Professione disc jockey dj professionista diventare disc jockey

Professione Disc Jockey. Come diventare Disc Jockey professionista e lavorare all’estero. La professione del DJ professionista negli ultimi anni si è diffusa tantissimo e in maniera molto rapida, soprattutto fra giovani appassionati di ogni genere musicale. Il DJ professionista è una figura conosciuta in tutto il mondo. Non ci sono problemi a esercitare questo mestiere in un paese diverso da quello di origine. Anzi l’essere straniero, per questa professione a volte può essere un fattore vincente!
DJ è l’acronimo di DISC JOCKEY, ma cosa fa esattamente, dove nasce questa figura professionale? E come diventare Disc Jockey?

Chi è il dj professionista e cosa fa

Professione disc jockey dj professionista diventare disc jockeyCome già detto il DISC JOCKEY è una figura professionale del mondo della musica. Ed è chi mixa i brani musicali. Unendo varie tracce (inizialmente erano su vinile, poi sono venuti i cd) in sequenza in modo da ottenere un unico flusso musicale che sia piacevole da ascoltare. Altro incarico fondamentale è quello di selezionare e scegliere i dischi da mixare, in modo da inserire quel pezzo musicale in un determinato momento e in quella determinata occasione. La scelta deve essere eseguita tenendo conto dei gusti del pubblico. Ma deve anche rientrare nello stile e nei gusti musicali del DJ stesso.

Storia del disc jockey

Professione disc jockey dj professionista diventare disc jockeyLa nascita di questa figura professionale, è fatta coincidere con i primi esperimenti radiofonici, dove i pionieri della trasmissione via radio collegavano dei grammofoni a trasmettitori suonando alcuni dischi. Tuttavia, gli inizi dell’attività di DISC JOCKEY avvennero con l’apertura delle prime discoteche, in Francia durante la sua dominazione nazista. Infatti, il regime non vedeva di buon occhio la diffusione di opere discografiche del nemico americano, perciò era proibito suonare dischi d’oltreoceano.

Fu così che nacquero le primissime discothèques dove erano messi dischi jazz e blues provenienti dal nuovo continente. E qui entra in gioco il DJ in quanto, vi era la necessità di una persona che selezionasse i dischi e li mettesse.
Con l’uscita allo scoperto delle discoteche la figura del DISC JOCKEY fu esportata in America. Lì fu coniato il termine DISC JOCKEY, che significa letteralmente “fantino dei dischi”. Il suo compito era di mettere uno dopo l’altro i dischi (generalmente acquistati dal locale) ed effettuare avvisi al microfono; la paga del DISC JOCKEY di allora era uguale e a volte inferiore a quella del barista.

Con il “Saturday night fever”, il diffondersi della disco music e delle discoteche arrivò anche il prestigio del DJ professionista, poiché era considerato, con la scelta dei dischi, il responsabile della buona riuscita di un evento e della buona fama di un locale. Arriviamo così ai tempi dei Loft e delle discoteche. Divenuti luoghi d’amore per la musica. Dove la gente entrava per farsi trasportare dall’atmosfera creata dalla musica scelta dal DJ. Una delle prime star fu Dave Mancuso. Che ispirò un’intera generazione di frequentatori del suo Loft, forgiando grandi DJ come Frankie Knuckles, Larry Levan, Nicky Siano, François Kevorkian e Larry Heard.

House music

Professione disc jockey dj professionista diventare disc jockeyIl nome house deriva dal Warehouse, storico locale di Chicago il cui dj resident Frankie Knuckles, soprannominato The Godfather of House, è riconosciuto come il creatore. del movimento “House Music” che dette il LA a tutto un immenso filone di musica elettronica, prodotta dal DJ stesso che ne assunse il ruolo di sperimentatore, e funambolo del mixaggio, con la nascita del mixaggio “in battuta”, che consiste nel far combaciare perfettamente la velocità dei due dischi, al fine di creare un filo musicale unico. La velocità è misurata ed espressa in BPM, beats per minute = battiti al minuto.
Il mixaggio consiste nel miscelare brani in sequenza e senza brusche variazioni di tempo, creando un flusso sonoro continuo a favore della pista da ballo.

Carl Cox fu il primo a utilizzare in una serata tre piatti. Di cui due per mixare e uno per creare effetti. O inserire nella selezione delle versioni “a cappella” di canzoni per creare dei veri e propri remix dal vivo. Nel frattempo, nei ghetti neri nasceva un’altra interpretazione dell’arte del DJing: il Turntablism. Promosso da DJ première e soci, che vedranno sviluppata questa complessa arte fino a far diventare il giradischi un autentico strumento musicale. Capace di produrre dei suoni e delle melodie muovendo manualmente il disco sul platter (scratch).
Gli anni ’90 sono gli anni di definitiva consacrazione di questa figura professionale, con DJ quali Benny Benassi, Gigi D’Agostino, Coccoluto, Albertino, Molella, Fargetta, Prezioso, Ralf, Joe T. e tanti altri.

Come diventare dj professionista e lavorare all’estero

Professione disc jockey dj professionista diventare disc jockeySe volete diventare DJ professionista, prima di tutto armatevi di una buona dose di: passione, pazienza e voglia di divertirvi. Queste sono le peculiarità necessarie per iniziare la vostra carriera di DJ!

Passione, in quanto, si deve essere sicuri di quello che si sta per intraprendere, perché i prezzi delle attrezzature sono piuttosto alti. La pazienza è fondamentale perché non si può diventare DISC JOCKEY da un giorno all’altro. Bisogna metterci impegno e fare molto esercizio. Perciò più ci si esercita, più si prende dimestichezza e manualità con quest’arte. Infine la voglia di divertirsi è fondamentale; essa deve essere trasmessa agli altri, vi deve piacere stare in mezzo alle persone. Sentire l’energia che deriva dall’ascoltare la musica a tutto volume. E tramite essa esternare le vostre abilità musicali.

Strumentazione del DJ professionista

Professione disc jockey dj professionista diventare disc jockeyLa base di partenza per diventare DISC JOCKEY, non è solo la preparazione di base, ma soprattutto la strumentazione, necessaria per potervi esercitare ed esibire.
Innanzitutto distinguiamo due stili principali di come suonare con una consolle da DJ. Iniziamo a definire i termini tecnici:
Mixare, significa concatenare un certo numero di tracce creando il tipico “tappeto” musicale che non deve avere pause.

Scratchare è l’arte di fare emettere suoni ai dischi ed elaborarli con l’ausilio delle proprie mani per comporre un “assolo”, creato con la più svariata tipologia di basi, beat e rumori. Lo screcciare è anche chiamato Turntablism, ovvero, suonare il giradischi come si fa con qualsiasi altro strumento musicale.

Ora passiamo alla strumentazione. Per mixare avrete bisogno di un Mixer da “club” con una buona equalizzazione delle tre bande di frequenza (alti, medi e bassi) e magari più di due canali (come per esempio avere il canale per il microfono separato), dove poter collegare lettori CD e giradischi.
Per Scratchare avrete bisogno di un “battle mixer” che si focalizza particolarmente sulla qualità e la resistenza del cursore “Crossfader”, con il quale si devono tagliare i suoni. Un mixer da scratch deve avere necessariamente la regolazione della curva di taglio e l’interruttore per l’inversione dei canali.

Domanda fondamentale: con cosa “mettiamo” la musica?

Con i lettori CD o con il giradischi? I CDJ (lettori CD professionali da DJ) sono più pratici ed economici rispetto ai giradischi. Anche se i giradischi (Turntables) sono il simbolo d’identificazione dei DJ professionista, ormai la tecnologia è riuscita a sfornare CDJ in grado di simulare il feeling del vinile.

Altra cosa fondamentale è pensare al vostro comfort, in quanto potreste ritrovarvi a girare per i locali, o feste varie con borsoni immensi pieni zeppi di dischi in vinile, quindi magari è meglio optare per i CD, da riporre in comodi astucci contenenti anche 100 CD.

Ultimo consiglio, è di andare a comprare la strumentazione necessaria in negozi specializzati, e attendere magari un po’ di tempo per mettere da parte i soldi e potervi permettere gli strumenti migliori, inoltre se lì comprate di seconda mano affidatevi a negozi d’usato garantito.
Strumento indispensabile per il DJ sono le cuffie. Per quest’accessorio un consiglio è di scegliere il migliore, anche se la qualità costa.

Imparare l’arte del DJ

Dopo aver provveduto all’attrezzatura, è necessario imparare l’arte del DISC JOCKEY. Ricordate che l’esercizio non si avrà solo all’inizio ma sarà sempre una costante della vostra attività. In quanto, vi permetterà non solo di rimanere sempre in allenamento, ma anche di imparare nuove e tecniche. E magari inventarne di nuove.

Per diventare DISC JOCKEY non è necessario frequentare un corso, o prendere un diploma specifico. Anche se conoscenze di base della musica possono solo aiutare. Tuttavia, si possono trovare dei corsi per imparare a diventare disc jockey anche su internet, completamente gratuiti, come sul canale Youtube, dove troverete video che mostrano le varie tecniche o tutorial su come far funzionare gli strumenti. Un esempio da segnalare è: il lavoro di DJ www.it.youtube.com/user/ellaskins.

Inoltre ci sono molti siti internet che offrono corsi on line completamente gratuiti, oltre a trovare un’ampia dispensa teorica. Se avete degli amici che hanno la vostra stessa passione cercate di organizzare delle serate in compagnia. In modo da potervi scambiare consigli e imparare insieme.

Altra cosa fondamentale per diventare DISC JOCKEY è l’aggiornamento continuo. Perché le tendenze musicali cambiano continuamente, quindi dovrete essere pronti a rispondere alle esigenze del vostro pubblico. Ma non dimenticate mai il vostro stile!
La musica è amata in tutto il mondo, e diventare DISC JOCKEY è considerata una vera e propria arte che richiede esperienza e talento, come per qualsiasi altro musicista. Oggi il DJ è considerato una star del mondo della musica. Con guadagni elevatissimi, tournée e serate anche in tutto il mondo. Per questo è una professione che può essere tranquillamente svolta all’estero.

Di Jilian Cosci 12/02/2013

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