L'ultimo esploratore: Carlo Bondavalli esploratore diventare esploratore

Diventare esploratore: Carlo Bondavalli esploratore il primo ad aver raggiunto a piedi il Polo Nord Geomagnetico e Magnetico nel 1987. “Nell’85 decisi di mollare il mio lavoro per dedicarmi esclusivamente al mio nuovo “modus vivendi”, vivere viaggiando e fu una scelta giusta, riuscivo a mantenermi e a guadagnare con le sponsorizzazioni ed anche con le conferenze, interviste televisive e libri scritti”.

Carlo Bondavalli, è un onore averti fra di noi! Da dove viene un’esploratore famoso come te e dovi ti trovi adesso?

Sono di Reggio Emilia ed abito tutt’ora qui.

Quando hai deciso di diventare esploratore?

L'ultimo esploratore: Carlo Bondavalli esploratore diventare esploratoreFin da bambino avevo un notevole interesse per tutto ciò che era inconsueto, soprattutto la montagna, dove andavo regolarmente con mio padre, ma diciamo dopo il servizio militare a 20 anni ho capito quale poteva essere la mia strada.

Le esplorazioni polari in particolar modo e soprattutto le popolazioni che vivevano in quest’aria, gli Innuit (Eskimesi) ed i Ciukci del nord ovest Siberiano. Mi sono specializzato in Eskimologia ed ho partecipato a convegni con l’istituto polare Francese con il Prof. Jean Malaurie autore del libro “Gli ultimi re di Thule”.

Va anche detto che per far ciò non ho potuto iscrivermi all’Università, ma avevo capito che gli anni 80 erano quelli giusti per poter interpretare al meglio quelli che erano i miei progetti. Così, dopo un anno di lavoro avevo racimolato abbastanza denaro per poter partire per la Groenlandia da solo e vivere con gli Innuit per un mese, fu un’esperienza unica che non dimenticherò mai!

Che lavoro facevi prima di diventare esploratore?

L'ultimo esploratore: Carlo Bondavalli esploratore diventare esploratoreLavoravo part time, per mio cugino, con il quale gestivo un negozio di articoli per equitazione e questo l’ho portato avanti fino all’85 (spedizione in Antartide) dopo di che fino al 92 ho potuto dedicarmi a tempo pieno al mio nuovo lavoro, l’organizzazione di spedizioni polari prima, ed successivamente in tutto il mondo!

Quale è stata la tua prima avventura come Carlo Bondavalli eploratore?

La prima avventura e’ stata la Groenlandia dell’Ovest da solo e mal equipaggiato. Ma l’aver vissuto con gli eskimesi sull’isola di Ummanak per un mese – a causa anche della perdita dell’elicottero – cacciando e pescando con loro e condividendo ogni loro spazio, mi ha insegnato molto. Anche la loro lingua.

Quando hai deciso di mollare tutto per una strada senza meta e diventare esploratore…

L'ultimo esploratore: Carlo Bondavalli esploratore diventare esploratoreNell’85 decisi di mollare il mio lavoro per dedicarmi esclusivamente al mio nuovo “modus vivendi” e fu una scelta giusta, riuscivo a mantenermi e a guadagnare con le sponsorizzazioni ed anche con le conferenze, interviste televisive e libri scritti.

Altra scelta che feci, fu quella, a 27 anni, di comprare dei cani da slitta nello Yukon in Canada e poi iniziare l’allevamento, Yukon Kennel, in Italy a Borzano di Albinea e fu lì che iniziai a viver da solo ed a partecipare a numerose gare in tutta Europa di sleddog, tra le quali anche la mitica Alpirod e la Transitalia. Il tutto culminerà con un secondo classificato agli Europei del 90 di media distanza, 45 km al giorno x 3 giorni.

Che cosa ti è rimasto di questi viaggi?

L'ultimo esploratore: Carlo Bondavalli esploratore diventare esploratoreDi quei viaggi mi è rimasto un ricordo indelebile nel tempo e la voglia di ripartire, cosa che faccio ogni tanto, anche se in maniera meno avventurosa di un tempo, riesco pur sempre ad esprimere il mio indomato spirito per la conoscenza di “modus vivendi” differenti e di diversi stili di vita…

Ti ha colpito qualcosa in particolare di questi viaggi?

Di tutti questi viaggi e spedizioni non mi ha colpito nulla di estremamente particolare. Diciamo che tutti mi hanno lasciato un qualcosa, un segno indelebile nel tempo che mai si dissolverà!

Ti viene in mente qualche esperienza in particolare da raccontare?

L'ultimo esploratore: Carlo Bondavalli esploratore diventare esploratoreUn’esperienza notevole fu in Ecuador quando dormivamo in un territorio dei Waorani. Una tribù ostile alla presenza dell’uomo bianco nel loro territorio, il campo di notte, le candele accese sugli alberi, la paura di essere attaccati con le cerbottane al curano, poi improvvisamente Massimo si sveglia e grida ci attaccano!!! Ebbene li svegliandomi di soprassalto mi sono sentito la paura dentro come non mai… fortuna che era solo un incubo.

Hai in programma qualche altro viaggio in futuro?

Ora per il futuro, si ho in programma un viaggio in Namibia come accompagnatore del mio amico di Bologna.

Sei soddisfatto di tutto il percorso che hai fatto fino ad oggi?

L'ultimo esploratore: Carlo Bondavalli esploratore diventare esploratoreTirando le somme, si direi che son molto soddisfatto di tutto il percorso fatto fino ad oggi, in particolare anche avendo avuto la possibilità di esser stato “alle Falde del Kilimangiaro” a presentare il mio ultimo filmato della prima discesa in kayak in di 2 fiumi Tibetani ed aver divulgato il messaggio di quanto siano precarie le con dizioni dei Tibetani ora… potete veder l’intervista sul sito RAI digitando “Alle falde del kilimangiaro Tibet puntata del novembre 2011” o vedere i filmati su youtube digitando semplicemente il mio nome.

Come si riesce a vivere viaggiando e diventare esploratore, si può ancora fare?

Vivere viaggiando si può ancora, la vedrei come reportage di viaggi avventura. Come quelli che possiamo veder su Globe Trekking. Ma occorre sempre una produzione televisiva che sponsorizzi il tutto. Forse un po’ impensabile al momento attuale in Italia…

Ora hai un Bed & Breakfast come mai hai fatto anche questa scelta?

L'ultimo esploratore: Carlo Bondavalli esploratore diventare esploratoreHo trasformato casa mia in collina in un Bed & Breakfast, lo si può vedere anche sul mio sito. Viaggiando e dormendo spesso nei B&B di tutto il globo ho pensato che sarebbe stato bello dare la possibilità ad altre persone di un approccio diverso con l’albergatore, in special modo per chi deve organizzare dei viaggi, magari intrattenerli con un filmato e dando consigli di quella parte di mondo, dove magari anche io sono stato…

Come ti trovi ora?

Ora, comunque mi trovo, anche viste le attuali condizioni dell’Italia a dover “prendere” da mille parti! Non sono più i mitici anni 80 e 90 dove si riusciva a far interessare grandi platee ai tuoi viaggi. Con l’avvento di internet tutto e’ cambiato. Il mondo e’ diventato improvvisamente più piccolo e scontato. Errore, il mondo e’ sempre quello, siamo noi che abbiamo modificato le nostre prospettive!

Vuoi raccontare l’esplorazione più bella che hai fatto?

Penso comunque che le più belle ed incisive Spedizioni siano state diverse. In Primis esser stato il primo ad aver raggiunto il Polo Nord Geomagnetico a piedi e con un compagno Svizzero, Fulvio Mariani, l’aver raggiunto il Polo Magnetico assieme a Paolo Grisendi, sempre a piedi. Esser stato 3 mesi su un ‘isola senza l’ausilio di nulla, e procacciandomi il cibo da solo, vedi il libro “Solo nel Pacifico”.

E quella più pericolosa, ne hai avuta qualcuna in particolare?

La spedizione più pericolosa, forse e’ stata quella prima menzionata in Ecuador dove tra l’altro raggiunsi la vetta del Cotopaxi il vulcano attivo più alto al mondo 5993 metri in solitaria.

Hai in mente di fare altre esplorazioni?

Per il momento non ho spedizioni in cantiere, anche perché ora di sponsorizzazioni non se ne vedono più. E come ho fatto in Tibet dovrei pagarmela da solo. Compreso il film che tra l’altro, e’ stato divulgato dai media, ma senza essere stato retribuito….

Quale consiglio vuoi dare a chi volesse diventare esploratore?

Il mio consiglio a chi volesse diventare esploratore e’ : LASCIA
PERDERE ! IO HO INIZIATO NELL ’82 ED ERA TUTTA UN’ALTRA COSA. Il paese era in crescita, gli sponsor c’erano. I programmi televisivi, le riviste ed i social network ti richiedevano. Ora con l’avvento di internet, google maps, la crisi e lo scarso interesse globale e’ praticamente impossibile iniziare. Se non hai tu un forte capitale, per lo meno iniziale… questo e’ il mio modesto parere…

Invece cosa bisogna fare per diventare esploratore e seguire i tuoi passi?

Per seguire i miei passi, differentemente da me, che ho iniziato da niente servirebbe 
una forte motivazione, costanza. Come ho detto prima, avere un notevole capitale 
iniziale. Ma con le TV globali sarà sempre più dura. Tutti possono comprare 
programmi e foto. Per quanto concerne le riviste, in tutto il mondo ed a un 
solo click. Tu non potrai mai competere con National Geographic o la BBC… i numeri uno al mondo!
Comunque un grosso in bocca al lupo a tutti i lettori che vogliono diventare esploratore e intraprendere quello che per me e’ stato un sogno che non avrei mai pensato di realizzare …

Carlo Bondavalli è membro di:
• EXPLORERS CLUB (New York)
• ROYAL GEOGRAPHICAL SOCIETY (London)
• NATIONAL GEOGRAPHIC SOCIETY (Washington D.C.)
• CENTRE D’ETUDES ARCTIQUES (Paris)
• ISTITUTO GEOGRAFICO POLARE “Silvio Zavatti” (Fermo – Italia)

Per soggiornare nel B&B di Carlo e per contattarlo:
www.adventurestours.com

Di Maria Valentina Patanè 17/09/2012

“yourevolution”
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