Lo sfogo e la soluzione di Roberto stanco del “sistema” Italia
Roberto, nato all’isola della Giudecca a Venezia, lavorava nel settore alberghiero e turistico. Scontento di ciò che offre l’Italia e delle condizioni socio-politiche, decide di ritrovare una nuova vita negli U.S.A., nello stato del North Carolina. A contatto con la natura e in un posto tranquillo e rilassante.
Ora è uno studente in attesa della green card e vive una dimensione più soddisfacente.
Ciao Roberto, come hai deciso di trasferirti in America?
Ero stufo del sistema italiano, della difficoltà immensa di avere un posto di lavoro che dia sicurezza e che possa essere scelto in base a quello che piace fare. Inoltre, vivere con la burocrazia italiana è un incubo. Ogni servizio è infernale, le aziende che offrono servizi come la corrente elettrica, acqua, gas e telefono sono un disastro. Senza contare i costi altissimi delle bollette. Tali servizi funzionano male tant’è vero che son dovuto ricorrere ad avvocati per sistemare delle bollette sbagliate. Altrimenti per me ci sarebbe stato un danno economico.
Qui in America se sbagliano risarciscono subito e come scuse danno dei bonus, come ad esempio uno sconto o addirittura offrono il servizio gratuitamente. Le tasse in Italia sono altissime e come sappiamo per un centinaio di euro non pagato ci sono aziende come Equitalia che agiscono peggio della mafia, ti rovinano e ti mettono in ginocchio.
Il fatto terribile è che sono degli enti con i quali è impossibile mediare e ti trattano da delinquente, mentre i delinquenti sono loro che addirittura guadagnano sui debiti degli altri. Non era fattibile usare un organo governativo per il recupero crediti come è sempre stato invece di usare agenzie che ci lucrano sopra?
C’è qualche altra motivazione che ti ha spinto a pensare di andare all’estero?
La sicurezza personale a Mestre dove vivevo è diventata nulla, ci sono delinquenti dappertutto. Molti sono stranieri e la polizia ha ammesso di fronte a me, dopo una tentata aggressione nei miei confronti, che non è possibile fare nulla. Altro fattore che mi ha fatto maturare la decisione di spostarmi è il costo della vita. Prima citavo le bollette e le tasse, ma anche il cibo, la benzina e tutto il resto che è indispensabile per vivere ha dei costi assurdi. Che non possono essere equiparati al salario medio italiano.
La scorrettezza del governo italiano e la sua politica fatta di corruzione sono altri punti negativi che hanno contribuito alla mia decisione.
L’italiano medio non ha mai cercato di combattere questo problema. Ha sempre cercato di farne parte e i risultati ora si vedono. Si aggiungono tutti gli enti statali dove la maggioranza non lavora correttamente: vedi lo scandalo dei dipendenti che timbravano il cartellino e andavano a fare la spesa o in spiaggia durante l’orario di lavoro. Il numero era ed è sicuramente impressionante. Infine altra nota dolente il poco senso civico della maggior parte dei cittadini. Esiste il “frega tu che ti frego anch’io”. Potrei andare avanti con altre cose …
Che differenze hai notato nel modo di vivere rispetto all’Italia? Ti trovi bene ora?
Qui nello stato dove mi trovo, North Carolina, la vita è più tranquilla. Essendoci una pressione fiscale che parte dal 20% la gente ha più margine di guadagno e quindi si lamenta meno. Anche se non mi piace generalizzare, per dare qualche informazione, devo dire che l’americano odia la burocrazia e tende a snellirla il più possibile. Chi lavora negli uffici è gentile come dovrebbe esserlo dappertutto.
I rapporti sociali sono diversi per quanto riguarda la “forma”. Le amicizie seguono delle regole sociali (che possono cambiare) leggermente diverse dai popoli latini. L’italiano tendenzialmente era – perché sta cambiando anche lui – molto meno formale nei rapporti. Mentre qui le persone forse vedono l’amicizia in maniera meno istintiva e più formale.
I servizi sono ottimi. La vita costa meno e i salari sono molto più alti che in Italia. Tutti pagano le tasse e ovviamente come detto sopra questo va ad incidere nella distribuzione dei pagamenti verso il cittadino.
La delinquenza è minore tanto che si possono lasciare le porte aperte e i corrieri lasciano i pacchi fuori dalla porta. Nessuno tocca niente, salvo che in alcuni posti, pochi!
In che città del North Carolina ti trovi ora? Che attività svolgi?
Io abito da due anni e mezzo in una città piccolissima vicino a Raleigh che è la capitale del North Carolina.
Sono qui con un visto da studente e il mio percorso sarà attendere la green card e successivamente diventare un cittadino americano così da poter fare la mia parte in maniera migliore nella nazione che mi ospita.
Sto studiando a tempo pieno “general education” ovvero la preparazione generale per poi intraprendere studi specifici che non ho ancora scelto.
Nelle scuole chi insegna sta lì per esserselo meritato e gli insegnanti che non fanno un buon lavoro vengono licenziati. E in Italia? 🙂
In Italia ci torneresti? Senti la mancanza di qualcosa?
Dell’Italia mi mancano il cibo e la maniera di comunicare che ovviamente è diversa sia per la lingua che per la modalità.
Gli amici con i quali ci si conosce da più di vent’anni mancano parecchio. Quelli sono insostituibili e continueranno a mancarmi.
Di Luisa Galati 14/07/2012