Mollo Tutto e divento Travel Blogger: La storia di Pietro Facciolo

Pietro non ha nemmeno provato a cercare lavoro in Italia: Durante gli studi universitari ha vinto una borsa di studio Erasmus di 9 mesi a Barcellona e poi un altro bando per un anno a Granada. Ha inoltre lavorato un’estate intera a Londra ed ha vissuto per 5 mesi a Montpellier… Dopo tutte queste esperienze fuori Patria ha deciso di “stabilirsi” definitivamente in Spagna a Barcellona da dove lavora come travel blogger. Questa la sua storia.

Ciao  Pietro, vuoi presentati ai nostri lettori, come ti chiami e di dove sei originario?

Mi chiamo Pietro Facciolo, ma nei miei blogs mi firmo come Pedro. Ho 31 anni.
La mia famiglia è calabrese, però anche loro a suo tempo sono emigrati. Io sono nato e cresciuto a Lodi, a mezz’ora da Milano.

Di dove sei e cosa facevi quando eri in Italia?

In Italia ho studiato fino all’età di 26 anni, fino ad ottenere la Laurea Specialistica in Economia, all’Università di Pavia.
Mi mantenevo con lavoretti nei bar, borse di studio e con l’aiuto dei miei genitori.

Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?
Travel Blogger Mollo TuttoAppena laureato non ho nemmeno provato a cercare lavoro in Italia. La situazione lavorativa per i giovani non era favorevole e non avevo fiducia che le cose migliorassero in futuro.

Se però dichiarassi che il motivo fosse solo questo allora sarei un po’ bugiardo, visto che ho deciso di installarmi in Spagna, dove le statistiche sull’impiego erano anche peggiori.
Diciamo che le due motivazioni principali per le quali ho cercato subito lavoro all’estero sono state la mancanza di fiducia nel mercato del lavoro italiano e la voglia di vivere in posti nuovi.

Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?

Travel Blogger Mollo TuttoDurante gli studi universitari ho vinto una borsa di studio Erasmus di 9 mesi a Barcellona e poi un altro bando per un anno a Granada. Ho inoltre lavorato un’estate intera a Londra ed ho vissuto per 5 mesi a Montpellier, mentre preparavo la mia tesi.

Sei partito da solo o in coppia?

Quando ho lasciato l’Italia sono partito da solo.

Perché hai scelto di trasferirti proprio in Spagna e in quale città vivi?

Ho scelto la Spagna per l’allegria delle persone e per il clima. Sarei tornato volentieri a vivere a Granada, però in Andalusia sì che è davvero un’impresa trovare un lavoro!
Quindi ho puntato su Barcellona, una città che già conoscevo bene e che a mio avviso offre possibilità agli stranieri con un titolo di studio e competenze linguistiche (senza grosse pretese di salario naturalmente).
Ora vivo in questa città da 5 anni ormai.

Travel Blogger Mollo TuttoConoscevi già la Spagna?

Come accennato in precedenza, avevo già vissuto un anno a Granada e un anno a Barcellona.
Inoltre ho anche percorso il Cammino di Santiago, attraversando a piedi tutto il nord, partendo dalla Francia (800km).

Come hai affrontato e risolto il problema del visto?

In Spagna non é molto complicato ottenere i documenti per lavorare.
Bisogna richiedere il NIE (un numero identificativo per i residenti) e la Seguridad Social (che assomiglia al codice fiscale). Dopo due o tre giorni di avanti-indietro per uffici vari si riesce ad ottenerli. Cercando su Google si trovano diversi siti in italiano che aiutano a districarsi in questa burocrazia.
Si tratta di certificati che valgono a vita; io i miei li avevo richiesti durante il primo Erasmus, ne avevo bisogno perché nei fine settimana lavoravo in un bar.
In generale non é stato un grosso problema mettersi in regola.

In che cosa consiste la tua attività?

Travel Blogger Mollo TuttoDopo un anno di stage ho trovato subito lavoro a tempo indeterminato e in 3 anni ricoprivo il ruolo di Trade Marketing Manager in un’impresa francese che opera nel mercato dei cofanetti d’esperienza in Spagna.

Non ero però felice in ambito lavorativo, la paga non cresceva proporzionalmente all’impegno messo e l’ambiente d’ufficio mi stava logorando fisicamente e psicologicamente.

Così mi sono detto che c’era da rimettersi in moto per trovare una via d’uscita a questa situazione. Ho preso in mano un blog in disuso della mia ragazza che trattava di turismo a Barcellona ed ho cominciato a lavorarci in ogni mio momento libero, fino all’ossessione.

Nel giro di tre anni il blog è diventato un punto di riferimento per gli italiani che vengono a Barcellona in vacanza.

Attualmente ricevo più di 3.000 visite al giorno da parte di turisti che cercano informazioni su come visitare intelligentemente la città e da 1 anno (agosto 2014) ho potuto lasciare il mio lavoro per dedicarmi solo al blog, senza nessun rimpianto economico!!

Oltre a questo per cosa altro si distingue la tua attività?

Travel Blogger Mollo TuttoLa differenza fondamentale con qualsiasi altro blog della concorrenza è che io metto al primo posto l’attenzione al cliente.

Per esempio, non mi limito a spiegare le varie alternative per arrivare dall’aeroporto al centro della città; a chiunque mi indica nei commenti l’indirizzo dell’hotel gli spiego che mezzi esatti conviene prendere nel suo specifico caso per raggiungerlo.

Tutti ricevono una risposta alle loro domande (spesso entro 12 ore). Essere utile, preciso e veloce sono i punti forti della mia attività!

Conosci molti italiani che vivono a Barcellona, li frequenti?

In 5 anni mi sono fatto parecchi amici. Tanti italiani, ma non solo. Ci vediamo spesso per un aperitivo nel pomeriggio o per uscire il fine settimana. Capita anche che si organizzino escursioni in giro per la Catalunya.

Quali differenze sostanziali riscontri a livello lavorativo rispetto all’Italia?

Travel Blogger Mollo TuttoCome ho precisato anteriormente non ho mai lavorato in Italia per quello che ho studiato, però per quello che sento ho l’impressione che in Spagna ci sia più meritocrazia.

Io stavo facendo carriera nell’impresa dove lavoravo solo grazie alle mie capacità, nonostante non conoscessi nessuna persona importante. La stessa cosa valeva per la mia ragazza e per altri conoscenti.

I contratti e le retribuzioni invece non sono niente di speciale neanche in Spagna. Inoltre è molto facile per le imprese licenziare, anche senza giusta causa e con un contratto a tempo indeterminato.

Com’è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale sostanzialmente differente da quella italiana?

Sarà che mi piace conoscere e vivere in posti nuovi e mi adatto facilmente, ma ritengo che in Spagna la vita sia parecchio simile all’Italia.
Non ho riscontrato nessun problema di integrazione.

L’Italia oramai è per te un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca?

In Italia cerco di tornarci almeno 3-4 volte l’anno per delle visite veloci.
Mi mancano le classiche cose: la famiglia, gli amici (che però vengono spesso a trovarmi) e soprattutto il cibo.

Vivere a Barcellona sotto quali aspetti è meglio che in Italia ? E sotto quali aspetti è peggio?

Io che sono cresciuto ai piedi della Madonnina, non posso fare a meno che ringraziare ogni mattina per il clima e per il mare ☺ È quello che più mi piace di Barcellona, insieme all’atmosfera che si respira nelle piazzette del quartiere Gracia, dei ristorantini tipici della Barceloneta o nella frizzante vita notturna del Raval.
Trovo anche accattivante vivere in una città cosmopolita, dove la diversità e l’integrazione tra le varie culture vanno a braccetto.

Barcellona è anche all’avanguardia nel settore del marketing online e del turismo, quello di cui mi occupo attualmente. Per esempio, i vari corsi gratuiti offerti della Barcelona Activa sono tenuti da persone preparatissime in materia e mi hanno dato un grande aiuto quando ancora non avevo competenze nel settore.

Quando passeggio per le vie della città, che siano vicoli del quartiere Gotico o architetture moderniste di Gaudì, mi sento sempre fiero di averla scelta!!

Non riesco a trovare invece nulla di negativo, a parte il troppo fritto nella cucina locale e la spinta separatista della Catalunya nei confronti del resto della Spagna, che mi rattrista molto.

Che progetti hai per il futuro?

Intanto ho lanciato da qualche mese la versione inglese e francese del sito, che gestiscono nel loro tempo libero due miei amici madrelingua che vivono a Barcellona.

Ho poi da poco assunto un caro amico laureato in antropologia e profondo conoscitore di Barcellona per rispondere ai commenti del lettori del blog e scrivere nuovi post.

Io invece mi sto dedicando al mio nuovo blog, che vuole essere una guida per viaggiare in tutto il mondo. Per fare questo dovrò organizzare la mia vita in modo da poter trascorrere parte dell’anno a Barcellona e parte viaggiando dappertutto nel pianeta ☺

In questo nuovo progetto mi aiuta la mia ragazza e compagna di viaggio Valeria, esperta di e-mail marketing e social media (anche lei arrivata a Barcellona dall’Italia e felicemente licenziatasi dal suo lavoro in ufficio).

Perché questo viaggio in Australia?

Per diventare travel blogger bisogna viaggiare!!
Abbiamo scelto l’Australia perché volevamo rassodare il nostro inglese e perché sapevamo di trovare posti magnifici da documentare.

Inoltre, nella nostra strategia, vogliamo differenziarci per le mete scelte, cercheremo infatti di visitare i luoghi più remoti della terra, per stupire il lettore 😉

Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme?

Non c’è da aver paura di realizzare i propri sogni!! Per cambiare vita bisogna mettere passione nel proprio progetto, avere pazienza nel raccogliere i frutti e soprattutto seguire i consigli del mio nuovo blog 🙂

Potete contattarmi per farmi qualsiasi domanda attraverso i commenti del sito www.buongiornoworld.com

o nella pagina Facebook:  www.facebook.com/buongiornoworld

Mucha suerte!!

Di Massimo Dallaglio

“yourevolution”
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