Viaggio solo andata: la storia di Marco e Ilaria, che hanno mollato tutto per intraprendere un viaggio di sola andata.
Viaggio solo andata: oggi vi raccontiamo la storia di Marco e Ilaria, due giovani ragazzi Italiani che hanno mollato tutto per intraprendere un viaggio di sola andata.
Ecco la loro intervista:
Ciao ragazzi e benvenuti a Mollotutto; presentatevi ai nostri lettori.
Ciao Annalisa e ciao a tutti i lettori di Mollotutto; siamo Ilaria e Marco, una coppia di sognatori e viaggiatori di lunga data. Da circa un mese siamo partiti per il nostro Viaggio Solo Andata, un sogno nel cassetto che avevamo da anni, un progetto di viaggio a lungo termine che non prevedesse destinazione, tempi di percorrenza, limiti e scadenze, che seguisse solo il flusso dei nostri desideri e degli avvenimenti lungo il percorso.
Avete scelto di mollare la vostra “precedente” vita per viaggiare alla scoperta del mondo, perché?
Da sempre siamo grandi amanti dei viaggi e, da soli o in coppia, abbiamo sperimentato molto.
È difficile dire dove sia cominciato il percorso che ci ha portato qui: forse è stato quando Ilaria ha scoperto Workaway e ha visto come si poteva viaggiare per mesi, o addirittura per anni, spendendo pochissimo ed entrando in contatto con la cultura locale.
Oppure quando Marco, dopo pochi mesi di lavoro in ufficio a Londra, ha capito di non voler fare quella vita e si è licenziato per diventare freelance, coltivando il sogno di essere nomade digitale.
Ci siamo influenzati a vicenda e siamo arrivati pian piano, insieme, a renderci conto che stavamo guardando nella stessa direzione: questo sogno.
In quali Paesi siete già stati, dove siete e quali sono tra le prossime tappe?
Per ora abbiamo attraversato la Russia in treno e siamo entrati in Mongolia, la famosa linea trans-mongolica, la variante “esotica” della più classica transiberiana. Rispondiamo a questa intervista dal nostro “appartamentino” ad Ulan Bator, dove passiamo una settimana prima della grande avventura: un periodo di lavoro con una famiglia nomade, senza nessuna comodità della vita moderna, trovato ovviamente tramite Workaway!
Poi arriveremo in Cina, concludendo la rotta via treno, e proseguiremo per India e Nepal, due posti che sognamo tantissimo di visitare e di vivere, per poi entrare in Sud-est Asiatico, hub dei nomadi digitali, e fermarci lì per qualche tempo.
E poi? Be’, poi il mondo è grande, si vedrà!
Come vi spostate e come trovate i fondi per viaggiare?
Per ora ci stiamo affidando ai nostri risparmi, soldi che abbiamo messo via negli ultimi anni in vista di questa avventura, limitando le nostre spese a casa e ricorrendo a piccoli accorgimenti per far fruttare di più il nostro (abbastanza misero) stipendio.
Per i nostri lavori, programmazione e copywriting, l’unica necessità è un computer: è un progetto perfetto per lavorare da remoto quindi, ovunque vogliamo (o almeno ovunque ci sia una connessione ad internet!).
Ovviamente il nostro viaggio è molto low-cost, ci muoviamo via terra con i mezzi più economici possibili (mai preso un taxi finora, per esempio), mangiamo a casa se possibile o evitando ristoranti costosi, dormiamo in ostello, con Couchsurfing o se riusciamo a trovare un buon prezzo con AirBnb.
Ma lo facciamo perché ci piace questo tipo di viaggio, amiamo viaggiare in modo integrato con la cultura locale, non ci piacciono gli eccessi e gli sprechi…insomma non siamo tipi da infinity pool o prima classe per natura, per fortuna 🙂
Cosa facevate prima di partire e com’è stata accolta da parenti ed amici la vostra “scelta di vita”?
Già prima di partire Marco lavorava come app e game developer freelance, con ottimi risultati ma con la difficoltà della partita IVA in Italia.
Ilaria lavorava in un’agenzia di comunicazione, occupandosi della comunicazione digital dei clienti e coltivando il suo sogno segreto di scrivere per vivere.
Questo viaggio ci da la possibilità, tramite il nostro blog e i social, di creare una bella vetrina per ciò che sappiamo fare: dalla programmazione alla scrittura, dalla fotografia alla gestione dei social, è il nostro lavoro di tutti i giorni messo in mostra tramite questo progetto. L’obiettivo è quello di riuscire a lavorare ovunque nel mondo come nomadi digitali, almeno fin quando vorremo vivere in questo modo! Parenti e amici sapevano dei nostri folli sogni da anni, quindi erano preparati quando abbiamo annunciato una data…non è stato facile salutare tutti, ma chiunque ci conosca sa che questo era un nostro sogno e che, come individui e come coppia, stiamo realizzando qualcosa di bellissimo.
Quali sono le difficoltà che affrontate quotidianamente nel vostro viaggio “insieme” in giro per il mondo?
Da una parte non è facile vivere così: ogni giorno dobbiamo inventarci la prossima tappa, la prossima mossa, la prossima vita. È un abbraccio totale dell’incertezza massima. A volte ci prende un po’ di nostalgia per la nostra vita a casa, o un po’ di ansia per ciò che ci riserverà il futuro, ma poi basta uscire, girare, vedere queste cose straordinarie che altrimenti non avremmo mai visto in questo modo così rilassato e locale, per renderci conto che ne vale la pena. Dall’altra parte, anche come coppia, non è una scelta facile. C’è chi alla nostra età e dopo tanti anni insieme si sposa e fa figli, noi abbiamo deciso di intraprendere questa strada alternativa che, anche se molto diversa, ci mette di fronte a difficoltà simili.
Di momenti di nervosismo ce ne sono, è normale, ma basta prendersi dello spazio, rispettarsi a vicenda e saper fare un sorriso invece di tenere il muso per riuscire poi a superare tutto. Se ce la faremo, come coppia, sarà davvero un bel traguardo!
Quali sono i vostri sogni nel cassetto?
In realtà un giorno vorremmo tornare in Italia e riuscire a lavorare da remoto da lì, senza necessità di andare in ufficio ogni giorno ma senza nemmeno essere lontani; vorremmo lavorare nel turismo, in ambito fotografico o di scrittura.
Entrambi siamo innamorati delle Marche, dove abbiamo famiglia, affetti, passioni. Ma chissà cosa succederà sulla strada – è ancora lunga!
Cosa consigliereste a chi desidera intraprendere la vostra stessa avventura?
Semplicemente di provarci!
Ci sono sogni che vale la pena provare a realizzare; non importa quali siano i vostri, se c’è qualcosa che da sempre vi stimola e accende la vostra curiosità, è criminale tenerlo relegato in un cassetto.
Soprattutto in vista di un “momento giusto” fatidico che non arriverà mai, o di una pensione che arriverà ancora più tardi.
La vita è una sola e va vissuta secondo i nostri canoni, non quelli che ci vengono detti essere quelli “giusti”.
Steve Jobs diceva “you can’t connect the donts looking forward – you can only do it looking backwards”: non sappiamo cosa ci riserva il futuro, ma ogni scelta ci apre a nuove opportunità e, se fatta con un certo margine di coscienziosità, non esiste scelta sbagliata.
Noi ci stiamo provando, per dimostrare a noi stessi, e a chi vorrà seguirci in questa avventura, che vale la pena rischiare per trovare la vera felicità.
Se anche voi amate viaggiare, o vorreste iniziare a farlo, potete seguirci in questa avventura tramite il nostro blog www.viaggiosoloandata.it, pieno di consigli di viaggio, su Facebook e Instagram, così da trovare anche voi, forse, l’ispirazione o il coraggio per mollare tutto e inseguire i vostri sogni.
Di Annalisa Galloni