Michela da sola si è trasferita a vivere in Australia

Michela si è trasferita da sola a vivere in Australia a Brisbane, città che vanta il clima migliore di tutta l’Australia e il costo della vita è inferiore a quello di Sidney e Melbourne.

Ciao Michela, di dove sei e cosa facevi quando eri in Italia?

Vengo da un paesino nella provincia di Modena che conta circa 12.000 anime. Concluse le scuole superiori e ottenuto il diploma di Grafica Pubblicitaria e Fotografia aprii un mio studio di grafica e stampa che gestii per 3 anni. Per svariati motivi decisi di chiudere. Subito dopo ebbi un’esperienza di circa 4 mesi in una tipografia nel mio paesino succeduta da altre due esperienze in negozi che trattavano oggetti, arredamento ed abbigliamento di seconda mano. L’ultima durò un anno e mezzo e si concluse il 29 gennaio 2012. Esattamente un mese dopo mi trasferii a Londra dove trascorsi un anno e 8 mesi!

Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?

Beh, la necessità di lasciare il mio paese credo sia piuttosto ovvia alla maggior parte de imiei connazionali! La differenza è che io un giorno ho deciso di mettermi in moto e prendere un volo, altre persone decidono invece di restare, entrambe decisioni da non discutere, ognuno fa ciò che crede giusto.
La mia voglia di viaggiare è sempre stata lì… in agguato, ma per un motivo o per un altro ho continuato a rimandare e rimandare ancora fino a che il momento perfetto arrivò quando mi ritrovai senza alcun tipo di impegno che mi legasse all’Italia.

Sei partita da sola o in coppia?

Da sola.

Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?

Assolutamente no! Solo vacanza di alcuni giorni o settimane.

Perché alla fine hai deciso di trasferirti proprio in Australia e in quale città per la precisione e per quale motivo?

L’Australia è sempre stata nei miei pensieri e sogni da quando ero piccola, ricordo che avevo 10/12 anni quando rimasi stupita di fronte ad alcune immagini sui libri di geografia che raffiguravano quel continente immenso, quella terra così lontana da me… l’andare in luoghi così remoti e scoprire nuovi mondi mi ha sempre affascinata ed è ciò che mi spinge a fare ciò che faccio.

Michela da sola si è trasferita a vivere in AustraliaTrascorsi ore ed ore a fare ricerche su internet mentre ancora ero a Londra per cercare di capire quale sarebbe stata la città migliore dalla quale partire. Brisbane conta circa 2 milioni di abitanti ed è situata centralmente nel continente australiano mentre ad esempio Sidney e Melbourne sono a sud; è collegata molto bene con tutte le altre parti del paese con treni, bus ed aerei ed è più vicina al nord quindi il clima è praticamente ideale! Infatti questa città vanta appunto il clima migliore di tutta l’Australia. Il costo della vita e inferiore a quello delle già citate Sidney e Melbourne.

Non è immensa e caotica come altre più famose metropoli, l’inquinamento è molto minore ed è molto vivibile. Ci sono piste per ciclisti e percorsi pedonali che portano ovunque, separati dalla strada dove circolano le vetture quindi estremamente sicuri. Dopo un mese e mezzo che vivo qui credo ancora di avere fatto la scelta giusta!

In che cosa consiste la tua attività?

Ancora non lavoro. Avevo qualche risparmio da parte dopo aver lavorato sodo a Londra quindi ho deciso di godermi un po’ il mio sogno diventato realtà! Prima di optare per bar e ristorazione sto cercando di focalizzarmi sulla mia passione che vorrei diventasse un lavoro: la fotografia. Se non dovessi trovare nulla in questo campo allora ovviamente mi butterei su qualcosa che ho già fatto in passato e che comunque mi garantirebbe uno stipendio.

Quali differenze sostanziali riscontri a livello lavorativo rispetto all’Italia?

Innanzitutto la facilità nel procedimento di assunzione. In Italia è sempre un percorso lungo e complicato essere assunti, in generale bisogna aspettare settimane per cominciare un nuovo impiego, a patto che lo si trovi! Gli stipendi fanno praticamente ridere, fermi a vent’anni fa. Gli affitti costano tantissimo, come si pretende che un giovane vada a vivere da solo quando più della metà del salario va a pagare un appartamento? Assumere personale in Italia è praticamente più una spesa di un guadagno per il datore di lavoro infatti mantenere un lavoratore costa una pazzia! Poi aggiungiamoci il fatto che una volta assunta una persona è praticamente impossibile licenziarla in caso di inadeguatezza o mancanza di lavoro… Il mercato non va avanti!

Michela da sola si è trasferita a vivere in AustraliaQui il procedimento è il seguente (parlando sempre in generale perché le eccezioni ci sono ovunque): spedisci via e-mail o consegni il tuo curriculum a mano, ti chiamano per un colloquio veloce di persona, telefonico o tramite Skype. Se vai bene ti fanno fare la prova pratica sul posto di lavoro, 2, 3 ore solitamente non pagate. Se passi anche questo gradino è fatta e si comincia! Tutto questo procedimento richiede un paio di giorni o una settimana massimo.

Com’è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale così differente da quella italiana?

Io come già detto ho vissuto un anno e 8 mesi a Londra. Questo sicuramente mi sta aiutando parecchio qui in Australia. Credo che comunque sia il proprio carattere la chiave per l’adattamento. Non tutti sono disposti ad adattarsi appunto, a condividere stanze da letto, bagni e spazi con sconosciuti. Oppure non avere tutte le comodità che abbiamo a casa nostra. Con famiglia ed amici a migliaia di chilometri di distanza con 9 ore di fuso orario. E con pochi vestiti, scarpe ed accessori in generale perché si deve viaggiare leggeri. Con una lingua a volte difficoltosa da comprendere e che quindi rende più complicato anche l’inserimento nella società.

Bisogna capire che qui i “padroni di casa” sono gli australiani non noi, quindi siamo noi immigrati a doversi adattare e rispettare ciò che per noi risulta diverso. Bisogna capire il perché questa società è considerata più chiusa e razzista… a patto che sia vero.

Michela da sola si è trasferita a vivere in AustraliaScusate ma in Italia noi integriamo gli immigrati nella nostra famiglia o rete di amicizie?! No! Quindi credo per loro sia un po’ così. Io fino ad ora ho conosciuto famiglie, uomini e donne australiani e tutti mi stanno accettando benissimo. Mi ospitano a casa loro senza avermi mai vista o conosciuta, mi invitano fuori con i loro amici, o a fare gite, grigliate, al cinema. Se questo è razzismo beh, allora dovremmo imparare qualcosa invece di giudicare.

L’Italia oramai è per te un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca?

Mettiamola in questo modo: io mi sento cittadina del mondo, non di un paese. Ho un’origine, un luogo nel quale sono nata, dove ho la mia famiglia, dove si parla la mia lingua e nel quale sono cresciuta in una determinata società con usi e costumi propri. Ma non per questo significa che il resto del mondo mi sia precluso.
Considero l’Italia la mia origine, il luogo nel quale mi sento a mio agio ma perché tutto mi è famigliare. Bisogna uscire dalla propria zona comfort per crescere ed imparare e mettersi alla prova.
Mi mancano le persone che ho lasciato, mi manca la privacy nei miei spazi, il guidare, il camino acceso, ma tutto questo fa parte di un processo normale nella vita di chi parte e lascia tutto quindi cerco di non pensarci e basta!

Vivere in Australia sotto quali aspetti è meglio che in Italia ? E sotto quali aspetti è peggio?

– Per cosa è meglio: situazione lavorativa, clima, stipendio, multiculturalità, vicinanza all’Asia e a luoghi turistici meravigliosi. Stile di vita più semplice e rilassato. Per quanto mi riguarda molta più voglia di praticare sport all’aria aperta.
– Per cosa è peggio: è un luogo remoto, lontano da tutto ed isolato, insetti ed animali fastidiosi o pericolosi come serpenti, ragni, meduse, squali, formiche. Difficoltà nel rimanere se un giorno ci si volesse stabilire. Alto costo delle scuole (per i non cittadini). Necessità di una macchina per gli spostamenti (cosa che comunque c’è anche in Italia).

Pensi ci siano molti italiani che vivono in Australia?

Tantissimi ma credo che siano comunque meno che in Inghilterra. O forse la sensazione è quella ma effettivamente ne incontro molto pochi. Sarà perché qui gli spazi sembrano infiniti e quindi la popolazione è molto più diluita sul territorio.
L’Australia intera conta 22 milioni di abitanti ed è più grande dell’Europa, solo in Italia siamo 60 milioni!

Consiglieresti l’Australia come meta per espatriare o più per una vacanza?

Il mio consiglio è comunque di fare un’esperienza di vivere all’estero almeno una volta nella vita! Se si ha la possibilità di venire in Australia sono certa che le aspettative non verrebbero deluse. Sia per una vacanza che per un trasferimento. Chi opta per una vacanza ha intenzioni completamente diverse da chi si trasferisce. Ogni individuo ha gusti diversi e di idee diverse.
Questo è un paese dalle mille sfaccettature, che ti può far innamorare o può farsi odiare,sta a te trovare l’equilibrio.

Hai qualche consiglio particolare per chi desiderasse seguire le tue orme?

Le mie orme sono solo mie… create dal mio passato, presente e da ciò che voglio nel futuro. Io sono qui con un Working Holiday Visa di un anno. Mi da la possibilità di avere un assaggio della vita australiana. Da ciò che ho provato e visto finora consiglio dipartire sicuramente con alcuni risparmi, almeno 3/5 mila euro.

Michela da sola si è trasferita a vivere in AustraliaUna volta arrivati potreste optare per cercare lavoro subito in una città o spostarvi in una fattoria, o comprare una macchina e cominciare un viaggio all’avventura… Le possibilità sono tante.
Fate tante ricerche su internet, parlate con gente che ci è stata, rivolgetevi ad un agente dell’immigrazione se avete dubbi o intendete ottenere un visto particolare diverso dal Working Holiday Visa.

Ma sopratutto MAI fidarvi delle opinioni scritte su forum e siti senza averle prima accertate sul sito del governo austaliano www.immi.gov.au/Pages/ Welcome.aspx . E’ la fonte più accreditata per eccellenza.

Ultima cosa: com’è il vostro livello di inglese? Se non lo parlate o il vostro livello è basso allora fatevi un corso in Italia prima di partire. Ottenete una certificazione come IELTS o ESOL.

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Di Massimo Dallaglio 16/01/2014

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