Carlo Venco molla tutto per fare lo Skipper Oceanico

Carlo Venco, vicentino di nascita, figlio dei sette mari per adozione!

Pur avendo un impiego di alto livello in una famosa multinazionale farmaceutica, decide di mollare tutto e consacrarsi definitivamente alla sua passione, divenuta poi lavoro: fare lo skipper.
Fa riflettere un suo pensiero:

“Quando sei giovane fai quello che ti dicono gli altri e la società, ma quando ti rendi conto, crescendo, che la società ti richiede solo di girare come un ingranaggio di un grande orologio che accontenta solo il sistema e che in cambio non ti offre granché, ho deciso di pensare al mio benessere e a quello delle persone che amavo.”

Continuate a leggere per saperne di più sulla vita di questo skipper, che ha girato il mondo già 4 volte!

Carlo Venco molla tutto per fare lo Skipper OceanicoCiao Carlo, raccontaci un po’ di te, di dove sei e cosa facevi prima di diventare skipper oceanico?

Sono di Vicenza e lavoravo a livello dirigenziale per una famosa multinazionale farmaceutica.

Quando è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ossia, quando hai deciso di mollare tutto e cambiare vita?

La goccia non è stata una, ma tante.

Quando sei giovane fai quello che ti dicono gli altri e la società, ma quando ti rendi conto, crescendo, che la società ti richiede solo di girare come un ingranaggio di un grande orologio che accontenta solo il sistema e che in cambio non ti offre gran che, ho deciso di pensare al mio benessere e a quello delle persone che amavo.

Poi il caso ha voluto certi incontri; nel mio caso una persona che faceva il mio attuale lavoro e che mi ha offerto di provare.

Carlo Venco molla tutto per fare lo Skipper OceanicoSe ti chiedessero “dove vivi adesso”, cosa risponderesti?

In barca in giro per il mondo. ho appena finito di fare il giro del mondo in barca a vela.

Perché hai deciso di diventare skipper oceanico?

Perché era una delle mie grandi passioni ed è stata quella che mi ha permesso di girare il mondo.

Come hai iniziato? Come ti sei fatto le ossa e quando hai deciso di metterti in proprio?

Ho cominciato con una barca gestita da una agenzia di viaggi sulla quale io facevo il comandante e venivo pagato a prestazione.

In breve capii che poteva essere un’alternativa più soddisfacente per la qualità della mia vita e ho deciso di investire i pochi risparmi che avevo, costruendo una barca con la quale iniziare l’attività in proprio.

Carlo Venco molla tutto per fare lo Skipper OceanicoMa, in pratica come diventare skipper?

Quale caratteristica o attività ritieni più importante per lavorare come skipper oceanico?

E quanti soldi bisogna avere per iniziare?

Bisogna essere appassionati e convinti della scelta.

I soldi contano relativamente, nel senso si può anche lavorare per compagnie di noleggio come skipper – dopo aver acquisito la necessaria esperienza su altre barche di altri skipper, amici o conoscenti -.

Quanto puo’ costare una barca a vela per poter ospitare passeggeri a bordo?

Oggi con 50-60.000 euro si può iniziare, ma il problema non è l’acquisto della barca bensi’ la solita burocrazia italiana; è infatti la burocrazia il più grosso scoglio che impedisce alle persone che vorrebbero iniziare a realizzare questa opportunità.
P.S. Sto scrivendo un libro in cui descriverò più dettagliatamente l’inizio della mia carriera nautica!

Quanto è importante la conoscenza delle lingue straniere?

E’ molto importante per girare il mondo e per interagire con chi incontri ma, al giorno d’oggi, lo è anche in una vita normale.

Cosa si fa quando si è in viaggio su una barca a vela?

Quando si naviga le cose da fare sono molteplici: la regolazione delle vele, la scelta della rotta, il controllo del perfetto funzionamento degli apparati elettronici, elettrici, meccanici e velici.

In più bisogna occuparsi di tutto quello che riguarda la sopravvivenza: farsi da mangiare, lavare i piatti, contattare via radio e via telefono le persone care a terra e tranquillizzarle sullo stato del mare e della navigazione.

Carlo Venco molla tutto per fare lo Skipper OceanicoChe emozioni provi quando sei in viaggio?

Sicuramente diverse emozioni forti, ma fondamentalmente la sensazione di non essere attaccabile dalle cattiverie e dalle ingiustizie di questo sistema: stare in mezzo al mare mi dà sicurezza.

Sei un minimalista? Nel senso, vivere in barca di ha portato ad avere meno oggetti e cose materiali?

Ovviamente. La vita in barca non è la vita a terra dove la società ti impone di comprare un sacco di cose inutili.

Prima di cominciare a girare il mondo, avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi?

Avevo semplicemente fatto i viaggi classici che fanno diverse persone: Inghilterra, qualche capitale europea, Brasile e andare a sciare in Canada.

Viaggi da solo o con la partner o amici?

Da solo, ho appena fatto il giro del mondo 4 anni in solitario.

Carlo Venco molla tutto per fare lo Skipper OceanicoIn che cosa consiste la tua attività?

Noleggiare la mia barca condotta da me a persone che vogliono provare l’esperienza della vacanza in barca a vela.

Faccio traversate oceaniche. Ho fatto 41 traversate oceaniche, mica poco! 🙂

Come si evolvono le relazioni con gli altri passeggeri della barca in cosi’ poco spazio?

A volte si formano amicizie splendide e a volte antipatie.

Dipende dalle persone che si incontrano… come ovunque del resto!

Come affronti e risolvi il problema del visto quando vai nei Paese extra europei?

Oggi come oggi non è più un problema perché si fa tutto per via telematica.

Però in Indonesia, ad esempio, non è ancora la richiesta del visto non si puo’ ancora fare per via telematica, e la procedura è ovviamente più laboriosa se si va in barca.

Che tipo di visto richiedi? Basta un visto turistico?

In alcuni casi semplicemente un visto turistico, in altri, come per esempio negli Stati Uniti, le cose si complicano.

Quindi non sempre basta un visto turistico, ma questo vale anche in senso contrario: ai caraibi, ad esempio, non si ha bisogno di nessun visto!

Cos’hai notato di diverso, rispetto all’Italia, nei Paesi in cui sei stato?

Vivere è più semplice, le istituzioni sono meno coercitive e punitive: è più semplice vivere all’estero che in Italia purtroppo.

Come fai a saperti integrare, ogni volta, in realtà locali sostanzialmente differenti da quella italiana?

Parlando con le persone del luogo e vivendo lentamente ti integri nella mentalità dei Paesi che ti ospitano: basta avere una mente aperta al prossimo e al diverso da te.

Carlo Venco molla tutto per fare lo Skipper OceanicoSe potessi, in quale Paese in cui sei stato ti trasferiresti per sempre?

E in quale, invece non andresti mai a vivere?

Se potessi andrei a vivere in Indonesia, Thailandia, Nuova Zelanda, Tahiti, Martinica e Spagna.
Invece non vivrei mai alle Maldive e in Brasile.

Dai! E perché non vivresti mai alle Maldive e in Brasile? Molti Italiani farebbero carte false per andarci!

Alle Maldive perché le autorità non gradiscono presenze straniere se non nei ghetti turistici dati in concessione a tour operator.

In Brasile perché la violenza e l’ignoranza che ho trovato lo rendono un Paese pericoloso.

Ci potresti raccontare qualche evento particolare che ti è successo mentre eri in mare?

Certo! Sono saliti del malviventi in barca, quando ero in Indonesia; ma ho saputo difendermi gettandoli in mare.
In Sudafrica ho preso la burrasca più forte della mia vita: più di 80 nodi a largo di Durban! E’ durata circa 4 o 5 ore e per fortuna niente danni; purtroppo, le altre barche che erano con me hanno invece riportato danni non marginali, come la lacerazione delle vele.

Cosa consiglieresti ad altri Italiani che desiderassero seguire le tue orme e diventare skipper oceanico?

Partire senza paure e provare; solo cosi’ si puo’ capire se nella vita che vogliono fare veramente lo skipper, ossia se fa per loro o se è soltanto un sogno: bisogna verificarlo!!!
Non temete! A tornare indietro si fa sempre in tempo!

Come potrebbero iniziare?

Non ho ricette ad hoc, ma ognuno di noi deve trovare il proprio modo di affrontare la vita.
E’ comunque chiaro che non si può cominciare da un giorno all’altro, perché è un lavoro che richiede molta esperienza nautica.
Io, ad esempio, navigo da quando ero un ragazzo.

Carlo Venco molla tutto per fare lo Skipper OceanicoOgni quanto tempo ritorni in Italia? Cosa ti manca quando sei via?

Ogni anno, una volta all’anno in media.
Mi manca il cibo e gli affetti e… una gattina nera!

Conosci altre persone che hanno deciso di vivere come te? Li frequenti?

Sì. Li frequento e ci scambio opinioni ed esperienze non solo a livello nautico ma soprattutto di vita.

Cosa si prova a vivere da solo per lunghi periodi in mare?

Le sensazioni sono molteplici: alcune piacevoli e altre meno… ma in fin dei conti non dover sottostare ad esigenze di altri, eccetto a quelle della barca, semplifica molto la vita.
Mi sento fondamentalmente libero.

Ti sei mai pentito della tua scelta di vita?

No… anche se non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca! Mai!

Cell: +39 3333708944
Email: cvencodmsg@gmail.com
Profilo Facebook: Carlo Venco
Pagina Facebook: Traversate atlantiche e crociere ai caraibi in barca a vela con Carlo Venco
Web Site: www.barca-vela.com

Di Rocco Mela

“yourevolution”
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