Se viaggiamo all’interno dell’Unione Europea vige il diritto della libera circolazione delle persone. Nell’area di Schengen, della quale fa parte la maggior parte dei paesi comunitari, non esistono più controlli ai confini.
La libera circolazione delle persone è diventata realtà.
Non è così fuori dai confini europei!
Quando si va a lavorare, studiare o comunque a trascorrere lunghi periodi fuori dall’Unione Europea, il discorso cambia notevolmente. E’ infatti necessario un “visto” per espatriare.
Non esiste più il diritto di muoversi. Ed è necessaria l’autorizzazione da parte dello stato straniero per poter fare quello che si vuole.
Ma quali sono i vari tipi di visti e quali sono i parametri per ottenerli?
Qui di seguito ho delineato alcune opzioni per chi è interessato a vivere, studiare o lavorare all’estero.
1) VISTI TURISTICI
La maggior parte dei paesi consente, ai visitatori in soggiorno come turisti, un periodo di permanenza massimo. Che può variare da 1 a 3 mesi. In alcuni paesi se si è in grado di dimostrare di avere fondi sufficienti, si può prolungare il soggiorno. Alcuni paesi richiedono un prolungamento ogni mese, altri solo ogni tre mesi. Con l’eccezione di pochi paesi dell’America centrale e dei Caraibi. La maggior parte dei paesi ha leggi severe riguardo al tempo che gli stranieri possono rimanere nel loro paese come turisti. E molto raramente consentono soggiorni superiori a sei mesi.
E’ così anche da noi in Europa. Per esempio, i cittadini americani sono autorizzati a passare tre mesi in tutti i paesi europei (vedi lista sotto) che hanno istituito una politica comune dell’immigrazione (noto anche come Spazio Schengen, dal nome di una cittadina del Lussemburgo, dove fu firmato il trattato). Possono richiedere una proroga di 3 mesi, a condizione che possano dimostrare di avere fondi sufficienti per sostenersi. Comunque tutti i cittadini non-europei, tuttavia, non possono rimanere nella zona di Schengen oltre sei mesi nell’arco di un periodo di 12 mesi. Trattenersi oltre sei mesi è illegale e se trovati sarete multati per il numero di giorni oltre il periodo consentito.
Lo Spazio Schengen è l’insieme dei territori nazionali dei Paesi che applicano la Convenzione. Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia, Islanda, Norvegia, Slovenia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Malta, Cipro, Bulgaria e Romania dal 2011
2) VISTI PER PENSIONATI
I parametri sono veramente differenti da paese a paese e variano a seconda dell’età del richiedente. E del capitale a disposizione e della rendita o pensione.
Se riuscite a dimostrare di avere una rendita o pensione sufficiente, molti paesi vi apriranno le loro porte e vi aggiudicherete un permesso di residenza permanente.
Il reddito o pensione mensile richiesto varia da paese a paese. È abbastanza ragionevole in Messico e America centrale. Tenete a mente che la burocrazia per i permessi di soggiorno tale può essere scoraggiante. E si potrebbe desiderare di assumere un consulente o un avvocato locale per aiutarvi in questo compito.
Per esempio ecco alcuni requisiti per pensionati che intendano risiedere in Tailandia: Visto Non Immigrant O-A:
E’ necessario essere stranieri e aver compiuto 50 anni o avere più di 50 anni (al momento della presentazione della domanda).
E’ necessaria una copia di un estratto conto bancario da cui risulti depositata una somma non inferiore a 800.000 baht (da almeno 3 mesi, secondo la nuova normativa in vigore dal 1mo di Ottobre 2006), o un certificato di reddito (copia originale) con uno stipendio mensile che non sia inferiore a 65.000 baht. Oppure un conto di deposito più un reddito mensile che non sia inferiore a 800.000 baht all’anno. (Documenti attestanti l’effettiva percepita pensione rilasciati ed autenticati dalle rispettive ambasciate) Il costo del visto è di 120 Euro/un anno.
3) VISTI PER VOLONTARI E STAGE NON RETRIBUITI
Questi visti sono più facili da ottenere rispetto a quelli di lavoro, in quanto i richiedenti non ricevono una retribuzione. Sebbene la maggior parte dei volontari a breve termine e stagisti (fino a tre mesi o giù di lì) di solito svolgono il loro lavoro con un visto turistico, in molti paesi è richiesto un visto specifico e ufficiale. Sia per il volontariato che per il tirocinio (stage). Questa è consigliabile soprattutto se il periodo del soggiorno supererà quello di un normale visto turistico. Tenete in considerazione che tali Visti implicano spesso una tassa più elevata e richiedono più tempo per essere elaborati. Ricordate, quindi, di inoltrare la domanda per il vostro Visto nel vostro paese di residenza ben prima della partenza!
4) VISTI PER STUDENTI
Per la maggior parte dei corsi di lingua all’estero gli studenti non sono tenuti ad avere un visto specifico per studenti. Ma se avete intenzione di iscrivervi ad una scuola superiore o università all’estero, allora sarà necessario ottenere un visto specifico per studenti. Una volta che sarete stati accettati da una scuola all’estero, sarà necessario mostrare la prova che vi potete mantenere economicamente. Sia riguardo ai costi dell’iscrizione o tasse scolastiche, sia riguardo a vitto e alloggio. Solo successivamente otterrete il visto per studenti.
Con poche eccezioni, la maggior parte dei paesi non permettono agli studenti stranieri di cercare un lavoro pagato. Ma assicuratevi di conoscere bene i dettagli del paese di destinazione. I visti per studenti di solito sono concessi per un anno e possono essere rinnovati di anno in anno.
Per esempio: In Italia il visto per studio consente un soggiorno di breve o lunga durata, ma a tempo determinato, allo straniero che intenda seguire corsi universitari, corsi di studio o di formazione professionale presso istituti riconosciuti o comunque qualificati, ovvero allo straniero che sia chiamato a svolgere attività culturali e di ricerca.
5) VISTI PER PROGRAMMI DI LAVORO A BREVE TERMINE E VISTI “AU PAIR”
Un certo numero di paesi offrono i visti di lavoro/vacanza. Australia e Nuova Zelanda hanno uno speciale programma di lavoro a breve termine per i giovani. Si tratta di un permesso di lavoro flessibile per diversi mesi. Canada e programmi di offerta di lavoro nel Regno Unito per gli studenti universitari degli Stati Uniti e neolaureati. Consentendo loro di lavorare fino a sei mesi. Molti paesi in Europa hanno reso facile lavorare come ragazza alla pari, senza chiedere un permesso di lavoro ufficiale. Ma potrebbe essere richiesto di iscriversi a corsi di lingua o corsi universitari.
6) VISTI DI LAVORO A LUNGO TERMINE
I Visti di lavoro sono difficili da ottenere, non importa in quale paese intendete trasferirvi per lavorare. Avrete comunque bisogno di un un’offerta di lavoro proveniente dal paese dove intendete trasferirvi. E il vostro potenziale datore di lavoro dovrà dimostrare alle autorità locali che voi siete il candidato migliore per il lavoro offerto. Dopo che la vostra offerta di assunzione sarà stata approvata dalle autorità locali, potrete procedere alla richiesta di un permesso di lavoro. Presso il consolato nel vostro rispettivo paese d’origine. Ricordate che se cambierete lavoro, sarà necessario ricominciare nuovamente il processo di richiesta del visto.
7) VISTI PER RESIDENZA PERMANENTE E CITTADINANZA
Lo status di residenza permanente è di solito concesso solo dopo aver soggiornato legalmente in un paese per diversi anni con un visto di residenza temporanea.
Se avete lavorato legalmente in un paese straniero per un certo numero di anni (numero variabile da paese a paese), potrete avere diritto a richiedere la residenza permanente. Lo stesso vale per le persone che hanno un permesso di residenza temporaneo a causa del pensionamento.
Il visto permanente può anche essere ottenuto tramite matrimonio (o ricongiungimento familiare), per esempio si ottiene quando si sposa un cittadino/a brasiliano/a in Italia o in Brasile.
Una curiosità: Il nostro paese e l’Irlanda (e forse altri, ma comunque pochi…), offrono visti speciali di ricongiungimento. Tramite i quali è possibile richiedere la residenza permanente se un vostro parente (genitore, coniuge o figlio) è già cittadino di quel paese. Questo per rendere più facile per i discendenti nati all’estero rivendicare la cittadinanza nel paese dei loro antenati.
Dopo aver ottenuto lo status di residenza permanente in un paese, si sarà in grado di richiedere la cittadinanza, anche se il periodo di attesa per la cittadinanza varia da paese a paese.
8) ALTRI TIPI DI VISTI
Al mondo esistono altri tipi di visti, per esempio in Cina esistono i visti specifici per giornalisti. Visto J: Questo visto e’ suddiviso nel visto J-1, per i giornalisti residenti in Cina. E nel visto J-2, per i giornalisti che vengono temporaneamente in Cina per lavoro. Per richiedere tali visti si deve possedere la lettera di approvazione. O l’invito dal Dipartimento di Informazione del Ministero degli Affari Esteri.
Visto di transito: E` necessario per esempio solo se viaggi attraverso la Russia verso un altro paese senza fermarti in territorio russo.
Visti privati o di visita: La scelta migliore se hai amici o parenti in Russia che ti possono ospitare durante il tuo viaggio.
Per maggiori informazioni:
Il sito www.viaggiulisse.com ti permette di verificare automaticamente. E gratuitamente la lista dei paesi nei quali ti è possibile richiedere un visto permanente da residente. Sempilicemente inserendo in modo anomino la tua età, il tuo capitale a disposizione e la tua rendita o pensione.
Visita i siti delle ambasciate dei paesi che ti interessano o i loro siti governativi, molti di essi forniscono informazioni dettagliate sui propri visti.
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