EMIGRARE NEGLI STATI UNITI: TUTTE LE ALTERNATIVE AL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE
Emigrare negli Stati Uniti è diventato estremamente complicato. Sono finiti i tempi in cui arrivavano grandi navi di emigrati, ed erano tutti bene accetti. Ora le leggi d’immigrazione USA limitano l’immigrazione solo a certe categorie di persone.
La stragrande maggioranza degli immigrati riescono ad ottenere un visto tramite ricongiungimento familiare. Anche avendo un membro familiare che è cittadino americano, ci sono lunghissime liste di attesa, a parte ovviamente per i coniugi e figli minori di cittadini USA.
Le alternative all’immigrazione tramite ricongiungimento familiare sono molto limitate, e si dividono tra visti di lavoro e visti da investimento. Leggi questo articolo per maggiori informazioni su come ottenere un visto da residente negli Stati Uniti.
VISTI PER LAVORO SPECIALIZZATO
Il visto H-1B
è il più comune tra i visti di lavoro. Richiede un offerta di lavoro da parte di un datore di lavoro americano, il quale dovrà garantire uno stipendio minimo determinato dal Dipartimento del Lavoro Americano. Il beneficiario di un visto H-1B deve inoltre essere in possesso di almeno una laurea quadriennale. Il lavoro offerto deve essere specializzato, ossia deve richiedere una laurea quadriennale come requisito d’ingresso.
Candidati tipici al visto H-1b sono i professionisti, come architetti, dottori, avvocati, e Managers.
Il problema dei visti H-1B è che sono soggetti ad una quota annuale di 85.000 visti. Quest’anno la USCIS ha ricevuto circa 232.000 domande, con la conseguenza che in molti non lo hanno ottenuto.
Il visto O-1
è per individui di straordinaria abilità. Non richiede qualifiche accademiche, uno stipendio minimo, e neppure che il lavoro sia specializzato. Ogni tipo di lavoro è accettabile per il visto O-1, a patto che in qualche modo rientri nelle categorie di affari, scienza, atletica, o arti.
In pratica, il visto O-1 è in gran parte concesso ad artisti, come ad esempio Chefs di alto livello, pittori, scultori, attori.
Gli Stati Uniti favoriscono l’immigrazione di persone con un altissimo livello di abilità nel loro settore, e per questo i visti O-1 non sono soggetti a quote annuali. Tuttavia, per ottenere un visto O-1, è necessario dimostrare di aver avuto successo a livello nazionale o internazionale, il che ovviamente non è da tutti.
Il visto L-1B
è per dipendenti di società multinazionali con uffici in America e almeno un altro paese estero. La USCIS limita fortemente l’ambito di applicazione del visto L-1B, approvando solo domande in cui si dimostri che il lavoratore possiede un elevatissimo grado di conoscenze dell’azienda, che non possono essere ragionevolmente trovare tra lavoratori americani.
Ad esempio, un visto L-1B può essere concesso ad un dipendente d’azienda che abbia un avanzata conoscenza del know-how e segreto industriale dell’azienda.
Il visto E-2
può essere concesso a dipendenti essenziali (Managers o lavoratori specializzati) di aziende che hanno già ottenuto lo status di investitore E-2. Tra tutti i visti, l’E-2 è quello con i requisiti d’ingresso più bassi.
Un esempio di visto E-2 per lavoratore specializzato può essere quello di un pizzaiolo sponsorizzato da una pizzeria italiana.
Il problema è trovare un azienda E-2 (non moltissime) che sia disposta a fare da sponsor.
ALTRI VISTI DI LAVORO TEMPORANEO
Il visto J-1
è essenzialmente un programma di scambio culturale, ma permette di lavorare negli Stati Uniti. Ci sono diversi programmi J-1, ma sostanzialmente questo tipo di visto viene concesso a giovani lavoratori che sono interessati ad un esperienza all’estero.
I programmi di visto J-1 includono quello per le ragazze alla pari (au pair), neo-laureati (intern) e tirocinanti (trainee).
Il visto H-2B
è per lavoratori non qualificati che vengono negli Stati Uniti per soddisfare esigenze di lavoro temporaneo di un datore di lavoro americano. Uno dei requisiti principali del visto H-2B è che il lavoro deve essere di carattere temporaneo.
In pratica, quasi tutti i visti H-2B vengono concessi a coloro che si recano negli Stati Uniti per lavorare in aree con carenza di lavoratori, come ad esempio aree rurali, oppure per lavoratori in Hotels o aziende in località turistiche che hanno necessità stagionale di personale.
La procedura per ottenere un visto H-2B è abbastanza macchinosa, ed include l’inserimento di annunci di lavoro su un giornale locale, per dimostrare al Dipartimento del Lavoro che non ci sono americani che sono capaci o disposti ad accettare il lavoro in questione.
VISTI DA INVESTIMENTO
I visti E-1 e E-2
sono rispettivamente per operatori nel settore Import/Export, e per investitori. I visti E non sono soggetti a quote annuali, ma richiedono che lo scambio commerciale (E-1) o l’investimento (E-2) sia “consistente”. Gli investimenti in proprietà immobiliari sono in genere considerati investimenti passivi.
Ad esempio, un imprenditore che importa olio d’oliva e/o altri prodotti italiani negli Stati Uniti, può ottenere il visto E-1. Oppure, un imprenditore che rileva un ristorante (o altra attività commerciale) negli Stati Uniti può ottenere il visto E-2.
Il visto L-1A
è per soci o Managers di società multinazionali che hanno un ufficio negli Stati Uniti, o intendono aprirne uno. E’ necessario dimostrare di aver lavorato per la sede estera per almeno 1 degli ultimi 3 anni in una posizione esecutiva o manageriale.
Ad esempio, il Presidente di un’azienda che produce specialità alimentari può ottenere il visto L-1A per venire negli Stati Uniti ad aprire un nuovo stabilimento.
Il visto EB-5
è per investitori che sono interessati ad ottenere la residenza permanente negli Stati Uniti (la cosiddetta “Green Card”). E’ tuttavia necessario un investimento di almeno $500,000 in un area rurale o a basso impiego (oppure un milione in qualsiasi altra area) e l’assunzione di almeno 10 cittadini americani a tempo pieno. In alternativa, è possibile investire $500,000 in un progetto d’investimento approvato dal governo americano, i cosiddetti Regional Centers. Come tutti gli investimenti, non c’è la garanzia di riuscire a recuperare le somme investite.
Per ogni altra informazione sui visti per lavorare e investire negli Stati Uniti, visitate il sito internet dell’avvocato Simone Bertollini di New York: www.simonebertollini.com
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