FRANCESCO HA REALIZZATO IL SUO SOGNO: UNA START UP A LONDRA
Francesco Stabilito, 24enne d’origini calabresi, dopo la laurea aveva un sogno. Ma per realizzarlo sapeva di aver bisogno di una semplicità burocratica che in Italia è praticamente impossibile trovare.
Parte alla volta della capitale inglese, e con spirito d’iniziativa e volontà ha realizzato la sua start up a Londra: l’applicazione “Fivhter” sul cinema, già disponibile per il sistema Android…
Ciao Francesco, ti va di presentarti ai nostri lettori? Cosa facevi e dove vivevi prima in Italia?
Ciao Luisa, mi chiamo Francesco Stabilito, ho 24 anni, mi sono laureato in Economia Aziendale presso l’Università della Calabria nel 2014.
Vivevo a Scalea, un paese in provincia di Cosenza.
Qual è stato il motivo che ti ha spinto a trasferirti all’estero?
Ho deciso di trasferirmi per avviare un’attività: vista la facilità burocratica offerta dal sistema inglese ho deciso di spostarmi appunto a Londra per provarci.
Abbiamo lanciato un social network che si chiama “fivhter” e la sua caratteristica è come gli utenti possono esprimersi: creando e condividendo liste da 5 elementi, con foto, di testo oppure sfidando altri amici.
Ora è disponibile per android ma a breve lanceremo il sito web e speriamo di crescere molto. Creare liste è qualcosa di naturale per poter esprimere idee, preferenze e pensieri, noi vogliamo rendere quest’attività così naturale social!
Qual è stato il motivo del trasferimento? Sei partito solo o in compagnia?
Appena trasferito qui, ci sono venuto con un ex collega universitario. Poi, dopo qualche mese, mi hanno raggiunto la mia ragazza e Luca Simonetti, cofondatore della startup che abbiamo creato qui a Londra. C’è anche un altro co-fondatore che però si trova in Italia, Francesco Garasto.
Hai notato differenze nel modo di vivere li rispetto all’Italia? Nel modo di vivere, nella cultura, la sicurezza?
Ci sono tantissime differenze, quella più netta ( e che fa più male) è il senso civico dei cittadini inglesi, la “cosa pubblica” la sentono davvero loro, e per questo motivo la rispettano e proteggono.
Questo è ciò che mi ha colpito, oltre al fatto che sicuramente il loro impegno sul lavoro è molto diverso, l’approccio che hanno a volte li fa sembrare più simili a dei robot.
Sicuramente sarà questo un motivo per il quale le “cose funzionano” meglio, ma si perde a volte il contatto umano con le persone, visto il loro focus su “lavoro, lavoro, lavoro!”
A Londra non ci si annoia mai, c’è sempre da fare e ci sono attrazioni per chiunque, è una città stupenda, moderna e dove trovare sempre qualcosa di nuovo e di interessante (se si riesce ad avere un po’ di tempo libero, cosa non facilissima!).
Come hai avuto l’idea per il tuo social network?
L’idea di creare un social network dove gli utenti possano esprimersi in Top5 l’ho avuto dopo la laurea, quando discutevo con amici sui migliori giocatori di Basket di tutti i tempi, ho notato che nessuno aveva la stessa opinione, ed allora ho immaginato di creare una piattaforma dove gli utenti possano discutere e scoprire le Top5 di qualsiasi cosa, e creare un luogo per trovare informazioni utili, proprio grazie allo stile dei contenuti in Top5.
Certo la prima cosa che viene in mente è quella di creare contenuti su cosa ci piace, ma il social network “fivhter” può essere analizzato per esprimere anche semplicemente idee “Le 5 cose che amo di Londra”, “I 5 motivi per andar via dall’Italia” ecc… non c’è limite a quello che si può creare e condividere.
Dopo aver messo nero su bianco l’idea, ho iniziato ad informarmi dal punto di vista burocratico, ed è lì che l’Italia ti da solo un’opzione a meno che tu non abbia capitali a disposizione, ovvero andartene.
Mi sono trasferito qui per aprire appunto l’azienda (fatto tutto online in mezz’ora, ad un costo di 20£ ).
Ora stiamo lavorando al sito web che sarà disponibile a breve per dare l’opportunità a chiunque di entrare nel nostro social e divertirsi leggendo quello che più gli interessa.
All’interno del social i contenuti sono divisi in più di 20 categorie, dallo sport alla musica, passando per cinema, tech ecc… Esiste anche una categoria momenti, dove si possono condividere magari le migliori foto di una serata con amici, di una notte in discoteca o di un viaggio!
Speriamo il progetto piaccia e che possa prendere piede, in un mercato dominato da giganti, proveremo con le nostre risorse scarse a farci strada ed a crescere!
Vorrei aggiungere che nel mensile di “Wired Italia” dello scorso marzo, nella sezione “Audi innovation award”, dove sono indicate le startup più promettenti dell’anno, fivhter era al primo posto!
Consiglieresti ad altri italiani di trasferirsi? C’è ancora possibilità di lavoro a Londra secondo te?
Consiglierei vivamente di trasferirsi, ma se lo si fa con degli obiettivi chiari su quello che si vuole raggiungere.
Offerte di lavoro ce ne sono molte, basta voglia di fare ed umiltà soprattutto all’inizio. Nonostante io sia venuto qui con un obiettivo chiaro, quello di lanciare il nostro social network, ho cominciato a lavorare in un fast food per poter vivere qui, in quanto è una città dove i costi sono molto elevati.
Senti mancanza di qualcosa o qualcuno? Pensi mai a tornare in Italia?
Sento mancanza della mia famiglia a volte, tornerei volentieri in Italia, sperando di poter contribuire in qualche modo a renderlo un posto migliore. Le esperienze all’estero fanno benissimo, ma mi piacerebbe tornare per mettere a disposizione ciò che ho imparato in altri paesi.
Email: francesco@fivhter.com
Di Luisa Galati
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