Gianluigi Romano a Uruaù, la capitale del kitesurf. Ogni sport ha la sua capitale e quella del Kitesurf sembra essere Uruaù in Brasile (e di cui avevamo già parlato in questa intervista).
A detta dei tanti praticanti di questo nuovo sport che si pratica tra mare e cielo, le bianche spiagge di questo angolo equatoriale del Brasile hanno condizioni climatiche insuperabili. Le condizioni di sole e vento costante tutto l’anno sono gli ingredienti che ne fanno un luogo di grande richiamo per gli amanti di questa disciplina. Ce ne parla meglio Gianluigi Romano, 37 anni originario di San Donà di Piave, che da appassionato di questa disciplina ha scelto andare “dove lo porta il vento”: una scelta non facile, per le rinunce che essa comporta, ma sulla quale esprime una certa soddisfazione: “I’m a gipsy ( sono un nomade; citando Shakira) e nell’animo credo di essere proprio cosi…

Trasferirsi a vivere in Brasile sulle ali della passione per il kitesurfovunque vada sto bene con l’ambiente, le persone e me stesso… Il movimento è sinonimo di vita. Anche se il prezzo dei continui spostamenti lo si paga in termini di affetti lontani e lunghi momenti di solitudine. Nei quali però spesso ritrovo le energie mentali e fisiche per prepararmi ad affrontare nuovi viaggi e nuove avventure.”
Attualmente insegna nella locale scuola di Kite www.prokitebrasil.com: piccolo villaggio di pescatori divenuto repentinamente un crocevia di Kitesurfisti da ogni angolo del globo.

Cosa ti ha spinto ad approdare in Brasile?

Trasferirsi a vivere in Brasile sulle ali della passione per il kitesurfMi sono trasferito in Brasile nella primavera del 2008 dopo aver vissuto per 5 anni a Fuerteventura: la bellissima isola dell’arcipelago delle Canarie.
Il motivo per cui sono uscito dall’Italia e’ da ricercare nella voglia di viaggiare, vivere esperienze nuove a contatto il più possibile con la natura. La scelta di questo paese e’ prettamente legata alle condizioni di vento. Che assicurano una stagione lunga e di qualità per il kitesurf; cosa che non avviene in Italia nonostante ci siano numerosi posti bellissimi in cui praticare questo sport.
Viviamo in una piccola comunità di pescatori che lentamente sta scoprendo l’importanza del turismo: un turismo pulito, fatto di sport,che può solo giovare alla sua economia.
E’ fondamentale quando ci si trasferisce in un paese straniero (soprattutto se la comunità è piccola) il farsi voler bene e guadagnarsi il loro rispetto giorno dopo giorno… ed è quello cerchiamo di fare quotidianamente.

Che genere di attività hai avviato?

Io e il mio socio Riki stiamo facendo crescere anno dopo anno la nostra scuola di kitesurf. Che sta diventando un punto di riferimento mondiale per gi appassionati. E con essa tutte le strutture ricettive connesse. Gestiamo infatti una “pousada” ubicata a 5 metri dalla scuola che si trova letteralmente in spiaggia (a circa 100 metri dall’oceano). E un villaggio dotato di 20 camere che offre comfort e relax dopo le “dure” giornate passate tra vento e onde.

Ero con Riki a Fuerteventura ed entrambi eravamo dipendenti della più grande scuola di kite e windsurf del mondo. Parlando un giorno ci siamo domandati: ma è possibile che non ci sia da qualche parte un posto dove poter aprire una nostra scuola? E dopo aver intrecciato diversi contatti tra appassionati abbiamo raggiunto Francesco “Kicco” Risi (vero pioniere del kitesurf qui ad Uruaù gia intervistato da mollotutto.com). Che ci ha invitato a visitare il luogo, e dalle parole siamo passati ai fatti !
Ci siamo licenziati a settembre e novembre eravamo qui in esplorazione….credo che abbiamo impiegato 3 giorni a decidere che il nostro futuro sarebbe stato qui:THINK IT,FEEL IT,DO iT!

Che cosa ti ha maggiormente colpito da quando hai iniziato questa nuova vita?

La cosa che piu’ mi ha colpito da subito è il fatto di come i ritmi della vita quotidiana siano dettati dalla natura… e dal sole in questo caso. Siamo circa 4 gradi sotto l’equatore e quindi 12 ore di luce e 12 di buio per tutto l’anno.
Non e’ raro vedere gente che alle 5 di mattina al sorgere del sole cominci a lavorare e scoprire che magari alle 8 di sera già stia dormendo. Ed è inevitabile che anche noi ci adeguiamo e spesso siamo oggetto di prese in giro da parte di amici e clienti. Che ci vedono crollare dal sonno alle 9 e mezzo di sera!

Che cosa hai scoperto delle tradizioni locali?

Le tradizioni come in ogni paese sono molte e varie. E legate a profonde tradizioni popolari. Anche se alla fine non si allontanano molto dalle nostre sagre o feste per il patrono della città. Ma la più grande e’ decisamente il carnevale. Non c’è niente da fare:in quei 5 giorni succede di tutto e di più!

L’Italia è la mia patria, ed è la terra dove ho la mia famiglia e i miei amici. Mi manca molto anche se non sarei sicuro di riuscirci a vivere in pianta stabile.

Qui vivo in un vero paradiso. Che comunque rimane un piccolo microcosmo dal quale ogni tanto sento la necessità di evadere. Tutti mi dicono che sono fortunato perché vivo in paradiso. Ma nessuno si rende conto che per farlo ho dovuto rinunciare a cose e persone importanti.
Si è trattato di una mia scelta e non di qualcosa che è dipeso dalla fortuna!

Di che cosa ti occupavi in Italia?
Avevo un discopub quindi vita prettamente notturna con i ritmi al contrario:dormire d giorno e lavorare di notte. Bella esperienza ma che non intendo ripetere. Qui invece sveglia alle 6.30 poi in acqua per un’ oretta e mezza. Dopodichè colazione e un po’ di lavoro d’ufficio. Per il resto si sta con i clienti cercando di rendere la loro vacanza perfetta. Cercando di esaudire tutte le loro richieste.

Che cosa distingue la nostra filosofia di vita da quella che hai incontrato qui?

La nostra mentalità è ovviamente molto diversa da quella brasiliana. Soprattutto per quello che e’ l’approccio stesso alla vita dove qui è molto più lento e rilassato. Ma chi può dire che questo sia sbagliato?
Il Brasile e’ un paese relativamente giovane e la sua economia sta crescendo molto velocemente.
E’ sbagliato ritenere che si tratti di un paese relegato al Terzo Mondo.

E quanto al cibo…?

Mangio sempre volentieri il frango ovvero il pollo sul barbecue…una vera delizia!

Gianluigi Romano
gigi@prokitebrasil.com
Skypename: Gigi Romano bomberg73
Tel: +55 85 99018597

Di Raffaele Ganzerli 22/01/2011

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