Marina, un "cervello in fuga" negli Stati Uniti dottorato a zurigo

Marina, 27 anni, è un “cervello in fuga” negli Stati Uniti con già due esperienze all’estero. Marina Galvagni, bresciana è un “cervello in fuga” con già due esperienze all’estero: in Svizzera, per il suo dottorato a Zurigo, paese del quale ci parla definendolo connotato da estrema precisione ed efficienza e del quale però afferma di esserne rimasta “spiazzata”.

Da qualche mese si è trasferita negli Stati Uniti, nel North Carolina, dove ha sperimentato da subito un approccio molto positivo con la nuova realtà.
In entrambi i paesi comunque, quando sei straniero, le regole contano il doppio per te, ma è proprio grazie a queste regole che la meritocrazia e la tua professionalità vengono riconosciute maggiormente rispetto all’Italia.

Ciao Marina, di dove sei originaria? Come è avvenuta la decisione di trasferirti per il dottorato a Zurigo?

Marina, un "cervello in fuga" negli Stati Uniti dottorato a zurigoSono bresciana, ma ho fatto la laurea specialistica a Trieste. Quando stavo per laurearmi, ho deciso di voler fare un dottorato di ricerca. Nonostante avessi la possibilità di fermarmi a Trieste, e nonostante fosse una città ed un ambiente che mi piacevano molto, ho deciso di partire. Quando si fa ricerca, infatti, si sa che l’esperienza all’estero prima o poi va fatta, ed ho pensato che era meglio partire a 23 anni, che non a 30 per il dottorato a Zurigo.

E in che Paese sei andata?

Ho inviato CV e fatto colloqui, ed alla fine ho accettato un dottorato a Zurigo, dove sono rimasta tre anni. Durante questo tempo, ho conosciuto un ragazzo che e’ poi diventato mio marito. A gennaio ci siamo trasferiti assieme negli USA., in North Carolina.

Che differenze trovi tra l’Italia e la Svizzera, dove hai vissuto tre anni? Hai notato differenze culturali, economiche, o nello stile di vita?

Marina, un "cervello in fuga" negli Stati Uniti dottorato a zurigoRiguardo la Svizzera: nonostante io sia del Nord, e quindi in teoria molto simile nel modo di pensare alla Svizzera, mi sono trovata spiazzata. Gli svizzeri sono molto precisi, super organizzati, gentili entro i limiti ma freddi. Questo rende il loro Paese così preciso ed efficiente; se volete un posto dove le regole sono chiare e le eccezioni non esistono, probabilmente la Svizzera fa per voi.

Cosa intendi per “gli svizzeri sono freddi”?

Ti faccio qualche esempio:

– Se proponi ad un collega dopo il lavoro di andare a prendersi una birra, ti risponde “Va bene, che ne dici di giovedì fra tre settimane?”.

– Se, causa ghiaccio, scivoli e cadi di schiena nel parco, si girano a guardarti ma nessuno si avvicina per offrirti un aiuto a rialzarti. E’ difficile spiegare come gli svizzeri uniscano cortesia ad un freddo disinteresse e cieco amore per le regole rigide, creano un mix unico di cordialità ed ottusità.

Marina, un "cervello in fuga" negli Stati Uniti dottorato a zurigoImmaginate di essere in autostrada, e che la vostra auto si rompa. Prendete la prima uscita, e chiedete alla prima persona che incontrate dov’e’ l’officina più vicina. Questo signore vi da le indicazioni, ma al contempo appena ve ne siete andati chiama la polizia per segnalare la vostra targa. L’auto e’ rotta, perde olio, quindi e’ giusto che vi venga recapitato dalla polizia il conto per la pulizia del manto stradale. Conto salato, sono sempre salati.

– Ora, immaginate di stare tornando a casa, e di essere fermate da un tizio.

Questo signore si presenta, e’ il vostro dirimpettaio. Piacere, piacere. Ecco, ti ha fermato perché ieri, osservando col binocolo la finestra della tua cucina, si e’ accorto che c’e’ un nido di vespe sotto le persiane e quindi dovresti chiamare la disinfestazione… E si stupisce pure se ti arrabbi a sapere che ti osserva col binocolo. Infatti il concetto di privacy in Svizzera e’ molto particolare. I vicini non ti parlano, e c’e’ sempre silenzio e calma, però sei osservato tutto il tempo, ed e’ ritenuto normale.
La quantità di informazioni che hanno su ciascuno e’ impressionante e te ne accorgi solo quando sei negli uffici burocratici.

Lo svizzero medio e’ abbastanza razzista.

Marina, un "cervello in fuga" negli Stati Uniti dottorato a zurigoE’ convinto che il suo Paese stia facendo meglio economicamente del resto d’Europa perché lavorano di più e meglio. Si giustifica dicendo che loro hanno 4 settimane di ferie l’anno, non 5 come gli altri Paesi sfaticati, ed e’ questo loro modo di fare che li arricchisce. Non le banche ed il regime fiscale, ovviamente. Quando chiedi quanti abitanti ha la Svizzera, la risposta tipica e’: 6 milioni, più un milione di immigrati.

Come donna, come ti sei sentita nel periodo di permanenza in Svizzera durante il tuo dottorato a Zurigo?

Marina, un "cervello in fuga" negli Stati Uniti dottorato a zurigoEssere donna in Svizzera e’ ancora peggio. Infatti, al contrario di quanto si possa pensare, e’ un Paese molto maschilista. Le donne tipicamente non lavorano, e questo incide sulla vita di tutti, dagli orari dei negozi ed uffici alla disponibilità della lavatrice nel condominio (le lavatrici sono comuni, non nei singoli appartamenti, i turni sono stabiliti e sono tipicamente di mattina o pomeriggio, e mai di weekend). Il che rende la vita difficile a chi invece un lavoro ce l’ha. Non ci sono sostegni alle famiglie: gli asili sono carissimi, e le maestre d’asilo non esitano a fare ramanzine alle donne lavoratrici, indicandole come cattive madri.

E negli Stati Uniti come ti trovi ora?

Marina, un "cervello in fuga" negli Stati Uniti dottorato a zurigoGli USA sono tutt’altra storia. Vivo a Carrboro, in North Carolina, uno Stato del Sud. Non sono qui da molto, quindi queste sono le primissime impressioni, ma trovo sia un posto molto cordiale. E facile: facile fare la spesa (negozi aperto h24 anche nel paesino sperduto), facile fare l’assicurazione auto, bastano due telefonate ed un modulo via fax, facile aprire un conto in banca in soli 10 minuti e con una firma.

La gente sorride e saluta per strada, il che e’ un vero balsamo al cuore. Di contro, ho l’impressione che gli americani siano profondamente individualisti, persino qui in una cittadina del Sud. Molti hanno relazioni serie, ma a distanza, perché quello che conta e’ il tuo successo e carriera, quindi va bene stare insieme, ma quando non sono occupato a lavorare o divertirmi. Ad ogni modo, 6 mesi sono decisamente troppo pochi per carpire l’anima di un posto.

Qual è la tua attività adesso?

Sono una dottoranda in fisica teorica. Al momento, sto scrivendo la tesi per “dottorarmi” entro l’estate.

Pensi mai a tornare in Italia? Ti manca qualcosa in particolare?

Marina, un "cervello in fuga" negli Stati Uniti dottorato a zurigoNon tornerei in Italia. Non c’e’ posto per me in Italia, nessuna azienda sarebbe in grado di apprezzare la mia formazione. I contratti che mi sono stati offerti dall’Italia sono a dir poco ridicoli rispetto a quello che posso ottenere all’estero. Inoltre, negli ultimi anni ho vissuto con un respiro internazionale: le mie frequentazioni sono con persone di tutto il mondo, con esperienze da raccontare affascinanti e culture da condividere. Questa ricchezza non potrei mai trovarla in Italia, ed e’ diventata parte integrante della mia vita.
Ciò che mi manca però non e’ il cibo (so cucinare bene) ne’ la mentalità, spesso irritante, ma la mia famiglia ed il condividere con loro ogni giorno.

Consiglieresti ad altri italiani di vivere lì e fare un dottorato a Zurigo? Ci son opportunità lavorative?

Per chi vuole andare a vivere in Svizzera e fare un dottorato a Zurigo: munitevi di tanta pazienza e umiltà. Siate pronti ad accettare che anche il minimo sgarro venga severamente punito, e non solo in termini economici. Ad accettare la solitudine, soprattutto all’inizio. Ma in cambio avrete stipendi elevati ed una Nazione pulita, organizzata ed ordinata. E’ questione di cosa e’ più importante per voi.

Per chi vuole andare negli U.S.A.: sappiate che qui siete trattati da stranieri. La questione visto non e’ semplice, siate pronti a sentirvi sbeffeggiati dal primo poliziotto col panzone che passa solo perché avete un passaporto diverso (lo fanno), ed a dovervi mordere la lingua. Quando sei straniero, le regole contano il doppio per te. Ma a parte questo, che e’ vero ovunque ci si voglia trasferire all’estero, qui in North Carolina ci si trova bene.

Marina, un "cervello in fuga" negli Stati Uniti dottorato a zurigoCOMMENTO FOTO SCARPE:

Una decina di anni fa circa e’ uscito un film, The Big Fish. Il regista e’ di Carrboro, una cittadina da queste parti. Nel film c’e’ una scena in particolare: un paese così bello e felice, che la gente quando ci arriva appende le proprie scarpe sui fili dell’elettricita’ perché’ sa che non se ne andra’ mai piu’, percio’ non gli servono piu’.
La sera della prima, gli abitanti di Carrboro hanno preso spunto dal film… e la mattina dopo tutti i fili dell’elettricita’ erano pieni di scarpe. Ancora oggi se ne possono trovare qua e la’.

Di Luisa Galati 21/10/2013

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