. Mi piacerebbe vivere come vivo adesso qui nella mia terra, ma é un utopia…
Vivere in Olanda sotto quali aspetti è meglio che in Italia ? E sotto quali aspetti è peggio?
In Olanda c’è più rispetto per le cose e le persone. A parte il meteo si vive sostanzialmente bene, poche auto, molte bici e poco smog. Le città sono con tanto verde. E se sai cucinare il cibo qui è buono, se non sai cucinare iniziano i problemi.
L’Olanda non ha piatti tipici, gli orari sono molto diversi. Ci si deve abituare a mangiare alle 12 o cenare alle 19 (in Italia alle 14 e 22 per me). O fare shopping, qui i negozi aprono alle 10 di mattina e chiudono alle 17.
Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme in Olanda?
Ci vuole volontá e coraggio, mettersi alla prova in un nuovo paese senza aver paura di fallire. Ma sono convinto che con la volontá si ottiene tutto da se stessi.
Quest’anno non é stato tutto rose e fiori, ma se la vita fosse facile…che gusto ci sarebbe viverla! Quindi consiglio vivamente di organizzare in Italia la propria partenza verso un paese estero.
Che tipo di lavoro/attività/investimento è conveniente praticare per un italiano a Rotterdam?
Se non si dispone di abbastanza esperienza, o una conoscenza particolare che viene richiesta qui, l’unico mestiere che puó trovare un Italiano lavapiatti nei ristoranti o cuoco in quelli italiani.
Dipende anche dagli studi, se gli studi riguardano particolari specializzazioni esistono tante aziende anche italiane qui in Olanda come fiat ed eni per esempio, che assumono italiani.
Pensi che ci siano molti italiani che vivono a Rotterdam?
Qui a Rotterdam, noto sempre piú connazionali, spagnoli e greci, l’effetto crisi. Spesso vedo ragazzi che partono senza avere un minimo di programma in testa. Infatti consiglio a tutte le persone che vogliono provare un esperienza simile, di sondare prima il terreno in Italia. Di studiare e migliorare il proprio Inglese e poi partire !
In definitiva consiglieresti Rotterdam come meta per espatriare o più per una vacanza?
Non é stato facile trovare subito casa e lavoro, tanti sacrifici, come tagliarsi i capelli e vestirsi meno sportivo hanno fatto si di vivere bene in questa nazione.
La mia croce e delizia é quella di essere Siciliano. Pertanto quando mi presento, le persone mi associano subito alla mafia…
Un po’ triste per chi é onesto ed é cresciuto con determinate realtá! Pertanto se non siete pronti ad un’avventura e sacrificarsi, l’Olanda e Rotterdam restano ottime mete per viaggi sicuri, divertenti!
Chi lo desidera può contattarmi tramite il mio sito web che spiega come trasferirsi in Olanda. Con tanto di informazioni e/o documenti neccessari.
il sito é www.newliving.info ed é stato fatto interamente da me con un nuovo linguaggio imparato nell’azienda dove lavoro adesso!
Di Massimo Dallaglio 29/11/2013
