Alessia vive a Rotterdam dove lavora per un’agenzia di viaggi business
Alessia, trentenne di Genova, stanca di non trovare un lavoro con contratto regolare ha deciso di trasferirsi a vivere e lavorare a Rotterdam in Olanda insieme al suo ragazzo.
Ora lavora in un’agenzia di viaggi business per un’importante multinazionale.
Ciao Alessia, dove sei e cosa facevi quando eri in Italia?
Sono nata a Genova 30 anni fa e li’ ho vissuto tutta la mia vita se si esclude un anno, quando per il mio progetto Erasmus sono stata a Malaga 10 mesi. Amo la mia città’ e di lei mi mancano tantissime cose. Sono laureata in Comunicazione e da dopo la tesi (anche prima a dire il vero) ho fatto molti lavori. L’ultimo e più’ importante e’ stato in un’agenzia di animazione turistica dove mi occupavo praticamente di tutto : selezione e formazione del personale, contatto con i clienti, amministrazione, organizzazione, contrattazioni commerciali, Public Relations, marketing… insomma veramente TUTTO!
Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?
Per motivi personali abbiamo dovuto chiudere l’agenzia e da li’ ho deciso che dovevo dare una svolta alla mia vita. Avevo investito tanta energia in quel progetto, era come un figlio per me, quindi mi sono detta “O adesso o mai piu’ “… la situazione in Italia non era delle migliori e trovare un lavoro con un contratto regolare e uno stipendio degno era praticamente impossibile. Ancora avanzo 3000 euro da un mio vecchio datore di lavoro, disonesto e imbroglione. Non sopportavo più’ l’idea, a 28 anni, di avere contratti a progetto a poche centinaia di euro al mese. Volevo una vita normale, uno stipendio normale e un lavoro con contratto regolare. Volevo dei diritti. Quindi con il mio ragazzo abbiamo deciso di provarci… in Olanda!
Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?
Ho vissuto per 10 mesi a Malaga, nel sud della Spagna. Ho avuto la fortuna di vincere la mia borsa Erasmus li’. Sono stati mesi bellissimi! Oltre a ricordi indelebili da quell’esperienza mi sono portata a casa Stefano, il mio fidanzato. Ci siamo conosciuti li’ e ancora oggi dopo 6 anni stiamo insieme. Vivere in Spagna e’ davvero straordinario. Il clima e’ fantastico soprattutto al sud, sole e mare tutto l’anno. Il cibo buono e gli spagnoli super… anche se nel 2008 abbiamo perso proprio contro la Spagna agli Europei, quindi immagina gli sfotto’ per settimane! Per fortuna hanno poi vinto la finale, così’ in qualche modo abbiamo potuto goderci i festeggiamenti, anche se non erano i nostri.
Perché proprio hai scelto proprio l’Olanda?
Abbiamo scelto di trasferirci in Olanda perché’ qui avevamo un appoggio, un’amica sposata con un olandese era qui già’ da un anno, quindi il passaggio e’ stato molto semplice e naturale. I primi due mesi siamo stati ospiti a casa loro e senza fretta siamo riusciti a cercare e trovare lavoro e poi casa. Gliene saremo sempre grati! Inoltre in Olanda pur non parlando l’olandese, ma solo l’inglese, e’ possibile trovare un’occupazione: ci sono molte aziende multinazionali alla ricerca di native speakers. L’Inghilterra era troppo inflazionata, e la vita troppo cara. Non che qui non ci sia concorrenza e comunque, anche a livello di stile di vita, popolazione e paesaggi, ci piaceva l’Olanda. Entrambi c’eravamo già’ stati da turisti anni prima e per rinfrescarci la memoria c’eravamo tornati nel 2011.
Sei partita da sola o con il partner?
Sono partita con Stefano, il mio ragazzo. Non so se da sola avrei avuto lo stesso coraggio. In due e’ tutto più’ semplice. Ci si supporta e aiuta a vicenda, si diventa forti di fronte alle difficoltà’ insieme, e indubbiamente questa esperienza, non priva di ostacoli, ci ha unito tantissimo.
In che cosa consiste il tuo lavoro in Olanda?
Lavoro in un’agenzia di viaggi business per un’importante multinazionale petrolifera.
Oltre a questo per cosa altro si distingue la tua attività?
Tutti i giorni ho contatti con persone di tutte le nazionalità’. Non solo il mio inglese in un anno e mezzo e’ migliorato ma adesso riesco anche a riconoscere la provenienza delle persone dall’accento J Nella mia azienda lavoro “gomito a gomito” con colleghi di diversi paesi, olandesi in primis, ma anche polacchi, francesi, tedeschi, tunisini, congolesi, camerunensi, inglesi, argentini. Ogni giorno questa convivenza mi arricchisce.
Quali differenze sostanziali riscontri a livello lavorativo rispetto all’Italia?
Qui i lavoratori hanno molti più’ diritti. I contratti sono quasi sempre a tempo determinato all’inizio con ferie pagate e bonus a meta’ anno. I colloqui per una posizione sono almeno 2 e i selezionatori, spesso una responsabile del dipartimento risorse umane e un responsabile del dipartimento dove c’e’ la posizione aperta, ti mettono a tuo agio e ti danno modo di presentarti e raccontare cosa fai, chi sei, cosa vorresti fare, etc. In Italia la domanda tipica ai colloqui era: “mmm hai quasi 30 anni… vorrai mica avere un figlio appena ti assumo?”. Qui la prima domanda e’: “parlami di te, quali sono i tuoi punti di forza e i tuoi punti deboli?”. Approccio completamente diverso. Inoltre qui durante i colloqui il manager in questione ci teneva a presentare l’azienda e il business visto che la scelta dovrebbe essere reciproca.
Un’altra cosa che mi piace molto e’ il contatto diretto che si ha con i manager. Ci si da del tu, e si scherza se ci si incontra alla macchinetta del caffè’ o in ascensore. Spesso il mio manager e’ in jeans e maglietta, qui non si sta a guardare come uno e’ vestito, e se passando vede qualche immagine che lo incuriosisce sul mio schermo si ferma e mi chiede, puo’ essere un articolo di giornale o una foto di qualche citta’. Lo stesso se mi vede con la valigia pronta per partire, magari per un weekend.
Altra particolarità’ : macchinette del caffe’ (e zuppe) gratis.
Ah dimenticavo le spese di viaggio per andare in ufficio : tutte rimborsate, anche il supplemento per il treno veloce nel caso di Stefano che ogni giorno va da Rotterdam ad Amsterdam. Le spese sono coperte interamente, door to door.
Com’è avvenuta la tua integrazione nella società olandese?
Devo dire che inizialmente e’ stato molto piu’ semplice di quanto lo sia oggi. Mi spiego. Appena ho iniziato a lavorare qui ho legato subito con diversi colleghi. Abbiamo organizzato cene, cinema e feste in barca. Gli olandesi mi sono sembrati tutti molto carini e disponibili… con il passare del tempo invece questa cosa e’ un po’ cambiata. Non voglio parlare male di loro perche’ sono assolutamente grata a questo paese per l’opportunita’ che mi ha dato e continua a darmi, ma conoscendoli meglio ho capito quelli che sono i loro “difetti” o meglio particolarita’. Innanzitutto sono molto individualisti e poi sono molto poco flessibili mentalmente, assolutamente il contrario dell’italiano medio che saprebbe arrangiarsi in qualsiasi situazione. Sono per cosi’ dire un po’ quadrati nel loro modo di pensare e comportarsi.
L’Italia oramai è per te un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca?
Cerco di tornare a casa il piu’ possibile. Mi mancano gli affetti, la mia famiglia in primis e gli amici di una vita. Tutto il resto e’ superabile. Ci si abitua a tutto e se alcuni aspetti si vedono da un’altra prospettiva possono diventare persino positivi. Due esempi: il sole e il cibo.
E’ vero piove sempre, spesso anche in estate ma contrariamente a quanto succede in Italia non fa mai caldissimo, e questo puo’ essere un vantaggio. La notte dormiamo tranquillamente e riusciamo a correre senza rischiare di svenire. E quando c’e’ il sole le gioia e’ talmente tanta che ci godiamo la vita all’aria aperta con tutti noi stessi.
Per quanto riguarda il cibo invece direi che, tranne qualche taglio particolare di carne e lo stracchino, nei vari supermercati si trova tutto, inoltre non avendo una cultura culinaria in Olanda e’ possibile provare una cucina diversa ogni fine settimana. Sia in ristoranti che da asporto.
Alla fine e’ solo questione di prospettiva.
Vivere in Olanda sotto quali aspetti è meglio che in Italia ? E sotto quali aspetti è peggio?
L’olanda e’ meglio per la qualita’ della vita. Si lavora, gli stipendi sono piu’ alti della media nazionale italiana, si hanno piu’ diritti, i servizi funzionano bene, a partire dai treni, autobus fino ad arrivare alla burocrazia che spesso puo’ essere sbrigata on-line. Se si chiamano gli uffici pubblici qualcuno risponde sempre, e le attese non sono mai piu’ lunghe di 2 minuti, e sempre si hanno le risposte che si stavano cercando. Ad aprile ogni anno si fa la dichiarazione delle tasse dell’anno precedente (il nostro 730 per intenderci) on line o cartaceo e in pochi mesi il governo ti rimborsa le tasse che hai pagato di piu’ direttamente sul tuo conto corrente. Lo stesso vale per il contributo all’assicurazione medica, purtroppo obbligatoria. Abbiamo fatto richiesta online e una volta accettata (2 giorni), abbiamo ricevuto una lettera a casa che ci informava di quanto avremmo ricevuto ogni mese. Sempre direttamente sul conto bancario.
Non ho figli ma so che anche per i bambini ci sono diversi benefit.
L’aspetto piu’ negativo del vivere qui e’ la lontananza dagli affetti. Per tutto il resto c’e’ un rimedio! Per fortuna…
Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme?
Fatelo ma fatelo bene! Non pensiate che siccome avete voglia di lavorare allora possiate trovare sicuramente qualcosa. Venite con un buon livello di inglese e se non lo sapete studiatelo prima di partire! Inoltre considerate di avere da parte un po’ di risparmi per l’inizio perche’ nel primo periodo se ne vanno davvero tanti soldi. Se non fate bene i conti rischiate di ritrovarvi in un paese che non conoscete, senza amici e in mezzo a una strada.
Alessia lavorare Olanda Rotterdam.jpg
Che tipo di lavoro/attività/investimento è conveniente praticare per un italiano a Rotterdam?
Credo che la cucina italiana abbia un buon appeal su tutti, olandesi compresi. Anche il mercato immobiliare potrebbe essere un’idea. Comprare casa e’ molto piu’ conveniente che affittarla.
Pensi che ci siano molti italiani che vivono a Rotterdam?
Siamo in tanti anche se mai quanti ad Amsterdam. E’ bello ritrovarsi alle feste o in occasione delle partite della nazionale. Bene o male ci conosciamo abbastanza anche grazie ai vari gruppi Facebook.
Consiglieresti l’Olanda come meta per espatriare o più per una vacanza?
Per entrambe le cose. L’Olanda apparte il discorso qualita’ della vita e’ un paese bellissimo. Alcune citta’ sono delle perle. Penso a Delft, Leiden, Gouda e Utrecht.
Se parliamo poi di citta’ un po’ piu’ grosse, oltre ad Amsterdam che adoro, Den Haag e’ bellissima, molto elegante. Rotterdam e’ un caso apparte. Essendo stata completamente rasa al suolo durante la seconda guerra mondiale, e’ molto moderna con grattacieli che non rispecchiano il classico panorama olandese. Per lo shopping e’ l’ideale, per il portafogli un po’ meno.
Le cose da vedere sono tantissime e non basterebbe un post per descriverle tutte quindi assolutamente pensate all’Olanda anche come meta per le vostre vacanze.
Da non perdere oltre alle citta’ gia’ citate: Kinderdijk (parco dei mulini a vento), Volendam, Keukenhof (parco floreale aperto solo 2 mesi all’anno), Scheveningen (la Den Hague marina) e pesa del formaggio ad Alkmaar ogni venerdi’ mattina.
Blog: netherlandschiamaitalia.wordpress.com
Di Massimo Dallaglio 16/03/2014