LA SOCIETA’ AMERICANA
Gli Usa hanno una estensione 33 volte l’Italia, la varietà di panorami e di atmosfere e culture non è nemmeno paragonabile al nostro paese.
Gli Usa sono un grande pezzo di Mondo con tutte le sue contraddizioni, bellezze e nefandezze.
Gli americani son un popolo che ha sofferto poco, lo si riconosce subito. E’ un popolo che fa del comfort e del successo lo scopo principale della loro vita.
Avere successo nel risolvere la propria vita professionale e quindi averne in cambio riconoscimenti economici e sociali è lo scopo primario della società americana.
Questi valori sono oramai esportati in tutto il mondo economizzato ma è negli Usa che vi è il polo principale… e si sente!
L’americano medio non sa cosa vuol dire aver sofferto, non ha memoria di guerre e distruzione, ne di fame e privazione. Questo fa di loro un popolo estremamente positivo e fiducioso nel futuro.
Gli americani sognano in grande e realizzano in grande.
La differenza con noi europei è netta.
Noi siamo un popolo troppo impegnato a leccarci le ferite, pronti a covare disprezzo per ogni nuova ingiustizia e privazione, lamentosi e ingrati, pessimisti e delusi.
Noi europei siamo troppo impegnati nel passato per guardare al futuro con ottimismo. Siamo troppo impegnati a criticare il prossimo e aspettarci continue delusioni per iniziare a rimboccarci le maniche per costruire una nuova storia liberando i nostri sogni e le nostre infinite capacità.
Di contro invece gli americani pur sognando in grande mancano spesso di contenuti e profondità.
Loro costruiscono e combattono, si riuniscono a formare gruppi sociali, movimenti di ogni genere, scuole di ogni genere… Tutto pieno di bellissimi slogan ben impacchettati e immediatamente rivenduti con sincero entusiasmo.
Ma agli americani manca una cosa importante: lo spessore e la profondità legati al processo di lunga e dolorosa autocostruzione.
C’è superficialità in ogni cosa, cura per la bellezza della superficie e dell’apparenza anche nei temi più profondi.
Questo inganna all’apparenza e ti fa sentire piccolo piccolo, perché noi non siamo in grado di rivendere nessuna delle nostre idee. Ma alla lunga gli americani si perdono, ci si annoia di tutta questa meravigliosa qualità ben confezionata. Ci si annoia della finzione. Ed ecco che violentati dalla finzione molti si perdono e cercano altrove la verità.
L’America essendo un luogo di contraddizioni genera reietti: sono le persone che non ce la fanno, che vengono inghiottite in questo grande maelstrom di successo e vittoria, quelli che si pongono più domande, quelli che non seguono il ritmo, quelli troppo sensibili, quelli che si arrendono o che combattono troppo. L’America li caga via. Come un grande papà che ti vizia ma poi ti abbandona se non superi il test per essere un buon figlio fedele.
Ed è così che la gente muore per strada, è così che ci si ammazza per poco e si finisce facilmente sul lastrico.. è così che ci si può sentire fuori da tutto e morire dentro.. Questo da noi succede di meno, noi abbiamo molti più paracadute per chi soffre, per chi non ce la fa, c’è un tessuto sociale meno ben costruito ma più sincero, un tessuto sociale creato su valori più intimi e di vera amicizia. C’è la famiglia e la famiglia allargata. Non si rimane mai soli.
Il giovanotto americano di buona famiglia medio borghese deve essere cool e outdorsy.
Che significa figo e amante degli spazi aperti, che a noi invece non ce ne può fregare di meno. In pratica il giovanotto ben nutrito e dalle spalle larghe deve avere un bel sorriso e grandi denti bianchi, deve sembrare in forma e divertente (anche se mangia 23 hamburger al giorno e le sue battute fanno ridere i primi 5 minuti) e poi scalare 3,4 montagne al giorno così da poter apparire bello un giorno ai genitori della sua lei.
Perché un nuovo modello di successo è essere in forma e “aggredire” la natura con una bella giacca alla moda (ma non lo si dice) e un bel paio di scarponi giganti. Un po’ perché lo fanno gli altri, un po’ perché è divertente e un pò perché non farlo è da sfigati.
Il giovanotto in teoria dovrebbe essere anche gentile e socialmente attrattivo, poco spazio per il romanticismo o le discussioni contorte sul potenziale della meccanica quantistica. Il ragazzotto è in cerca di una ragazza pari modello che debba essere in forma e attraente e che non debba essere troppo contorta. Ed è qui che nasce il primo problema. Le donne sono tutte complesse: anche le americane!
La giovanotta americana è pressocchè uguale però devo dire che ha molte più sfumature.
Le donne sono sempre un passo avanti. La giovanotta americana di buona famiglia è una ragazza che normalmente ha sofferto molto, che si è sbattuta per capire le incongruenze della vita e alla fine ne è uscita vincitrice.
Credo anche che sia oramai un po’ stanca delle puttanate dell’apparire sano e belloccio a tutti i costi. Le ragazze vogliono verità e sincero dolore come sincera gioia. Loro sono in cerca di un uomo con tutte le sue contraddizioni, debolezze e forze, qualcuno che sappia piangere con loro più che sistemare la credenza o scalare una parete.
Ed è così che poi, disilluse, finiscono per diventare vegane oppure divorare enormi vaschette di gelato davanti alla tv.
Alla fine la società americana mi piace, mi piace il loro essere leggeri e ottimisti.
Mi piace il loro ritmo, la loro voglia di cambiare il mondo. Mi sento attratto da questo movimento di buontemponi simpatici e allegri che si tengono indaffarati. Alcuni di loro, pochi, sono seriamente impegnati e riescono a cambiarlo davvero il mondo.
In America la cose accadono ed i sogni si avverano, perché è più facile crederci che non provarci affatto.
Email: flavioeffect@alice.it
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