Riccardo trasferirsi in Kenya Waterlowers

Riccardo e Valentina si sono trasferiti a vivere in Africa dove hanno deciso di investire realizzando Waterlowers, un Beach Resort in Kenya e un residence.

“… ho sempre lavorato come imprenditore. Nell’ultima fase della mia vita prima del Kenya gestivo la mia scuola professionale, e Valentina dopo l’università americana a Roma (John Cabot) è cresciuta nel mondo della finanza…

La nostra attrazione per questo incredibile paese è stata le natura, i parchi e le riserve naturali, e in particolare l’Oceano. Valentina è diving master e ama il windsurf, e Riccardo è da sempre appassionato di tutto ciò che include una deriva e una vela…”

Ciao Riccardo, raccontaci un po’ di te… di dove sei e cosa facevi quando eri in Italia?

Sono di Grottaferrata (appena fuori Roma), Valentina (oggi mia moglie) è di Roma (Eur).

Abbiamo vissuto insieme a Grottaferrata da quando ci siamo conosciuti nel 1998.

Entrambi veniamo di un lavoro differente, io ho studiato legge, e ho sempre lavorato come imprenditore.

Nell’ultima fase della mia vita prima del Kenya gestivo la mia scuola professionale, e Valentina dopo l’università americana a Roma (John Cabot) è cresciuta nel mondo della finanza.

Insieme abbiamo anche sviluppato un piccolo progetto edilizio sotto Frascati (2 piccoli casali alle porte di Roma), che poi ci sarebbe tornato utile come esperienza per la costruzione del Waterlovers in Kenya”.

Riccardo e Valentina hanno realizzato Waterlovers un beach resort in Kenya

Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?

Nel 2005, su ispirazione di un film chiamato “Gorilla nella nebbia” abbiamo deciso di andare in Uganda, nella Biwindi Impenetrable Forest, a vedere i Gorilla di Montagna, questa impressionante specie di Primati (il film è basato sulla storia di Diane Fossey, una ricercatrice che è morta cercando di proteggere i gorilla dal bracconaggio).

La nostra curiosità per questa specie era cresciuta molto già dopo aver visitato gli scimpanzee e gli orangutan in Borneo un paio di anni prima.

Il viaggio tuttavia, come tutte le nostre vacanze, non poteva non includere una settimana nella spiaggia più vicina, in quanto a parte l’esplorazione di specie animali lontane, la nostra più grande passione è quella del mare.

Perché hai scelto proprio il Kenya e in quale città vivi?

La nostra attrazione per questo incredibile paese è stata le natura, i parchi e le riserve naturali, e in particolare l’Oceano.

Valentina è diving master e ama il windsurf, e Riccardo è da sempre appassionato di tutto ciò che include una deriva e una vela (dal Windsurf, all’Hobie Cat, al Kitesurfing, al Surf da onda, SUP etc).

Riccardo e Valentina hanno realizzato Waterlovers un beach resort in KenyaAvevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?

In Messico per qualche mese, ma tanti anni fa, come istruttore di Windsurf per i Viaggi del Ventaglio.

Valentina ha vissuto per qualche mese nel Mar Rosso, come guida Diving per la Dive-In.

Sei partito da solo o con la partner o con la famiglia?

Abbiamo deciso questa avventura insieme nel 2007, dopo esserci sposati (a Palau, sul mare, tanto per cambiare…).

Come ti sei organizzato riguardo al problema del visto?

Abbiamo ottenuto il visto come investitori nel 2007, da quest’anno potremmo richiedere la cittadinanza.

In che cosa consiste la tua attività?

La nostra attività qui è cominciata con la progettazione prima, la costruzione poi, e la gestione del Waterlovers Beach Resort.

Abbiamo curato direttamente la nascita del nostro primo “bambino” (così lo chiamiamo oggi) dallo start-up alla cura del cliente finale (l’idea è di restare nella dimensione in cui possiamo goderci i nostri ospiti, molti dei quali oggi sono anche nostri amici).

Questa avventura è stata particolarmente eccitante visto il cambio di professione, di continente, di cultura, inclusa la lingua etc. Le modalità di relazione con la realtà Kenyota comportano un grande flessibiltà dal nostro modello di vita italiano. 

Molti sono tornati indietro, e vivendo un pò da queste parti si capisce il perchè. Sono molte le sfide culturali e professionali.

Ma dall’altro una volta accettate e condivise le differenze, c’è un modello di coesistenza possibile. In più la bellezza di vivere sull’Oceano colma e supera di gran lunga ogni possibile piccola difficoltà.

Un paio di anni fa, sulla spinta di una nuova fase creativa, abbiamo sviluppato un centro residenziale qui vicino, con un design simile a quello del Waterlovers, rivisto e corretto in una versione più residenziale, con l’aggiunta di qualche nuova idea.

Si tratta di 7 ville sul fiume che divide Diani da Tiwi, vicino alla foce, con tanto di pontili per le barche dei residenti e finiture di charme.

Per chi può essere interessato le foto del progetto sono sul nostro sito (per una versione in Italiano scivetemi pure).

Quali differenze sostanziali hai avuto modo di riscontrare a livello lavorativo rispetto all’Italia?

Le più grandi scommesse risiedono nell’addestramento del personale (ne abbiamo 27) e nella capacità di gestire la differenze senza perdere l’armonia necessaria in un ambiente di lavoro come questo (dove il calore dell’ospitalità deve respirarsi nell’aria).

Per il resto intraprendere qui è molto più facile che in Italia, dove gli ostacoli a iniziare una nuova attività sono più grandi per una serie di fattori “ambientali”, dai limiti burocratici ai limiti fiscali ai limiti economici (per dirne una. non avremmo mai potuto fare la stessa cosa che abbiamo fatto qui senza essere ricchi in Italia).

Qui ci sono tante cose ancora da sviluppare (questo è il bello dei paesi in via di sviluppo), idee che basta prendere dai paesi occidentali e innestarle qui con un pò di accorteza alle differenze e al livello di vita locale.

C’e tanto da fare ancora in ogni settore.

Riccardo e Valentina hanno realizzato Waterlovers un beach resort in KenyaCos’altro hai notato della società Kenyana?

Beh, non so se possiamo dare un’interpretazione del paese sotto ogni profilo, e poi ci vorrebbero troppe pagine per dare una risposta completa, ma cercando di sintetizzare: l’economia è in forte crescita, la crisi (più che altro un freno alla crescita quaggiù) è indotta dall’esterno.

Il paese cresce ad un tasso che in Italia ci siamo scordati (le proprietà immobiliari per dirne una aumentano di valore dal 10% al 20% annuo).  

La sicurezza è buona qui a Diani, e in questi sette anni non abbiamo mai subìto fenomeni di criminalità violenta, anche se abbiamo visto qualche fenomeno di infrazioni minori (più che altro piccoli furti occasionali, non organizzati).

Per l’immigrazione, qui siamo noi quelli immigrati, quindi speriamo che ci tengano con loro ancora per un bel pò, e che non si stanchino di noi. Impiegando tanta gente e supportando direttamente e indirettamente il mercato locale, se un giorno decidessero di mandare via tutti gli stranieri, sarebbe una gran perdita per il paese. Perciò anche ragionando in una maniera non egoistica, direi che per il momento la sinergia di stranieri e locali è uno dei segreti del successo economico e sociale del Kenya.

Per la politica, la situazione è ancora incerta, ma credo che passerà ancor un pò di tempo perchè maturino una coscienza sociale adeguata alle loro potenzialità.

Per la cultura, la scoperta iniziale della cultura locale è molto interessante, a patto di abbracciarla e di non respingerla a priori come fanno alcuni, basandosi su un principio di superiorità degli occidentali, che sà molto di pregiudizio e poco di esplorazione.

Tuttavia a volte ci manca lo spessore culturale del nostro paese di origine.

Viaggiando non possiamo che confermare il fatto che l’Italia ha una ricchezza che nessun altro posto al mondo può vantare.

La nostra posizione infatti non è di rifiuto verso il Bel Paese, noi amiamo l’Italia, solo che per vivere 12 mesi d’estate e sviluppare un progetto come quello che abbiamo messo in piedi qui, non sarebbe stato possibile dalle nostre parti.

Noi siamo di Roma, e ci andiamo in vacanza ogni volta che possiamo.  Ogni volta riapprezziamo la ricchezza culturale di quella splendida città (iniziamo a comprare biglietti per teatri, balletto, concerti, etc con mesi di anticipo) .

Negli ultimi viaggi ci siamo anche riavvicinati alle altre belle città italiane (Venezia, Firenze Siena etc), e le abbiamo riscoperte attraverso gli occhi dei nostri tre piccoli (Sara di 5 anni, Sole di 3 anni e Tommaso di 1 anno) a cui non vogliamo far mancare un contatto con la loro cultura madre.

Come è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale sostanzialmente differente da quella italiana?

Abbastanza bene, in maniera progressiva, senza grandi tragedie, anche se a volte con la frustrazione di dover continuamente mediare alle differenze, di cui alcune resteranno per sempre.

Riccardo e Valentina hanno realizzato Waterlovers un beach resort in KenyaVivere in Kenya quali aspetti è meglio che in Italia? E sotto quali aspetti è peggio?

La natura non ha paragone, come imprenditore anche ci sono tanti vantaggi.

Il clima come dicevo prima è da favola.

Se ti piace fare sport e vivere all’aperto, il valore aggiunto è enorme.

I nostri figli hanno già iniziato (come gioco per ora) il windsurf, kitesurf, golf, tennis, danza, yoga, zumba, nuotano come pesci e conoscono (di persona) più specie animali di un laureato in biologia.

L’aspetto in cui direi che è peggio, per noi è il fattore sociale. Noi comunque ci sentiamo italiani, e gli italiani sono bella gente dal punto di vista sociale, quindi ci mancano un pò gli amici, la famiglia e l’ambiente relazionale, per quanto abbiamo tanti amici di altre nazionalità quaggiù, per lo più europei (tedeschi, svedesi, inglesi, spegnoli etc).

Consideri l’Italia un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca quando sei via?

L’italia non sarà mai un ricordo, la mia famiglia è ancora lì e per me resterà sempre un posto in cui tornare ogni volta che possiamo (sperando di non tornarci per lavoro).

Sembrerà banale, ma di nuovo la nostra gente è quello che ci manca (dalla famiglia, agli amici all’ambiente sociale).

Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme?

Siate aperti ai cambiamenti, non cercate di riprodurre una little Italy in ogni posto in cui andate.

Il segreto del nostro successo è stata una alchimia di italian design con tutte le cose belle che abbiamo trovato intorno a noi.

Che tipo di lavoro, attività o investimento pensi sia conveniente praticare per un italiano in Kenya?

Ce ne sono a bizzeffe, la cosa bella in un paese in via di sviluppo è che c’è ancora moltissimo da sviluppare,
poi ognuno ha un suo settore in cui si sente più a suo agio.

Forse può essere il momento giusto per fare nella vita quello che veramente vi piacerebbe fare.

Pensi che ci siano molti italiani che vivono a Diani? li frequenti?

Ci sono italiani qui a Diani, anche se la comunità inglese e tedesca sono le più grandi.

Consiglieresti il Kenya come meta per espatriare o più per una vacanza?

Il Kenya è buono per entrambe le possibilità. (Per fortuna! Visto che noi lavoriamo nel turismo!).

Riccardo e Valentina hanno realizzato Waterlovers un beach resort in KenyaDesideri aggiungere qualcosa?

Si, chiunque abbia interesse di vedere un pò della progressione dei lavori per la creazione del Waterlovers, abbiamo un link sul nostro sito a: www.waterlovers.it

Grazie Riccardo per la tua testimonianza e complimenti per le vostre scelte di vita.

Grazie a voi per questa bella opportunità che ci avete regalato,serve anche a noi per riapprezzare ogni tanto il percorso che ci ha portato qui.

Bravo a te Massimo per la geniale idea di Mollotutto, siamo sicuri che ci sono tanti italiani che si sono reinventati in giro per il mondo, di cui vale la penaraccontare la storia e le esperienze, per chi guarda da lontano e per chi seguirà le orme con il suo sogno nel cassetto.

Riccardo e Valentina Fortunato
Waterlovers Beach Resort
Diani Beach – Kenya –
Sito: www.waterlovers.it  
Tel: +254735790535
email: info@waterlovers.it

Di Massimo Dallaglio

“yourevolution”
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