Andrea è New business manager per un’agenzia internazionale di branding
Andrea è di Asti, in Italia lavorava prima nell’esercito e poi decide di partire per Mosca con un lavoro già in tasca, senza dimenticare di passare prima da Miami per imparare bene la lingua…
Ora è New Business Manager per un’agenzia internazionale di branding, ha le idee molto chiare sulla città in cui vive e attende il momento giusto per tornare in Italia.
“…se hai un’idea buona e se sei pronto a fare sacrifici, se hai un buon business fai tanti soldi e in fretta! Ma nello stesso tempo puoi fare zero, tutto dipende da te…”
Che facevi in Italia prima di trasferirti?
In Italia prima di trasferirmi ho fatto due anni di Esercito, ma ho cominciato a trasferirmi nel 2007 e la mia prima tappa fu Miami. Sono andato prima lì per praticare l’inglese e per cercare un lavoro li e… fare festa a Miami! Naturalmente lavorando.
E cosa invece ti ha portato poi in Russia?
Sono andato in Russia per una proposta di lavoro, prima non ero mai stato in Russia. Presi al volo la proposta, ora lavoro come New Business Manager per un’agenzia internazionale di branding.
Come ti sei mosso appena arrivato?
Avevo un appoggio, poi ho cercato casa ed ho iniziato a lavorare…
Hai notato differenze tra il mondo lavorativo russo e quello italiano?
Tantissimeeee! Partiamo dal presupposto che Mosca non è Russia. Mosca è una città per sé che si differenzia dalla vera Russia: qua si lavora tantissimo anche 15 ore al giorno senza dire “beh”…
Tutto aperto 24 su 24, mentalità diversissima da quella italiana ovviamente.
Qua la gente per andare al lavoro impiega 1, 2 anche 3 ore. Mentre in Italia, lo sappiamo, se non hai il lavoro a 30 min da casa ti lamenti.
In che senso Mosca è diversa dalla Russia in sé?
Perché Mosca è una metropoli dove c’è tutto, fuori dalla capitale la realtà è diversa: zero made in Italy (è presente solo a Mosca), zero infrastrutture e strade fuori da Mosca.
Tutti i russi che non sono di Mosca vogliono venire qua perché è la città delle possibilità.
E che mi dici dello stile di vita? mi dicevi che la mentalità è molto diversa, mi faresti qualche esempio?
A Mosca la mentalità è quella del business, fuori la mentalità è contadina. Ma anche nella stessa Mosca trovi la stessa differenza già spostandoti un po’ in periferia. Lo stile di vita di Mosca è alto nel senso che la gente che lavora nel business ha tanti soldi ma chi fa l’operaio o l impiegato pubblico prende uno stipendio piccolo comparato alla stessa Mosca.
Mosca è una città sovraffollata e piena di immigrati… veramente sovraffollata! Metro strapiena a qualsiasi ora, traffico ovunque e sempre, locali ristoranti sempre affollati. E’ una città che ti uccide se non sei un duro! Qua nessuno ti caga se ti capita qualcosa, si girano dall’altra parte. Non è facile vivere qua, i ritmi di vita sono elevati e veloci, sempre di corsa… Diciamo una Milano moltiplicata per cinque!
Com’è il rapporto tra italiani e russi?
Buono… L’italiano piace tantissimo ai russi, ma veramente tanto! Soprattutto alle donne e non è una novità. Anche a livello politico, ieri il simpaticcismo presidente Monti era qua. C’è anche un buon rapporto a livello di business tra russi e italiani. Ci sono tante aziende in partecipazione italiana e russa.
Torni in Italia qualche volta?
Sì qualche volta, per le feste.
C’è qualcosa che ti manca dell’Italia?
Tutto.
Cosa ti ha colpito di Mosca?
Che se hai un’idea buona e se sei pronto a fare sacrifici, se hai un buon business… Fai tanti soldi e in fretta, ma nello stesso tempo puoi fare zero, tutto dipende da te. Mi ha colpito che qua è sempre tutto aperto, supermercati, centri commerciali, banche, ristoranti… Tutto! Le banche lavorano più di 10 ore al giorno e il sabato sono aperte!
E cosa consiglieresti a chi ha intenzione di partire per Mosca?
Consiglio di venire qua già con le idee chiare sul lavoro e/o avere già il lavoro. Venire qua all’avventura non è cosa. E poi consiglio di saper parlare almeno l’inglese, altrimenti sei out al 100%.
Perché secondo te non si può venire all’avventura?
Perché per mantenerti devi avere già un piano commerciale: gli affitti sono carissimi, è una delle città più care al mondo.
Se vieni qua ti consiglio di essere preparato lavorativamente, linguisticamente e anche un po’ economicamente. Altrimenti come ti mantieni?
E c’è qualcosa che non ti manca dell’Italia?
Domanda difficilissima. Non mi manca la disoccupazione e non mi manca la prospettiva futura dei giovani in Italia. Ecco.
Torneresti in Italia?
Sì, tornerò. Quando il mio business andrà avanti da solo tornerò e lo gestirò dall’Italia. Nonostante tutto preferisco l’Italia.
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Di Emiliana Pistillo 05/09/2013