Un viaggio in bici dalla Cina fino all'Italia Claudio Piani

Un viaggio in bici dalla Cina fino all’Italia per aiutare gli orfani tibetani, è questa la nuova avventura intrapresa da Claudio Piani, già noto per aver viaggiato nel mondo per ben 859 giorni.

Un viaggio in bici dalla Cina all’Italia per aiutare gli orfani tibetani, è questa la nuova avventura intrapresa da Claudio Piani, il già noto viaggiatore Italiano che ha realizzato il sogno di tanti: ha viaggiato per ben 859 giorni, percorrendo 78.268 KM, e tornando il Italia con più soldi di quando era partito.

Ma questo avveniva nel 2014, quando, come ci spiega nella precedente intervista, lasciava tutto per viaggiare nel mondo zaino in spalla, lavorare in Australia, e attraversare l’Asia via terra.

Un viaggio in bici dalla Cina fino all'Italia Claudio Piani

Mentre quest’anno, esattamente un mese fa, ha intrapreso una nuova avventura Cycling home from Tibet”: un viaggio in bici dal Tibet fino all’Italia con una raccolta fondi parallela per finanziare i progetti di un orfanotrofio di bambini rifugiati tibetani a Katmandu, in Nepal.

Come ci spiega lui stesso:

“Dopo aver speso parte degli ultimi anni della mia vita in Asia, tra viaggi all’avventura e lavori più o meno seri, sentivo il bisogno di dare qualcosa in cambio a questo meraviglioso continente ed alla sua gente. Ho così deciso di trasformare il mio viaggio verso casa in una raccolta fondi per una struttura che operi sul territorio. Ho capito che rientrare in Italia via terra in autostop, come l’ultima volta da Singapore, non sarebbe stato sufficiente a giustificare la richiesta di donazioni, così ho deciso di spingermi un po’ più in la, provando a rientrare a casa autonomamente, con un viaggio in bici.

Con la mia “pedalata” vorrei dare visibilità ad una delle tante scuole Asiatiche che ogni giorno lottano contro la povertà per salvare le vite dei bambini.

Un viaggio in bici dalla Cina fino all'Italia Claudio Piani

Non sono quindi alla ricerca di sponsor; ho lavorato sodo per potermi permettere di autofinanziare questo viaggio, che rappresenta per me la realizzazione di un sogno personale;

cerco però persone che vogliano aiutare gli orfani Tibetani.

Chiunque può effettuare in qualunque momento donazioni dirette; l’intero ricavato delle donazioni andrà alla Tashi Orphan School di Kathmandu – Nepal, un orfanotrofio-scuola fondato da un Lama Buddhista tibetano, Gyen Rinpoche Lama Tashi, che ha come scopo principale quello di accogliere i bambini tibetani orfani e bisognosi fornendo loro vitto, alloggio, un’istruzione moderna, ma anche insegnamenti fondati sui valori umani, etici e spirituali e soprattutto la garanzia della sopravvivenza della lingua e della millenaria cultura tradizionale tibetana, ormai a rischio di estinzione.

Mi farebbe piacere se nelle causali di bonifici e bollettini fosse indicato il nome dell’iniziativa: Cycling home from Tibet.

Un viaggio in bici dalla Cina fino all'Italia Claudio Piani

Perché hai scelto loro?

A livello emotivo le ragioni sono due: aiutare bambini in difficoltà e preservare la cultura tibetana!

Ho scelto la Tashi Orphan School perché è gestita da personale locale, insegnanti ed educatori che sanno quello che fanno.

Durante i miei viaggi mi è capitato di imbattermi in diverse onlus proveniente da paesi occidentali che, senza rendersene conto, stanno snaturando la cultura e le abitudini delle persone che cercano di aiutare.

La Tashi Orphan School è finanziata dall’Italia da Associazione Culturale Tibetana (Associazione di Promozione Sociale Non Profit regolarmente riconosciuta), fondata e presieduta sempre da Lama Tashi, che organizza svariate attività per finanziare l’orfanotrofio. La mission è quella di promuovere e preservare la cultura Tibetana, non solo per le nuove generazioni del Tibet ma anche per tutti coloro che hanno a cuore la causa Tibetana.

Un viaggio in bici dalla Cina fino all'Italia Claudio Piani

Tramite l’Associazione Culturale Tibetana sarà più facile effettuare le donazioni direttamente sul loro conto bancario o tramite bollettino postale, e questo mi sgrava dalla raccolta di fondi stessa. I fondi andranno direttamente dall’offerente alla scuola, senza passare dal sottoscritto; ovviamente io non riceverò nulla e l’Associazione stessa, essendo gestita da Lama Tashi e da volontari, non ha spese di gestione da coprire.

Quindi l’intero importo delle donazioni effettuate andrà a supporto dell’orfanotrofio e dei bambini.

E se pensi che fare una donazione sia una procedura difficile e lunga, sappi che non è così; è facilissimo, bastano un paio di click sul computer.

Ora scegli tu!

Intanto puoi visitare il sito dell‘Associazione Culturale Tibetana, dove trovi i progetti della scuola e i riferimenti bancari.

E ricorda che anche una piccola donazione sarà gradita, perché come diceva mia nonna: tanti pochi fanno un tanto.

Un viaggio in bici dalla Cina fino all'Italia Claudio Piani

Un viaggio in bici: estratto dal resoconto del primo mese di viaggio in bici più settimana in Tibet, di Claudio Piani
Regioni attraversate: Quinghai,Gansu,Xinjian e Kazakisthan (entrato 6 giorni fa)

  • 1 giorno arrestato dalla polizia cinese poco più a nord di Urumqui (nessuno parlava inglese, quindi non ho ancora capito il motivo)
  • oltre 100 sono stati i poliziotti che hanno controllato il mio passaporto nella regione cinese dello Xinjing, e due di loro parlavano addirittura un inglese elementare
  • sul treno per Lasha, capitale del Tibet, capisci di avere superato i 3000 metri di quota quando inizi ad avere un leggero mal di testa e i bambini intorno a te iniziano a vomitare all’unisono
  • salendo in quota con la bicicletta per questione di pressione tutte le buste di cibo sigillate si sono gonfiate fino quasi ad esplodere; leruote della bici stesse erano dure come il marmo

Un viaggio in bici dalla Cina fino all'Italia Claudio Piani

  • la penultima sera in Cina, sulle montagne del TianShan, a duemila metri di quota, finito di cenare, vedo avvicinarsi un temporale pazzesco, roba da fulmini ogni cinque secondi e tuoni senza interruzione…non una bella cosa se la tua bici e i pali della tua tenda sono gli unici pezzi di metallo nel raggio di 100km….allontano la bici dalla tenda e mi infilo in tenda pregando che il temporale non mi raggiunga… dopo poco si allontana lasciandomi vittima solo di un forte vento e quattro gocce d’acqua… il giorno dopo, raggiunto un autogrill, apro il wifi e leggo il sito del corriere…un articolo parla di un ragazzo ferito gravemente da un fulmine mentre era in spiaggia in Salento…chi mai si aspetterebbe di essere colpito da un fulmine in spiaggia??…in Salento per di piu. Penso che la vita sia una serie di coincidenze e casualita’ che non possiamo controllare…Per questo vale davvero la pena cercare di vivere al massimo, ciascuno a modo suo, sempre senza risparmiarsi o lasciarsi impaurire.

annalisa galloni

Leggi il racconto completo qui.

Potete seguire il viaggio in bici di Claudio alla pagina ufficiale facebook Cycling home from Tibet.

Scritto da Annalisa Galloni

 

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