Alessandro è andato a vivere e lavorare in Venezuela

Alessandro Collioli ha lasciato l’Italia nel 2007 per trasferirsi a vivere e lavorare in Venezuela a Mérida dove ha iniziato un’attività di confezionamento abbigliamento per bambini insieme a sua moglie… ma non solo…

Alessandro è andato a vivere e lavorare in VenezuelaAlessandro ha trovato l’ispirazione per scrivere i suoi libri, ma prima di arrivare a dedicarsi alla sua grande passione, Alessandro ne ha dovute vedere un po’: lavora scivolando tra diversi settori, fino ad arrivare a diventare investigatore privato. Quest’ultimo sembrava proprio il sogno della sua vita che si realizzava, ma qualcosa dentro di lui forse stava maturando già da un po’.

Qualcosa da dimenticare aveva aiutato tutto a salire a galla, e allora Alessandro si fa portare via, sì, proprio come un souvenir. E l’immagine è ancora più bella se a portarlo via è un amore che gli fa scoprire il suo posto nel mondo, un equilibrio inaspettato e un nuovo modo di vedere le cose.

“Non credo sia importante il posto dove sono o dove sarò. Nel mio caso l’importante è stato andare via.
Non rinnego nulla di ciò che ho vissuto ma sento e so che era necessario. Non mi sono mai pentito, nemmeno per un secondo, della mia scelta. Potrà apparire una scelta egoista per chi rimane ad aspettare, per chi sente la mia mancanza, ma so che chi mi vuole bene davvero capisce e vede che l’Alle di adesso è migliore.
Adesso posso offrire di più’ ai miei cari! Anche da lontano.”

Arrivederci Italia!

Ho lasciato l’Italia il 22 febbraio 2007. Una decisione presa quasi d’impeto. Più’ precisamente ho lasciato Sassuolo, piccola cittadina industriale ai piedi dell’appennino modenese, dove sempre avevo vissuto: esattamente 34 anni. La scuola gli amici tutta la mia vita si era svolta li. Dalle elementari all’università. Poi il lavoro, prima come funzionario commerciale, in vari settori poi, alla fine, quello che sembrava il sogno di una vita: investigatore privato. La cosa migliore che pensavo potesse capitarmi!

Fino a quel giorno che dissi a me stesso e a mia madre: vado via, in Venezuela! Lasciai la famiglia, gli amici e gli affetti, i ricordi, i dolori, il passato! Non era un addio ma un arrivederci: non sapevo a quando ma lo sapevo! Solo adesso, dopo quasi 5 anni da emigrante mi rendo conto che forse quella decisione la stavo maturando dentro da anni, inconsciamente. Mancava solo l’occasione, il pretesto, la scusa… non ho scelto una meta ne un posto specifico… mi ha scelto lei. Roraima, ragazza italo venezuelana di cui mi innamorai e alla quale feci la proposta di portarmi con sé, come una sorta di souvenir della “sua” cara e amata Italia.

Qualcosa è cambiato: la vita in Venezuela

Ed eccomi qui a Mérida, citta a 1600 metri sulle Ande venezuelane dove la vita scorre con ritmi e tempi differenti e dove intanto Roraima è diventata mia moglie. Forse stavo scappando forse inseguivo ancora il sogno di un adolescente, di tanti, che voleva andare via verso spiagge e paradisi immaginari e poco probabili, esistenti solo nella sua fantasia appunto. Qualcosa è cambiato. Qualcosa si è mosso dentro di me. Ho trovato o, meglio, ritrovato, qualcosa che avevo perso o forse non sapevo nemmeno di avere.

Alessandro è andato a vivere e lavorare in VenezuelaDal nulla, con Roraima, abbiamo iniziato un attività: confezione di abbigliamento per bambine. Il suo sogno, lei che aveva studiato come stilista in Italia voleva realizzare il sogno di avere una propria marca di abbigliamento. Mi sono buttato in un sogno non mio e lungo il cammino, mentre i vestiti e la fabbrichetta prendevano forma e crescevano ho trovato me stesso. E la mia identità che avevo perduto per i condizionamenti e le abitudini, gli sbagli e i rancori, il passato e i ricordi. Sono cresciuto insieme al mio spagnolo e alla fabbrica. Adesso i nostri vestiti e la nostra marca, Cuore alma italiana pasion latina, si vendono in tutta Venezuela. E grazie a Dio posso dedicarmi alle mie passioni, scoperte e ritrovate in questi anni.

Scappavo o cercavo?

Quando sono partito non sapevo che stavo scappando e non sapevo che stavo cercando qualcosa. Il tempo mi ha dato la consapevolezza che scappavo dal passato, dai ricordi, dagli errori e dai legami, da momenti burrascosi e difficili; e che cercavo la libertà nel senso dell’essere liberamente me stesso. Senza condizionamenti, senza influenze, senza retaggi di un passato troppo pesante da sopportare, di una vita che non si adattava a me che, del resto, non mi adattavo a lei. Nel 2007 mi ero dato un tempo limite, come una data di scadenza: 10 anni poi sarei tornato in Italia. Consideravo questo un trasloco non definitivo, a termine… adesso non lo so. Forse il viaggio non è ancora finito o piuttosto è appena iniziato.

Un tempo nuovo per l’Italia

Alessandro è andato a vivere e lavorare in VenezuelaIn Italia torno e tornerò: è la mia meta di vacanza. Quando gli italiani se ne vanno alla ricerca di posti esotici e improbabili avventure io torno alla cara e vecchia Italia. Gli amici e la famiglia sono sempre nei miei pensieri. Mi mancano, certo, ma ho imparato a l’importanza del tempo; non il tempo così come lo intendiamo in Italia. Il tempo che è denaro, il tempo che fa sempre correre in una frenesia di andare e venire, di essere sempre in ritardo, nulla di tutto ciò. Non è un tempo inteso in termini di quantità ma di qualità.

Ai miei amici e ai miei cari cerco di dare tempo di qualità quando torno in Italia. La prima volta sono rientrato dopo quasi tre anni e avevo paura! Mille paure a dire la verità. Paura di non potermi staccare di nuovo, paura di dire arrivederci, paura di vedere piangere ancora mia madre. Paura di rendermi conto che avevo fatto la scelta sbagliata, paura di rivedere persone e volti, paura di non avere la forza per proseguire e portare avanti una scelta… Ed effettivamente è stato difficile salutare tutti la seconda volta.

Non sopporto gli addii nemmeno se momentanei… Ma tornerò sicuro e forte. L’Italia e tutto ciò che significa. La carica emozionale che mi lega alla mia terra e più forte di ogni paura o timore. In Venezuela ho trovato me stesso, ho imparato ad amare me stesso e l’Italia. A scoprire quanto significhi l’uno e l’altra cosa. C’è chi dice che si apprezzano le cose belle solo quando si sono perdute… è un po’ così che funziona e che mi sento. Bisogna lasciare le radici per apprezzarle, uscire dal guscio per capirne l’importanza. Abbandonare un idea di se stessi, per capirsi e ritrovarsi. Mi sono ritrovato più forte, più sicuro. Mi voglio bene. Ed era ora.

L’ordine nel disordine: la gente, le piccole cose e le passioni

Questo posto confusionario, disordinato, senza regole ne’ orari per assurdo mi ha ridato equilibrio. Forse perché, come direbbe qualcuno, anche io sono così incasinato. E per questo mi trovo bene qui e mi sono espresso e ambientato al massimo.

Alessandro è andato a vivere e lavorare in VenezuelaIl Venezuela e la sua gente mi hanno insegnato e mi insegneranno ancora moltissimo: la compassione, quella vera; apprezzare ciò che si ha; la tolleranza, la spiritualità; la felicità per le piccole cose (piccole davvero); il sorriso di un bambino e le lacrime di una madre a cui ho regalato la loro prima foto… la povertà e l’umiltà, quelle vere non quelle sentite raccontare a scuola o al telegiornale… e un infinità di altre emozioni e storie che sto cercando di raccogliere in un libro di immagini ed emozioni che forse un giorno vedrà la luce.

Per il momento mi dedico alla scrittura di gialli, la mia passione come l’investigazione e la lettura. Tra le cose che ho trovato qui c’è appunto l’ispirazione, la calma e la forza per sedermi e scrivere il libro che avevo dentro da tempo ma che mai avevo nemmeno iniziato.

Oggi scrivere, domani…chissà!

Alessandro è andato a vivere e lavorare in VenezuelaIl 9 settembre 2011 ha visto la luce “D.I.S. Delitti in Secchia”, romanzo giallo ambientato a Sassuolo che sta riscuotendo un discreto successo. La prima edizione auto pubblicata in 500 copie sta circolando nella zona di Sassuolo e dintorni. Il prossimo anno verrà pubblicato da Caosfera edizioni a livello nazionale. Prenotabile sul sito www.caosfera.it, sezione tensioni. Spero di poterne trarre anche un film o un cortometraggio dal momento che mi dedico anche a questo con alcuni studenti universitari della ULA (Universidad de Los Andes) facoltà di cinema recitazione e direzione.

Ho partecipato ad alcuni cortometraggi e documentari in veste di attore. Sto lavorando ad altri due romanzi che spero possano prendere forma rapidamente. Quanto ad un mio possibile ritorno definitivo in Italia dopo questa mia emigrazione dell’anima ti farò sapere. Chissà cosa ha in serbo il futuro? Solo 8 anni fa pensavo che la vita fosse finita e quante cose sono successe….

Contatto email: allebiondo@hotmail.com

Di Emiliana Pistillo 22/02/2012

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