Ilaria Dei si è trasferita a vivere e lavorare in Giordania a Petra

“… Sono stra felice di vivere qui! Il Paese è sempre in crescita e quindi se vuoi realizzare un sogno di aprire una tua attività parti già senza una perdita. Il Paese è sicuro (io lascio macchina e casa aperte). Non c’è criminalità per le strade e neanche borseggiatori quindi cammini in totale relax, senza preoccuparti di chi ti sta accanto…”

Ciao Ilaria, presentati ai lettori di Mollotutto.

Mi chiamo Ilaria Dei, ho 38 anni e sono nata a Figline Valdarno. Ho sempre amato viaggiare e mi piace tutto ciò che ha a che fare con i matrimoni (anche se non mi reputo una persona particolarmente romantica).

Dove abiti e che lavoro fai? Quando hai deciso di mollare tutto e trasferirti in Giordania?

Abito a Petra in Giordania e sono molto felice. All’età di 18 anni mi sono trasferita a Dublino ed ero un Service Director per United Airlines. In uno dei miei tanti viaggi ho conosciuto a Petra il mio primo marito.

Lavorando a Dublino, lui mi raggiunse là. Dopo 4 anni di matrimonio nel 2007 decidemmo di spostarci a Petra e devo ammettere che fu la scelta più giusta che abbia mai fatto. Le cose con il mio primo marito non andarono bene. La cultura non c’entra molto: ero io che non ero uguale.

A Dublino avevo piena indipendenza, mentre qui per la lingua purtroppo avevo dei limiti, rendendomi veramente nervosa. Poi ho iniziato a capire, piano piano a parlare, a sapere dove andare e come comunicare, a capire i prezzi, i nomi delle cose che mi servivano e cosi via.

Dopo 3 mesi di assestamento ho trovato lavoro come manager di un tour operator JORDAN TOURS & TRAVEL. Sono il ground handler di grossi Tour Operators per molti mercati sia europei sia di altri continenti.

Dopo 2 anni, ho chiesto il divorzio e considerato che avevo già la nazionalità giordana ho pensato che la mia storia qua non era finita e sono rimasta.

Ho iniziato a occuparmi anche di produzioni cinematografiche occupandomi di permessi e crew. Lavoro con il mercato americano, inglese e indiano.

Nel 2011 ho conosciuto il mio attuale marito (ci siamo sposati l’anno scorso) e nel 2012 come se non lavorassi abbastanza ho coronato il mio sogno di aprire una boutique di vestiti da sposa a Petra, che ho chiamato “Bella silk”.

Ilaria Dei si è trasferita a vivere e lavorare in Giordania a PetraPer accedere al territorio giordano è necessario avere un visto? Tu come lo hai ottenuto?

Per venire in Giordania come turisti bisogna pagare un visto di 40.00JD all’arrivo.

Prendere la residenza è difficile per chi non è sposato con uno/una locale e richiedono anche l’esame del sangue.

La lingua maggiormente parlata è l’arabo, ma tutti (chi più chi meno) parlano l’inglese ed è quindi molto facile capirsi e spiegarsi. Tu come lo hai imparato?

Sì, la lingua parlata è solo l’arabo. L’inglese si parla probabilmente più nei posti turistici ma non aiuta molto per la vita di tutti i giorni dove hai a che fare con uffici pubblici, banche, uffici postali e negozi.

Qualcosa capiscono e sempre cercano di aiutarti, ma è comunque una difficoltà. Io non ho mai studiato ma lo parlo tranquillamente (altrimenti non potrei mandare avanti la mia boutique di vestiti da sposa che ha a che fare solo ed esclusivamente con il mercato locale).

Penso che la mia full immersion nella cultura mi abbia aiutata parecchio. Sì, all’inizio è stata dura, ma almeno adesso posso dire che ne è valsa la pena. Sono contenta di camminare per strada e capire di cosa parlano le persone che mi stanno intorno.

L’importante è provarci, ripetere quello che si sente, ogni giorno qualche parola e poi il resto viene da sé. Se l’ho imparato io, qualsiasi persona può farcela!

Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Dichiarata una delle sette meraviglie del mondo moderno. Petra, la città rosa, scolpita nella roccia, è uno dei luoghi più magici che esistano al mondo. Scoperta recentemente, questa città segreta viene visitata ogni anni da milioni di turisti. Il clima rende faticoso abitare lì?

A Petra si vive benissimo! Il villaggio alle porte del sito Unesco si chiama Wadi Musa: è in piena crescita e, oltre alle bellezze di Petra, anche le persone sono speciali. Si respira aria antica e la cultura locale nel suo splendore.

Quando sei parte nella società (e solo le donne danno l’approvazione) poi si apre tutto un mondo nuovo. Siamo poche “straniere” a Petra, ma siamo anche viste bene! A me per esempio piace che i vicini appena hanno qualcosa vengono con il sorriso a portarmelo come per esempio fichi, pane cotto sotto la sabbia, albicocche o anche un piatto di riso e carne.

La comunità è molto stretta e tutti conoscono quasi tutti. A Petra c’è tutto! Dagli alberghi a 5 stelle alla Nutella! Ovviamente non ci sono supermercati o centri commerciali per lo shopping, ma qui a Petra, il giorno libero vai a fare un BBQ nel deserto rosa ed è impagabile! Amman, la capitale dista solo 3 ore di macchina e quindi lo shopping si fa tranquillamente tornando poi nella culla rosa di Petra.

E il Mar Rosso?

Dista solo 2 ore di macchina da Petra quindi siamo vicini a tutto ciò che serve! D’estate fa caldo ma per fortuna è un clima secco, quindi la sera c’e’ sempre arietta fresca!

Ilaria Dei si è trasferita a vivere e lavorare in Giordania a PetraA Petra si possono incontrare i beduini ovunque con le loro bancarelle, anche nei posti più impensati. Spesso capita che ti offrano un tè e si siedano accanto ai turisti raccontando loro di Petra o delle loro famiglie. In generale tutto il popolo giordano è davvero molto ospitale e gentile. Tutto un altro modo di vivere rispetto al nostro, non credi?

Qua le persone sono molto ospitali. Adorano avere ospiti, fa proprio parte della cultura. Adorano raccontare del loro Paese. Siamo tutti fieri di Petra. Anche le nuove generazioni crescono con un grande senso di rispetto per Petra anche perché è fonte di guadagno e di benessere.

Le persone in Giordania in generale sempre cercano di aiutare e sono sorridenti. Non ci sono fiumi di persone a chiedere elemosina e anche I bambini a Petra che disertano la scuola non chiedono elemosina ma vendono braccialetti o pietre naturali colorate.

Il paesaggio giordano è molto vario si può andare nel deserto roccioso fino al mare, nel Mar Morto. Sono scenari davvero mozzafiato. Tu che abiti lì ormai ti sei abituata alle bellezze paesaggistiche?

Non mi abituerò mai alle bellezze della Giordania. Ogni giorno mi incanta. Io e mio marito abitiamo in un appartamento con il balcone che guarda le montagne di Petra. Le guardiamo e ammiriamo ogni sera al tramonto.

Tutte le volte che scendo a Petra nel sito archeologico è come la prima volta! Avrò 3000 fotografie! Anche il deserto di Wadi Rum è bellissimo! Insomma, stando in Giordania mi meraviglio di tutto come la prima volta con lo spirito di una “turista per sempre”.

Ho visitato molti Paesi del mondo, ma solo la Giordania riesce a emozionarmi ancora.

Parliamo degli usi e costumi della Giordania. Per motivi di pudore uomini e donne musulmani coprono il loro corpo il più possibile evitando così scollature e abiti corti. Questa consuetudine vale anche per il popolo giordano?

Per quanto riguarda usi e costumi il discorso è lungo, ma non complicato. Innanzitutto in Giordania ci sono musulmani e cristiani. Le due religioni convivono tranquillamente senza problemi.

Per quanto riguarda il vestiario, gli uomini musulmani non vanno mai in giro senza la maglietta a manica corta, ma o pantaloni corti al ginocchio sì.

Per le donne musulmane (e parlo di quello che ho sotto gli occhi tutti i giorni) sono coperte, ma con vestiti occidentali oppure si mettono il vestito tipico di qualsiasi colore (d’estate me lo metto pure io perché è pratico e fresco).

Qua non si usa il Burqa ma le ragazze portano veli con decori di brillantini e svariati colori. Le mie colleghe sono delle vere artiste del velo! Delle volte penso che per fare quello che fanno loro non mi basterebbero 3 ore al mattino.

A me le ragazze chiedono sempre consiglio sul vestire ed abbinamento del velo. Una frase che loro mi hanno detto tempo fa mi ha fatto capire quanto tanti hanno una idea sbagliata. Mi dissero che loro non uscirebbero mai senza velo, quanto io non me lo metterei mai. Qua non è imposto, ma loro lo mettono perché così richiede la religione nella quale credono. Poi ovviamente ci sono anche quelle che non se lo mettono e nessuno ha mai fatto violenza per questo.

Io posso solo parlare per la Giordania, le culture degli altri Paesi non le conosco e non mi sento di giudicare. Io mi vesto all’occidentale e probabilmente come mi vesto piace a mio marito in quanto non mi ha mai detto niente.

Non porto minigonne ma non le ho mai portate neanche prima. D’inverno mi metto i leggins con stivali al ginocchio e vestitini corti. Principalmente non si fa vedere la pelle, ma un jeans attillato e una maglietta va bene. Io non ho compresso il mio gusto per intenderci.

Poi se il mio gusto va bene con la cultura allora posso solo dire di essere stata fortunata e per questo vivo bene. Tipo io non sono un tipo da bikini e spiaggia quindi non andrei mai a vivere alle Maldive, per intenderci!

Ilaria Dei si è trasferita a vivere e lavorare in Giordania a PetraAqaba, l’unica città giordana a essere affacciata sul Mar Rosso proprio di fronte a Egitto e Israele, merita una visita perché permette di entrare molto in contatto con le abitudini del popolo giordano. Ti capita di recarti lì ogni tanto?

Ad Aqaba ci vado ogni 2/3 mesi, con i miei lavori non ho molto tempo libero. A me non esalta tanto ma comunque è una bella cittadina affacciata sul Mar Rosso.

Inoltre è tax free quindi adatta allo shopping. Il clima ad Aqaba è afoso ma è una cittadina in espansione e c’e’ anche l’aeroporto internazionale.

Poco indicata per i vegetariani, l’ottima cucina giordana si basa prevalentemente sulla carne. La colazione è prevalentemente salata, si possono gustare a tutte le ore il fuul (purè di fave bollite) o l’humus, mentre la parte “dolce” è più limitata.

Per quanto riguarda gli spuntini impossibile non assaporare i falafel con le varie salse (più o meno speziati) o lo shawarma, una sorta di kebab.

Ma dì la verità: ti manca il cibo italiano?

Cibo? Io sono vegetariana e qui ho ampia scelta! In realtà le insalatine qui sono gustosissime per via dei vegetali freschi e non di frigorifero! Insalate con lo yogurt, con pane fritto (Fattoush) e salsine di qualsiasi specie, pane fresco. Poi si trova la pasta e anche le lasagne. Ora, a me non piace cucinare ma si trova di tutto. I

o adoro la pizza e a Petra la migliore viene preparata dall’albergo Marriott dove c’è il ristorante italiano. Io e mio marito la prendiamo da asporto sempre lì! È vero, il dolce come lo intendo io si trova solo ad Amman.

Ad Amman ci sono le paste con la crema, bomboloni, eccetera. Qua a Petra no. Ma forse per la linea è anche meglio. Io vengo in italia solo una volta all’anno (per la BIT di Milano e poi vado a Firenze da mio padre) e appena atterro con l’aereo la prima cosa che voglio sono un caffè espresso e un bignè alla crema. Magari qualcuno aprisse una pasticceria qua!

Domanda retorica: sei felice di abitare lì? Ci dai qualche buon motivo per trasferirsi in Giordania e qualche lato negativo che vorresti cambiare del Paese?

Sono stra felice di vivere qui! Il Paese è sempre in crescita e quindi se vuoi realizzare un sogno di aprire una tua attività parti già senza una perdita. Il Paese è sicuro (io lascio macchina e casa aperte).

Non c’è criminalità per le strade e neanche borseggiatori quindi cammini in totale relax, senza preoccuparti di chi ti sta accanto. Ovviamente si pagano le tasse e ci sono le leggi ma non sono leggi o tasse assurde!

Quando lo stipendio ti permette un livello di vita medio/alto e ti permette di risparmiare per investire allora sei nel Paese giusto. E a Petra è cosi. Cosa cambierei in Giordania? Ma solo delle piccole cose tipo le Tasse di Importazione che sono altissime! Per il resto è tutto vivibile.

In Italia non si fa altro che parlare di crisi, tangenti e povertà. Dimmi che lì non succede e mi trasferisco domani.

No, qui non c’e’ la crisi. A Petra ci sono periodi di bassa stagione e servono a ricaricare le batterie dopo milioni di visitatori dell’alta stagione! Ma la crisi come la intendete in Italia non c’e’.

La monarchia è giovane e amatissima, quindi il paese non sarà mai in pericolo come la Siria, Egitto, Iraq.

Vorresti tornare in Italia prima o poi? Cosa ti manca della tua vecchia patria?

Sinceramente non tornerò mai a viverci anche se sono fiera di essere italiana! Sai, quando cresci e vivi fuori dal tuo Paese diventi un po’ egoista.

Quando torno in vacanza vorrei trovare tutto come l’ho lasciato e invece si perdono i pezzi.

La famiglia come me la ricordo con le sue tradizioni mi manca e purtroppo non si torna indietro. Rimangono solo i ricordi più belli e preziosi da trasferire alla mia di famiglia, quella costruita in questa cornice rosa.

Di Simona Cortopassi

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