Il cassetto dei sogni di Jessica e Luca

Tutti abbiamo un cassetto dei sogni più o meno pieno. Ma nel momento in cui iniziamo a vuotarlo, realizzando alcuni di essi, nuovi sogni appaiono all’orizzonte riempiendo il cassetto sempre di più.

Questa è la storia di Jessica e Luca, una coppia che ad un certo punto della vita si è resa conto di far parte di un ingranaggio che non gli apparteneva. Una mattina si sono svegliati e hanno fatto la loro prima scelta consapevole: mollare tutto per cambiare vita e realizzare i loro sogni nel cassetto.

Ciao Jessica e Luca, volete presentarvi ai nostri lettori?

Siamo Jessica Guarneri e Luca Cavalli, 31 e 34 anni, entrambi nati e cresciuti in un minuscolo paesino in provincia di Cremona. Abbiamo iniziato a frequentarci ben 16 anni fa e dopo diversi anni di convivenza nel 2018 ci siamo sposati, proprio durante un viaggio!

Il cassetto dei sogni di Jessica e Luca

Di dove siete originari e di cosa vi occupavate prima del vostro cambiamento di vita?

Abbiamo iniziato a vivere insieme nel 2011, in un paese a una decina di km da quello in cui siamo cresciuti. Jessica appena ottenuto il diploma ha iniziato a lavorare come impiegata in un’azienda di Outsourching, facendo anche periodi come trasfertista pendolare. Luca, che ha iniziato a lavorare all’età di 16 anni, dai 18 ha iniziato a fare l’operaio turnista in un’azienda metalmeccanica.

Il cassetto dei sogni di Jessica e Luca

Ad un certo punto è arrivata l’esigenza di mollare tutto e cambiare vita. Avete voglia di raccontarci come è successo e perchè?

Abbiamo avuto per molti anni dentro di noi la sensazione di non essere nel posto giusto, non riuscivamo a riconoscerci nella vita che stavamo vivendo, c’era sempre qualcosa che non ci convinceva, che non ci tornava. I primi viaggi lontano da casa, durante i quali per le prime volte abbiamo preso contatto con culture e stili di vita tanto diversi dal nostro, hanno messo il seme nella nostra testa: quella semplicità, quella scoperta, quella sfida dell’adattarsi a tutto ci faceva sentire vivi e felici più che mai. Il processo é stato lungo, la possibilità di un cambio vita é diventato un argomento sempre più ricorrente tra noi, inizialmente ci sono state molte paure, tante domande e anche effettivi ostacoli.

Ma poi é arrivato il punto di non ritorno, ci siamo resi conto che la nostra vita era diventata solo parte di un ingranaggio costruito per ottenere un qualcosa che noi nemmeno volevamo, e nel quale eravamo capitati solo per un insieme di circostanze, senza aver effettivamente fatto nessuna scelta consapevole. Così, un giorno come un altro, mentre ci stavamo preparando la cena, dal nulla, dopo così tanti anni a parlarne e a sognarlo, ci siamo sentiti sicuri. Nel giro di 3 giorni lo abbiamo detto alle nostre famiglie, agli amici più stretti, e dato ufficialmente le dimissioni. Siamo partiti poco più di tre mesi dopo.

Quanti e quali paesi avete visitato finora? Come li avete scelti?

Abbiamo lasciato l’Italia il 17 ottobre 2020 alla volta del Portogallo. Da lì siamo volati in Brasile, poi Bolivia, Colombia e ora Messico. La scelta del dove andare nel 2020 non era esattamente la più facile, e tanto meno la più libera ovviamente. Diciamo che abbiamo iniziato scegliendo sempre quello che reputavamo migliore tra i posti possibili. Per noi migliore significa gap culturale maggiore, siamo molto attratti dallo scoprire culture, usanze, tradizioni diverse dalle nostre, magari evitando il più possibile le zone battute dal turismo di massa, dato che solitamente tende a snaturare un po’ il posto.

Avremmo voluto raggiungere l’Asia, che già conosciamo e amiamo per brevi viaggi fatti negli anni passati, ma dato la pandemia non è stato subito possibile. Ora ci rendiamo conto che questa é stata la nostra grande fortuna: questo limite ci ha fatto scoprire a fondo l’America Latina e abbattere le barriere e i pregiudizi che avevamo a riguardo, e ce ne siamo pazzamente innamorati!

Il cassetto dei sogni di Jessica e Luca

Sarò brutale 🙂 Potreste raccontarci come finanziate i vostri viaggi?

Avendo lavorato per molti anni consecutivi per le stesse aziende (Jessica 11 e Luca 15), con il licenziamento abbiamo ricevuto due buoni tfr. Il progetto iniziale era quello di spendere quei soldi viaggiando, prima di fermarci nuovamente a lavorare. In realtà ci siamo resi conto che le spese sono addirittura più basse rispetto a quello che credevamo. Adoriamo integrare il viaggio lavorando come volontari in ong o progetti sparsi per il mondo. Questo ci fa pensare che quei soldi potrebbero addirittura bastare per fare un piccolo investimento. Lo scopriremo strada facendo!

Raccontateci una vostra giornata tipo di oggi. Come è cambiata la vostra vita in rapporto a come era prima?

Grande domanda. Guarda, non sappiamo nemmeno che parole usare per rendere l’idea! Prima vivevamo giornate tutte pressoché simili, basate fondamentalmente sull’attesa del week end, o delle vacanze. Ci svegliavamo contro voglia, sperando che il tempo passasse in fretta per tornare a stare insieme a fare ciò che ci andava, anziché ciò che dovevamo. Ci sono scivolati via anni senza nemmeno rendercene conto.

Ora ogni giornata é piena zeppa di vita, di sentimenti. Per farti un esempio: ieri ci siamo svegliati prima dell’alba, abbiamo camminato in riva al mare sotto un meraviglioso cielo stellato, abbiamo visto il sole sorgere e tre tartarughe deporre le uova lungo la spiaggia. Ci siamo persi a fotografare delle bellissime dune di sabbia e dopo poche ore abbiamo iniziato uno spostamento un po’ complicato, cambiando 4 mezzi sgangherati in 7 ore. Stanchi e acciaccati siamo arrivati a destinazione trovandola inaspettatamente piena di gente.

Per mancanza di stanze disponibili abbiamo dovuto accamparci nella nostra tenda. Che già ci ha fatto arrabbiare tanto in passato dato che non resiste nemmeno a una goccia d’acqua. Come se non bastasse ci siamo anche fatti fregare da un uomo che ha evidentemente troppo a che fare con il turismo. Dopo tutta questa centrifuga di sentimenti, camminando per strada, abbiamo avuto un meraviglioso incontro casuale che proprio non ci aspettavamo. Che ci ha fatto chiudere la giornata con il sorriso e il cuore pieno di gratitudine.

Ovvio, non tutte le giornate sono così piene. Ma anche il semplice fare la spesa in negozi improbabili. O camminare per vicoli mai visti e parlare con gente nata e cresciuta in un contesto così diverso dal nostro alimenta la nostra felicità. Così come il rendersi conto che stanotte piove. Ma per fortuna nel frattempo abbiamo ripiegato la tenda e trovato una stanza!

Il cassetto dei sogni di Jessica e Luca

Avete cambiato la vostra vita ma siete cambiati anche voi? Cosa pensate di voi stessi prima, durante e a cambiamento avvenuto?

In molti aspetti ci riconosciamo in quello che eravamo prima del cambio vita. Non ci sono mai interessati i bei vestiti, l’apparire, il potere o la gloria lavorativa. Non abbiamo mai avuto paura di difendere le nostre idee, il nostro tempo o di batterci per i nostri sogni. Siamo sempre stati curiosi e attratti dalle differenze e da tutte quelle cose che ti stupiscono anziché confermare le tue idee.

L’essenza é quindi restata invariata. Ma il poterla alimentare e assecondare ha dato vita a una miriade di evoluzioni nel nostro modo di vedere e di vivere le cose. Guardando il lato più pratico, ci stiamo abituando sempre più a vivere con poco. Tanto che i nostri zaini nel percorso si stanno svuotando anziché riempiendo. Abbiamo imparato a vivere serenamente anche situazioni piuttosto estreme, in sistemazioni senza elettricità o acqua corrente ad esempio.

Ci siamo scoperti amanti della natura, quella vera. Quella fatta di tante cose belle ma anche tante pericolose, fastidiose o sporche. Adoriamo il lavoro manuale della terra, non lo avevamo mai provato prima! Abbiamo trovato una medicina all’essere asociali e riservati che ci caratterizzava in Italia. E anche una nuova tolleranza verso gli altri. E abbiamo iniziato ad amare profondamente le nostre radici. Siamo inaspettatamente diventati orgogliosi della nostra bella e piccola Italia come non lo eravamo mai stati prima.

Ci sono stati dei momenti di difficoltà? Se sì, come li avete superati?

Veri e propri momenti di difficoltà direi di no, per fortuna. Abbiamo avuto giorni no ovviamente, ma tutte cose che avevamo messo in conto. Ci é capitato di non sentirci bene a causa di un’intossicazione alimentare. Ma per fortuna abbiamo trovato facilmente un medico locale che ci seguisse e in pochi giorni siamo riusciti a gestire la situazione. E ci sono stati dei giorni in cui avremmo voluto tanto abbracciare le nostre famiglie e star loro vicino. Per fortuna in questo la tecnologia aiuta. Soprattutto aiuta il fatto che anche loro sognano con noi, ci spronano e ci incitano a fare sempre di più e di meglio. Diciamo che questo sostegno é la ricetta perfetta per riuscire ad affrontare ogni cosa.

Quale sogno o sogni avete realizzato?

Jessica si é licenziata dicendo ai colleghi che uno dei suoi primi obiettivi era quello di mungere una mucca a mano, e l’ha realizzato!

A parte gli scherzi, noi siamo nel bel mezzo del nostro sogno più grande, quello che tieni tanti anni nel cassetto perché pensi sia troppo speciale per poter essere realizzato davvero. Sognavamo di sentirci in sintonia con quello che abbiamo, con quello che facciamo e con ciò che siamo. E ora quella sintonia riempie le nostre giornate, al 100%.

Il cassetto dei sogni di Jessica e Luca

Realizzando sogni il cassetto dei sogni si vuota o si riempie sempre di più?

Il cassetto si é riempito di mille progetti che potrei stare qua a scriverne per ore! Capita quasi ogni giorno che ci vengano nuove idee che vorremmo sperimentare in un futuro più o meno lontano. E viaggiando capita altrettanto spesso che altre persone ci ispirino a riguardo. Ci piacerebbe comprare un terreno e vivere di sussistenza. O una capanna in mezzo al niente, in qualche villaggio dimenticato da Dio. Oppure imparare a lavorare il legno o a suonare qualche strumento indigeno. A volte ci piace anche pensare di dedicarci a un lungo e improbabile cammino. Così come abbiamo fatto tra Oporto e Aveiro appena partiti. Sì, possiamo dire che il cassetto pian piano arriva a non chiudersi nemmeno più da tanto che é pieno!

I vostri prossimi passi quali saranno? E quali saranno i vostri prossimi obbiettivi o desideri?

Non sappiamo prevedere molto a riguardo. Per ora probabilmente visiteremo ancora alcuni paesi in America Latina che ci attirano davvero tanto, poi si vedrà. Potrebbe essere che ci fermeremo per un po’ ad approfondire il volontariato in qualche realtà che abbiamo amato. Oppure che voleremo in Asia per conoscere al meglio anche quella parte di mondo. Oppure ancora che ci compreremo un mezzo da camperizzare per provare quest’altra tipologia di viaggio. Faremo qualche conto per capire se sarà necessario arrotondare con qualche settimana/mese di lavoro in Europa, tutto qua per ora.

Questo cambiamento ci ha fatto capire due cose molto importanti che abbiamo deciso di tenere come regole base nella nostra vita:

  • E’ sempre necessario calcolare un budget massimo anche per le entrate.
  • Il “per sempre” é da evitare in ogni decisione.

Cerco di spiegarmi meglio: siamo sempre più certi che limitare le entrate oltre che le uscite aiuti a vivere i soldi come mezzo e non come soluzione, a mantenere gli occhi sull’obiettivo, e a vivere in un rapporto ottimale tra tempo investito per guadagnare e tempo impiegato per viversi la propria felicità.

Per quanto riguarda il “per sempre”, invece, crediamo che ragionare riguardo decisioni definitive non sia necessario e soprattutto sia spesso una trappola. Ti vincola sia prima che dopo la scelta, senza darti nessuna garanzia sull’effettiva stabilità. Preferiamo concentrarci su scelte più modeste e meno vincolanti. In modo da poterle modellare in relazione ai cambiamenti delle nostre necessità.

Il cassetto dei sogni di Jessica e Luca

Volete aggiungere qualcosa?

Aggiungiamo solo che abbiamo un piccolo canale YouTube. In questi primi 16 mesi di viaggio ci ha aiutato a rendere le nostre famiglie parte del viaggio. Inizialmente lo usavamo principalmente per immortalare i nostri ricordi. Poi ci siamo accorti che era un modo semplice ed efficace per far sentire la nostra presenza più vicina alle nostre famiglie. In effetti é proprio con questo tramite che anche noi abbiamo iniziato anni fa a capire le prime dinamiche di chi viveva in viaggio prima di noi. Quindi se a qualcuno può essere utile conoscere la nostra realtà, vi aspettiamo su Mondo Magnete – la nostra Nuova Vita in Viaggio.

di Pamela Conforti

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