Come cambiare nome o cognome

Chi desidera cambiare vita e mollare tutto definitivamente, a volte, per tagliare i ponti con il passato, può sentire anche la necessità di cambiare nome o cognome; un gesto che può dare forza al momento del cambiamento e può letteralmente ribattezzare una persona! Addirittura sembra che ogni anno siano circa 1400 gli italiani che decidono di cambiare nome o cognome.

Mollotutto ha indagato su come fare, ecco una guida con i riferimenti normativi.

Come cambiare nome o cognome

Chi abbia l’esigenza di cambiare il proprio nome o cognome perché ridicolo o vergognoso o perché rivela l’origine naturale o per motivi diversi da quelli suindicati, deve intraprendere il procedimento predisposto dal Regolamento per la semplificazione dell’ordinamento dello stato civile, come di seguito indicato.

Qualunque cittadino che intenda cambiare il proprio cognome o aggiungerne un altro cognome al proprio deve essere autorizzato dal Ministro dell’Interno tramite apposita istanza da inoltrare al Prefetto della provincia in cui il richiedente ha la sua residenza.
Il Prefetto assume le informazioni sulla domanda curandone l’istruttoria e la trasmette al Ministero dell’Interno con il proprio parere.


Qualora la richiesta appaia meritevole di essere presa in considerazione

Il richiedente è autorizzato, con decreto del Ministro dell’Interno, a far affiggere all’albo pretorio del comune di nascita e del comune di residenza attuale, un avviso contenente il sunto della domanda. L’affissione deve avere la durata di trenta giorni consecutivi e deve risultare dalla relazione del responsabile fatta in calce all’avviso.


Al riguardo, si ritiene utile specificare quanto segue:

• Se l’interessato è nato e residente all’estero, l’affissione deve essere effettuata solo all’albo dell’ufficio consolare nella cui circoscrizione il richiedente risiede;
• O se l’interessato è residente all’estero, ma nato in Italia, l’affissione deve essere effettuata oltre che all’albo dell’ufficio consolare, anche all’albo pretorio del comune di nascita;
• Se, infine, l’interessato è nato all’estero, ma residente in Italia, l’affissione deve essere effettuata solo all’albo pretorio del comune italiano di residenza.

Con il decreto con cui si autorizzano le affissioni, si può prescrivere che il richiedente notifichi a determinate persone (eventualmente interessare al cambiamento richiesto) il sunto della domanda.


Chiunque ritenga di avere interesse, può fare opposizione alla domanda

Non oltre il termine di trenta giorni dalla data dell’ultima affissione o notificazione. L’opposizione si propone con atto notificato al Ministro dell’Interno.
 Trascorso questo termine di trenta giorni senza che sia stata proposta opposizione, il richiedente presenta alla Prefettura competente per il successivo inoltro al Ministero:

1. un esemplare dell’avviso con la relazione che attesta la eseguita affissione e la sua durata;


2. la prova delle eseguite notificazioni quando queste sono state prescritte.

Il Ministro, accertata la regolarità delle affissioni e vagliate le eventuali opposizioni, provvede ad emanare il decreto di concessione al cambiamento del cognome richiesto. Il decreto di concessione, nei casi in cui vi sia stata opposizione, deve essere notificato, a cura del richiedente, agli opponenti.

Cambio nome o cognome ridicolo o rivelante origine naturale


Qualunque cittadino che intende cambiare nome o cognome o aggiungerne un altro al proprio oppure vuole cambiare il cognome perché ridicolo o vergognoso o perché rivela origine naturale deve farne domanda al prefetto della provincia del luogo di residenza o di quello nella cui circoscrizione è situato l’ufficio dello stato civile dove si trova l’atto di nascita al quale la richiesta si riferisce.


Il Prefetto, esperita l’istruttoria di rito, se ritiene la domanda meritevole di essere presa in considerazione, autorizza con suo decreto il richiedente a far eseguire le affissioni negli stessi termini già indicati per le richieste di competenza del Ministro. 
Il Prefetto, accertata la regolarità delle affissioni e vagliate le eventuali opposizioni, provvede sulla domanda con decreto.

La richiesta
 per cambiare nome o cognome

Ma in tutti i casi suindicati può essere presentata solo da cittadini italiani. 
La richiesta può essere formulata direttamente dall’interessato ovvero da altra persona munita di delega e di fotocopia di un documento di riconoscimento dell’interessato. 
Le richieste per cambiare nome o cognome devono essere inoltrate al Prefetto della provincia in cui il richiedente risiede.

Si precisa che nei casi di istanze presentate da cittadini residenti all’estero, queste saranno inoltrate per il tramite dell’autorità consolare al Prefetto del luogo di ultima residenza in Italia e cioè del comune di iscrizione all’AIRE. Se il richiedente non ha mai avuto residenza in Italia perché nato all’estero, competente a provvedere sulla istanza sarà ugualmente il Prefetto della provincia in cui è situato il comune di iscrizione all’AIRE dell’interessato.


Le richieste per cambiare nome o cognome devono rivestire carattere eccezionale

Sono ammesse esclusivamente in presenza di situazioni oggettivamente rilevanti, supportate da adeguata documentazione e da significative motivazioni.
 In nessun caso può essere richiesta l’attribuzione di cognome di importanza storica o comunque tali da indurre in errore circa l’appartenenza del richiedente a famiglie illustri o particolarmente note nel luogo in cui si trova l’atto di nascita del richiedente o nel luogo di sua residenza.


Documentazione richiesta

La documentazione da produrre varia in relazione al tipo di richiesta fatta:
qui di seguito i 2 casi possibili.

Cambiare nome o cognome per maggiorenni
 Documentazione richiesta

Come cambiare nome o cognome1. domanda in bollo da € 14,62
(scarica il modello A – cambiamento del cognome per maggiorenni)
(scarica il modello B – cambiamento del nome per maggiorenni)


2. dichiarazione sostitutiva di certificazione, sottoscritta dal richiedente, attestante il luogo e la data di nascita, la residenza, lo stato di famiglia e la cittadinanza ovvero i relativi certificati
(scarica il modello di autocertificazione)


3. eventuale documentazione utile a sostenere le motivazioni della richiesta


4. fotocopia di un documento di identità (solo se inviata per posta)


5. dichiarazione di assenso degli eventuali cointeressati, accompagnata dalla fotocopia di un documento di identità degli stessi

Se il cambio di nome e/ o di cognome è autorizzato il richiedente dovrà produrre una ulteriore marca da bollo da apporre sul decreto
Riferimenti normativi
 D.P.R. n. 396 del 3 novembre 2000, artt. 84 e segg.

Cambio nome o cognome per minori (anche se adottati)

Documentazione richiesta

1. Domanda in bollo da € 14,62 sottoscritta da entrambi i genitori o da uno dei due genitori con l’assenso dell’altro, o da chi esercita la potestà genitoriale
(scarica il modello C – cambiamento del cognome per minori)
(scarica il modello D – cambiamento del nome per minori);


2. dichiarazione sostitutiva di certificazione, sottoscritta dal richiedente, attestante il luogo e la data di nascita, la residenza, lo stato di famiglia e la cittadinanza ovvero i relativi certificati
(scarica il modello di autocertificazione);


3. eventuale documentazione utile a sostenere le motivazioni della richiesta;


4. fotocopia di un documento di identità di chi sottoscrive l’istanza (solo se inviata per posta);


5. dichiarazione di assenso degli eventuali cointeressati, accompagnata dalla fotocopia di un documento di identità degli stessi.

Se il cambio del nome e/o del cognome è autorizzato il richiedente dovrà produrre una ulteriore marca da bollo da apporre sul decreto.
Riferimenti normativi
D.P.R. n. 396 del 3 novembre 2000, artt. 84 e segg.

E’ possibile cambiare il cognome e scegliere quello della madre?


Sì, e con il decreto del presidente della Repubblica n°396 (del 3/11/2000) che ha rivisto l’ordinamento dello stato civile, la procedura è stata anche semplificata.

Cosa devi fare quindi se vuoi il cognome di tua madre?

Devi fare richiesta scritta al ministero dell’Interno esponendo le ragioni della richiesta (del perché vuoi cambiarlo). Questa richiesta deve essere presentata al Prefetto dalla provincia dove risiedi. Il Prefetto assumerà le informazioni del caso e trasmetterà al ministero dell’Interno sia la sua domanda che il proprio parere.

Se la richiesta sarà meritevole il ministero emetterà un decreto con il quale ti autorizza a far affliggere per trenta giorni consecutivi all’albo pretorio del tuo Comune di nascita e di residenza, un avviso contenente il sunto della domanda. A volte può essere prescritta anche la notifica a determinate persone.


In questi 30 giorni chiunque può fare opposizione con atto notificato al ministro dell’Interno. 


Se nessuno si opporrà al cambiamento del cognome, dovrai consegnare al Prefetto il sunto della domanda con la relazione che attesta l’eseguita affissione e la sua durata (oltre alla prova delle notificazioni che saranno state eventualmente prescritte).


A questo punto, il ministro valuterà la fondatezza delle eventuali opposizioni e provvederà alla tua domanda con decreto che dovrà essere notificato a coloro che si erano opposti.
Il decreto dovrà poi essere annotato nel tuo stato di nascita. A questo punto potrai rivolgerti all’ufficiale di stato civile del luogo di residenza in modo che provveda all’annotazione e al tuo cambiamento di cognome.

Fonti:
Ministero dell’Interno.
www.italgiure.giustizia.it (guarda al Titolo X “Dei cambiamenti e delle modificazioni del nome e del cognome)

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