Realizzare i propri sogni richiede pazienza e determinazione
Il mio sogno sin da quando frequentavo il liceo era quello di continuare con gli studi universitari in Danimarca.
Una delle ragioni per le quali ho scelto questo paese fu proprio perché le università sono gratuite.
Più tardi scoprii anche che il metodo d’insegnamento è una combinazione tra teoria e pratica e che il rapporto con i professori e molto informale.
Tutte queste informazioni mi hanno motivato a proseguire nella realizzazione del mio obiettivo.
Purtroppo il mio percorso non fu lineare e dopo essermi diplomata non potetti fare domanda per la Danimarca perché il diploma e il certificato di lingua inglese, 2 documenti fondamentali per l’iscrizione, non erano pronti.
Fu così che ascoltando i consigli di mia madre mi iscrissi ad un’università milanese, che abbandonai dopo un anno perché non mi piacevano l’approccio studente-docente e anche l’organizzazione del corso di laurea.
In seguito trovai lavoro all’Expo e grazie a quest’esperienza sono cresciuta sia personalmente che professionalmente.
Fu anche grazie a questo lavoro che riuscii a mettere i soldi da parte per la partenza e a pagarmi il corso d’inglese per superare l’esame d’inglese IELTS.
A febbraio 2016, inviai finalmente la domanda d’iscrizione e a luglio ricevetti la risposta tanto sperata.
Ora vivo ad Horsens, città della parte peninsulare della Danimarca.
Ho scelto questa città perché i costi dell’alloggio e della vita in generale è inferiore in comparazione con altre città come Copenaghen, Århus oppure Alborg.
Nonostante Horsens non sia una città molto grande ospita l’università con il Campus più grande della Danimarca, Via University College, dove frequento un corso in Marketing Management.
Appena iniziata l’università avevo paura, perché non sapevo cosa aspettarmi e se ciò che avevo letto su internet era vero o meno ma dopo qualche settimana ho avuto tante conferme e tante sorprese.
I professori sono molto simpatici e vogliono essere chiamati per nome e i chiedono di fare domande ed esprimere le nostre opinioni durante le lezioni. Infatti la maggior parte di loro sostiene che non ci sono risposte sbagliate ma tanti punti di vista.
Le classi hanno un numero massimo di 50 studenti e viene prediletto lo studio in gruppo, anche alcuni esami vengono fatti in gruppo. Ciò che mi ha stupito è il fatto che le università sono aperte 24 ore su 24 e ci si può accedere tramite la tessera universitaria.
L’unica spesa che ho affrontato, sono stati i libri, unica cosa non gratuita.
Pur frequentando gratuitamente l’università le spese che si devono affrontare nella vita di tutti i giorni come bollette, affitto e il mangiare hanno un costo più alto rispetto all’Italia e fu così che decisi di mettermi alla ricerca di un lavoro.
Un giorno vidi sulla bacheca del Career Centre, della mia università un annuncio che catturò la mia attenzione perché riguardava un lavoro part-time per studenti che parlassero l’italiano.
Il processo fu molto breve perché mandai il curriculum, feci il colloquio e come regalo di Natale ricevetti la notizia della mia assunzione.
Ora lavoro come Country Marketing Manager, presso Trendhim, impresa che assume principalmente studenti universitari part-time.
Il lavoro è molto flessibile e mi viene data totale libertà per la scelta dell’orario lavorativo purché completi un numero di 44 ore al mese. Sono riuscita a fare domanda per l’SU, il sussidio che lo stato danese offre agli studenti europei che lavorano dal valore di circa 800 euro lordi mensili, oltre allo stipendio.
Ciò che ho imparato in questi 3 anni di incertezze e attese è che bisogna capire ciò che si desidera fare veramente e anche se il cammino sembra pieno di ostacoli bisogna essere determinati e non arrendersi mai e vorrei che tutti i giovani lottassero sempre per realizzare i propri sogni.
Contatti: www.georgianarusu.com