Giancarlo e Alessandra hanno aperto “Casa Barbara” un residence in Repubblica Dominicana
Giancarlo Signore e Alessandra Brazioli entrambi con un lavoro in Italia, ma con la consapevolezza di vivere lavorando, cambiano la loro vita trasferendosi a Las Terrenas in Repubblica Dominicana dove gestiscono bungalow, appartamenti e ville.
Ciao Ragazzi, di dove siete e da quanto tempo vivete a Las Terrenas?
Ciao a tutti siamo di Firenze e ci siamo trasferiti da quasi tre anni a Las Terrenas, Repubblica Dominicana.
La Repubblica Dominicana è stata la vostra prima scelta per quanto riguarda il trasferimento?
Volevamo andarcene dall’Italia e in realtà la nostra prima scelta era l’Australia. Purtroppo è molto difficile ottenere il visto se hai superato i 40 anni e non hai uno sponsor, per cui stavamo cercando su internet una soluzione alternativa. Un mio collega, che veniva in vacanza in Repubblica Dominicana da circa 10 anni, ha cominciato a parlarmi di questo paese e visto che si doveva sposare e sarebbe stato da solo, abbiamo deciso di accompagnarlo e fargli da testimoni.
Già dalla prima visita è stato amore a prima vista anche se il primo approccio, Boca Chica, non è stato dei migliori. Dopo i primi 4 giorni fra Boca Chica e Santo Domingo, ci siamo spostati a Sosua e ci è piaciuta moltissimo anche se il tipo di turismo che c’è è molto simile a quello di Boca Chica e abbiamo cominciato a pensare che forse avremmo dovuto scegliere un’altra destinazione per progetti a lungo termine ed in previsione di portare con noi tutta la famiglia (genitori).
Abbiamo cominciato ad informarci e abbiamo trovato Las Terrenas che, nonostante tutti dicessero essere più cara, sembrava un posto più a misura d’uomo. Nel 2014 siamo partiti per visitare Las Terrenas e ci siamo resi conto che per noi sarebbe stata molto meglio di Sosua: flusso turistico continuo, anche se all’epoca non avevamo ancora deciso che attività intraprendere una volta trasferiti, molti europei e nord americani residenti, kilometri e kilometri di spiagge, una vegetazione esplosiva….un paradiso!
Di cosa vi occupavate in Italia?
Entrambi avevamo un lavoro ed anche ben pagato ma volevamo avere tempo per fare quello che ci piace seppur lavorando.
Come si svolgevano le vostre giornate in italia? Adesso cosa è cambiato?
Ci svegliavamo intorno alle 7.30, caffè, ci mettevamo in macchina (sempre in mezzo al traffico), colazione al bar e ognuno nel suo posto di lavoro. Se eravamo fortunati pranzavamo insieme, altrimenti ci vedevamo la sera per cena (orari variabili perché io ero capotecnico per una multinazionale settore hotel e ristoranti quindi finché le chiamate non finivano non tornavo a casa; la mia compagna lavorava nelle spedizioni internazionali quindi finché le spedizioni non erano partite non poteva tornare a casa), divano, TV e letto. Nei fine settimana facevamo quello non riuscivamo a fare durante la settimana se non dovevo correre per qualche chiamata urgente. Tanta stanchezza e poca voglia di rimettersi in macchina per andare da qualche parte!
Ora ci svegliamo intorno alle 8, facciamo colazione insieme e rigorosamente a letto, lavoriamo insieme e passiamo tutta la giornata insieme. Se ci va andiamo in spiaggia o andiamo a fare un giro. Se non ne abbiamo voglia stiamo in casa con i nostri quattro cani (tutti trovatelli adottati qui) e ci dedichiamo ai nostri hobby.
Di cosa vi occupate ora a Las Terrenas?
Affittiamo bungalow, appartamenti, ville per tutte le tasche: dalla più economica per chi non può permettersi di spendere molto, alla villa lussuosa. Abbiamo diverse proprietà nostre (di proprietà o affittate direttamente) ed altre in gestione per lo più esclusiva. Non ci siamo comunque improvvisati: la mia compagna prima di lavorare nelle spedizioni ha gestito per molti anni alcuni alberghi a Firenze.
Siete finalmente soddisfatti della vostra attività?
Molto. Oltre la soddisfazione economica, nonostante sia molto difficile avere a che fare con persone diverse ogni giorno, c’è la soddisfazione personale del cliente che se ne va felice. In più abbiamo tempo libero per noi e possiamo lavorare insieme.
Come vi trovate a Las Terrenas, cosa vi piace di più?
Per una vacanza lo consigliamo assolutamente a tutti! Per viverci bisogna valutare fermandosi sul posto almeno qualche mese perché ci sono alcune cose a cui bisogna abituarsi che non sono per tutti. Sembra di essere tornati indietro nel tempo sotto molti aspetti: vedi i bambini che giocano con una ruota ed un bastone e sono felici, non si preoccupano di avere l’ultimo modello di telefonino o il vestito firmato.
La gioia di vivere e il saper apprezzare le piccole cose è una cosa molto importante e che da noi si sta perdendo a causa del consumismo. Qui si ripara ancora tutto e non si butta via niente, dalla televisione al caricabatterie del cellulare!!!
A parte il clima e il mare,ci piace la gente che è sempre sorridente ed è ancora disposta ad aiutare senza chiedere niente in cambio. Il vicino per loro è la seconda famiglia e chi non ha da magiare aiuta l’altro.
Sono un popolo semplice, che ancora si deve preoccupare di mettere insieme il pranzo con la cena per cui tanti problemi che affliggono la nostra società “moderna”, qui non esistono. Una delle cose che più abbiamo apprezzato è che pur non avendo soldi ed avendo difficoltà ad arrivare a fine mese, il sorriso non manca mai e lo dispensano ben volentieri a chiunque.
Questo è un paese che ti strega… sia per i suoi paesaggi che per la sua atmosfera. Quando te ne vai, anche dopo solo 15 giorni di vacanza, la lacrimuccia scende perché la tranquillità che ti da questo paese è difficile da trovare in Italia.
Avete avuto difficolta nel trasferimento?
Nessuna difficoltà anche perché i miei genitori erano già qui e ci hanno comunque aiutato a sistemarci finché non abbiamo trovato casa.
Che differenze sostanziali hai notato tra l’Italia e la Repubblica Dominicana?
Qui abbiamo meno bisogno di indotti dalla società moderna: telefonino ultimo modello, macchina nuova, vestiti e accessori alla moda, vacanze prenotate di anno in anno e tutte quelle necessità che non sono reali, ma che noi crediamo lo siano.
Qui si vive 365 giorni l’anno in pantaloncini, maglietta ed infradito e si viaggia rigorosamente in scooter o quad. I colmado, minimarket locali a conduzione famigliare, sono aperti fino a tarda notte, quindi puoi sempre trovare quello che ti serve, dalla carta igienica alla birra fresca.
Abbiamo la fortuna di mangiare verdura e frutta comprate direttamente dal contadino. Il pesce è naturalmente freschissimo ed economico e ti puoi permettere di gustarti un’aragosta sulla spiaggia per qualche decina di euro. Vedi ancora mucche e maiali aggirarsi per le strade e se non le vedi più, quasi sicuramente è perché sono diventati il pranzo o la cena di qualcuno 🙂
Cosa ne pensate di questi aspetti, stipendi, lavori, costo della vita e servizi offerti?
In Repubblica Dominicana non si può lavorare come dipendenti perché gli stipendi che ci sono non permettono a noi italiani di vivere secondo il nostro stile di vita. Vivere all’italiana è caro, per alcune cose anche più caro che in Italia, ma molte altre cose costano meno (un esempio: gli affitti).
Il sistema pensionistico c’è ma sembra che ancora nessuno ancora abbia capito come funziona 🙂 i servizi di immigrazione sono basici e bisogna un po’ affidarsi a chi ci si trova davanti in quel momento (oppure optare per un professionista serio che ti dia una mano), ma per alcune cose la burocrazia funziona meglio che in Italia!
Vivere e lavorare all’estero, ma ne siete usciti vincenti?
Parlo per la mia esperienza e per il paese dove vivo anche se alcune regole valgono in tutto il mondo. Gli affari facili e a basso prezzo non esistono e bisogna essere molto cauti prima di investire. Il paradiso terrestre non esiste ma può esistere un paese che ci si avvicini molto.
Prima di tutto bisogna studiare bene il paese dove decidiamo di trasferirci e valutare molto attentamente le varie opportunità. Non ci si può improvvisare ma bisogna sempre puntare su quello che sappiamo fare realmente e dove abbiamo esperienza. Tutto può sembrare facile, ma per avere successo bisogna conoscere il mestiere.
Una cosa importante è cercare di integrarsi il più possibile con la realtà locale perché isolandosi, ci si precludono molte possibilità. La Repubblica Dominicana ti dà ancora possibilità di investire e di avere una tua attività. Non si diventa ricchi ma ci si può permettere il lusso di andare a vedere un tramonto sulla spiaggia.
Dove immaginate il vostro futuro?
Direi sicuramente qui a Las Terrenas. Per ora non abbiamo nessuna intenzione di trasferirci altrove e non credo cambieremo opinione!
Se potreste tornare indietro rifareste lo stesso passo o rimarreste in Italia?
Lo rifarei senza ombra di dubbio e mi sono forse pentito di non averlo fatto prima!
Tornare in Italia no anche perche non ci manca per niente. Ci mancano alcuni amici ma sanno dove siamo e possono venirci a trovare!
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Di Maria Valentina Patanè