MOLLO TUTTO LA VITA E’ BREVE E VOGLIO ESSERE FELICE
Viviamo, purtroppo, in un pianeta in piena crisi, esistenziale ed economica, per eccesso di virtualità finanziaria, mentre l’economia teorica non riesce più a capire, spiegare, predire e correggere, nasce in noi l’esigenza di cambiare, di evolverci, ritrovare la vera realtà delle cose, la vera felicità che non è data solo dall’esigenza economica di avere tutto.
La vera felicità, infatti, s’identifica nel benessere e nella qualità della vita di ogni uno di noi, è definita attraverso standard e indicatori che rendono possibile la comparazione tra le condizioni di vita dei diversi Paesi del mondo.
E questo confronto ha permesso di evidenziare la poca significatività della dimensione economica delle nazioni e la necessità di ampliare l’analisi alla considerazione di fattori di natura non economica ma sociale e psicoantropologica, insomma non si parla solo di denaro.
Molti studiosi, infatti, hanno cercato, partendo proprio dalle Nazioni Unite fino all’Unione Europea, diversi metodi per definire e perfezionare quelli che sono gli indicatori della felicità, per analizzare meglio le condizioni reali di diversi Paesi del mondo per citarne alcuni indicativi:
il Gross National Happiness, la felicità nazionale lorda, adottato dal Bhutan, l’Human Development Index lanciato dall’Agenzia dell’ONU, il Canadian Index of Well Being definito dall’Università di Waterloo, all’Happy Planet Index elaborato dalla New Economics Foundation, al progetto italiano BES cioè il Benessere Equo e Sostenibile, nato da un’iniziativa congiunta del CNEL e dell’ISTAT per la misurazione del benessere e tanti altri illustri.
Il sistema adottato per misurare il FIL, la così detta Felicità Interna Lorda, non si limita al solo livello di reddito e di conseguenza di consumo di una nazione, ma introduce una serie di fattori e parametri che affiancano anche i dati del PIL.
Si è tenuta conto di aspetti, fondamentali, l’esistenza di uno sviluppo economico equo e sostenibile, che include l’istruzione, la sanità, la sicurezza, i servizi sociali e le infrastrutture, che permettono a ogni cittadino di avere stessi benefici come la cultura, valore importante che serve a promuovere il progresso, e altro fattore indispensabile, su cui tutti gli altri possono nascere e crescere, un buon governo.
Mollo tutto la Vita è breve e voglio essere felice, lo pensava anche il grande William Shakespeare, ecco una sua famosissima citazione de vi aiuterà a sintetizzare il vero significato della parola, felicità.
Sai perché sono sempre felice?
Perché non mi aspetto niente da nessuno; aspettare sempre fa male.
I problemi non sono eterni, hanno sempre una soluzione, l’unica cosa che non ha rimedio è la morte.
Non permettere a nessuno di insultarti, umiliarti o abbassare la tua autostima.
Le urla sono lo strumento dei codardi, di chi non ragiona.
Incontreremo sempre persone che ci considereranno colpevoli dei loro fallimenti.
Bisogna essere forti e sollevarsi dalle cadute che ci pone la vita, per ricordarci che dopo il tunnel oscuro e pieno di solitudine, arrivano cose molto buone.
“Non esiste male che non passi al bene”.
Per questo goditi la vita perché è molto corta, per questo amala, sii felice e sorridi sempre, vivo solo intensamente per te stesso e attraverso te stesso.
Ricorda:
- Prima di discutere, respira
- Prima di parlare, ascolta
- Prima di criticare, esaminati
- Prima di scrivere, pensa
- Prima di ferire, senti
- Prima di arrenderti, tenta
- Prima di morire… Vivi!
Se vuoi veramente essere felice, circondati di brave persone e sii una di quelle, ricorda, che quando meno te lo aspetti ci sarà chi ti farà vivere esperienze indimenticabili.
Di Francesca Capiloni