GABRIELE VILLA HA MOLLATO TUTTO PER TRASFERIRSI A VIVERE IN THAILANDIA A PHUKET
Gabriele Villa, 33enne di origine torinese, lavorava nel settore farmaceutico. Affascinato dalla Thailandia durante un viaggio, sente che è un ottimo posto per intraprendere attività commerciali, al contrario dell’Italia.
Così, a una settimana dal viaggio, riparte con biglietto di sola andata.
Ciao Gabriele, vuoi presentarti ai nostri lettori?
Mi chiamo Gabriele Villa, ho 33 anni e vivo a Phuket da 5 anni dopo aver fatto una breve parentesi a Bangkok.
Sono originario di Moncalieri in provincia di Torino, dove risiedevo ed ho vissuto e lavorato nel settore farmaceutico per 10 anni, prima come Agente di Commercio, poi capo Area e capo distretto.
Nel mio lavoro ho sempre ricoperto ruoli manageriali e nella gestione delle risorse umane.
Come hai deciso il trasferimento? Sei partito solo o in compagnia?
Ho deciso di trasferirmi in Thailandia dopo una vacanza a Bangkok, città che mi ha da subito affascinato per la sua immensità e le sue contraddizioni.
Osservando la gente e i luoghi, da subito ho fiutato le possibilità commerciali e di business che ci potevano essere nel paese. In Italia non с’erano e non ci sono piu’ le condizioni per un ragazzo di 25-30 anni di diventare un imprenditore o sviluppare un progetto commerciale per i vari motivi che spesso si ripetono, burocrazia, tasse, leggi assurde etc .
Cosi dopo essere tornato a Torino, dopo una settimana sono ripartito con un biglietto di sola andata con qualche risparmio che mi era rimasto in tasca dopo che la crisi aveva attanagliato anche me…
Dopo essermi imbattuto nel problema dei visti per poter rimanere in Thailandia decisi di iscrivermi alla UTL Unity Thai Language una scuola privata Thailandese, per imparare la lingua. Ho studiato un anno e 7 moduli finendo con passare un esame di scritto e parlato.
Che differenze trovi nel modo di vivere rispetto all’Italia? Pregi e difetti…
Le differenze e le difficolta’ sono molte a partire dalla lingua e dalla religione, la mentalita’ Thailandese da quella Italiana è del tutto diversa, è tutto il contrario di tutto.
I pregi di vivere in Thailandia sono sicuramente, il costo della vita inferiore, il clima sempre temperato, la positività e l’ottimismo delle persone, la pressione fiscale molto contenuta, la possibilità’ per una persona giovane di poter sviluppare un suo progetto senza tantissimi ostacoli.
Il difetto principale del vivere in Thailandia sicuramente e’ la difficolta’ per uno straniero di integrarsi con il popolo thailandese, le leggi che ostacolano il lavoro per gli stranieri, la difficolta’ nella ricerca di personale qualificato e professionale, i servizi di scarso livello.
Che attività svolgi lì? Consiglieresti ad altri italiani di trasferirsi a vivere in Thailandia? Che tipo di lavoro o attività consigli?
Ora vivo a Patong Beach, Phuket dove in societa’ con altre persone gestiamo 3 hotels, un ristorante, ed abbiamo una agenzia immobiliare e di servizi per espatriati, o persone che desiderano investire il proprio capitale in Thailandia.
Consiglierei agli Italiani di venire a vivere in Thailandia ma a certe condizioni: non sicuramente a cercare lavoro come dipendente, in quanto e’ molto difficile che le aziende assumano stranieri a causa dei costi molto elevati e delle leggi proibitive e sfavorevoli nell’ assunzione.
Consiglierei invece di venire a tutti coloro che hanno una mentalita’ imprenditoriale, una gran forza di volonta’ e un minimo di capitale da investire.
La Thailandia per queste persone offre ancora molti spazi in settori che ancora qui sono sconosciuti, non solo nel turismo, ma per esempio in nuovi servizi, tecnologie etc.
Per esempio nel settore del lusso ci sono grandi opporunita’, in quanto ci sono molti ricchi, molto denaro e pochi servizi di alto livello.
Ti manca qualcosa dell’Italia in particolare? Ci torneresti?
Mi manca tutto dell’Italia, il cibo, le tradizioni, le persone care. Lo considero ancora uno dei piu’ bei paese al mondo ed anche se ormai rimane una possibilita’ remota, ci ritornerei in futuro se ci fossero le condizioni per vivere con la mia famiglia. Avendo una moglie Thai e due figli che cresceranno qui, purtroppo non dipende solo da me!
Non capisco invece il popolo italiano, che subisce senza reagire, sopratutto i ragazzi della mia eta’, secondo me invece di lamentarsi e compiangersi dovrebbero o reagire per vivere in un paese migliore oppure andarsene.
Ricevo decine di email al giorno di persone e famiglie disperate che mi chiedono consigli sulla Thailandia, e sto avvertendo un malessere generale che mi mette molta tristezza.
Email: gabrielepbp@gmail.com
Di Luisa Galati