trasferirsi a vivere lavorare e investire in Thailandia
Foto di Sharon Ang da Pixabay

10 BUONI MOTIVI PER TRASFERIRSI A VIVERE, LAVORARE ED INVESTIRE IN THAILANDIA

1. Oggi la globalizzazione dei mercati sta spostando il proprio focus nei Paesi del Sud Est asiatico appartenenti all’Asean, lasciando sempre più ai margini i Paesi del Vecchio continente. In questo contesto sono sempre più numerose le aziende che cercano sbocchi commerciali, ma anche produttivi in Asia.

La Thailandia ha un ruolo guida in questo grazie al suo forte sviluppo, soprattutto nell’ultimo decennio, e grazie alle politiche di investimento che il governo sta adottando. Testa di ponte fra le Pmi italiane e il sud est asiatico, è  Ad Asia Consulting Co. Ltd.

2. Bassa Tassazione.

In Thailandia ci sono possibilita’ industriali di operare in Free Zone attraverso il Boi (l’ente che gestisce il comparto imprenditoriale fino ad arrivare all’esenzione totale di tasse ed Iva).

Attualmente la tassazione sugli utili per il mercato interno arriva ad un massimo del 20%, ma l’attuale governo ha appena varato un nuovo decreto che abbassera’ le tasse a scaglioni fino ad un massimo del 15%.

Il costo industriale e’ 1/5 di quello italiano, la burocrazia e’ piuttosto semplice, il sistema bancario con pochissime limitazioni, funzionale e veloce. Sostanzialmente tutti i comparti industriali troverebbero terreno fertile a delocalizzare la loro produzione in Thailandia.

Ovvio che va valutata la strategia ed il mercato di riferimento dei singoli, ma la Thailandia avendo le agevolazioni precedentemente citate ed essendo geograficamente ben posizionata, risulta un Hub strategico per tutta l’Asia Pacific.

trasferirsi a vivere lavorare e investire in Thailandia
Foto di Sharon Ang da Pixabay

3. Tra i migliori sistemi sanitari di tutta l’Asia.

Va subito detto che lo standard dell’assistenza sanitaria in Thailandia è mediamente piuttosto alto, a differenza di altri paesi del Sud Est Asiatico come Cambogia, Laos e Birmania. Cliniche e strutture ospedaliere sia pubbliche sia private sono presenti sul territorio in maniera capillare, in tutte le aree del paese. Nelle città principali e nelle località turistiche ci sono inoltre molte strutture ospedaliere d’eccellenza private, come i vari Bangkok Hospital, ed una serie di piccole cliniche, sempre private, che si affiancano alle strutture ospedaliere pubbliche. La buona notizia, pertanto, è che in Thailandia, ovunque ci si trovi, si può contare su un’assistenza sanitaria più che accettabile.

La cattiva notizia, almeno per noi italiani che siamo abituati alla gratuità del servizio sanitario, è che tali servizi in Thailandia vanno pagati, in quanto non esiste nessuna convenzione tra i due paesi. I costi variano molto a seconda che ci si avvalga di una struttura privata o di una struttura pubblica. La differenza non è tanto nella qualità e professionalità dei medici e del personale sanitario, quanto, piuttosto, nella qualità e nel ‘comfort’ della struttura stessa. In ogni caso occorre sottolineare che un ricovero o un intervento chirurgico in Thailandia possono costare cifre non dissimili da quelle che si possono sostenere in Europa o negli Stati Uniti.

4. Il clima della Thailandia è tropicale, caldo e umido, dominato dal regime monsonico.


Il paese è caratterizzato da due stagioni, quella umida estiva tra maggio e ottobre e la secca stagione invernale tra novembre e aprile, i mesi tra marzo e maggio sono i mesi più caldi dell’anno.La stagione delle piogge arriva a partire dal mese di maggio e dura fino a tutto il mese di ottobre. La capitale Bangkok ha un clima tropicale caldo e umido, il mese più caldo è il mese di aprile con temperature medie comprese tra i 26°C ed i 36°C, dicembre è il mese più fresco con temperature medie comprese tra i 21°C ed i 31°C.

Il nord del paese è generalmente più fresco della capitale, le piogge sono concentrate anche qui tra maggio e ottobre.
Il sud del paese invece presenta temperature più costanti durante tutto l’arco dell’anno e piogge più intense, variazioni notevoli si hanno invece nel regime delle piogge tra le località poste lungo la costa del Mare delle Andamane e quelle che si trovano lungo il Golfo di Thailandia.
I mesi tra novembre e febbraio risultano quindi i migliori per visitare la Thailandia, più freschi, secchi e con un tasso di umidità più basso.

5. Natura.

La Thailandia è una terra dai forti contrasti paesaggistici con scenari che variano da regione a regione. Si possono distinguere tre diversi tipi di ecosistemi: a nord, le selvagge e lussureggianti foreste, la fitta e rigogliosa giungla lungo le coste e, a sud, il mare con spiagge bianchissime e acque trasparenti. 
Le aree protette ricoprono attualmente circa il 14% della superficie terrestre e marina del paese, una delle percentuali più alte al mondo.

Oggi la Thailandia vanta 112 fra parchi nazionali e aree protette, oltre a circa un migliaio di zone in cui vige il divieto di caccia, riserve naturali, giardini botanici ed arborei. Tra i parchi nazionali, 19 sono riserve marine destinate alla protezione di zone costiere, insulari e di mare aperto. Paese ricco di corsi d’acqua e cascate, ospita molte specie di mammiferi a rischio di estinzione.

Nel mare delle Andemane si trova il parco nazionale marino delle isole Surin, dove si trovano i più ampi banchi coralliferi della Thailandia e che sono meta ambita di ogni subacqueo per la bellezza dell’ambiente sottomarino.   

6. L’educazione scolastica.

La struttura dell’istruzione scolastica in Thailandia si basa sul sistema del 6+3+3: 6 anni di scuola elementare, 3 anni di scuola secondaria ed altri 3 anni di scuola secondaria superiore. L’istruzione in Thailandia è fornita principalmente dal governo thailandese attraverso il Ministero della Pubblica Istruzione dalla scuola materna alle scuole superiori. L’istruzione superiore è offerta da università, istituti di tecnologia, scuole professionali e tecniche, istituti di insegnanti e istituti professionali.

Gli insegnanti di scuola primaria e del grado inferiore della scuola secondaria sono formati in istituti di formazione degli insegnanti e sono tenuti a completare un programma biennale che porta ad ottenere un Certificato di Alta Istruzione, chiamato anche il Diploma di Istruzione.

Il livello di istruzione nel settore privato in genere, ma non sempre, e’ superiore a quello delle scuole governative. Questo tipo di istruzione e’ costoso ed esclusivo, scuole private ed internazionali conseguono un numero eccezionalmente alto di successi ed un gran numero di loro studenti proseguono gli studi presso rinomate università internazionali.

Di una certa importanza sono in Thailandia le scuole internazionali. Secondo la stessa definizione che ne da il governo: “Una scuola internazionale è un istituto educativo che fornisce un curriculum internazionale”. Una lingua straniera (prevalentemente inglese) è in genere utilizzata come mezzo di insegnamento e di apprendimento, e gli studenti sono iscritti, senza restrizioni o limitazioni sulla nazionalità o religione.

7. E’ presente un’economia in continua crescita, il costo della vita é nettamente inferiore agli standard Europei in cambio di un ottima qualitá di vita e di servizi.

Sono ben accetti e consigliati gli investimenti immobiliari con rendimento medio degli affitti del 10%, ed una rivalutazione degli immobili compresa tra il 7 ed 10% annuo a seconda delle zone e del tipo di immobile. Coloro che investono in questo paese, beneficiano della semplicità di fare affari, delle infrastrutture di livello internazionale, di un governo che risponde alle necessità degli investitori, di una forza lavoro redditizia e di un ambiente dove è piacevole vivere e lavorare.

8. Turismo elevato.

La chiamano “la terra del sorriso” per la filosofia di vita e il senso di accoglienza dei suoi sessanta milioni di abitanti. Solare nell’atmosfera ma anche nel paesaggio, la Thailandia è tra le mete predilette dai turisti  ( e si registra annualmente un continuo aumento sugli arrivi rispetto ad ogni anno precedente).

In tutta l’Asia è una delle nazioni che conserva maggiormente tracce del passato storico ed artistico: ogni anno migliaia di persone vanno alla scoperta di antiche rovine, città abbandonate e templi. Bangkok, sebbene caotica e inquinata, è piena di energia e di tesori culturali ed è una delle mete predilette per lo shopping conveniente. Una città che nasconde un’anima antica con templi e statue di Buddha ma anche una dimensione ultramoderna, in costante evoluzione.

La Thailandia ti offre qualcosa di diverso grazie alla sua varietá di territorio sia per gli amanti del mare con i suoi spettacolari tramonti e diversità di spiagge turistiche o desertiche, per surfisti o amanti dello snorkeling, un oceano tutto da scoprire con qualsiasi sport acquatico,  avventurarsi in un Rafting immersi nella giungla, cavalcare fino a posti inesplorati, visitare i Parchi naturali, incontrare sempre un animale o pianta diversa,  foreste, mare, natura e clima tropicale.     


9. Uno dei paesi che non conosce disoccupazione.

Nel mondo esistono paesi che non conoscono la disoccupazione. Tra di essi vi sono nazioni che, pur avendo una bassa ricchezza pro-capite, offrono la piena occupazione a tutti i cittadini. Per chi vive in un paese come l’Italia, dove la crisi ha colpito duramente soprattutto il mondo del lavoro e dove i tassi di disoccupazione crescono mese dopo mese, è naturale porsi la domanda se esistano delle isole felici sul pianeta dove tutti abbiano un lavoro.

La risposta a questa domanda si trova nella classifica dei paesi dove non esiste disoccupazione. Secondo gli economisti, un tasso di disoccupazione inferiore al 5% è considerato come un indice di “piena occupazione”. E’ il caso della Thailandia che si posiziona al settimo posto nella classifica mondiale con l’ultimo dato relativo a Gennaio 2015 pari all’1,06% di disoccupazione, ed il precedente relativo a Dicembre 2014 pari allo 0,56%.

Tra le occupazioni piu’ ricercate emergono decisamene quelle legate ai settori in forte crescita come progettazione, project e construction management, turismo, food & beverage, management in diversi settori. E’ fondamentale l’inglese ben parlato e scritto  e talvolta la conoscenza del thailandese puo’ aiutare molto.

Gli stipendi Thailandesi partono da un minimo di 9,000 Baht ( 250 Euro circa per la manodopera a basso costo, vietata tra l’altro agli stranieri ) fino a 200,000 Baht ( 5,000 Euro circa ) o piu’ per manager o ruoli direzionali chiave, pertanto conformemente alle competenze specifiche del singolo, si potrebbe ottenere un ottimo stipendio che consentirebbe un livello medio alto della qualita’ della vita.

10. Il mangiare.

Il cibo in Thailandia ha una grandissima varietà di sapori. Le strade sono piene di  bancarelle all’aperto che servono i pasti thailandesi economici e tra l’altro molto buoni. Inoltre, c’e’ un’ampia varieta’ di ristoranti  internazionali nel paese grazie alla forte presenza di turisti e residenti provenienti da ogni parte del mondo, sparsi per tutto il paese.

Si trovano locali stranieri ovunque. Per tutti i turisti e gli stranieri che vivono qui, il paese è molto cosmopolita ed internazionale. Ci sono catene globali di alimentari e tantissimi negozi di ogni etnia, con assortimenti e varieta’ che neanche in Europa abbiamo.

Di Luca Dolcemascolo

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