NUOVE REGOLE PER ESPORTAZIONE VEICOLI A MOTORE IN SEGUITO A RADIAZIONE
Sono finiti i tempi quando – chi aveva programmato un trasloco internazionale, con auto o moto – poteva pensare di partire il giorno dopo
il carico del container.
Purtroppo dal 2017, invece di rendere le cose piu’ semplici, la burocrazia italiana ci ha messo ancora lo zampino…
Sino a due anni fa per radiare un auto bastava recarsi al PRA o all’ACI riconsegnando targhe e libretto, pagare l’inevitabile gabella ed il gioco era fatto in una giornata! Veniva apposto un timbro sul certificato di proprieta’ attestante la radiazione per esportazione e si poteva procedere.
Questa procedura agevolava l’esportazione verso i paesi dove viene richiesta la presentazione dei documenti al consolato attestanti l’intenzione di trasferire i propri beni inclusa l’auto.
Poi pero’ i nostri legiferatori si sono accorti che in questo modo anche molti italiani radiavano l’auto per non dover piu’ pagare la tassa di possesso senza volerla effettivamente esportare, ma solo per tenere il veicolo in garage aspettando tempi migliori o in attesa di poter far riconoscere il mezzo come veicolo d’epoca con tutti i benefici del caso ed eventualmente re-immatricolarlo.
Cosi’ come dicevo, due anni fa, venne deciso di permettere la radiazione dell’auto solo dietro presentazione dei documenti di trasporto:
Ovvero la bolletta doganale di esportazione e la polizza di carico attestante l’effettiva partenza della nave sulla quale era caricata l’auto, cosa che dal giorno di carico causava la perdita di almeno tre giorni per la dogana e partenza nave.
Dall’inizio del 2017 la situazione e’ ulteriormente peggiorata in quanto al PRA o ACI non si accontentano di questa documentazione.
Pensando di migliorare le cose si sono collegati al sistema informatico delle dogane e finche’ non arriva la conferma sul sito della motorizzazione non e’ possibile effettuare la radiazione!
Teoricamente dovrebbe essere una implementazione del sistema.
Peccato che dietro ai sistemi informatici ci siano sempre le tastiere comandate dalle dita degli uomini… tanto e’ che al momento per verificare l’effettiva esportazione di un veicolo nei vari uffici del PRA si arrivi a dover aspettare 2 o 3 settimane.
Di per se potrebbe anche non essere un grosso problema, uno dice bastera’ anticipare la procedura ed il gioco e’ fatto.
Il fatto e’ che per molte destinazioni comw ad esempio Argentina, Messico, Ecuador, Peru, si deve presentare il packing list con l’elenco delle cose caricate nel container utilizzato per il trasloco inclusi i documenti attestanti la radiazione dell’auto.
Il problema e’ che normalmente chi ha caricato tutti i suoi beni in un container si ritrova con una casa completamente vuota e spesso da dover liberare al piu’ presto.
Con queste nuove regole ora si deve rassegnare a dover attendere settimane per avere in mano i documenti della radiazione e poter prendere appuntamento con il proprio consolato per poter far vidimare tutta la documentazione.
Di Paolo Astini