CLAUDIO E’ APPENA PARTITO PER IL GIRO DEL MONDO SENZA AEREI
L’avventura di Claudio Pelizzeni è iniziata pochi giorni fa: il 4 maggio è partito per un viaggio che lo porterà in Polonia, poi in Russia e in Cina e, passando per Tibet e Nepal, scendendo in Thailandia, raggiungerà l’Indonesia. Da lì in Australia, poi, sarà semplice…
Semplice se il suo lungo viaggio prevedesse degli aerei, invece Claudio farà tutto viaggiando senza aerei!
Claudio partirà da Piacenza, sua città, in autobus fino alla sua prima tappa, Varsavia, per poi proseguire fino alla sua meta sempre con i piedi ben saldi a terra, a contatto passo dopo passo, incontro dopo incontro con quel mondo che un aereo può solamente sorvolare.
Con una riserva d’insulina (Claudio ha il diabete) e qualche soldo in tasca, TripTherapy sta per partire!
Manca meno di una settimana alla partenza del tuo TripTherapy: a che punto sono i preparativi?
Direi che è tutto pronto, i primi visti sono già sul passaporto, lo zaino e’ praticamente fatto (tanto ho solo 12 chili con me…), mancano solo i saluti finali. Ti assicuro che sono tanti!
Quali tappe prevede il tuo viaggio?
La prima tappa sarà Varsavia, dopodiché mi recherò in Russia, a Mosca. Lì salirò sulla mitica Transiberiana fino a Pechino attraverso tutta la Siberia e la Mongolia.
Arrivato in Cina cercherò di attraversare il Ponte dell’Amicizia che collega il Tibet al Nepal. Scenderò in India e quindi nelle isole Andamane, dove conto poi di raggiungere la Thailandia.
Per circa due mesi voglio attraversare tutti i paesi del sud est asiatico per poi giungere in Indonesia.
L’Australia poi sarà ad un passo e lì viene il bello. Attraversare l’Oceano Pacifico in mercantile per continuare la mia avventura in Sud America prima e in Africa poi.
Il diabete non è un limite, hai detto, ma come terrai sotto controllo la malattia?
L’attento monitoraggio è la cosa più importante. Seguirò diete completamente diverse e l’unico modo che ho per gestirlo al meglio è proprio monitorarlo.
A tal fine avrò un glucometro all’avanguardia che usa la tecnologia AGP per il monitoraggio in continuo della glicemia.
Il secondo problema è la gestione delle scorte di insulina, ma in questo caso ho in mente diverse soluzioni tra cui avvolgere i pennini nella carta di giornale ed inserirli in borse termo protettive con mattonelle di ghiaccio. Per tre giorni l’insulina sarà al sicuro.
Considera inoltre che la stessa può essere conservata fino a 28 giorni a temperatura ambiente, quindi mi basterà trovare un frigorifero una volta a settimana.
Cosa ti aspetti da questo viaggio che la tranquilla vita di provincia non riesce a darti?
Innanzitutto respirerò una sensazione di libertà che mai ho potuto assaporare.
Poi vado incontro alla vita e alle sue opportunità.
Mi auguro di trovare persone sognatrici come me e di riuscire a trasformare questa mia passione in un lavoro: sarebbe bellissimo!
Ti sei fissato un budget di 15 euro per ogni giorno di viaggio e non prenderai aerei sebbene una delle tue tappe sia l’Australia: perché?
Troppe volte ho sentito dire dalle persone deluse che vorrebbero prendere ed andarsene via, ma sembra che l’unico problema siano i soldi.
Bene, ho deciso che voglio provare a fare un’impresa del genere spendendo il minimo e creando reportage ad hoc per invogliare altre persone a non nascondersi dietro ad un dito.
Se lo vuoi fare veramente, ti dimostro che puoi!
Il fatto del “senza aerei” è dettato dal fatto che non puoi pensare di conoscere il mondo se non hai mai provato ad attraversare fisicamente i confini.
Una persona solitamente si sposta dal paese A al paese B, dall’aeroporto A all’aeroporto B, parte e arriva nello stesso posto, ma in lingue diverse. Si trova catapultato in un’altra dimensione senza essersene reso conto.
È la globalizzazione, e la cosa è buona, ma io vorrei riappropriarmi di quello che sta sotto ai nostri piedi mentre voliamo e capirne, assaporandone, le evoluzioni e i cambiamenti
C’è qualcosa che ti spaventa tra l’adrenalina e la curiosità che ti spingono?
Sono sincero, al momento non ho paura. Poi magari il 4 maggio, quando mi siederò su quel bus per Varsavia, tremerò come un bambino.
Curiosità e adrenalina si fondono in una cosa sola. Sapere di iniziare a realizzare un sogno, il sostegno delle persone, la responsabilità verso i tanti diabetici che ripongono speranze in questo progetto dà un’energia pazzesca!
Energia che dovrò preservare per gli inevitabili momenti difficili che affronterò.
Cosa rispondi a chi dice che avresti fatto bene a tenere stretto il ‘posto fisso’?
Se avessi avuto una moglie, un figlio o un progetto di vita che giustificasse vivere una vita che non mi è mai realmente appartenuta, sarei stato un folle incosciente.
La realtà è che rischio su me stesso, cercando di realizzare un sogno.
Ho liberato un posto di lavoro per persone che hanno la passione per farlo. Io non ne avevo più ed ero infelice chiuso in un ufficio.
Potremo seguire la tua esperienza tramite i social network e sul sito www.triptherapy.net giusto?
Sì! Visti i tempi ho cercato di condividere il più possibile la mia esperienza.
Alexander Supertramp diceva che la felicità è reale, solo se condivisa.
A mio modo cercherò di condividerla e di far viaggiare con me quante più persone possibili.
Ho scelto la strada del video blog proprio per coinvolgere al 100% le persone che mi seguiranno.
Mi trovate su Facebook, Twitter, google+ e Instagram, oltre che sul sito www.triptherapy.net.
Di cosa sai già che sentirai la mancanza lontano da casa?
Della famiglia, degli amici e delle persone che tengo nel cuore innanzitutto. Poi mancherà la mia amata coppa piacentina!!!
Di Silvia Coco