Dormire in ostello
Foto di Josep Monter Martinez da Pixabay

Perchè conviene dormire negli ostelli spendendo poco

Un tempo, chi viaggiava con pochi spiccioli prediligeva solitamente un mezzo proprio in cui magari poteva anche dormire o comunque cercava quasi sempre di portarsi dietro una tenda, per risparmiare sul costo del pernottamento. Pian piano questa usanza è stata però abbandonata, un po’ per l’aumento del prezzo del carburante che ha reso i viaggi in auto di lunga distanza quasi un lusso e, dall’altra parte, per la diffusione dei voli low cost che permettono di viaggiare a prezzi stracciati, purché si sia disposti a ridurre al minimo il proprio bagaglio. Come diretta conseguenza, sempre meno persone si portano dietro la tenda o il sacco a pelo ma continuano comunque a cercare alloggi economici.

Dormire in ostello
Foto di Hans Braxmeier da Pixabay

Gli ostelli hanno saputo cogliere questa tendenza e sono diventati la soluzione ideale per chi viaggia con lo zaino in spalla e non dispone di un budget molto elevato poiché, oltre ad offrire un posto letto economico, spesso dispongono anche di una cucina condivisa ed anche di altri servizi gratuiti o comunque economici che, per chi viaggia in modo indipendente spendendo poco, sono preziosissimi. Basti pensare per esempio alla possibilità di poter fare una lavatrice, di disporre di una connessione ad internet gratuita o anche solo di consultare qualche guida relativa al paese che si sta visitando.

 

Negli ultimi anni, la continua crescita dei cosiddetti “backpacker” (viaggiatori “zaino in spalla”), ha portato ad una diffusione sempre maggiore di strutture “alberghiere” che permettono alloggi economici di questo tipo anche se in realtà la storia degli ostelli ha radici ben più remote che risalgono all’inizio del Novecento quando Richard Shirrmann, un maestro tedesco che stava facendo un viaggio con una scolaresca durante il periodo estivo, decise di far pernottare i suoi alunni in una scuola che in quella stagione era inutilizzata.

Il suo esempio ispirò diverse scuole tedesche che iniziarono ad offrire ospitalità agli studenti in viaggio durante i periodi di chiusura istituzionale e, pochi anni dopo, lo stesso Shirrmann, fondò il primo ostello per la gioventù. A quanto pare la sua idea fu molto apprezzata e, già negli anni ’30, in Germania c’erano oltre duemila ostelli.

All’inizio, gli ostelli furono ideati per ospitare i giovani che viaggiavano per l’Europa con pochissimi soldi, solitamente alla ricerca di un impiego o di qualche nuova opportunità. Con lo sviluppo del turismo di massa degli anni sessanta e settanta, gli ostelli videro aumentare sempre di più la domanda e si adeguarono alla tendenza, continuando ad offrire sistemazioni economiche a cui iniziarono però ad integrare servizi di qualità sempre maggiore.

Dormire in ostello
Foto di gery moser da Pixabay

Oggi gli ostelli sono diffusi un pò in tutto il mondo e non sono più prediletti soltanto dai giovani ma anche da una fascia di età sempre più ampia di viaggiatori low cost.
A parte un posto letto economico, oggi queste strutture offrono sempre più spesso anche aree comuni con giochi, libri e televisione e servizi quali cucina condivisa, lavanderia, biciclette a noleggio, Wi-Fi, e a volte addirittura piscina, campo da pallavolo e altro.
Gli ostelli sono così diventati una struttura ideale per chi vuole socializzare con persone provenienti da un po’ tutto il mondo e la loro offerta va ormai ben oltre il semplice pernottamento, diventando spesso il fulcro del viaggio stesso, grazie alle attività offerte e alla possibilità di incontrare altri viaggiatori con cui scambiare opinioni e preziosi consigli di viaggio.

Gli ostelli sono raggruppati principalmente in due grosse famiglie:

1) HOSTELLING INTERNATIONAL
Un’associazione nata negli anni trenta che raggruppa le varie associazioni nazionali, offrendo sconti sia per il pernottamento che per i biglietti di musei e altre attività culturali, in cambio di una quota annua che, in Italia, ammonta a due euro. Il sito www.hihostels.com raggruppa gli ostelli di tutto il mondo facenti parte di questa associazione e offre l’opportunità di prenotare il proprio soggiorno in uno di questi, mentre il sito della AIG raggruppa tutti gli ostelli italiani e permette di effettuare il tesseramento valido in tutte le strutture della Hostelling International.

2) BACKPACKERS HOSTEL o GUEST HOUSE
Ostelli indipendenti con meno regole che non richiedono un tesseramento e non pongono un limite di età per gli ospiti. Diffusi inizialmente soprattutto nei paesi di madrelingua inglese, in particolare in Australia, Nuova Zelanda e USA ma ormai molto diffusi anche nel Sud Est Asiatico e in tutte le grandi città europee. Questi ostelli sono raggruppati in diversi siti come Hostelbookers.com e Hostelworld.com attraverso i quali si può anche effettuare la prenotazione.

I PREZZI

I prezzi degli ostelli variano molto di paese in paese ma, in ogni caso, rappresentano quasi sempre la soluzione di pernottamento più economica disponibile sul territorio. A titolo di esempio, in una città come Barcellona, un posto letto in camerata parte da circa 10 euro mentre, in un paese come la Cambogia, si può facilmente trovare una camera doppia a meno di 4 dollari o un letto in camerata a partire da un dollaro in strutture che, al contrario di quanto si potrebbe pensare, spesso offrono servizi di qualità superiore a quelle europee, nonostante il prezzo sia decisamente inferiore.

Dormire in ostello
Foto di Josep Monter Martinez da Pixabay

La scelta di dormire in ostello non è però determinata solo dal prezzo del pernottamento in sé ma anche dai servizi aggiuntivi di cui si può disporre. Avere infatti a disposizione una cucina completamente attrezzata durante il proprio soggiorno all’estero, può permettere di risparmiare notevolmente anche sul vitto, evitando di andare sempre a mangiare al ristorante. Non ultimo, le aree comuni di cui solitamente dispongono gli ostelli, spesso sono veri e propri luoghi di incontro in cui i viaggiatori chiacchierano tra di loro, scambiandosi consigli su luoghi da visitare e attività da svolgere e diventano contenitori di preziose informazioni con cui neanche la migliore guida turistica potrebbe competere.

Un altra tendenza degli ultimi anni è quella che sta vedendo sempre più ostelli, soprattutto nelle capitali europee e in Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti, trasformarsi in veri e propri luoghi di festa dove i giovani vanno principalmente per incontrare altri viaggiatori e fare baldoria insieme, agevolati nel loro intento dalle attività organizzate dagli stessi ostelli, come giochi alcolici, serate a tema e tour per i locali della città.

Andando sul sito HOSTELBOOKERS è possibile trovare gli ostelli in qualunque paese al mondo, verificare i prezzi e disponibilità ed effettuare la tua prenotazione.

Buon Viaggio

Di Giacomo Savonitto

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