300 mila italiani espatriati all’estero nel 2016: record dal dopoguerra
Gli italiani espatriati nel 2016 sono stati almeno 285.000, forse 300.000.
E’ la stima del Dossier Statistico Immigrazione 2017 dell’Idos presentato il 26 ottobre 2017 a Roma.
Secondo il Dossier Idos-Confronti, nel 2016 gli italiani espatri sono stati almeno due volte e mezzo di più rispetto ai 104 mila citati dall’Istat, vale a dire 285.000 se non addirittura 300.000.
I 3 flussi migratori italiani
Si può suddividere l’emigrazione italiana verso l’estero in 3 flussi migratori distinti:
1) Il primo chiamato anche la grande emigrazione avvenne tra la fine del XIX secolo e gli anni trenta del XX secolo (dove fu preponderante l’emigrazione americana).
2) La Il secondo chiamato anche emigrazione europea, ha avuto inizio nel dopoguerra a partire dagli anni cinquanta.
« Cosa intende per nazione, signor Ministro? Una massa di infelici? Piantiamo grano, ma non mangiamo pane bianco. Coltiviamo la vite, ma non beviamo il vino. Alleviamo animali, ma non mangiamo carne. Ciò nonostante voi ci consigliate di non abbandonare la nostra Patria. Ma è una Patria la terra dove non si riesce a vivere del proprio lavoro? »
(Risposta di un emigrante italiano ad un ministro italiano, sec. XIX riportata da Costantino Ianni – Homens sem paz, Civilização Brasileira, 1972, ed esposta nel Memoriale dell’immigrato di San Paolo)
3) A partire dal 2009 circa gli italiani espatriati sono tornati ad aumentare considerevolmente tanto da permetterci di parlare di terzo flusso migratorio italiano.
Infatti, dopo quattro decenni di diminuzione, a partire dal 2009 circa, il numero di italiani espatriati è cresciuto talmente tanto da essere equiparato al secondo flusso migratorio del dopoguerra.
Chi sono gli espatriati all’estero?
“Si tratta di giovani che hanno studiato e che molto spesso hanno voglia di confrontarsi con il mercato europeo che offre maggiori opportunità. In questo momento in tanti sono scoraggiati dal restare in Italia, dove la crescita economica va a rilento”.
Sottolinea Antonio Ricci, curatore del Dossier.
Diversità dei dati.
Se secondo le registrazioni anagrafiche ufficiali – di Istat e Aire – gli italiani emigrati all’estero nel 2016 sono stati 104.000.
Secondo il Dossier statistico Immigrazione 2017 di Idos e Confronti gli italiani emigrati all’estero nel 2016 sono stati sicuramente 285.000 se non addirittura 300.000.
Perché questa diversità di dati?
Fondamentalmente perché i ricercatori di Idos e Confronti hanno fatto di più rispetto a riportare dei freddi numeri: hanno confrontato le registrazioni anagrafiche con gli arrivi nei Paesi di maggiore destinazione degli italiani, la Germania e la Gran Bretagna.
“Molto spesso chi lascia il nostro Paese non si registra all’Aire né si cancella dall’anagrafe in Italia. Per questo abbiamo cercato di capire meglio quanti siano effettivamente gli emigrati italiani negli altri Paesi. Abbiamo chiesto alle altre nazioni e il dato che prudentemente abbiamo stimato è di 285 mila persone, ma potrebbero essere di più.
sottolinea Antonio Ricci, curatore del Dossier .
Si tratta di giovani che hanno studiato e che molto spesso hanno voglia di confrontarsi con il mercato europeo che offre maggiori opportunità. In questo momento in tanti sono scoraggiati dal restare in Italia, dove la crescita economica va a rilento”.
Gli italiani espatriati anno un livello di istruzione elevato: nel 2016 hanno lasciato l’Italia 40.000 diplomati e circa 34.000 laureati secondo le stime ufficiali.
“E’ il mercato del lavoro, non più così vivace come necessario che ha portato molti italiani a cercare la via dell’estero”
spiega Franco Pittau coordinatore scientifico del dossier statistico.
Fra l’altro, secondo indagini internazionali (Gallup), dall’Italia vorrebbe emigrare quasi 1/3 dei residenti, 10 punti più rispetto alle percentuali riscontrate in media negli altri paesi europei.
Redazione