Claudio si è trasferito a vivere a Sosua in Repubblica Dominicana
Nel 2009 Claudio, tornando a casa sempre più stressato dalle varie problematiche del lavoro, propose alla sua fidanzata di trasferirsi da qualche parte all’estero, non importava dove bastava solo che ci fosse caldo e tranquillità… sfondò una porta aperta: guardandosi negli occhi si dissero:
“cosa ci stiamo a fare ancora qua tutti e due così stressati e senza goderci nulla della vita?…
Così partirono alla volta della Repubblica Dominicana!
“…Dopo due anni a curiosare e sentire le esperienze degli altri, mi è capita l’occasione di rilevare 5 scooter da affittare ai turisti. Dopo qualche mese un’altra occasione da non perdere quella di rilevare un locale con un amico cuoco per aprire un piccolo ristorantino…”
Ciao Claudio, raccontaci un po’ di te… di dove sei e cosa facevi quando eri in Italia?
Ciao a tutti, inizio col dirvi che mi chiamo Claudio e sono nato in Calabria, ma vivo da sempre, direi, a Genova. Qui svolgevo il lavoro di ristrutturazione d’interni. Uscivo di casa alle 7.30 del mattino per rientrare la sera alle 20.00, la mia vita si stava riducendo a casa e lavoro, al sabato teoricamente giorno di festa finiva sempre che tanto o poco si lavorava lo stesso.
Non fraintendetemi, grazie al cielo avevo un sacco di lavoro, ma mi stava soffocando. A tutto questo aggiungiamo pure che mi si sono aggravate due ernie lombari e una cervicale che mi rendevano difficile svolgere il mio lavoro, anche i medici consigliavano di cambiare lavoro o vita, senza contare lo stress accumulato.
Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?
Nel 2009 tornando a casa sempre più stressato dalle varie problematiche del lavoro, ho detto alla mia fidanzata che avremmo potuto trasferirci da qualche parte, non importava dove bastava solo che ci fosse caldo e tranquillità, lì ho sfondato una porta aperta e guardandoci negli occhi ci siamo detti “cosa ci stiamo a fare ancora qua tutti e due così stressati e senza goderci nulla della vita?” Da lì incominciammo a farci due conti e qualche ricerche sia su giornali che on line.
Perché hai scelto proprio la Repubblica Dominicana e in quale città vivi?
La nostra scelta cadde sulla Repubblica Dominicana semplicemente perché dalle nostre ricerche era il posto più semplice dove potersi trasferire, senza contare i posti meravigliosi che ci sono. Qualche vacanza qua e la’ tra Boca Chica e Bayahibe e siamo finiti a Sosua.
Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?
Questa è la prima volta che mi reco e che vivo all’estero, data anche la mia paura di volare, che ho vinto proprio grazie allo stress del lavoro, avrei fatto di tutto pur di andare via dall’Italia.
Sei partito da solo o con la partner o amici?
Nella mia avventura mi ha accompagnato la mia fidanzata (quasi moglie dato che stiamo insieme da 22 anni).
Come ti sei organizzato riguardo al problema del trasloco?
Per l’organizzazione del trasloco abbiamo raccolto varie informazioni, ma alla fine abbiamo deciso di partire con due valigie a testa e tanto entusiasmo, non prima però di aver preparato una quarantina di colli pronti da spedire, che sono ancora lì dopo due anni.
In che cosa consiste la tua attività?
Dopo due anni a curiosare e sentire le esperienze degli altri, mi è capita l’occasione di rilevare 5 scooter da affittare ai turisti. Dopo qualche mese un’altra occasione da non perdere quella di rilevare un locale con un amico cuoco per aprire un piccolo ristorantino al quale abbiamo dato il nome di DULCE Y SALADO.
La mia fidanzata si è reinventata da commessa a istruttrice di zumba, e in più si è aperta un sito di vendita di prodotti per il corpo la DEACOSMETIC.
Quali differenze sostanziali hai avuto modo di riscontrare a livello lavorativo rispetto all’Italia?
Le differenze lavorative tra Sosua e l’Italia sono sostanzialmente che se hai un’idea la puoi mettere subito in pratica dall’oggi al domani senza troppi cavilli burocratici o permessi di qualunque genere, ovviamente ci sono permessi e autorizzazioni, ma il tutto lo si può ottenere molto più semplicemente e in modo più veloce. Questa è la più importante differenza per me.
Quali altre differenze hai notato riguardo per esempio: crisi, sicurezza, immigrazione, famiglia, politica, cultura, etc?
Ci sono anche atre differenze che ho notato vivendo qui da due anni ormai, qui ci sono costi più bassi, manco a dirlo, e il denaro ha un valore diverso, sai che con poco puoi avere ciò che ti serve.
La crisi qui si sente forse solo a livello turistico, la popolazione è in crisi da sempre direi, visto il livello di povertà che vivono. Le famiglie invece, soprattutto quelle degli stranieri, sono molto diverse, piu’ unite e con passatempi differenti, niente bar o cinema, ma locali ovviamente all’aperto, giornate e serate in spiaggia spesso legate a qualche sport, e cose semplici niente la mia moto e piu’ bella della tua o e piu’ grande della tua o niente gelosie per abbigliamento di marca o cose simili.
Per quanto la cultura anche qui c’è qualche differenza, qui c’è una società matriarcale quindi le donne di casa hanno più il senso della famiglia, e spesso loro la mandano avanti.
Qui è facile incontrare donne che hanno figli con uomini diversi e loro spesso si occupano del mantenimento e dell’educazione. Per quanto riguarda la sicurezza, qui dove siamo noi è abbastanza tranquillo, anche se non mancano vari episodi di piccola criminalità legata allo spaccio alla droga e alla prostituzione, infatti basta stare lontani da tutto ciò e si può vivere tranquilli come i ogni altra città europea.
Invece sulla politica non mi esprimo in quanto non la seguo particolarmente, vi posso solo dire che si sta facendo molto per regolarizzare tutti gli aspetti e portare la Repubblica Dominicana a livelli mondiali, sia per quello che riguarda l’immigrazione e riabilitare il nome dell’isola, che diventi meta delle vacanze sempre più per famiglie e non solo per turismo sessuale.
Come sta avvenendo la tua integrazione in una realtà locale differente da quella italiana?
Io mi sto integrando a piccoli passi, vuoi un po’per la lingua che rallenta questo processo, ma tutto sommato sta andando bene, mi sono adattato ai loro tempi biblici, alle loro stranezze nei modi di fare e di vivere la vita, con meno cose materiali ma pur sempre con un sorriso.
Vivere in Repubblica Dominicana sotto quali aspetti è meglio che in Italia? E sotto quali aspetti è peggio?
Vivere qui e meglio perché c è sicuramente meno stress, dovuto allo stile di vita più rallentato rispetto all’Italia, la natura con i suoi colori ti mette già di buon umore con le giornate calde tutto l’anno e il mare paradisiaco. Sicuramente in un contesto del genere si hanno meno pensieri e si può vivere più sereni con se stessi e con gli altri.
Ma non è tutto rosa e fiori, infatti qui tutti gli uffici statali compresa polizia ecc.. hanno sempre due pesi e due misure, non hai tutte le comodità a cui sei abituato tipo centri commerciali mezzi di trasporto, la pulizia lascia a desiderare e quando rientri nella tua città ti accorgi di vivere in un stato selvaggio per cui ogni tanto ti manca un po’ di civiltà.
Consideri l’Italia un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca quando sei via?
Normalmente l’Italia non manca, tranne giornate in cui ti scontri con delle loro realtà a noi difficile da capire e ogni tanto a tavola, nonostante si trovi tutto, anche importato dall’Italia, alcune cose non le trovi o hanno costi eccessivi come il parmigiano formaggi tipici nostrani, considerando che io vivevo a Genova mi manca la focaccia e tutte le sue derivanti come focaccia al formaggio e farinate… Per il resto vivo sereno.
Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme?
I miei consigli su chi volessi intraprendere un cambiamento di vita sono quelli di pensarci molto bene con i piedi per terra e di avere un grande spirito di adattamento, importante anche fare un sopralluogo non con lo spirito “vacanziero” ma con la testa ad in eventuale trasferimento.
Raccogliere più informazioni possibili da più fonti, e ragionare sempre con la propria testa senza fidarsi mai ciecamente di quello che ti dicono. Avere le spalle coperte economicamente. Importante anche tenersi una piccola porta aperta per un eventuale rientro.
Che tipo di lavoro/attività/investimento pensi sia conveniente praticare per un italiano in Repubblica Dominicana?
Io penso che l’investimento migliore da fare sia sempre su se stessi e sulle proprie capacità, proprio per questo uno deve inventarsi un lavoro, visto che come lavoro dipendente si hanno stipendi per i nostri stili di vita troppo bassi.
Un esempio siamo proprio noi la mia fidanzata sta puntando sulle sue capacità sportive senza grandi investimenti, mentre io ho approfittato del fatto che ho conosciuto e stretto amicizia con cuoco da qui l’idea di mettersi in gioco aprendo con lui un piccolo ristorantino il DULCE Y SALADO.
Senza contare che chi ha una grossa disponibilità di denaro le banche offrono dei certificati bancali o statali davvero interessanti, addirittura c è chi si mantiene da anni solo con gli interessi maturati.
Pensi che ci siano molti italiani che vivono a Sosua?
Si, negli ultimi due anni, proprio come noi, si sono trasferite un sacco di famiglie italiane, con le quali abbiamo stretto bellissime amicizie, una piccola comunità dalla quale nascono serate divertenti e ci si ci sente un po’ come a casa.
La stessa cosa accade negli altri gruppi di paesi differenti come inglesi, canadesi ecc..
Consiglieresti la Repubblica Dominicana come meta per espatriare o più per una vacanza?
La Repubblica Dominicana come meta per espatriare o solo meta per una vacanza? difficile a dirsi io sarei di parte visto che ho già scelto di vivere qua, io credo che questa domande sia molto personale anche perché bisogna tenere conto della vita e delle esperienze di ognuno di noi ,quindi invito tutti per una vacanza con un occhio attento alla vita di tutti i giorni così da poter capire il più possibile se l’isola è quella giusta per voi.
Di Massimo Dallaglio