sposarsi all'estero
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IL MATRIMONIO ALL’ESTERO E’ VALIDO A TUTTI GLI EFFETTI CIVILI E RELIGIOSI. ECCO COME SPOSARSI ALL’ESTERO

Il matrimonio all’estero è una tendenza in crescita che coniuga il viaggio di nozze all’estero al notevole risparmio sulla cerimonia che comunque è valida a tutti gli effetti civili e religiosi.
Sposarsi all’estero e celebrare le proprie nozze in un luogo lontano dalla quotidianità è stato fino a oggi un privilegio di pochi fortunati.
Quante volte avete visto nei film due innamorati che hanno coronato il loro sogno in una spiaggia tropicale? Quante volte sfogliando il giornale avete invidiato quei 2 vip che si sposavano a piedi nudi al tramonto?
Adesso potete farlo anche voi! Sposarsi all’estero in una località da sogno, anche se molto lontana, non è poi così difficile e, molto spesso, è meno costoso che sposarsi in Italia.

MOLLO TUTTO E MI SPOSO ALL’ESTERO!

Se potessi avere 1.000 lire al mese, si cantava una volta, ma oggi ahimè i tempi sono cambiati, e sembra che i soldi non bastino mai. Ma ci è ancora chi non cambia, i romantici, si sa, i tradizionalisti, quelli che sperano, quelli che… vivono cercando di realizzare i sogni. Ma i sogni a volte si pagano caro, soprattutto se, per coronare l’amore e convolare a nozze, bisogna fare i conti.
Se oggi ci si volesse sposare, quanto si dovrebbe spendere? Facendo un rapido conto, la spesa totale si aggirerebbe sui 30.000 euro. Poco romantico chiedere i soldi al papà della sposa. E se si provasse ad allargare gli orizzonti e vedere come sarebbe sposarsi all’estero? E perché no, visto che quando si sogna, almeno non ci sono confini, pensassimo di sposarci su un’isoletta dei Caraibi? La risposta è un risparmio rilevante: ci si potrebbe sposare con 1.500 euro a persona (viaggio di nozze incluso). E allora perché no? Mollotutto e… mi sposo all’estero!

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INNANZITUTTO, SE VOLETE SPOSARVI ALL’ESTERO, IL MATRIMONIO E’ VALIDO A TUTTI GLI EFFETTI?

Sì, sono nozze vere e proprie, valide a tutti gli effetti civili o cattolici: la differenza è semplicemente il luogo e il tipo di cerimonia. Il matrimonio all’estero può assumere piena validità se viene celebrato dinnanzi a un’autorità locale. Seguendo le leggi previste dallo stesso Paese. Ovviamente queste non devono essere in alcun modo in contrasto con i nostri principi fondamentali. Per esempio, non ci si può sposare in nazioni che prevedano la poligamia se non si ha ottenuto la sentenza di divorzio o vedovanza. In assenza di un precedente matrimonio, invece, basta semplicemente registrare il contratto di matrimonio stipulato all’estero per essere a tutti gli effetti sposati in piena regola in Italia. Si possono però celebrare anche matrimoni senza valore legale, solo a carattere figurativo. Per racchiudere l’emozione di un momento indimenticabile sullo sfondo di uno scenario unico.

NON VOLETE RINUNCIARE A UN MATRIMONIO CON RITO CATTOLICO?

Nessun problema, perché si tratta di un matrimonio celebrato in una diocesi diversa dalla vostra, che questa sia a pochi chilometri dal vostro comune o dall’altra parte del mondo non ha rilevanza. L’importante è che svolga la funzione un prete cattolico, seguendo il rito cattolico. In questo caso però ricordatevi di chiedere anticipatamente al vostro parroco l’autorizzazione per sposarvi in un’altra chiesa.

QUANTO TEMPO E QUALI DOCUMENTI SERVONO PER LE NOZZE OLTRE CONFINE?

La cerimonia deve essere organizzata con un po’ d’anticipo, almeno 3-4 mesi prima della data prescelta. Ogni nazione ha un codice legislativo e burocratico differente. Perciò dovrete informarvi prima della partenza, rivolgendovi all’ambasciata italiana. Potrete così avere tutte le informazioni per mettervi in contatto con l’ente adeguato. In alternativa potrete rivolgervi a un’agenzia di viaggio. Che saprà sicuramente indicarvi la soluzione più semplice e adeguata ai vostri gusti. In ogni caso, sono sempre necessari: il certificato di nascita, di residenza e di stato civile, l’eventuale certificato di divorzio o vedovanza (in caso di precedente matrimonio), richiesta per il regime di separazione dei beni nel caso non si volesse la comunione degli stessi. E, infine, le copie dei passaporti (in corso di validità) di entrambi gli sposi. Oltre ai documenti necessari e ai costi della pratica, è consigliabile informarsi anche sul periodo di permanenza preventivo. Che ha una variabilità compresa tra 1 e 15 giorni. Alcune agenzie specializzate (come www.viaggidinozze.net) si occupano di tutta la pratica burocratica.

QUALI SONO LE METE PIU’ RICHIESTE?

Le più richieste sono: Antigua, Bahamas, Maldive, Mauritius, Seychelles , Cook Island e Polinesia Francese. Ma non mancano le cerimonie particolari come quella subacquea. In Tailandia, nel giorno di San Valentino, dove ogni anno coppie provenienti da ogni parte del mondo si promettono fedeltà e amore sul fondale dell’isola di Trang a ben 12 metri di profondità. E per il 2013 c’è chi propone destinazioni alternative: Sudafrica e Mozambico per sposarsi nella savana al tramonto. O la Svizzera per dirsi sì in un chiesa di ghiaccio nei pressi di Zurigo. E c’è chi in America ha già provato a sposarsi nello spazio a gravità zero.

PERCHE’ LE SPESE SONO INFERIORI RISPETTO AL MATRIMONIO CLASSICO?

Bisogna considerare che non si hanno invitati (se non si sceglie di portarsi i genitori o dei testimoni), il viaggio di nozze è incluso nella spesa. Soprattutto si eliminano incombenze e costi accessori legati al matrimonio tradizionale.

QUANTO COSTA IN MEDIA UN MATRIMONIO TRADIZIONALE IN ITALIA?

La spesa media si aggira sui 25-30.000 euro. Vi sembra eccessivo? Proviamo a calcolare:
-il costo medio di un pranzo o cena di nozze è pari a 80 euro a persona. Consideriamo 100 invitati e si ottiene una spesa complessiva di circa 8.000 euro; a questo va aggiunto a volte, il prezzo della location, una villa media può richiedere sui 5.000 euro al giorno;
-il costo del coro, un’offerta al sacerdote e gli addobbi floreali in chiesa, circa 2.000 euro;
-l’abito da sposa si aggira tra i 2.000 e i 6.000 euro, quello dello sposo intorno ai 1.000 euro;
-dai 1.500 ai 2.000 euro si spendono invece per il servizio fotografico;
-un viaggio di nozze di due settimane va dai 5.000 ai 6.000 euro, ma si possono superare ampiamente i 10.000 euro a coppia.
E non abbiamo considerato: le partecipazioni, le bomboniere, l’affitto della macchina e dell’autista per l’arrivo della sposa in chiesa, oltre alle eventuali spese di alloggio e trasferimento per gli invitati che arrivano da lontano.

QUANTO COSTA INVECE SPOSARSI ALL’ESTERO?

Bastano circa 3.000 euro per una settimana in un’isola dei Caraibi compresa la cerimonia sulla spiaggia, una cena per gli sposi e la torta nuziale. Se poi si vogliono coinvolgere genitori e testimoni regalando anche a loro un soggiorno di una settimana, la spesa non supera in media i 15.000 euro. In più gli sposi non devono preoccuparsi di nulla. Ormai ci sono agenzie di viaggio che organizzano tutto: il viaggio, i documenti, il soggiorno.

UN ESEMPIO: SPOSARSI IN POLINESIA

Molti scelgono la Polinesia francese come meta del viaggio di nozze per le spiagge bianche e le lagune trasparenti; è un vero Paradiso che permette ai suoi ospiti di chiudere il mondo all´esterno, grazie alla gentilezza e discrezione dagli operatori delle strutture ricettive e dai suoi abitanti ospitali. Per sposarsi in Polinesia potrete rivolgervi al tour operator Australia Tour che, accanto a vacanze e viaggi di nozze, mette a disposizione assistenza, soluzioni pratiche e facilitazioni già collaudate per poter realizzare il sogno di sposarsi all´estero.

SPOSARSI IN POLINESIA CON RITO HEREIA

In particolare sarà possibile unirsi in matrimonio sulla spiaggia di Moorea. Al cospetto di un prete tahitiano che celebra la cerimonia rispettando la tradizione del luogo. All’arrivo in Polinesia si viene accolti da un wedding planner che organizza il matrimonio in riva al mare. Il wedding planner mette a disposizione parei, corone di fiori, collane tipiche, senza rinunciare al bouquet di fiori locali. Un complesso di cantanti e suonatori di ukulele contribuiscono ad allietare la cerimonia con brani della tradizione. Per condurre i novelli sposi e gli eventuali invitati al cocktail.

sposarsi all'estero
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Al termine della cerimonia viene rilasciato un certificato di matrimonio. Da consegnare all’ambasciata o al consolato di riferimento per la validazione dell’unione in Italia. Il costo di questo tipo di matrimonio in Polinesia è di 925 euro a coppia. Sono previsti diversi supplementi per adeguare il matrimonio ai propri gusti (per esempio una crociera privata in speed boat intorno alla laguna di Bora Bora dopo la cerimonia, con una bottiglia di champagne inclusa).

LA CERIMONIA

Il rito inizia con il viaggio in canoa, alla volta del villaggio in cui si celebrerà la cerimonia. Qui, i giovani del luogo si prendono cura della coppia con i riti tradizionali: massaggio con olio di monoï per lei, body-painting ispirato ai tatuaggi per lui. Quindi, si completa la vestizione con parei tradizionali e si viene condotti di fronte al capo della comunità. Che pronuncia preghiere e incantesimi di buon auspicio, tradotti da un interprete. Il momento più solenne della cerimonia prevede che gli sposi congiungano le mani purificate dall’acqua di cocco fresco. E poi si scambiano gli anelli.

Gli sposi ricevono, infine, un nome tahitiano e un certificato di matrimonio. Redatto su una speciale pergamena di corteccia di palma (tapa). I festeggiamenti continuano con le diverse alternative offerte dal cerimoniale: una processione nel villaggio con gli sposi adagiati su sedie regali, portate a spalla da giovani polinesiani. O una spettacolare esibizione di canti e danze. L´indimenticabile giornata si può concludere con una romantica crociera o un brindisi con lo champagne in un bungalow. Dove si può anche trascorrere la prima notte della Luna di miele. Ma, perché no, potrebbe essere anche un rinnovo dei voti nuziali. Un modo originale e molto romantico per confermare le promesse d´amore al proprio partner.

SPOSARSI IN POLINESIA CON RITO CIVILE

E’ possibile inoltre organizzare il vostro matrimonio (con rito civile) presso il Municipio di Papeete (Tahiti), Moorea o Bora Bora. Magari seguito da una cerimonia tradizionale polinesiana sulla spiaggia. Un articolo sul sito dell’Ente del Turismo della Polinesia Francese spiega che la figura professionale del traduttore giurato di lingua italiana (obbligatoria per il matrimonio con rito civile) al momento non è ancora disponibile. Sarà designata al più presto.

Di Simona Cortopassi 25/01/2013

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