Claudia Malacarne si è trasferita a vivere in Honduras nell’isola di Roatan
Nata a Reggio Emilia, Claudia ha vissuto a Milano per lavoro, ma dopo un viaggio ai Caraibi per fare immersioni subacquee con un’amica, non ha saputo resistere al richiamo dei caraibi, così, circa 10 anni fa, si trasferita a vivere in Honduras, nell’ isola di Roatán al largo delle coste dell’Honduras, dove lavora come fisioterapista.
Ciao Claudia vuoi presentati ai nostri lettori? Di dove sei e cosa facevi quando eri in Italia?
Sono Claudia Malacarne nata a Reggio Emilia, ho frequentato l’istituto d’Arte e dopo il diploma ho seguito un corso di massofisioterapia.
Ho praticato sport a livello agonistico e l’equitazione, la vera passione della mia vita.
Mi sono trasferita a Milano nel 1996 dove lavoravo a domicilio come fisioterapista e al maneggio di Cernusco sul Naviglio come istruttore federale di equitazione.
Quando e perchè è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia per trasferirti a vivere in Honduras?
Dopo dieci anni di traffico e una vita frenetica, una amica mi propone di partire per un viaggio a Roatán, un’isola tropicale del Mar dei Caraibi, al largo delle coste dell’Honduras, per fare immersioni.
Non era il mio primo viaggio all estero: ma questi sono stati i più bei 15 giorni della mia vita l’isoletta stretta e lunga montagnosa, ricoperta di palme e fiori, contornata da un mare limpido e una barriera corallina intatta, aveva rapito il mio cuore.
Al mio rientro in Italia il mio disagio di vivere si fece sempre più forte. La necessità di riprovare le sensazioni di libertà a contatto con la natura impellente.
Avevi già vissuto all’estero per lunghi periodi prima e se si dove?
Non avevo mai pensato di vivere fuori dall’Italia fino a quel preciso momento 8 marzo 2006, partii sola col mio Yorkshire Briciola.
In che cosa consiste la tua attività?
La mia attività è rimasta la fisioterapia, ho lavorato con Resorts Hotel privati per poi aprire uno spazio tutto mio.
Quali differenze sostanziali riscontri a livello lavorativo rispetto all’Italia?
Differenza fondamentale: meno burocrazia, meno tasse 33 per cento, ma bisogna essere in grado di diventare un po’ avvocati, commercialisti, meccanici, elettricisti.
Anche la pazienza diventa una dote necessaria per vivere in paesi caldi.
Come si è realizzata o si sta realizzando la tua integrazione in Honduras, un Paese culturalmente differente dall’Italia?
La mia integrazione è stata semplice, il luogo è molto turistico a differenza della terra ferma.
La gente dell’isola è molto cordiale tranquilla con poca delinquenza, dopo 10 anni non mi sono mai sentita in pericolo; l’importante è non eccedere.
Il mio rammarico è stato vedere molta gente perdersi con sostanze e alcol venduti a buon mercato.
In Honduras la scolarizzazione è obbligatoria anche se il livello culturale della gente è assai basso.
Si parla Spagnolo e Inglese.
L’Italia oramai è per te un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca?
L’Italia non si dimentica anzi vivendo all estero la riscopri nella sua magnificenza come turista. Cultura Arte Le tue origini La tua famiglia sono Italiane.
Le differenze sostanziali del vivere lontani è che ti senti più libera di esprimerti, meno condizionata, il tuo vero carattere si manifesta, ed impari a conserti meglio.
Ti metti alla prova ogni giorno… Io consiglio a tutti di fare una esperienza lontani dai propri confort.
Secondo la tua esperienza che tipo di attività o investimento è conveniente praticare per un italiano in Honduras?
L’Honduras è un luogo naturalistico mozzafiato, le grandi città sono caotiche e pericolose come in tutte le parti del mondo, e mancano i settori come il buon cibo, settori tessili artigianali, calzaturifici.
Esistono grandi centri commerciali con roba scadente quasi tutta proveniente dalla Cina.
Conosci molti italiani che vivono in Honduras li frequenti?
Conosco molti Italiani che hanno imprese di successo: edili, costruzioni, Hotel, ristoranti catene farmaceutiche, panifici, centri subacquei, centri benessere.
A quale profilo di persone consiglieresti l’Honduras come meta per espatriare?
Consiglio questo luogo a persone non troppo esigenti, che sanno adattarsi, pazienti, con una grande determinazione a veder realizzati i propri sogni.
Di Massimo Dallaglio