Michele viaggiare senza soldi Siviglia

Michele Palladino viggiatore senza soldi ora a Siviglia

Michele è da qualche anno in giro per l’Europa. Viaggia con pochissimi soldi, mai più di 1000 euro…

Spesso parte con le liquidazioni dei vecchi lavori, e se non bastano vende qualche oggetto personale che non usa più.

“… Non ho mai avuto più di 1000 prima di partire, e nemmeno il 60% di appoggio da parte della mia famiglia, perché sono pur sempre scelte prese da me! Sennò avrei, una camera sempre pulita, del cibo pronto, chi mi lava e chi mi stira… ma non è quello che voglio!..”

Michele viaggiare senza soldi SivigliaCiao Michele, vuoi presentarti ai nostri lettori?

Ciao Massimo, mi chiamo Michele, ho 25 anni e sono originario napoletano, ma adottato nelle marche da più di 14 anni a Falconara Marittima.

Prima di partire lavoravo per un franchising di abbigliamento italiano a Fano (PU) che è attualmente conosciuta.

Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?

E’ una crisi esistenziale che ho da sempre, ho già vissuto a Londra nel 2010/2011, lavorando in ristoranti italiani ed inglesi…

Semplicemente perché ho molta curiosità di scoprire posti, culture diverse dalle nostre…

E sopratutto confrontarmi con altre persone di altri paesi del mondo, ed arricchirmi con il conoscimento di tante persone che ho incontrato in questi viaggi che ho fatto.

Come ti sei preparato a mollare tutto per trasferirti all’estero, cosa ti è stato utile?

Come faccio sempre, lavorando in qualsiasi posto e quando il contratto mi scade, o sono io a licenziarmi parto sempre con un gruzzoletto non abbastanza grande per affrontare almeno i primi due mesi, se non dovessi aver incontrato lavoro in quel arco di tempo.

Leggo prima di partire commenti delle persone che lasciano sul posto, guardo il tasso economico di vita che ha la città, ed essendo una persona abbastanza estroversa quando arrivo in una città che non conosco ho l’abitudine di buttarmi per conoscere gente del posto per sapere di più e conoscere gente che sappia indicarmi qualche posto che sempre cercano persone a lavorare.

Quali erano i tuoi stati d’animo: paura, voglia di andare via, di fare esperienze?

I miei stati d’animo sono sempre stati con voglia di andare e fare tanta ma esperienza, non credo di avere avuto mai paura di nulla… forse si, a Londra avevo inscurita per quanto riguarda la lingua.

Ma poi, una volta che sei li, e ci sei dentro e si riesce benissimo a farsi capire e poter dialogare tranquillamente.

Chiaramente penso sempre che sia una dote caratteriale di ognuno di noi…

Michele viaggiare senza soldi SivigliaSei partito con pochi soldi?

Come hai finanziato questo viaggio?

Quanti soldi ti sono serviti?

Non sono mai partito con più di mille euro…

E ridendo e scherzando sono già anni che viaggio così.

Io credo che bisogna partire, perché chi crede nel farlo, con una buona dose di adattamento…

Quindi ostelli in condivisione, incontrare supermercati economici e i primi 1/2 mesi stringere i denti il più possibile.

Io abitualmente, mi rilasso solo una volta che ho firmato un contratto di lavoro e so di iniziare a lavorare, abitualmente ogni volta che parto per una città evito anche visite turistiche e mi concentro solamente sulla ricerca di lavoro e gente che mi sappia indirizzare bene.

Come dicevo prima, spesso parto con liquidazioni di vecchi lavori, o se proprio non posso mi vendo qualche oggetto personale che non uso più! (Per esempio vestiti!!!)

“Viaggiare senza soldi”, quanto ti ritrovi in questa frase?

Tanto! Non ho mai avuto più di 1000 prima di partire, e nemmeno il 60% di appoggio da parte della mia famiglia, perché sono pur sempre scelte prese da me!

Sennò avrei, una camera sempre pulita, del cibo pronto, chi mi lava e chi mi stira… ma non è quello che voglio!

Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?

Quasi un anno a Londra.

Il resto sparso per tutta Italia facendo stagioni estive/invernali per brevi e lunghi periodi.

Ho sempre amato viaggiare.

Come hai scelto la prima destinazione?

Per fama. O per moda credo; in Italia l’Inghilterra è vista un po come l’isola dei balocchi… Sicuramente avrà tanto lavoro, ma attualmente vivendo in Spagna non paragonerei a livello umano il mio anno già vissuto in precedenza a Londra.

Nel 2013, decisi di trasferirmi a Siviglia in Andalusia, non avrò avuto tanta fortuna lavorativa poiché l’Andalusia è una delle regioni più in crisi della Spagna…

Ma è stato un viaggio che mi ha arricchito dentro e fuori. Adoro la loro cultura e credo di essermi immischiato abbastanza nel loro stile di vita.

Michele viaggiare senza soldi SivigliaQuale è stato il tuo percorso e con chi stai viaggiando?

Sono arrivato a Siviglia giusto un anno fa.

Settembre 2013, solo con i miei 80000 vestiti, che oggi mi pento ancora di viaggiare con tante cose (da tipico italiano convertito alla moda) vivo da un anno qua, ho conosciuto degli AMICI e ho cercato di non legare con italiani per scelta; per questione di lingua. Per imparare il più possibile.

Quale posto ti ha colpito di più fino ad ora e perché?

In Andalusia si vive bene, nonostante la forte crisi che c’è!ha una qualità di vita che forse non c’è dappertutto…

Vivere la strada così tanto forse era una delle cose che non mi era mai capitata.

Vivere senza orologi, senza stress, ma godersi ore ore e ore davanti a birre ghiacciate tra un bar e l’altro con clima sempre caldissimo, tutto con sottofondi di gitanos che suonano jambe o chitarre tipiche spagnole.

Come elencavo prima, l’Andalusia non ha tanto lavoro, così che, da giusto un mese sono arrivato in Catalunya, a Lleida, una città a 90 km da Barcelona, a fine agosto mi contrattarono per una impresa che attualmente una delle più famose nel mercato della moda.

E sono qui per una formazione di 8 mesi. Chiaramente sto iniziando da zero ancora una volta, amicizie, colleghi e compagni di casa.

Ma una volta che si acquisisce la sicurezza della lingua e della cultura generale del paese è quasi tutto in salita.

Un’esperienza o un episodio particolare da raccontarci?

Vediamo cosa mi viene in mente…

Forse si, agli uffici della polizia dove bisogna registrarsi per avere un codice provvisorio per lavorare,  il cosiddetto DNI/NIE, (documento identidad extranjero, in Spagna)  ti rendi conto che forse ti trattano un po male, da tipico straniero che vuole cercarsi la vita fuori dal paese di residenza.

Non so se solo a me, ma in quasi tutti gli uffici che ho girato mi hanno sempre trattato con superficialità e maniere brusche…

E li ti viene da chiederti “chi me l’ha fatto fare?”

Ma con una buona dose di pazienza e forza riesci a svingiartela a testa alta.

Quali strategie utilizzi per risparmiare nei viaggi, negli alloggi etc?

Mangiare in casa e il modo più facile per non spendere.

Alloggi in ostelli, camping e utilizzo di mezzi economici come Blablacar.


Quali differenze sostanziali riscontri nei Paesi latino americani? E cosa apprezzi maggiormente?

Come affrontano la vita quotidiana.

Io credo in Italia nella nostra bella Italia, affrontiamo la vita con abbastanza stress.

Chiaramente non voglio generalizzare.

Michele viaggiare senza soldi Siviglia

La voglia di viaggiare? Esaurita o aumentata?

Aumentata alla grande!

Le cose a Siviglia non sono andate come credevo: Poco lavoro e per pochissimi soldi.

Così che ho deciso di lasciare Siviglia e partire per Lleida, Catalunya.

Mi fermerò qualche mese anno qua formandomi per la impresa in cui sto lavorando per poi chiedere di trasferirmi a Barcelona.

Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero “viaggiare senza soldi” come hai fatto tu?

Partite, vi arricchisce dentro e fuori, ci sono cose che vi faranno crescere in momenti di sconforto, ma ci sono tanti lati positivi che vedrete solo alla fine.

Imparerete una nuova lingua e fate sempre in modo di immischiarvi dentro la cultura del paese dove vorreste andare, vi allarga completamente gli orizzonti!

Vuoi aggiungere qualcosa?

Ragazzi viaggiate! Non c’è cosa più bella!

Però, attenti, c’è il rischio che una volta che lasciate le abitudine vostre di sempre, sarà sempre più difficile tornare alle radici!

Di Massimo Dallaglio

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