In viaggio alla scoperta del mondo: come essere felici davvero

Alex e Sandra sono una giovane coppia che ha recentemente preso la decisione di mollare tutto e cambiare vita. Hanno approfittato della crisi dell’azienda in cui uno dei due lavorava e hanno deciso che quello era il momento adatto per imbarcarsi nell’avventura che desideravano da tempo.

Ora sono attualmente ‘in pausa’, ma presto riprenderanno il loro percorso da dove l’hanno lasciato e continueranno il loro viaggio alla scoperta del mondo, cosa che li ha resi davvero felici.

Ciao Alex e Sandra, vi va di presentarvi ai nostri lettori?

Certo! Siamo Alex e Sandra, una coppia che un giorno come tanti altri ha preso in mano i propri sogni ed ha deciso di provare a cambiare la propria vita.

Abbiamo risparmiato tutto il possibile per anni, facendo anche due lavori alla volta.. ed un giorno, stanchi della vita monotona fatta di lavoro, casa e routine, ci siamo resi conto che non era quello che volevamo.

Eravamo insofferenti come lo possono essere tante persone al giorno d’oggi.

Avevamo un sogno e non volevamo vederlo scorrere davanti agli occhi senza provare a seguirlo e vedere dove ci avrebbe portato.

Cosa facevate in Italia prima di iniziare il vostro giro del mondo? Quali sono state le ragioni che vi hanno spinto a decidere di lasciare tutto ed esplorare nuove realtà?

Prima di partire avevamo una vita normale, 2 auto da pagare a rate e un “lavoro fisso” ; Alex faceva il muratore in una azienda specializzata nel consolidamento e spesso stava fuori casa 12/13 ore. Io invece lavoravo mentre conseguivo la laurea, poi è arrivato il lavoro a tempo pieno all’interno di un’erboristeria con turnazioni improponibili.

Un giorno, la sua azienda entra in crisi e noi, invece di vedere tutto ciò come una sconfitta, abbiamo visto l’occasione per cambiare la nostra vita e volevamo farlo con un viaggio per vedere il mondo, ma sopratutto vedere le mille sfaccettature di noi stessi, un viaggio fuori ma anche dentro di noi.

I turni di lavoro non ci permettevano di stare insieme più di qualche ora la sera o di dare spazio a quello che volevamo fare realmente, quindi abbiamo deciso di provarci, abbiamo raccolto tutti i nostri risparmi e venduto le auto per saldare i finanziamenti.

Abbiamo deciso di vedere cosa c’era fuori dalla porta di casa! Il mondo è enorme, pieno di cose nuove che possono emozionare, farti battere forte il cuore, vedere la vita sotto altri punti di vista, non con la sola idea del lavorare, sposarsi, comprare una casa, avere figli e poi aspettare che la tua vita finisca.

In questo percorso che va ormai avanti da diversi mesi, quali paesi e città avete attraversato fino ad ora?

Il nostro viaggio è iniziato a Marzo 2018 dove abbiamo attraversato Spagna e Portogallo, partendo da metà del cammino di Santiago. La scelta di affrontare il cammino come prima tappa è stata azzeccatissima. Quale miglior modo di affrontare una nuova vita se non con quella di percorrere a piedi circa 350 km, con solo il tuo zaino a farti da casa?!

E così ci siamo liberati dal superfluo e abbiamo capito che si può davvero vivere con poco e che stavamo imboccando la strada giusta. Dopo Santiago abbiamo passato un bellissimo mese in Portogallo, per poi ritornare in Spagna per un volontariato in farm a Valencia per circa 3 settimane.

Tornati in Italia a Giugno, abbiamo cominciato a mettere davvero le ali sotto i piedi, in 2 mesi abbiamo organizzato i visti per Russia, Mongolia e Cina. Ed ecco che il 31 luglio siamo partiti dall’Italia in autobus, abbiamo attraversato l’Europa fino a Mosca e da qui abbiamo imboccato la  transiberiana fermandoci a Kazan, Ekaterinburg, Irkutsk ed Ulan-Ude. In Russia abbiamo avuto modo di conoscere un sacco di persone locali e grazie alla loro dolcezza e curiosità  questa terra ci ha letteralmente rapito il cuore.

Poi la Mongolia dove abbiamo iniziato a sentire le influenze asiatiche, una terra di contrasto: il 60% della popolazione che fino a 100 anni fa era tutta nomade si è trasferita nelle città, andando a formare la capitale e qualche centro più piccolo. Tutt’attorno a Ulanbatar, che può essere definita una metropoli,  regna la natura incontaminata, steppa, animali al pascolo e nomadi a cavallo, dall’aspetto rude ma dal sorriso sincero.

Poi è stata la volta dell’imponente Cina, grattacieli e treni super veloci. Ma nonostante la modernità e il consumismo avanzino vertiginosamente, si possono ancora osservare le sue tradizioni, soprattutto  negli anziani che ancora oggi praticano Taiji nei parchi o nella raccolta del riso, tutt’oggi effettuata a mano.

Ed eccoci che ad Ottobre, dopo 24 ore di sleeping bus da Kunming in Cina, abbiamo raggiunto il Laos, la nostra prima volta in sud-est asiatico, lo abbiamo sognato per anni ed ora eccoci qua per conoscere la spiritualità di questi luoghi. I Laotiani sono il popolo più povero incontrato. ma fino ad ora anche il più spirituale. Luan prabang ci ha stregato con la presenza di più di 50 templi attorno alla città. Qui abbiamo osservato la vita dei monaci buddisti che ancora oggi seguono rituali antichissimi, come la cerimonia della raccolta delle offerte di cibo che avviene ogni mattina.

Infine la Thailandia,  dove abbiamo trascorso davvero poco tempo (appena 15 giorni) ma nella quale, come in Laos, la spiritualità è ancora presente. Infatti in ogni casa thailandese puoi trovare un altare con il Budda o qualche divinità Induista ma, a differenza del Laos purtroppo, abbiamo percepito un’ infelicità in questo popolo, vittima del turismo di massa che ormai si sta “mangiando” la vita dei thailandesi.

E’ ancora molto diffuso il turismo sessuale e questo ti fa capire come spesso il turismo, possa rovinare un paese. Ma abbiamo deciso di dargli una seconda possibilità ed infatti dopo le vacanza di Natale torneremo esattamente da dove abbiamo interrotto il nostro viaggio ovvero da Bangkok, dove recupereremo i nostri zaini, che abbiamo lasciato in deposito nell’ultimo ostello proprio perchè siamo determinati a tornare e scoprire tutto ciò che ha da offrire l’Asia.

 

Come affrontate la questione economica di questo tipo di percorso? Avete stabilito un budget giornaliero da rispettare? Vi va di dirci qualcosa a riguardo?

Naturalmente non siamo ricchi e viaggiamo con un budget limitato proveniente da i risparmi di una vita, infatti cerchiamo di rientrare nei €15 giornalieri a testa. Un ottimo modo per viaggiare risparmiando e vivere un’esperienza culturale a stretto contatto con i locali è Workaway, una piattaforma online che ti permette di aiutare vari Host nei loro progetti, in cambio di vitto e alloggio.

Le nostre piccole esperienze di volontariato ci hanno tutte segnate in qualche modo, che siano state belle oppure meno, aiutare e mettersi a disposizione di persone che non conosci ti fortifica e aiuta a capire te stesso.

 

Qual é la vostra situazione attuale? Dove siete fermi ad ora?

Per ora siamo tornati in Italia, rimarremo qui fino al 17 Gennaio, abbiamo avuto un inconveniente e dovevamo assolutamente rientrare, ma soprattutto volevamo passare il Natale con le nostre famiglie.

Progetti futuri?

Il nostro futuro è un “work in progress”, sicuramente torneremo in Sud-est asiatico cercando di raggiungere l’India ed entro la fine del 2019 vogliamo andare in Australia a lavorare per un anno. Vogliamo mettere da parte più soldi possibili per comprare un van per poi ricominciare a girare per l’Europa.

Ma se c’è una cosa che ci sta insegnando viaggiare è che i progetti a lungo termine possono essere stravolti da un momento all’altro, quindi per ora il nostro futuro lo viviamo giorno dopo giorno cercando di aprire la mente e cogliere le occasioni che la vita ci offre senza uno schema preciso o un piano a lungo termine.

 

 

Quali consigli dareste ad altre persone che vorrebbero intraprendere un percorso simile al vostro?

Non sappiamo bene cosa consigliare ad altre persone che decidono di mollare tutto per partire, ognuno ha il suo percorso e deve trovare la sua strada, ma viaggiare apre la mente e ti permette di vedere la tua vita sotto altri punti di  vista, ti insegna a metterti in discussione e quindi a crescere e a capire dove risiede veramente la tua felicità.

Perchè in fondo è per questo che siamo partiti, per essere felici. Quindi ci sentiamo di consigliare di seguire la voce pazza che viene dal cuore! Seguite i vostri sogni e se sarete determinati e positivi, l’universo saprà ricompensarvi.

Dove possono seguire i vostri spostamenti i nostri lettori?

Non abbiamo un vero e proprio Blog (non siamo travel blogger), ma abbiamo una pagina Facebook e Instagram dove teniamo aggiornati i nostri amici sui nostri spostamenti.

 

Sara Di Maro

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