Stefano, 48 anni, ha scelto di trasferirsi e lavorare a Panama nel 2007 con sua moglie
Stefano si è trasferito con sua moglie a vivere a Panama nel 2007 dove ha avviato un’attività di produzione di pasta fresca. Oggi è in grado di offrire consigli, aiuto ed assistenza a coloro che desiderano trasferirsi a vivere a Panama.
Di dove sei originario e cosa facevi quando eri in Italia?
Sono nato a Milano e vi ho vissuto fino al 2001, poi mi sono trasferito a Rho. Dal 1987 al 2005 ho lavorato presso due aziende multinazionali nel campo della telefonia mobile, poi dal 2004 ho aperto un ristorante a Rho, che ho venduto nel 2008.
Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia e trasferirsi e lavorare a Panama?
Il nostro ristorante, lavorava bene, ma dopo che nel 2004 mi sono ammalato di leucemia, ho cominciato a vedere le cose in modo diverso. Dal 2002 venivamo a Panama per fare visita ai parenti, qui abitava mia suocero. Inizialmente Panama non ci era piaciuta, ma poi con gli anni (si veniva qua 2 volte all’anno per un mese cada volta) si e´ detto: “non é così’ male, lo stile di vita qui é molto rilassante”, e così nel 2007 abbiamo deciso e l’anno dopo ci siamo trasferiti.
Non avevamo un esigenza reale di trasferirsi e lavorare a Panama, solo la voglia di cominciare a vivere una vita tranquilla, con meno soldi, sicuramente, ma più umana.
Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?
Io personalmente no, tranne due viaggi a Cuba, ogni volta di un mesetto, con mia moglie per trovare mio suocero, che prima di Panama viveva a Cuba.
Perché hai scelto proprio Panama come meta?
Di cuba sono innamorato, gente colta, allegra, ma non si può’ lavorare. Panama perché c’era mio suocero e poi perché é un paese stabile, sicuro, economicamente in crescita.
Sei partito da solo o con il partner?
Sono partito con mia moglie.
Come hai affrontato/risolto il problema del visto permanente che serve per trasferirsi e lavorare a Panama?
Qui esiste un accordo Panama -Italia per cui é più´facile avere i visti di soggiorno permanenti, ho avuto la fortuna di trovare un avvocato onesto, con cui collaboro ormai da 5 anni, che ha svolto tutte le pratiche.
In che cosa consiste la tua attività?
Principalmente aiutare gli italiani che vengono qua a fare i vari documenti a trovare casa, e a non fare gli errori che ho fatto io, poi mi occupo pure di produrre pasta fresca per un ristorante.
Oltre a questo per cosa altro si distingue la tua attività?
Sicuramente per la mia serietà e per il fatto che io seguo personalmente i miei clienti, li accompagno in prima persona e cerco di risolvere tutti i problemi che si presentano. Inoltre qua sto facendo dei corsi approfonditi di spagnolo per poter insegnare la lingua agli italiani. Inoltre io mi occupo solo di Italiani, niente persone di altre nazionalità.
Quali differenze sostanziali riscontri a livello lavorativo rispetto all’Italia?
Le differenze sono enormi e non facile da capire per la nostra mentalità europea.
Innanzitutto i tempi: qui tutto é lento, forse troppo, non esiste professionalità.
Panama è uno dei pochi paesi dove c’è più lavoro che manodopera, solo poco retribuita, gli stipendi vanno dai 400$ il mese ai 2000$ di dirigenti. Ma il datore di lavoro preferisce pagare due operai a 400 $ che lavorano male che uno 800$ che lavora bene. Trasferirsi e lavorare a Panama lo si fa per essere imprenditori non lavoratori dipendenti. Ma questo é un discorso molto complesso da affrontare in poche righe…
Com’è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale così differente da quella italiana?
Cominciamo con il dire che i panamensi cercano di non integrarsi molti con gli stranieri, solo se fai il loro stesso lavoro hai qualche chance, bisogna dire che l’amicizia qui a Panama ha canoni diversi dalla nostra. Per esempio non ti invitano mai a casa, poi non li vedi per mesi e quando li rincontri sembra che ti sei appena lasciato. Per loro é normale così.
L’Italia oramai è per te un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca?
Torno in Italia almeno una volta ogni due anni, per fare delle visite, mi manca ogni tanto qualche prodotto, e gli amici, la gita fuori porta con amici veri, quelli che conosci da una vita. Per il resto non ho nostalgia.
Traferirsi e lavorare a Panama sotto quali aspetti è meglio che in Italia? E sotto quali aspetti è peggio?
Qui hai una qualità della vita più umana, meno pressioni da quelle fiscali a quelle lavorative.
Puoi fare quello che desideri senza avere uno stato contro e senza che il vicino ti giudichi. Ci sono supermercati aperti 24 ore come anche le farmacie.
E’ peggio per quanto riguarda la professionalità: sei costretto ad non avere certezze sui tempi, devi avere una pazienza infinita
La sanità è un’altro problema: qui devi avere un assicurazione se no non ti curano! Poi la scuola non é certo ai nostri livelli.
Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme e trasferirsi e lavorare a Panama?
Io non ho avuto la fortuna di incontrare una persona (come me adesso) che mi abbia aiutato all’inizio; mio suocero ci ha dato una mano, ma non era molto professionale. Consiglio di venire a Panama e starci un mese circa, farsi un giro per vedere il paese e poi tornare in Italia e pensare.
Fare quello che si é capaci di fare senza investire molto, (io personalmente ho perso dei soldi qua per fretta e per essere stato mal consigliato) investire su se stessi e non in soldi, poi se funziona si può’ sempre ingrandirsi.
Non fidarsi ciecamente di quello che dicono gli altri ascoltare molte campane, all’inizio può’ sembrare un grande caos, chi dice rosso e chi nero, ma poi si impara e riconoscere chi cerca di truffarti o ti racconta una realtà diversa da quella vera.
Che tipo di lavoro/attività/investimento è conveniente praticare per un italiano che decidesse di trasferirsi e lavorare a Panama?
In realtà tutte e nessuna, qui c’e’ tutto, fatto male, ma c’e tutto! Se si trova un attività giusta, come detto prima, si fa un investimento basso in soldi. Ma si può riuscire solo se si offre una qualità superiore a quella esistente.
Investire in immobili… ci provano tutti, ma bisogna scegliere zone particolari, non farsi abbagliare da possibili affitti alti con investimenti alti, meglio un investimento basso in una zona in crescita in 5 anni.
Pensi che ci siano molti italiani che hanno deciso di trasferirsi e lavorare a Panama?
Gli italiani qui sono molti… sono sparsi per il paese e non hanno mai cercato di unirsi; questo é quello che io vorrei fare io; “unire” gli italiani qui in modo da avere insieme più potere sia per gli acquisti che per altre varie attività da fare insieme, in modo da non fare tutti la stessa cosa per poi fallire insieme…
Consiglieresti di trasferirsi e lavorare a Panama o più come meta per una vacanza?
Come vacanza non ha molto da offrire… la parte più’ bella è quella sull’oceano atlantico, ma non é molto servita. Infatti, insieme ad altri connazionali stiamo cercando di creare delle strutture turistiche.
Io consiglierei trasferirsi e lavorare a Panama per famiglie senza figli e per pensionati. La scuola qui é molto scarsa quindi non me la sento di far venire qui persone con figli che devono andare a scuola, anche se c’e’ sempre l’opportunità del college americano.
www.panamapercaso.com
info@panamapercaso.com
Di Massimo Dallaglio 14/02/2013