Trasferirsi a vivere e lavorare a Panama, la storia di Ennio

Ennio, abruzzese di 54 anni, lavora per una società specializzata nella consulenza a coloro che vogliono trasferirsi a vivere e lavorare a Panama e investire a Panama

Trasferirsi a vivere e lavorare a Panama, la storia di EnnioMilantoni Ennio, 54 anni sposato con Leomar una ragazza Venezuelana con la quale ha una figlia di 2 anni che si chiama Giorgia. Ennio è di origine Abruzzese ma ha sempre vissuto a Genova salvo alcuni periodi a Cremona, Piacenza e in Venezuela per motivi di lavoro.

L’attività che ha sempre svolto, è quella di consulente e rappresentante nel settore della cosmetica professionale ritagliandosi ogni tanto il tempo per praticare lo sport che ama di più, il rugby. Ci racconta la sua nuova vita a Panama.

Quando e perchè è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?

Trasferirsi a vivere e lavorare a Panama, la storia di EnnioFino dai tempi della scuola, il mio desiderio più grande era quello di viaggiare e conoscere gente, ogni periodo estivo, con l’aiuto dei miei genitori, acquistavo InterRail, il biglietto ferroviario che ti permetteva di fare viaggi illimitati in tutti i Paesi d’Europa. Dopo questa esperienza, ho cominciato ad allargare i miei orizzonti. Nel momento in cui riuscivo ad accumulare un po’ di giorni e un po’ di soldi, partivo immediatamente per conoscere altri Paesi nel mondo.

Ogni nazione aveva il suo fascino ma i Caraibi e l’America Latina mi aveva colpito in maniera particolare. Nonostante tutte le sue contraddizioni, ho capito subito che prima o poi sarei finito da quelle parti. Il caldo, le belle ragazze e il ritmo della vita mi aveva stregato. Da allora ho continuato a visitarla costantemente pensando sempre di trovare una soluzione per poterci andare a vivere definitivamente.

Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima?

Trasferirsi a vivere e lavorare a Panama, la storia di EnnioAttraverso il mio lavoro di rappresentante, ho trovato l’opportunità di andarmene in Venezuela dove ho vissuto circa tre anni conoscendo la mia attuale moglie. Dopo un periodo di ambientamento e qualche difficoltà con dei soci, le cose iniziavano ad andare nel modo giusto però i miei genitori in Italia hanno avuto dei problemi di salute. Così a malincuore ho lasciato il Venezuela ripromettendomi di tornaci quanto prima.

Perché trasferirsi a vivere e lavorare a Panama?

Trasferirsi a vivere e lavorare a Panama, la storia di EnnioIl ritorno in Italia è stato traumatico, per fortuna si sono risolti i problemi di salute dei miei genitori ma non mi è stato possibile ripartire perchè mancavano i fondi e con il mio lavoro, tra spese e pressione fiscale, non riuscivo più a mettere una lira da parte, comunque nel frattempo in Venezuela con l’avvento di Chavez le cose stavano cambiando decisamente in peggio e di conseguenza nonostante mia moglie sia venezuelana, non ci sentivamo più sicuri, cosi abbiamo deciso di non tornarci.

In seguito attraverso alcuni amici ho sentito parlare di trasferirsi a vivere e lavorare a Panama. A quel punto appena ho avuto la possibilità, sono partito immediatamente per valutare di persona la realtà del posto. Ovviamente Panama mi è piaciuta molto e attraverso internet ho contattato il fondatore di un (allora) sito web, precisamente MyPanama.biz.

Oggi dopo anni di duro lavoro del fondatore del progetto, il sig Marcone P. e dei suoi collaboratori, Mypanama.biz è diventata una società di servizi la THUMOS HOLDING CORPORATION. Specializzata nella consulenza e nell’assistenza per coloro che vogliono investire e/o trasferirsi a vivere e lavorare a Panama.

Dopo vari incontri e l’entusiasmo che il sig Marcone mi ha trasmesso ho avuto l’opportunità di iniziare a lavorare con questo importante gruppo. Quindi il perché Panama, perché è affascinante, perché c’è da fare e perché colui che oggi è un amico ha saputo coinvolgermi nel modo giusto.

In che cosa consiste la tua attività?

Trasferirsi a vivere e lavorare a Panama, la storia di EnnioCon l’assistenza e l’appoggio del Gruppo THUMOS ho aperto una mia società che si dedica alla rappresentanza dei servizi offerti dalla THUMOS e all’assistenza primaria dei loro clienti. Mi occupo della gestione del primo contatto cliente/società.

Grazie a questa struttura organizzativa posso gestire in modo pienamente autonomo il mio lavoro. Con costante appoggio da parte di un gruppo serio ed in costante crescita. Inoltre questo mi permette di imparare ogni giorni sempre di più su questo paese e accrescere la mia professionalità.

Oltre a questo per cosa altro si distingue la tua attività?

Oltre alla società ho creato una risorsa utilissima per tutte le persone interessate a trasferirsi a Panama. Un blog, www.vivereapanama.com, che è diventato un vero punto di riferimento capace di soddisfare ogni esigenza dei clienti interessati a Panama.

Quali differenze sostanziali riscontri a livello lavorativo rispetto all’Italia?

Sicuramente il minor stress legato sia all’imposizione fiscale che al ritmo lavorativo e di vita. A volte però occorre fare i conti con mentalità e stili un po troppo lontani dalla frenesia alla quale siamo abituati. Questo ti porta a dover mediare tra le esigenze dei clienti novizi dei caraibi e i ritmi latini e non sempre è piacevole.

Un altro aspetto è senza dubbio il clima di lavoro. In un luogo dove tutti sono sereni lo stesso “lavoro” perde il suo significato pesante e diventa “passione”. E’ una sensazione piacevole.

Com’è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale così differente da quella italiana?

Mi sono subito adattato. La capitale è un po’ frenetica ma il resto del paese è tranquillo e la sua gente è cordiale e ospitale. Non ci sono forme di razzismo e la popolazione è ottimista e poco esigente.

L’Italia oramai è per te un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca?

Il lavoro mi permette di venire spesso nella bella Italia. Rivedere la mia famiglia è sempre piacevole ma per il resto non ho nessuna nostalgia. Anzi, ciò che mi offre Panama con la sua stupenda natura e lontano da una pressione fiscale ingiusta e da politicanti inqualificabili, mi rende più felice e tranquillo.

Trasferirsi a vivere e lavorare a Panama sotto quali aspetti è meglio che in Italia? E sotto quali aspetti è peggio?

A Panama c’è una gioia e un ottimismo che da noi si sono persi da anni. Soprattutto è un paese che si sta sviluppando velocemente nonostante tutti i suoi difetti e contraddizioni tipiche di chi sta crescendo. Le prospettive future sono molto interessanti, vi sono ancora un’infinità di opportunità imprenditoriali… una cosa stupenda, ti fa ancora sognare!!!

Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme e trasferirsi a vivere e lavorare a Panama?

Ovviamente prima di trasferirsi a vivere e lavorare a Panama è doveroso e necessario venire a visitare il Paese. Per rendersi conto di persona se ha tutte le caratteristiche che si stanno cercando. Dopo di che fare un progetto e una pianificazione, magari con una nostra assistenza.

Inoltre la THUMOS è sempre aperta a dare una possibilità a chi ha voglia di darsi da fare. E se si è in possesso di una serie di requisiti non è escluso che altri come me possano avere la opportunità di intraprendere questo percorso. Il gruppo è in costante crescita e ricerca costantemente collaboratori e rappresentanti in italia ed in Europa.

Che tipo di lavoro/attività/investimento è conveniente praticare per un italiano che decidesse di trasferirsi a vivere e lavorare a Panama?

Il lavoro dipendente, dato i salari molto bassi è sconsigliato ad eccezione delle eccellenze. O di chi è altamente qualificato in qualsiasi settore. Aprire una propria attività commerciale, sicuramente è una delle cose migliori da fare. Anche qui se si è appoggiati da una buona consulenza, i risultati non verranno certo a mancare.

Per chi ha la possibilità di investire, acquistare case, appartamenti o uffici, sono operazioni molto convenienti, sia per la rivalutazione costante dell’immobile, sia per l’affitto garantito e soprattutto non si pagano imposte di proprietà per 20 anni ma la cosa più conveniente in assoluto da fare, è acquistare terreni per poi rivenderli o costruirci alberghi, ostelli o b&b, data la carenza di posti letto nel Paese.

Ricordatevi però di non prendere mai iniziative personali. Di passare sempre attraverso persone di fiducia legati a studi legali seri e riconosciuti.

Pensi che ci siano molti italiani che hanno scelto di trasferirsi a vivere e lavorare a Panama?

Di Italiani che hanno preso la residenza definitiva a Panama, sono circa 2500. Altri 2500 circa, attualmente fanno i pendolari.

Consiglieresti Panama come meta per espatriare o più per una vacanza?

Entrambe le cose ma in particolare per trasferirsi a vivere e lavorare a Panama.

Di Massimo Dallaglio 24/10/2011

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